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Visione del “tempo della fine”La Torre di Guardia 1951 | 1° dicembre
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egli dice anche: ‘Ed egli fa dei suoi angeli spiriti, e dei suoi pubblici servitori una fiamma di fuoco.’” — Ebr. 1:6, 7, NM.
FINE DEI TEMPI DEI GENTILI
8. Come determiniamo noi il tempo del completo adempimento della visione?
8 La grande liberazione promessa da migliaia d’anni comincia quando i ‘tempi dei Gentili’ sono scaduti, cioè nel 1914 d.C. I potenti regni dei Gentili hanno signoreggiato sulla terra e sopra il popolo di Dio dal 607 a.C., come fu indicato al re d’Israele: “E tu, o empio ferito mortalmente, principe d’Israele, il cui giorno è giunto, al tempo dell’iniquità della fine, così dice il Signore Geova: Leva la mitra, e togli la corona; questa non sarà più la stessa; esalta ciò che è basso e abbassa ciò ch’è alto. lo la rovescerò, la rovescerò, la rovescerò: questa neanche sarà più, finché venga colui del quale è il diritto; e io gliela darò”. (Ezech. 21:25-27, SA) Questo periodo di tempo si estende per 2.520 anni, dal 607 a.C. al 1914 d.C. Durante questi numerosi secoli la nazione di Dio non ebbe mai un re della linea di Davide al potere sul trono, perché la corona era riservata a colui a cui appartiene il diritto, cioè, all’unto Re di Dio, Cristo Gesù. “Eppure, dirà, io ho stabilito il mio re sopra Sion, monte della mia santità. Io spiegherò il decreto: L’Eterno mi disse: Tu sei il mio figliuolo, oggi io t’ho generato. Chiedimi, io ti darò le nazioni per tua eredità e le estremità della terra per tuo possesso”. — Sal. 2:6-8 e Salmo 110.
9.Quale prova scritturale vi è per mostrare che l’incoronazione del Re dei re non poté aver luogo fino a questi “ultimi giorni”?
9 L’incoronazione non doveva aver luogo alla prima venuta di Cristo Gesù, ma alla seconda. Egli non doveva esser Re solo sopra una piccola parte della terra, ma sopra essa tutta. Egli è il “Re dei re”. “Per questa stessa ragione anche Iddio lo ha innalzato a una posizione superiore e gli ha benignamente dato il nome che è al disopra di ogni altro nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio di quelli che sono nel cielo e di quelli che sono sulla terra e di quelli che sono sotto la terra, e ogni lingua confessi apertamente che Gesù Cristo è il Signore alla gloria di Dio il Padre”. (Filip. 2:9-11, NM) “Poi la fine compiuta, quando egli rimette il regno al Dio e Padre suo, dopo che ha distrutto ogni governo e autorità e potenza. Poiché egli deve regnare come re fino a che Iddio abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi”. (1 Cor. 15:24, 25, NM) Quando terminano i tempi dei Gentili ogni potenza sarà ridotta in pezzi. (Sal. 110:5, 6) “Tu le fiaccherai con uno scettro di ferro; tu le spezzerai come un vaso di vasellaio”. (Sal. 2:9) No, non sarà una città letterale la sede di questo maestoso, glorioso, potente Re, ma il cielo stesso. È con queste sacre verità che noi possiamo giungere all’appropriato intendimento del capitolo 12 di Daniele, e vedere i fedeli di Geova in questi ultimi giorni che chiedono a Dio con fervore il significato degli avvenimenti attuali e cercano l’intendimento della visione delle promesse di Geova per il conforto del suo popolo. — Isa. 40:1, 2; 44:2, 8; 45:1-4.
MICAEL ‘SORGE’ E TEMPO DI AFFLIZIONE
10. Come identifichiamo “Micael”, e in che modo egli ‘sorge’?
10 Daniele 12:1 legge: “E in quel tempo sorgerà Micael, il gran capo, il difensore de’ figliuoli del tuo popolo; e sarà un tempo d’angoscia [afflizione], quale non se n’ebbe mai da quando esiston nazioni fino a quell’epoca; e in quel tempo, il tuo popolo sarà salvato; tutti quelli, cioè, che saran trovati iscritti nel libro”. Il nome di quest’angelo, “Micael”, è molto significativo. Esso significa: “Chi è come, o simile a, Dio?” Cristo Gesù è “l’immagine di Dio”. (2 Cor. 4:4) Egli è il “riflesso della sua gloria e l’esatta rappresentazione del suo stesso essere?”. (Ebr. 1:3, NM) “È l’immagine dell’invisibile Iddio, . . . per mezzo di lui tutte le altre cose furono create nei cieli e sopra la terra, le cose visibili e le cose invisibili”. (Col. 1:15-17, NM) Egli è il Governatore nominato da Geova, seduto alla sua destra. Perciò questo testo leggerebbe, secondo il significato del nome Micael: “Allora egli, che è come, o simile a, Dio, sorgerà”. Per lungo tempo Cristo è stato in attesa del tempo di sorgere per i figli del popolo di Dio. Finalmente il giorno viene. “L’Eterno estenderà da Sion lo scettro della sua potenza: Signoreggia in mezzo ai tuoi nemici!” (Sal. 110:2) Egli è il “gran capo”, il primo. Finalmente egli viene. E perché viene? L’ovvia risposta è: per soccorrere e difendere il suo popolo e per distruggere i loro nemici. È un tempo di giudizio, e il giudice di Dio è Cristo Gesù. Il giorno della liberazione giunge quando il Signore Gesù Cristo sorge per i figli del popolo di Dio. — Sal. 50:1-6.
