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  • Daniele, libro di
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • SCHEMA DEL CONTENUTO

      I. Istruzione impartita ai regali prigionieri e ai nobili portati a Babilonia nel 617 a.E.V. (cap. 1)

      A. Daniele e i tre compagni rifiutano vino e cibi prelibati del re; dieci giorni di prova dimostrano la superiorità della dieta a base di verdura e acqua (1-16)

      B. Dopo tre anni di istruzione Daniele e compagni si dimostrano più saggi degli altri, grazie alla benedizione di Dio (17-21)

      II. Sogno di Nabucodonosor dell’immensa immagine “spaventevole” (cap. 2)

      A. “Saggi” di Babilonia incapaci di descrivere o interpretare il sogno di Nabucodonosor (1-13)

      B. Daniele rivela e interpreta il sogno; attribuisce il merito a Dio (14-28)

      1. Descrive potenze mondiali, iniziando da Babilonia fino alla distruzione da parte del regno di Dio (29-45)

      2. Daniele elevato ad autorità superiore a tutti i saggi e nominato governante di tutto il distretto giurisdizionale di Babilonia; tre compagni ricevono incarichi amministrativi (46, 48, 49)

      C. Nabucodonosor esalta il Dio di Daniele (47)

      III. Integrità di Hanania (Sadrac), Misael (Mesac) e Azaria (Abednego) (cap. 3)

      A. Viene eretta gigantesca statua d’oro alta 60 cubiti; tutti i funzionari invitati a inchinarvisi davanti (1-7)

      B. Tre giovani ebrei rifiutano di. inchinarsi (8-18)

      1. Gettati nella fornace surriscaldata; inservienti uccisi dal calore (19-23)

      2. Uno simile a “un figlio degli dèi” visto insieme ai tre uomini nella fornace (24, 25)

      3. Escono incolumi, senza la minima bruciatura (26, 27)

      C. Nabucodonosor loda Dio; emana legge che vieta di dire alcunché contro Dio (28-30)

      IV. Sogno di Nabucodonosor del grande albero (cap. 4)

      A. Alto fino ai cieli; visibile in tutta la terra; provvede cibo e riparo (1-12)

      B. Vigilante decreta che sia abbattuto; ceppo lasciato in terra, con legami di ferro e rame (13-17)

      C. Daniele interpreta, applica a Nabucodonosor (18-27)

      D. Si adempie nella pazzia di Nabucodonosor; questi diviene come bestia per “sette tempi” (28-33)

      E. Riacquista sanità di mente; ristabilito sul trono, Nabucodonosor loda, esalta, glorifica Dio; riconosce che Dio domina fra esercito celeste e regno del genere umano e lo dà a chi vuole (34-37)

      V. Scritta sul muro (cap. 5)

      A. Baldassarre profana vasi del tempio nel banchetto con 1.000 grandi (1-4)

      B. Appare mano che scrive sull’intonaco del muro parole che gli uomini della corte di Baldassarre non sanno leggere né spiegare (5-9)

      C. Regina consiglia a Baldassarre di chiamare Daniele (10-12)

      D. Daniele spiega significato delle parole: il regno di Baldassarre è dato a medi e persiani; Daniele reso terzo nel regno (13-29)

      E. Baldassarre ucciso quella notte; regna Dario il Medo (30, 31)

      VI. Daniele nella fossa dei leoni (cap. 6)

      A. Alti funzionari e satrapi invidiosi del favore di cui gode Daniele presso il re Dario (1-3)

      1. Cercano pretesti contro Daniele nella legge del suo Dio (4, 5)

      2. Inducono Dario a ordinare che per trenta giorni non si faccia richiesta a nessun dio o uomo eccetto il re (6-9)

      3. Integrità di Daniele messa alla prova

      a. Continua a pregare ogni giorno nonostante il decreto (10-15)

      b. Gettato nella fossa dei leoni; Dio lo libera chiudendo la bocca dei leoni (16-23)

      4. Accusatori gettati con mogli e figli nella fossa dei leoni (24)

      B. Editto di Dario che tutti temano Dio di Daniele (25-28)

      VII. Marcia delle potenze mondiali (capp. 7, 8)

      A. Potenze mondiali a partire da Babilonia raffigurate da leone, orso, leopardo e terribile bestia con dieci corna (cap. 7)

