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La grande industria e il crimineSvegliatevi! 1984 | 22 giugno
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La grande industria e il crimine
LA GRANDE INDUSTRIA: ecco qualcosa che ci riguarda tutti! Essa ci rende la vita più facile . . . ma ci danneggia anche. E ci sono alcune cose che possiamo fare.
Una grande azienda, un “colosso”, può avere un patrimonio di 1.500.000.000 di dollari. Molti di questi colossi hanno mezzi di gran lunga superiori. Tutto questo denaro equivale a potere. Alcuni colossi dell’industria hanno litigato con delle nazioni, e hanno vinto. Non è strano che tanti nutrano dei sospetti nei loro confronti!
Sotto alcuni aspetti però la grande industria ha creato il mondo che conosciamo. Costruisce ferrovie, controlla il mercato petrolifero, e in molti paesi provvede benzina, elettricità e mezzi di trasporto. Grazie ad essa, uno può portare scarpe fatte in Brasile e abiti confezionati a Hong Kong, guidare un’automobile giapponese, mangiare cibi tropicali e bere vini tedeschi. Grazie alla grande industria, i viaggi all’estero non sono più un esclusivo privilegio dei ricchi. E se avete l’automobile, il televisore e il telefono, probabilmente è perché la grande industria li ha prodotti in serie, mettendoli alla portata di quasi tutte le tasche.
Ma i problemi esistono. In questi articoli ne approfondiremo alcuni.
IL PROBLEMA della criminalità nelle strade non è una cosa nuova. Sentiamo ogni giorno notizie di aggressioni, accoltellamenti e omicidi, oltre a vedere altri segni di una generale crisi della legge e dell’ordine. Ma sapevate che ogni giorno si commettono altri reati di portata quasi inconcepibile? Ogni anno una enorme somma di denaro sparisce dal vostro portafoglio senza che ve ne accorgiate. Solo negli Stati Uniti questi reati occulti fruttano almeno 200 miliardi di dollari all’anno. Chi è a commetterli? I colossi dell’industria, i cui dirigenti ricorrono a mezzi illegali per arricchire se stessi o la loro società.
I reati commessi dalla grande industria danneggiano tutti. In molti casi seminano morte e rovina. Chi sono coloro che li commettono? Spesso sono le tanto stimate “colonne” della società.
Questi reati sono una cosa così comune che la maggioranza dei pubblici ufficiali non riescono a combatterli. “I reati commessi dalle grandi aziende continuano a essere un fenomeno oscuro e gravemente frainteso”, ha detto Leonard Orland, professore di diritto del Connecticut. Egli ritiene che, se si disponesse di cifre accurate, esse mostrerebbero che “il numero dei reati ‘occulti’ commessi nell’ambito delle grandi aziende è enorme, e che non tutti i reati effettivi sono perseguiti legalmente”. — U.S.News & World Report.
Cosa succede quando dirigenti vengono perseguiti legalmente per i reati commessi? In contrasto con le pene normalmente inflitte a rapinatori e ladri, questo tipo di delinquenti di solito se la cava con poco. Per esempio, 25 centrali del latte dell’area metropolitana di New York hanno ammesso di aver fatto pagare prezzi più alti ai loro clienti per dieci anni. Era impossibile determinare quanto ci avessero guadagnato, ma alle società è stato ingiunto di risarcire i consumatori per un valore pari a 6.700.000 dollari. Che ne è stato dei dirigenti le cui malefatte erano costate milioni di dollari ai consumatori? Si sono semplicemente dichiarati colpevoli di un certo reato e sono stati multati.
Un altro esempio: una delle più importanti case farmaceutiche degli Stati Uniti addebitava due volte allo stato dell’Ohio le ricette compilate nell’ambito del programma di assistenza sanitaria pubblica. Quando la truffa è stata scoperta, i contribuenti erano stati derubati di oltre mezzo milione di dollari. Tuttavia l’azienda responsabile è stata semplicemente multata e costretta a restituire il denaro rubato.
I dirigenti colpevoli hanno tutte le ragioni per smentire coloro i quali affermano che il delitto non rende. È ovvio che a loro rende moltissimo. U.S.News & World Report cita un caso in cui il presidente del consiglio di amministrazione di una società e il presidente della stessa società sono stati processati per aver frodato al fisco 12 milioni di dollari e condannati a svolgere un servizio di utilità pubblica invece di scontare una condanna alla prigione. In questo periodo, hanno continuato a godere di tutti i benefici supplementari dell’azienda, e il presidente guadagnava 100 dollari all’ora facendo il consulente.
A volte i cittadini pagano con la vita. In Spagna, per esempio, nel 1981 fu messo sul mercato un nuovo olio alimentare a basso prezzo. Pensando si trattasse di un affare, persone della classe lavoratrice che versavano in difficoltà economiche si misero a comprarlo. Purtroppo i consumatori cominciarono ad avere strani sintomi! Oltre 20.000 persone si ammalarono e, fino a maggio del 1983, secondo le statistiche ufficiali, ne erano morte 339. Tutto perché i commercianti acquistavano in Francia olio industriale a buon mercato e lo lavoravano per venderlo in Spagna come olio commestibile.