11. Che cos’è indicato nelle profezie di Gesù relativamente alla durata del “tempo d’afflizione”?
11 Quantunque la dichiarazione relativa al tempo d’afflizione sia breve, non dobbiamo intendere ch’essa indichi un tempo brevissimo. Infatti dobbiamo tener conto delle molte altre profezie contenute nel libro di Daniele, e altrove, per capire ciò che vi è implicato. Cristo Gesù raggruppa molte di tali profezie e le amplifica quando spiega ai suoi discepoli alcune delle cose che devono avvenire negli ultimi giorni. (Si veda Matteo 24.) Egli mostra il principio di questo tempo e come le afflizioni aumentano, e menziona alcuni dei dolori che devono abbattersi sul mondo durante il tempo d’afflizione. La lunghezza del tempo è indicata da lui quando dice: “Veramente io vi dico che questa generazione non passerà in alcun modo finché tutte queste cose avvengano”. (Matt. 24:34, NM) L’effettivo significato di queste parole, indubbiamente, è che ci vuole una “generazione” nel senso ordinario, come in Marco 8:12 e Atti 13:36, ossia quelli che vivono in quel dato periodo. Quindi era su “questa generazione” che si dovevano abbattere gli accumulati giudizi. (Matt. 23:36) Questo significa pertanto che dal 1914 non passerà una generazione prima che tutto sia adempiuto, e in mezzo a un tempo di grande afflizione.
LIBERAZIONE
12. Chi è il “tuo popolo”, e come additano altre profezie il fatto ch’esso “sarà liberato”?
12 “E in quel tempo, il tuo popolo sarà liberato, ognuno che sarà trovato scritto nel libro”. (Dan. 12:1, SA) Questa grande promessa, dunque, sarà mantenuta. I figli spirituali di Sion devono essere chiamati da qualunque luogo in cui siano dispersi. “Non temere, perché io son teco; io ricondurrò la tua progenie dal levante, e ti raccoglierò dal ponente. Dirò al settentrione: ’Da’!’ e al mezzogiorno: ‘Non ritenere; fa’ venire i miei figliuoli da lontano, e le mie figliuole dalle estremità della terra’”. (Isa. 43:5, 6) “Per dire ai prigioni: ‘Uscite!’ e a quelli che sono nelle tenebre: ‘Mostratevi!’ Essi pasceranno lungo le vie, e troveranno il loro pascolo su tutte le alture. Guardate! Questi vengon di lontano; ecco, questi altri vengon da settentrione e da occidente, e questi dal paese de’ Sinim. Giubilate, o cieli, e tu, terra, festeggia! Date in gridi di gioia, o monti, poiché l’Eterno consola il suo popolo, ed ha pietà de’ suoi afflitti. Volgi lo sguardo all’intorno, e mira: Essi tutti si radunano, e vengono a te. Com’è vero ch’io vivo, dice l’Eterno, tu ti rivestirai d’essi come d’un ornamento, te ne cingerai come una sposa”. — Isa. 49:9, 12, 13, 18; Sal. 87:2, 5, 6.
13. Come molti sono destati dalla loro condizione simile a quella della polvere con quali diversi risultati, e perché possiamo esser sicuri che Iddio li ‘radunerà’?
13 È venuto per Sion il tempo di sorgere e risplendere; poiché la sua luce è veramente giunta. (Isa. 60:1-3 e 52:1, 2) I figli di Sion sono stati tratti fuori dalla Babilonia mistica. La liberazione è venuta ed è giunta la fine di Babilonia. Colui che già era stato vittorioso è ora sconfitto. La gloria di quella grande città è finita, e il suo potente governante, Satana, è abbassato e odiato. Alcuni di quelli che vanno con i liberati prigionieri diventano illegali, empi e spregevoli, ed è a loro eterno disonore. Essi uscirono dalla “polvere” di Babilonia (Dan. 12:2), ma non vivono in Sion. Essi muoiono. (Matt. 24:48-51) La liberazione dei prigionieri procede, perché come occorreva tempo nei giorni in cui Israele era nella Babilonia letterale perché la parola raggiungesse il paese da un’estremità all’altra, così avviene oggi. Sta impiegando anni per pervenire a tutte le “altre, pecore” del Signore, ma tutte udranno, poiché il grande Re è determinato a radunarle tutte insieme. È difficile trovarle, dato che sono così largamente sparse. Ma, grazie a Geova Dio, saranno raccolte e la nostra opera non sarà terminata finché esse non siano trovate. Ma “l’Eterno è vivente, egli che ha tratto i figliuoli d’Israele fuori del paese del settentrione e di tutti gli altri paesi ne’ quali egli li aveva cacciati; e io li ricondurrò nel loro paese, che avevo dato ai loro padri. Ecco, io mando gran numero di pescatori a pescarli, dice l’Eterno; e poi, manderò gran numero di cacciatori a dar loro la caccia sopra ogni monte, sopra ogni collina e nelle fessure delle rocce”. (Ger. 16:15, 16) Questa grande raccolta è in primo luogo opera di Dio, posta nelle mani di Cristo Gesù, e a noi, popolo di Dio sulla terra, è benignamente concesso di partecipare a questa grande opera. Non dobbiamo mai pensare che questa è opera nostra e attribuirci il credito di aver portato qualcuno a Sion, come se fossero pecore nostre. No, non sono nostre; esse appartengono a Dio; ma oh qual gioia è quella di partecipare a quest’opera di raccolta ed essere adoperati per aiutare altri a conoscere la via d’uscita dalla prigionia per entrare nell’organizzazione di Dio!