      B. Piccolo corno supera altri tre, pronuncia cose grandiose (7:8)

      1. Intende cambiare tempo fissato da Dio per il dominio del regno (7:20-22, 24, 25)

      2. Combatte santi di Dio. Essi sono dati nelle sue mani per tre tempi e mezzo (7:25)

      C. Regno dato al figlio d’uomo dall’Antico di Giorni; terribile bestia e suo piccolo corno esautorati, bestia data al fuoco; Regno domina per sempre su ogni dominio e regno (7:9-14, 26-28)

      D. Montone, capro e piccolo corno rappresentano potenze mondiali succedute a Babilonia (8:1-7)

      1. Montone con due corna = impero medopersiano (8:20)

      2. Capro = impero greco (8:21)

      3. Impero greco suddiviso in quattro regni (8:8, 22)

      4. Piccolo corno s’innalza fino al Principe dei principi (8:9-11, 23-25)

      a. 2.300 giorni dall’abolizione del “sacrificio continuo” e dalla “trasgressione che causa la desolazione” fino a che il luogo santo ritorni nella giusta condizione (8:12-14)

      b. Corno rotto “senza mano” (8:25b)

      c. Angelo Gabriele spiega che la visione non doveva esser rivelata allora, ma è “per molti giorni ancora” (8:26, 27)

      VIII. Settanta settimane (di anni) (cap. 9)

      A. Daniele capisce che al termine di settantanni la liberazione degli ebrei è vicina (1, 2)

      B. Confessa a Dio peccati della nazione, implora perdono per amore del nome di Geova (3-19)

      C. Gabriele spiega visione delle settanta settimane, a partire dal decreto di ricostruire Gerusalemme (20-25)

      1. Sette settimane fino alla completa ricostruzione di Gerusalemme (25)

      2. Altre sessantadue settimane fino all’avvento del Messia (26)

      a. Fine della trasgressione; fatta espiazione (24a)

      b. Recata giustizia eterna; unto Santo dei Santi (24b)

      3. Patto (abraamico) in vigore per una settimana per soli ebrei; Messia stroncato, a metà della settimana fa cessare sacrificio e offerta di dono (26a, 27a)

      4. Poi città e luogo santo sono desolati (26b, 27b)

      IX. Angelo mandato a portare a Daniele visione della “parte finale dei giorni’’ (capp. 10, 11)

      A. Angelo contrastato da principe (demonico) di Persia per ventun giorni; aiutato da Michele (10:13)

      1. Daniele rafforzato per ricevere visione dall’angelo che deve poi combattere col principe di Persia e affrontare anche il principe di Grecia (10:7-12, 15-20)

      2. Michele, principe del popolo di Daniele, è al fianco dell’angelo di Dio (10:21)

      B. Re del nord e re del sud (cap. 11)

      1. Dopo la caduta del successore della Persia (Alessandro Magno), il regno è diviso, il re del sud acquista forza; sconfigge il re del nord (11:1-12)

      2. Lungo dominio del re del nord (11:13-26)

      3. Re del sud sconfigge re del nord (11:27-30a)

      4. Re del nord si allea con quelli che lasciano il patto santo e combatte popolo di Dio, ma non riesce a distruggerlo (11:30b-31a, 32)

      5. Stabilita la cosa disgustante che causa desolazione (11:31b)

      6. Popolo di Dio sottoposto a dure prove, ma riceve aiuto (11:33-35)

      7. Re del nord diventa potente, parla contro Dio, vuol essere adorato ma adora lui stesso il dio delle fortezze (11:36-39)

      8. Nel tempo della fine il re del sud s’impegna in uno scontro col re del nord (11:40a)

      a. Re del nord inonda molti paesi, invade paese dell’Adornamento (del popolo di di Geova) (11:40b-43)

      b. Notizie da est e nord turbano il re del nord; egli pianta le tende fra il monte santo e il mare, giunge alla sua fine (11:44, 45)

      C. Aspetti del tempo della fine (cap. 12)

      1. Sorge Michele, principe del popolo di Daniele (1-3)

      a. Peggior tempo d’angustia del mondo (1)

      b. Molti destati a vita di durata indefinita oppure a biasimi e aborrimento (2)

      c. Quelli che hanno perspicacia risplendono; volgono molti alla giustizia (3)

      2. La conoscenza del libro, sigillato per molto tempo, diverrà abbondante (4-9)

      a. Molti si purificano; raffinati (10a)

      b. Malvagi non comprendono (10b)