Un altro reato commesso dalla grossa industria riguarda lo scarico di sostanze chimiche tossiche. Cinque anni fa Love Canal (una zona dello stato di New York) finì sulle prime pagine dei giornali quando la gente fu costretta ad abbandonare le case a causa dell’infiltrazione di sostanze chimiche venefiche. Da dove provenivano? Una grossa ditta di prodotti chimici aveva scaricato nella zona pericolosi rifiuti.
Cinque anni dopo gli abitanti di Times Beach (Missouri, USA) sono stati costretti ad abbandonare le case; le strade sono state sbarrate e sono stati affissi cartelli di pericolo di morte con scritte a grandi lettere: “PERICOLO! VIETATO IL TRANSITO”. Perché? Perché la cittadina era contaminata dalla diossina.
Malgrado questi fatti alcune aziende continuano con irresponsabilità criminale a eliminare i rifiuti tossici. Col favore delle tenebre i veleni sono scaricati nei canali di scolo delle acque piovane, mescolati alle comuni immondizie o addirittura mischiati con la nafta da riscaldamento che viene venduta a prezzi molto convenienti ai proprietari di appartamenti. Un editoriale del New York Times faceva questo commento: “Gli scarichi effettuati col favore delle tenebre . . . non sono semplicemente un altro reato commesso da dirigenti di società. Costituiscono una diretta minaccia alla salute delle persone ignare, e dei nascituri”.
La persona comune è vulnerabile quando la grossa industria commette atti criminosi. Spesso, però, può essere danneggiata sotto altri aspetti. Cosa succede quando grosse aziende, pur osservando scrupolosamente la legge, si dimostrano prive di senso morale? Possono derivarne terribili conseguenze per molti.
[Testo in evidenza a pagina 4]
Cosa succede quando dirigenti vengono perseguiti legalmente per i reati commessi? In genere quasi nulla
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La grande industria e la moraleSvegliatevi! 1984 | 22 giugno
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La grande industria e la morale
COME può qualcuno essere vittima della grande industria anche quando essa rimane nell’ambito della legge? È possibile perché il naturale obiettivo dell’industria è il lucro. Molti uomini d’affari evidentemente non considerano loro dovere dare un giudizio morale sulla provenienza degli utili.
Per esempio, ripetuti esperimenti hanno dimostrato che il fumo ha conseguenze letali per molti. Ciò nondimeno, le grandi aziende continuano a ricavare enormi profitti producendo e vendendo i loro pericolosi prodotti. E continuano a fare pubblicità per incoraggiare più persone a prendere il vizio del fumo. A quanto pare il fatto che è fonte di guadagno è a loro avviso una giustificazione più che sufficiente. E quando queste aziende fanno contratti con altri paesi possono preoccuparsi ancor meno delle conseguenze delle loro azioni.
La grande industria può causare vittime in un altro modo. Per vendere un prodotto di cui nessuno ha effettivamente bisogno, alcune grandi società spendono ingenti somme di denaro nella pubblicità per creare il bisogno, per convincere il pubblico che questo prodotto non essenziale è in qualche modo una necessità. Un esempio di questo fatto si è avuto di recente nei paesi poveri dove sono stati lanciati sul mercato prodotti per l’allattamento artificiale.
Tutti gli esperti concordano che l’alimento perfetto per un neonato è il latte materno. Nondimeno, grandi aziende sono state accusate d’aver fatto una pubblicità aggressiva nei paesi poveri per reclamizzare i loro prodotti e persuadere le madri che i loro bambini saranno più sani se li alimentano artificialmente. Il risultato? Le madri spendono il poco denaro che hanno per acquistare un prodotto di solito non essenziale. Molte volte non capiscono le istruzioni e non si rendono conto che è necessario sterilizzare il poppatoio. Così il bambino può finire per essere denutrito o avere attacchi di diarrea.
A quanto si dice, un metodo usato per incoraggiare la vendita di latte artificiale era quello di darne un campione gratuito alla madre subito dopo la nascita del bambino. Quando il campione gratuito finiva, la madre doveva continuare a usare l’alimento artificiale (pagandolo, naturalmente) non essendo più in grado di allattare il bambino. Perché? Perché la secrezione del latte cessa nel giro di una settimana se la madre interrompe l’allattamento.
È legale, ma . . .
È un fatto che le grandi industrie sono state oggetto di molte critiche per le loro attività con i paesi poveri. Ad esempio, che ne è stato dei 2.400.000 pigiamini la cui vendita è stata vietata negli Stati Uniti perché erano stati trattati con un prodotto antinfiammabile che si è scoperto essere
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