I “SAGGI RISPLENDERANNO”
14. Quale conferma scritturale abbiamo del fatto che ci troviamo nel tempo di ‘risplendere’ per i “saggi”?
14 “E quelli che sono saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; e quelli che ne conducono molti alla giustizia come le stelle per i secoli dei secoli”. (Dan. 12:3, SA) Gesù disse: “La mietitura è la consumazione di un sistema di cose, e i mietitori sono angeli. . . . ed essi [gli angeli] raccoglieranno fuori dal suo regno . . . le persone che commettono illegalità, e li getteranno nella fornace ardente. È quivi che sarà il loro pianto e lo stridor dei loro denti. A quel tempo i giusti risplenderanno così brillantemente come il sole nel regno del Padre loro”. (Matt. 13:39-43, NM) Si noti come queste parole sono simili a quelle di Daniele, capitolo 12. Ora siamo nel tempo della raccolta, la mietitura dei reali figli di Dio, prima che l’uragano dell’inverno della battaglia di Harmaghedon sopraggiunga per distruggere questo sistema di cose. Per molti anni Iddio ha fatto curare dai suoi angelici messaggeri gl’interessi del suo radunato popolo. Per amor loro, e affinché potessero essere preservati, molti empi sono stati raccolti fuori, e quest’opera purificatrice è tutt’ora in corso. Chiunque danneggia i figli di Dio o procede illegalmente non rimarrà nell’assemblea dei giusti. Ma gli umili, fedeli devoti che danno ascolto alla Parola e ai comandi di Geova sono meravigliosamente benedetti. Ma come “risplenderanno così brillantemente come il sole nel regno”?
15, 16. Come “risplenderanno così brillantemente come il sole nel regno”?
15 È interessante notare il Salmo 19:4, 5: “Quivi Iddio ha posto una tenda per il sole, ed egli è simile a uno sposo ch’esce dalla sua camera nuziale; gioisce come un prode a correre l’arringo”. “Guardate, quivi è fissato il padiglione del sole! Esso splende come uno sposo che esce dalla sua stanza, esulta come un eroe che corre la sua corsa”. (Mo) Questa non è una graduale aurora che spunta dal lontano orizzonte, ma è un subitaneo irrompere, non proclamato, non annunziato, come il sole che si slancia in tutto il suo splendore nelle latitudini mediterranee. “Quindi periscano tutti i tuoi nemici, o Yahweh, ma siano quelli che l’amano come il sorgere del sole nella sua potenza”. — Giud. 5:31, Ro.
16 Quindi saranno i saggi santi di Dio nel servizio del Regno in questi ultimi giorni, pieni di vigore, vitalità ed energia in virtù della gioia del Regno. Saltando con puro diletto essi corrono zelantemente la corsa. Davanti a loro è la loro opera, e sarà eseguita secondo il programma del Re. Non hanno tempo d’indugiare per via; non rallentano. La luce del Regno risplende sempre più. Come il potente sole disperde le tenebre della notte facendole scomparire e irresistibilmente procede da splendore a maggior splendore, così i santi servitori di Geova aumentano ed estendono i loro sforzi. Anche se tutti gli abitanti del mondo lo contrastassero o lo combattessero, essi non potrebbero fermare o differire neppure per un secondo il sorgere e lo splendere del sole. Così risplenderà il popolo di Geova nel Regno, tanto luminosamente quanto il sole. Tutte le formidabili forze del mondo di Satana non possono impedire alla luce della verità di risplendere neppure per un secondo. Confidiamo dunque nella potenza di Dio, poiché “Iddio è con noi”. Sì, periscano quelli che tentano di fermarci.
17. Quale speciale conforto possiamo noi ricevere dall’illustrazione dei “sole”, e quindi perché facciamo bene ad esser “saggi”?
17 Non dimentichiamo che, a causa di nubi temporalesche, lo splendore del sole non è immediatamente visibile. La luminosità dello splendore potrebbe essere momentaneamente oscurata; ma il sole è presente, e tosto appare in tutta la sua gloria. Così avviene dello splendore dei saggi nel Regno. Talvolta la persecuzione, i bandi e le proibizioni intralciano per breve tempo lo splendore e la luce è parzialmente oscurata. Ma ricordate, il Regno è venuto e Cristo Gesù è Re, ed egli determina che i giusti risplenderanno così. Se voi siete di quei fedeli la cui adorazione a Geova è circoscritta e limitata dalle potenze mondane, siate confortati e rallegratevi che il giorno di Dio è venuto e la notte per il popolo di Dio è passata, e voi sarete ancora tratti fuori dalle difficoltà e proscrizioni che state sopportando e risplenderete ancor più brillantemente. Sì, all’orizzonte sono le oscure nubi che fanno presagire un grande uragano; ma siate di buon animo, poiché il gran giorno albeggia ed il sole della giustizia si è levato per non tramontare mai più. Siate saggi, dunque, ubbidendo alla Parola di Geova.
18. Chi sono quelli che ricevono benedizioni dal risplendere dei saggi? In che modo?
18 Lo splendore fa vedere a moltitudini la via da percorrere, perché è una luce che disperde le loro tenebre. “Il popolo che sedeva nelle tenebre vide una gran luce, e per quelli che sedevano in una regione dell’ombra di morte la luce albeggiò su loro”. (Matt. 4:14-16, NM; Isa. 9:1-4) Sì, la via d’uscita dalle tenebre di Babilonia è rischiarata, perché il sole del Regno risplende su di essa. I fedeli proclamano pertanto le verità del Regno intrepidamente, senza paura dell’uomo o delle condizioni, perché sanno chi servono e perché servono, e dove vanno. Risplendi dunque, o popolo di Geova, in modo che le moltitudini che ritornano non smarriscano la via e non inciampino mentre ardentemente avanzano verso la santa città. Quelli che risplendono sono i saggi, ed essi saranno per sempre ricompensati da Geova. La vostra porzione sarà benedetti privilegi ora ed eterna lode nel nuovo mondo.
AUTORITÀ SOPRA LE ACQUE, E POTENZA INFRANTA
19-21. Chi è rappresentato dall’uomo “vestito di lino” che sta in piedi sulle acque, e che cosa indica la domanda fatta?