      3. Periodi di tempo

      a. Tre tempi e mezzo per finire di frantumare popolo santo (7)

      b. 1.290 giorni dalla rimozione del sacrificio continuo e istituzione della cosa disgustante (11)

      c. Felicità alla fine di 1.335 giorni (12)

      4. Daniele morrà, riceverà la sua parte alla fine dei giorni (13)

  • Danza
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    • Danza

      Successione di movimenti ritmici del corpo, di solito con accompagnamento musicale, che possono andare dal ritmo più lento al parossismo più violento. La danza è un’espressione dei propri sentimenti e stati d’animo, spesso di gioia ed estasi, qualche volta di odio e vendetta (come nelle danze di guerra). Le emozioni e i sentimenti manifestati nella danza sono spesso sottolineati da costumi o accessori dai colori appropriati.

      L’arte della danza è di origine molto antica e dai tempi più remoti è stata per quasi tutti i popoli un suggestivo mezzo d’espressione, specie nell’adorazione. Nelle Scritture Ebraiche troviamo diversi termini che sono tradotti ‘danza’, ‘danzare in cerchio’, ‘danzare intorno’ e ‘saltare’, ecc.

      Danze espressero sentita lode e rendimento di grazie a Geova dopo che Israele vide la manifestazione della sua potenza nel distruggere gli egiziani. Gli uomini si unirono a Mosè nel cantare un inno di vittoria, e Miriam guidò le donne in danze con l’accompagnamento di tamburelli. (Eso. 15:1, 20, 21) Un’altra danza di vittoria motivata da profondi sentimenti religiosi fu quella della figlia di Iefte, che uscì per unirsi al padre nel lodare Geova per avergli dato nelle mani gli ammoniti. (Giud. 11:34) Le donne d’Israele, danzando con l’accompagnamento di liuti e tamburelli, acclamarono Saul e Davide dopo la vittoria di Geova sui filistei. (I Sam. 18:6, 7; 21:11; 29:5) La danza faceva parte anche di certe feste annuali in relazione all’adorazione di Geova. (Giud. 21:19-21, 23) Inoltre i Salmi incoraggiano la danza come mezzo per onorare e lodare Geova. — Sal. 149:1, 3; 150:4.

      In Israele erano quasi sempre le donne a danzare, per lo più in gruppo. Quando gli uomini si univano alla danza, formavano gruppi separati; evidentemente nelle loro danze persone di sesso diverso non ballavano insieme. Si danzava in processione e in cerchio (Giud. 21:21; II Sam. 6:14-16), ma tali danze non avevano nulla di simile alle danze processionali o in cerchio dei pagani. I motivi e gli obiettivi della danza stessa, lo scopo dichiarato della danza, i movimenti dei corpi e i pensieri che tali movimenti suscitano negli osservatori sono cose importanti da considerare e valutare per determinare la somiglianza fra vari tipi di danza.

  • Darico
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    • Darico

      (dàrico).

      Moneta d’oro persiana del peso di g 8,4 circa. Sul recto del darico, coniato per due secoli a partire dalla fine del VI secolo a.E.V., c’era l’effigie di un re inginocchiato, con una lancia nella destra e un arco nella sinistra. Sul verso c’era l’impronta oblunga impressa quando era stata coniata la moneta. In I Cronache 29:7 una delle cifre relative alle contribuzioni per il tempio durante il regno di Davide è espressa in darici, anche se il darico persiano era sconosciuto all’epoca di Davide. Evidentemente lo scrittore di Cronache convertì la cifra originale nella moneta corrente e ben nota ai lettori. — Esd. 8:27.

      [Figura a pagina 315]

      Darico d’oro

  • Dario
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    • Dario

      Nome di tre re, uno medo, gli altri due persiani, menzionati nella Bibbia.

      1. Dario il Medo, all’età di sessantadue anni circa, successe nel regno al re caldeo Baldassarre dopo la conquista di Babilonia da parte degli eserciti di Ciro il Persiano. (Dan. 5:30, 31) È pure identificato come “figlio di Assuero del seme dei Medi”. — Dan. 9:1.

      DANIELE NELLA FOSSA DEI LEONI

      Nell’esercizio dei suoi poteri amministrativi, Dario nominò centoventi satrapi (termine che significa

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