19 Daniele 12:5-7 continua: “Poi, io, Daniele, guardai, ed ecco due altri uomini in piedi: l’uno di qua sulla sponda del fiume, e l’altro di là, sull’altra sponda del fiume. E l’un d’essi disse all’uomo vestito di lino, che stava sopra le acque del fiume: ‘Quando sarà la fine di queste maraviglie?’ E io udii l’uomo vestito di lino, che stava sopra le acque del fiume, il quale, alzata la man destra e la man sinistra al cielo, giurò per colui che vive in eterno, che ciò sarà per un tempo, per dei tempi e per la metà d’un tempo; e quando la forza [potenza] del popolo santo sarà interamente infranta, allora tutte queste cose si compiranno”. Colui che qui vediamo vestito di lino prefigura Gesù Cristo, e questo è facilmente comprensibile con l’aiuto di altri passi. “Alzai gli occhi, guardai, ed ecco un uomo, vestito di lino, con attorno ai fianchi una cintura d’oro d’Ufaz. Il suo corpo era come un crisolito, la sua faccia avea l’aspetto della folgore, i suoi occhi erano come fiamme di fuoco, le sue braccia e i suoi piedi parevano terso rame, e il suono della sua voce era come il rumore d’una moltitudine”. (Dan. 10:5, 6) “Io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco venire sulle nuvole del cielo uno simile a un figliuol d’uomo; egli giunse fino al vegliardo, e fu fatto accostare a lui”. (Dan. 7:13) Cristo Gesù è colui che Geova ha nominato sopra le acque, che sono popoli, nazioni e lingue.
20 Viene fatta la domanda: “Quando sarà la fine di queste maraviglie?” Questo raffigura il popolo di Geova in atto di chiedere in questi ultimi giorni: “Per quanto tempo continueranno ancora queste cose?” L’angelo che sta in piedi sopra le acque con la mano alzata come in attitudine di giurare a Dio assomiglia a quello della visione narrata in Apocalisse 10:5-7, che è pure per questi ultimi giorni: “E l’angelo ch’io vidi in piedi sul mare e sulla terra levò la sua mano destra al cielo, e ‘per Colui che vive nei secoli dei secoli, che creò il cielo e le cose che sono in esso e la terra e le cose che sono in essa e il mare e le cose che sono in esso, giurò: ‘Non vi sarà più indugio; ma nei giorni dello squillo del settimo angelo, quand’egli è destinato a suonar la sua tromba, il sacro segreto di Dio secondo la buona notizia che dichiarò ai suoi propri schiavi i profeti è effettivamente portato a termine.’” — NM.
21 Il Signor Gesù Cristo ha la sovranità sopra tutti i popoli e le nazioni da un’estremità all’altra; l’espansione delle acque è sotto il controllo del suo potente governo. “E il settimo angelo suonò la sua tromba. E si produssero alte voci nel cielo, che dicevano: ‘Il regno del mondo è divenuto il regno del Signor nostro e del suo Cristo, ed egli regnerà come re nei secoli dei secoli.’ . . . ‘Noi ti ringraziamo, Geova Dio, l’Onnipotente, colui che è e che fu, perché hai assunto il tuo gran potere e hai cominciato a regnare come re.’ (Apoc. 11:15, 17, NM) Prima di questo, la Babilonia mistica col suo dio, Satana, aveva signoreggiato. (Apoc. 17:15, 18; 19:6) “Geova regna; è vestito di maestà; Geova è vestito di forza; egli se n’è cinto: il mondo pure è stabile, perché non sia smosso. Le alluvioni hanno alzato, o Geova, le alluvioni hanno alzato la loro voce; le alluvioni alzano le loro onde”. (Sal. 93:1, 3, SA) Quanto precisa e ben definita è la Parola di Dio! Con quanta chiarezza essa mostra che quando Geova regna come Re tutte le alluvioni (moltitudini) alzano le loro voci!
22. Come aiutano altre traduzioni a ottenere la giusta data dall’uomo “vestito di lino”?
22 È perciò in questo tempo che Cristo Gesù risponde alla domanda del suo popolo: “Quanto tempo ci vuole?” dicendo: “Sarà per un tempo, per dei tempi e per la metà d’un tempo; e quando la forza del popolo santo sarà interamente infranta, allora tutte queste cose si compiranno”. (Dan. 12:7) Il corretto pensiero di queste parole non si afferra prontamente se si limita la lettura alla Versione Riveduta. Altre traduzioni ci aiutano: “Quando la dispersione di una parte del popolo santo è portata a termine allora verranno al termine tutte queste cose”. (Ro) La nota in calce legge: ‘Quando il potere del disperditore del popolo santo verrà al termine.’ (Oxford Genesius) “E quando han finito di rompere in pezzi il potere del popolo santo, tutte queste cose saranno terminate”. (SA) “Quando la potenza di colui che frantumava il popolo santo avrebbe termine, allora arriverebbe la fine di tutto”. (Mo; TA) Da queste traduzioni è chiaro che la “dispersione” del popolo di Dio è terminata, ch’essi saranno ora radunati insieme, perché la potenza di colui che li disperse è infranta. Ora ascoltiamo la parola di Cristo Gesù: “E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba ed essi raduneranno i suoi eletti insieme dai quattro venti, da un’estremità all’altra dei cieli”. (Matt. 24:31, NM) Poiché la malefica potenza che li disperse è infranta. Essi passeranno per molte tribolazioni ma non saranno mai più dispersi.
23. Quando e come è infranta la potenza del dispersore?
23 Satana è il dispersore del popolo di Dio. Egli è il leon ruggente che cerca di divorare. (1 Piet. 5:8) Per effettuare l’annientamento della sua potenza i cieli stessi saranno scrollati; e queste azioni non potrebbero venire da altri che da Dio Onnipotente e dal suo Re, Cristo Gesù. “E le potenze dei cieli saranno scrollate. E allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo”. (Matt. 24:29, 30, NM) Questo è uno dei propositi da molto tempo promessi da Geova. “Poiché così parla l’Eterno degli eserciti: Ancora una volta, fra poco, io farò tremare i cieli, la terra, . . . rovescerò il trono dei regni, e distruggerò la forza dei regni delle nazioni; rovescerò i carri e quelli che vi montano; i cavalli e i loro cavalieri cadranno, l’uno per la spada dell’altro”. (Aggeo 2:6, 22) “‘Ancora una volta io metterò, non solo la terra, ma anche il cielo in commozione!’ Ora l’espressione ‘ancora una volta’ significa la rimozione delle cose che sono smosse come cose che sono state fatte, affinché le cose che non sono smosse possano sussistere”. (Ebr. 12:26, 27, NM) “Mentre gli uomini vengono meno per la paura e l’aspettazione delle cose sopravvenienti sulla terra abitata; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate. E allora vedranno il Figlio dell’uomo venire in una nuvola con potenza e gran gloria. Ma quando queste cose cominciano ad avvenire, alzatevi e levate il capo, perché la vostra redenzione si avvicina”. (Luca 21:26-28, NM) È dunque evidentissimo che lo scrollamento delle potenze dei cieli non recherà di per se stesso immediata e completa liberazione. Qualche cosa è stato messo in movimento, tuttavia, e questo è il Signor Gesù Cristo come legittimo Governatore della terra che iniziò la sua lotta contro il nemico.
24. Descrivete gli avvenimenti che si verificano entro il periodo di tre tempi e mezzo.
24 L’unto Re di Dio, Cristo Gesù, assume il governo nel cielo nel 1914. Il precedente governante Satana il Diavolo, rifiuta di sgombrare, e resiste al nuovo re, e ne risulta una guerra nel cielo. Il 12º capitolo di Apocalisse descrive ciò che accade. Il Regno è nato e Satana il “dragone” sta in agguato per divorarlo e distruggerlo. La guerra si scatena, Micael combatte contro il Diavolo ed i suoi angeli, che dà una gloriosa vittoria a Micael, mentre Satana e i suoi demoni sono cacciati dal cielo. Il seggio dell’autorità del Diavolo è abbattuto, la sua potenza è infranta, ma per produrre questo i cieli stessi dovettero essere scrollati. Egli non è distrutto in questo tempo, ma gli è concesso di guerreggiare contro i santi di Dio sulla terra, e di tentar di farli stancare. Tuttavia, il suo ininterrotto dominio sul mondo è finito. Tutto questo avviene nel periodo di ‘un tempo, dei tempi e la metà di un tempo’, secondo Daniele 12:1, 7.
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‘Un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo’La Torre di Guardia 1951 | 1° dicembre
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‘Un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo’
1. Quali scritture ci aiutano a determinare il significato di un “tempo”, e perché non potrebbe riferirsi a un periodo di 360 anni?
UN “TEMPO” è accettato come riferimento a un anno. Perciò questo significa ‘un anno, due anni e la metà d’un anno’, che fa un totale di tre anni e mezzo. Questa misurazione del “tempo” è confermata dall’uso ispirato dell’espressione contenuta in Apocalisse 12:6: “milleduecentosessanta giorni,” che secondo il calcolo biblico equivale a tre anni e mezzo. In Apocalisse 11:2 è pure fatto riferimento alla “santa città” che sarebbe stata calpestata per quarantadue mesi. Eruditi biblici delle trascorse generazioni hanno considerato il periodo sulla scala di un giorno per un anno, formante 1.260 anni. Tuttavia, non c’è nessun ragionevole sostegno per questa conclusione e questi prodigi non potevano aver luogo fin dopo il 1914, ma devono avvenire entro la lunghezza di tempo della nostra generazione. È scritturale e appropriato intendere per ‘tempo, dei tempi e la metà d’un tempo’ il periodo di 1.260 giorni letterali, ossia tre anni e mezzo.
2. Perché dovrebbero le nazioni infuriare durante il periodo di 1.260 giorni?
2 La parte visibile dell’organizzazione riflette lo spirito e le azioni della parte invisibile. Gesù disse: “Voi siete dal padre vostro il Diavolo e volete fare i desideri del padre vostro”. (Giov. 8:44, NM; confrontare con Giacomo 3:17.) I demoni ispirano i governanti ad eseguire i loro ordini. (Apoc. 16:13, 14) Quando scoppiò la guerra in cielo nel 1914 e scadde il termine del dominio dei Gentili sul popolo di Dio, le nazioni cominciarono a infuriare nella guerra che influì su tutti i popoli direttamente e indirettamente. Alla fine dei 1.260 giorni la guerra fu fermata per il preciso scopo di far compiere l’opera del Regno.
PROVE DURANTE I 1.260 GIORNI
3, 4. Come le esperienze avute dal popolo del Signore durante e alla fine di ‘un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo’ adempiono le parole profetiche di Daniele 12:7?
3 Prima del 1914 i fedeli servitori avevano proclamato la “fine dei tempi dei Gentili” per quell’anno. Ora vediamo che cosa accadde durante questi 1.260 giorni. Questi giorni di Daniele non si devono confondere con Apocalisse 12:6, 14, che dice: “E la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, affinché la cibassero per milleduecentosessanta giorni. Ma alla donna furono date le due ali della grande aquila, perché volasse nel deserto al suo luogo; è quivi che essa è cibata per un periodo, dei periodi e la metà d’un periodo di tempo lungi dalla faccia del serpente”. (NM) Questi versetti qui servono solo per mostrare che ‘un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo’ equivalgono a 1.260 giorni letterali. Dato che quei giorni di Apocalisse 12:6, 14 cominciarono dopo che Satana fu cacciato dal cielo, i 1.260 giorni di Daniele 12:7 cominciarono alla fine dei tempi dei Gentili, verso il 1º ottobre 1914.
4 I fatti riguardanti il popolo di Geova corrispondono così miracolosamente che non ci può essere nessun dubbio sull’adempimento di questa profezia. Il “popolo santo” di Geova doveva essere disperso e frantumato dal nemico per tre “tempi” e mezzo, ossia per 1.260 giorni, e dopo quel periodo di tempo la potenza del nemico sopra di loro sarebbe finita o cessata. (Matt. 24:9-12) Esattamente in tempo la profezia fu adempiuta. I 1.260 giorni sarebbero incominciati quando finirono i tempi dei Gentili, verso il 1º ottobre 1914, e sarebbero pertanto terminati verso il 1º aprile 1918, dopo di che la potenza del nemico sarebbe stata infranta. Questo indica che frattanto Satana il Diavolo era stato cacciato dal cielo e Cristo Gesù veniva nel tempio di Dio per l’opera di giudizio. Questo non fu alterato dalla violenta persecuzione che fu scatenata in quel tempo, poiché al principio di febbraio nel 1918, molti del popolo di Geova nel Canada furono arrestati e gettati in prigione. Quello stesso mese i nemici della verità asportarono libri e documenti privati dall’ufficio principale della Società a Brooklyn. Il 7 maggio furono dati gli ordini d’arresto dei dirigenti della Società, e il 15 maggio essi comparvero per il processo. Furono accusati, denunziati e condannati a lunghi anni di carcere, e il 20 giugno 1918 furono messi in prigione. In quello stesso tempo molti altri unti del Signore furono arrestati e imprigionati, l’ufficio principale della Società a Brooklyn fu completamente spogliato, ogni comunicazione fra l’ufficio principale e le filiali fu troncata, e il ministero di predicazione dell’evangelo in tutta la terra ad opera del popolo di Geova fu virtualmente fermato.
5. Quale fu la condizione dei fedeli durante i 1.260 giorni? Quali altre attitudini divennero manifeste fra quelli che si associarono con loro?
5 Fu un tempo opprimente e pieno d’ansietà, poiché l’opera di testimonianza era intralciata, non solo dalle attive forze del male, ma anche a causa della paura da parte di alcuni. Altri furono delusi per il fatto che il 1914 non aveva portato ciò ch’essi avevano atteso, poiché si trovavano ancora sulla terra invece di essere in cielo. Molti furono egoisti, pensando più a se stessi che all’opera di Dio, e alcuni del popolo del Signore si sottomettevano al nemico senza lottare per il loro diritto di adorare Geova Dio. Tuttavia, i pochi fedeli e leali continuarono a fare il loro meglio per confortare e nutrire le pecore. Vi fu un’accuratissima investigazione per vedere se la cronologia delle Scritture riguardante il 1914 era corretta; e che i “segni dei tempi” eran quelli che si dovevano cercare; e durante questo tempo fu resa pochissima testimonianza, e quella che fu fatta fu fatta nel “cilicio”. I testimoni non erano colmi della gran gioia e letizia del governo del Regno, ma nel cilicio essi deploravano la loro condizione dato che non vedevano alcun sicuro soccorso. Certamente durante i 1.260 giorni si trovarono in una condizione d’incertezza e d’ansietà, e quindi alla fine di quei giorni grande odio e persecuzione si abbatté su di loro.
I “DUE TESTIMONI”
6. Come conferma Apocalisse 11:3 il periodo di tempo di 1.260 giorni, e qual è l’adempimento della testimonianza in vesti di sacco compiuta dai due testimoni?
6 Ora notate un’ulteriore prova a conferma di questo periodo di tempo: “Io farò sì che i miei due testimoni profetizzino per milleduecentosessanta giorni vestiti di sacco”. (Apoc. 11:3, NM) I “due testimoni” sono l’opera degli antitipici Elia e Giovanni Battista, e il fatto che sono presentati in questo tempo è importante, poiché ci aiuta a comprendere la profezia di Daniele. Circa settant’anni or sono La Torre di Guardia del novembre 1883 spiegò al popolo di Dio che Elia e Giovanni Battista prefigurarono grandi opere che dovevano esser compiute in questa fine del sistema di cose, e che si dovevano pure fare prima del 1918. I fratelli che servivano Geova durante quel periodo lo facevano convinti di essere impegnati in tale opera antitipica. Questo nobile, splendido e fedele servizio fu interrotto nel 1918. Fortifica la fede il ricordo che lo stesso Elia fuggì dalla minacciosa faccia della regina Izebel d’Israele e cercò rifugio sul Monte Horeb, e perciò subì una momentanea interruzione nella sua opera. (1 Re 19:1-14) Dopo questa interruzione Elia tornò all’opera e infine terminò il suo servizio essendo portato via in un carro di fuoco. Ma Giovanni Battista terminò il suo ministero col carcere e la decapitazione. (Matt. 14:1-12) Così antitipicamente avvenne riguardo all’opera compiuta dal 1878 al 1918. Essa ebbe termine in un tempo di perturbamento, con l’imprigionamento e l’uccisione dell’opera. Si adempì la Scrittura: “La bestia selvaggia che sale dall’abisso farà loro guerra, li vincerà e li ucciderà”. — Apoc. 11:7, NM.
7. Che cosa dobbiamo pertanto concludere circa l’inizio e la fine di questo periodo di tre tempi e mezzo, e qual è la principale caratteristica della sua fine?
7 Questo periodo di 1.260 giorni (‘un tempo, dei tempi e la metà d’un tempo’) ebbe adempimento dall’ottobre 1914 all’aprile 1918, nel quale tempo il potente principe Micael (il Signor Gesù) divenne Re, intronizzato nel cielo, e diede inizio all’opera del Regno e alla liberazione dei suoi fedeli servitori dalla schiavitù di Babilonia. Egli entrò decisamente in azione contro il principe della potenza delle tenebre e di questo mondo malvagio e rimosse a forza questo empio dalla sua alta posizione, non solo spodestandolo ma cacciandolo dal cielo, con tutti i suoi empi angeli. Egli ne infranse la potenza, così non può più disperdere i figli di Dio. È veramente venuto il tempo in cui queste cose devono accadere. “Non vi sarà più indugio; . . . il sacro segreto di Dio secondo la buona notizia che dichiarò ai suoi propri schiavi i profeti è effettivamente portato a termine”. (Apoc. 10:6, 7, NM) “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di una testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine compiuta”. — Matt. 24:14, NM.
1.290 GIORNI
8. Come e quando fu soppresso il sacrificio continuo e fu rizzata l’abominazione della desolazione?
8 Indi, Daniele 12:11 dice: “”E dal tempo che sarà soppresso il sacrificio continuo e sarà rizzata l’abominazione che cagiona la desolazione, vi saranno milleduecentonovanta giorni”. Due grandi prodigi si verificano entro questo periodo: (1) “Sarà soppresso il sacrificio continuo” e (2) “sarà rizzata l’abominazione che cagiona la desolazione”. Abbiamo visto che alla fine del periodo di 1.260 giorni gli antitipici testimoni, Elia e Giovanni Battista, furono uccisi, sopprimendo così il “sacrificio continuo” di pubblica lode a Dio, ma questo non significò la fine del compimento individuale, successivo, di questo servizio. Satana e i suoi agenti pensarono senza dubbio che questo avrebbe messo fine a tutte le attività di testimonianza e le dichiarazioni contro la sua empia organizzazione che mettevano a nudo l’ipocrisia dei suoi falsi religionisti. Ma egli non teneva conto della potenza di Dio. Infatti, non ne tiene conto mai. Satana è egoista all’estremo, ed è pieno di presunzione, perciò diventa cieco a ciò che è evidente, avendo di vista solo i suoi piani diabolici. Egli si trovava ora confinato nella regione della terra e non aveva più accesso al cielo. Sì, egli aveva avuto un posto lassù, ma ora non l’aveva più. Perciò determinò di cercar di stabilire la sua spavalda, ribelle dittatura sopra la terra fra le nazioni. Per questo motivo risuona l’avvertimento: “Guai alla terra e al mare, perché il Diavolo è disceso a voi avendo gran furore, sapendo che ha un breve periodo di tempo”. (Apoc. 12:12, NM) Perciò la sua prima mossa è quella di unire tutte le nazioni in un solo disegno, onde poterle tirannicamente obbligare a sottomettersi alla sua empia congiura. Egli ha poco tempo per prepararsi alla prossima offensiva del nuovo Re della terra. Ma notate questo, che tutti i suoi malvagi disegni sono in completa sfida al regno di Dio, poiché egli non vuole riconoscerlo e vorrebbe, se fosse possibile, distruggerlo. Come agì egli al riguardo? In primo luogo danneggiò il popolo di Dio, e poi quando infine riuscì a far mettere in carcere i principali servitori visibili del popolo di Dio egli produsse la Lega delle Nazioni. Questa confederazione ebbe inizio verso la fine del gennaio 1919; e sembrò che ci fosse un campo libero per le sue sataniche operazioni.
9. Avrebbero potuto quelli della “Cristianità” professante in quel tempo addure il pretesto di ignorare la presenza del Re?
9 Non avvenne come se molti non conoscessero che era venuto il tempo per il regno di Dio, perché lo sapevano. Ricordate, i testimoni avevano predicato per quarant’anni prima che venisse la fine dei tempi dei Gentili nel 1914. Qui è una dichiarazione di ecclesiastici religiosi pubblicata quando la prima guerra mondiale stava raggiungendo il suo punto culminante:
“Il seguente manifesto è stato recentemente pubblicato da un certo numero dei più noti ministri d’Inghilterra:
“‘Primo — Che la presente crisi segnala l’approssimarsi del termine dei tempi dei Gentili”.
“‘Secondo — Che la Rivelazione del nostro Signore può essere attesa da un momento all’altro, in cui egli sarà manifestato così evidentemente come ai suoi discepoli il mattino della sua risurrezione”.
“‘Terzo — Che la chiesa completata sarà trasferita, per essere “sempre col Signore”.
“‘Quarto — Che Israele sarà restaurato nel proprio territorio nell’incredulità, e sarà dopo convertito all’apparizione di Cristo in suo favore”.
“‘Quinto — Che tutti i piani umani di ricostruzione devono essere sussidiari alla seconda venuta del nostro Signore, perché tutte le nazioni saranno allora assoggettate al suo dominio”.
“‘Sesto — Che sotto il regno di Cristo vi sarà un’ulteriore grande effusione dello Spirito Santo su ogni carne”.
“‘Settimo — Che le verità incorporate in questa dichiarazione sono del massimo valore pratico nel determinare il carattere e l’azione cristiana in riferimento agli urgenti problemi dell’ora”.
“Questa rimarchevole dichiarazione fu firmata da A. C. Dixon e F. B. Meyer, battisti; George Campbell Morgan e Alfred Byrd, congregazionalisti; William Fuller Gouch, presbiteriano; H. Webb Peploe, J. Stuart Holden, episcopali; Dinsdale T. Young, metodista.
“Questi sono nomi ben conosciuti, e sono fra i più grandi predicatori del mondo. Che questi eminenti uomini, di denominazioni diverse, si siano sentiti chiamati a pubblicare una tale dichiarazione è di per se stesso altamente significativo”.
10. Quali blasfeme espressioni fecero alcuni eminenti ecclesiastici nel 1919?
10 Ciò non ostante, il grande schiavista, Satana il Diavolo, dominò i mondani religionisti e li indusse ad approvare e benedire il suo progetto. Sebbene conoscessero qualche cosa della verità e del fatto del regno di Dio, notate la seguente blasfema affermazione:
“È venuta l’ora di organizzare il mondo per la verità, l’equità, la giustizia e l’umanità. A questo fine come Cristiani sollecitiamo lo stabilimento di una Lega di libere Nazioni alla prossima Conferenza della pace. Tale lega non è un semplice espediente di pace; è piuttosto l’espressione politica del regno di Dio sulla terra. La Lega delle Nazioni è radicata nell’evangelo. Come l’evangelo, il suo obiettivo è ‘Pace in terra, buona volontà verso gli uomini’. Come l’evangelo, il suo appello è universale.
“Gli eroici caduti sarebbero morti invano se dalla vittoria non venisse un nuovo cielo e una nuova terra, nei quali dimori la giustizia. — 2 Pietro 3:13.
“La chiesa [nominale] può dare uno spirito di buona volontà, senza il quale nessuna Lega di Nazioni può durare”. — Concilio Federale delle Chiese di Cristo d’America, gennaio 1919.
11. Spiegate perché la Lega delle Nazioni è appropriatamente descritta come “l’abominazione della desolazione”.
11 Questa Lega delle Nazioni si presentava davanti al popolo in una falsa posizione. Era una contraffazione, un’organizzazione offensiva, e pertanto un’abominazione agli occhi di Dio. Satana chiese il riconoscimento del suo progetto e si propose di costringere tutto il popolo perché ubbidisse alla sua richiesta per l’organizzazione mondiale e le rendesse culto. “E le dieci corna che hai vedute significano dieci re, che non hanno ancora ricevuto un regno, ma ricevono autorità come re per un’ora con la bestia selvaggia. Questi hanno uno stesso proposito, e quindi danno la loro potenza e la loro autorità alla bestia selvaggia. Questi combatteranno contro l’Agnello, ma, poiché egli è il Signor dei signori e il Re dei re, l’Agnello li vincerà. E anche quelli che con lui sono chiamati ed eletti e fedeli vinceranno”. (Apoc. 17:12-14, NM) “Ed essa mette sotto costrizione tutti, i piccoli e i grandi, i ricchi e i poveri, i liberi e gli schiavi, affinché diano a questi un marchio sulla mano destra o sulla fronte, e che nessuno possa comprare o vendere eccetto chi avesse il marchio”. — Apoc. 13:16, 17, NM.
12. Qual è il satanico proposito che si nasconde dietro l’“abominazione”, e a che cosa sta ora conducendo tutte le nazioni?
12 Quelli che adorano l’abominazione saranno chiaramente e, senza dubbio, pubblicamente identificati, cosicché saranno messi in chiara evidenza quelli che non adorano questa lega politica che è un’immagine della bestia e non del regno di Dio mediante Cristo. Iddio ne condanna gli adoratori. “Se qualcuno adora la bestia selvaggia e la sua immagine e riceve un marchio sulla sua fronte o sulla sua mano, egli berrà anche del vino dell’ira di Dio che è versato senza diluire nel calice della sua ira, e sarà tormentato con fuoco e zolfo nel cospetto dei santi angeli e nel cospetto dell’Agnello”. (Apoc. 14:9, 10, NM) Il proposito di Satana sin dal 1919 è stato ed è quello di radunare insieme le nazioni in un egoistico vincolo comune, ed esse rimarranno così vincolate mentre aumenteranno le distrette, gli odi e il terrore; inoltre, egli diverrà disperato mentre si avvicina il tempo della battaglia decisiva. Con arroganza, nel terrore, le nazioni stringeranno i loro ranghi, invidiandosi e odiandosi a vicenda, eppure aggrappandosi nella disperazione a quel poco che hanno. I capi delle nazioni dei Gentili dovrebbero apprendere la verità ed esser saggi, perché allora saprebbero che vengono radunate insieme, non per la pace ma per i propositi del Diavolo. “Esse sono, in realtà, espressioni ispirate da demoni e fanno dei segni, e si recano dai re di tutta la terra abitata, per radunarli insieme per la guerra del gran giorno di Dio l’Onnipotente”. (Apoc. 16:14, NM) Satana e i suoi demoni non operano per il bene dell’umanità, ma per mantenere il loro dominio sopra i popoli, ed essi trascinerebbero tutte le nazioni in uno spaventoso spargimento di sangue piuttosto che cedere. La più grande guerra di tutte le età è vicina e troverà tutte le nazioni della terra sotto la dittatura dell’invisibile Diavolo in lotta contro l’unto popolo di Dio e contro il Re, Cristo Gesù, e i santi angeli di Dio. L’avvertimento perviene alle nazioni affinché conoscano la verità, ma gli avvertitori sono odiati, scherniti, incarcerati, chiusi in campi di concentramento, e alcuni di loro uccisi.
(Questa serie di articoli continuerà nel nostro prossimo numero.)
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La benedetta famiglia di DioLa Torre di Guardia 1951 | 1° dicembre
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La benedetta famiglia di Dio
LA SANTITÀ della famiglia umana viene violata, derisa e beffata come mai per l’innanzi. I genitori sono infedeli verso i figli. I figli sono disubbidienti verso i genitori. I rapporti coniugali sono incerti. Le famiglie sono divise da separazioni e divorzi. Di conseguenza le speranze di pace e sicurezza sono infrante e sconvolta la felice condizione d’amore, gioia e prosperità. Il dolore, la delusione e la disperazione rattristano molte famiglie oggi. Davanti a tali spaventose condizioni è bene considerare la beata sorte della grande, felice famiglia di Dio su cui Geova stesso presiede come Capo e Padre. Benché assalita da ogni parte dal nemico di fuori, la benedetta famiglia del Signore si tiene unita nel perfetto vincolo di pace e unità.
In tutto l’universo, nei passati millenni o nelle interminabili età future non c’è alcuno che si possa paragonare al Padre celeste. Solo il suo nome è Geova. Egli è un Dio di proposito. D’eternità in eternità, senza principio e senza fine, questa grande Causa Prima è il Creatore del cielo e della terra e di tutte le cose elle sono in essi, sia visibili che invisibili, animate e inanimate. L’esistenza stessa dei suoi figliuoli dipende da questa Fonte di Vita. Essi son l’argilla; egli è il Vasaio. La sua gloria e la sua maestà sono incommensurabili; le sue qualità supremamente
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