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“Sia fatta la tua volontà in terra”La Torre di Guardia 1959 | 1° ottobre
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Giuda e Gerusalemme rimasero desolate, senza uomini né animali domestici. Allora ebbero inizio i settant’anni di desolazione della terra. Inoltre cominciarono i “sette tempi” o i “fissati tempi delle nazioni” durante i quali la desolata Gerusalemme sarebbe stata calpestata. — 2 Re 25:22-26.
IL SOGNO DELLA STATUA DI NABUCODONOSOR
9 Avendo abbattuto il tipico regno di Geova Dio e portato prigionieri a Babilonia due dei suoi unti re, il re Nabucodonosor cominciò senza dubbio a regnare come visibile dominatore del mondo, come capo della terza potenza mondiale della storia biblica, senza interferenza da parte di Geova, Dio d’Israele. Quindi, nell’autunno dell’anno 607 a.C., Nabucodonosor diede inizio ai “sette tempi”, che dovevano continuare per 2.520 anni finché il legittimo governo dell’umanità sarebbe stato stabilito dall’Iddio Altissimo. Geova Dio avvertì il re di Babilonia di questo fatto impressionante, nel secondo anno del suo regno come sovrano del mondo, cioè nel 606-605 a.C. Lo fece mandandogli un sogno che il re di Babilonia non poté ricordare al suo risveglio, benché fosse oppresso dal terrore del sogno dimenticato. Egli chiamò i maghi, gli incantatori, gli stregoni e i Caldei, tutti servi di Satana il Diavolo, il “dio di questo mondo”, perché interpretassero il sogno. Essi chiesero di conoscere prima il sogno. Incapace di narrarlo loro, il re infuriato emanò il decreto di sterminare tutti i sapienti di Babilonia, fra i quali erano inclusi Daniele e i suoi tre compagni. — Dan. 2:1-13.
10 Quando si trovò di fronte al giustiziere, Daniele chiese di vedere il re e che la sua esecuzione fosse rimandata per poter conoscere il sogno e darne al re l’interpretazione. Quindi Daniele e i suoi tre compagni s’unirono in preghiera a Geova Dio. La loro preghiera fu esaudita, e il segreto d’importanza mondiale fu rivelato a Daniele in una visione notturna. Con gratitudine Daniele benedisse Geova, dicendo: “Sia benedetto il nome di Dio, d’eternità in eternità! poiché a lui appartengono la sapienza e la forza. Egli muta i tempi e le stagioni; depone i re e li stabilisce, dà la sapienza ai savi, e la scienza a quelli che hanno intelletto. Egli rivela le cose profonde ed occulte; conosce ciò ch’è nelle tenebre, e la luce dimora con lui”. (Dan. 2:12-22, VR) Ecco il grande segreto!
11 Per la salvezza di tutti i sapienti di Babilonia, Daniele fu condotto dinanzi al re. Ciò che egli disse è della massima importanza per noi oggi, poiché egli disse: “V’è in cielo un Dio che svela i misteri, e che ha fatto sapere a te, o re Nabucodonosor, le cose che avverranno negli ultimi tempi. . . . Tu, o re, nel tuo letto cominciasti a pensare a quello che dovrà avvenire in futuro, e colui che svela i misteri ti fa sapere le cose che avverranno”. (Dan. 2:27-29, Ti) Noi viviamo nei pressanti tempi implicati nell’adempimento del sogno di Nabucodonosor!
12 Nel richiamare alla mente del re il sogno dimenticato Daniele ricusò che ciò dipendesse da sapienza propria: “Tu, o re, stavi a guardare, ed ecco una specie di grande statua; questa grande statua, di sublime altezza, ti stava davanti e ne era terribile lo sguardo. Il capo di questa statua era d’oro finissimo, il petto e le braccia eran d’argento, il ventre e le cosce di bronzo; le gambe di ferro, e i piedi parte eran di ferro e parte di creta. Mentre stavi a guardare, una pietra, senza opera di mani, si staccò dal monte, percosse la statua nei piedi di ferro e di creta e li ruppe. Allora andarono in frantumi tanto il ferro che la creta e il bronzo, l’argento e l’oro furono ridotti come pula d’aia estiva, dispersa dal vento. Così nulla rimase di essi; ma la pietra che aveva dato il colpo alla statua diventò un gran monte e riempì tutta quanta la terra”. (Dan. 2:31-35, Ti) Stupito, il re di Babilonia riconobbe la descrizione; ma che significava tutto ciò?
13 “Questo è il sogno, ed ora ne daremo dinanzi a te la spiegazione, o re”, disse Daniele parlando per sé e per i suoi tre compagni che s’erano uniti a lui nella preghiera. “Tu sei il re dei re, e il Dio del cielo ti ha dato regno, fortezza, impero e gloria; ha assoggettato al tuo potere tutti i luoghi dove abitano i figli degli uomini, le bestie del campo, gli uccelli dell’aria; tutto ha posto sotto il tuo dominio: tu sei dunque il capo d’oro”. — Dan. 2:36-38, Ti.
14 Significava questo che Nabucodonosor era personalmente il capo? O Daniele nel dare l’interpretazione parlava a qualcuno oltre Nabucodonosor, al vero capo d’oro, invisibile governante rappresentato dal re di Babilonia? E il corpo di metallo sotto il capo d’oro rappresentava forse i diversi gradi dell’organizzazione sotto quel misterioso capo dietro le quinte, o anche una molteplice organizzazione sotto Nabucodonosor stesso? In tal caso, tutta la statua era già in esistenza, tranne forse parte delle gambe di ferro e dei piedi di ferro e creta? Così la statua del sogno sarebbe stata essenzialmente una raffigurazione statica di qualche cosa già esistente e non avrebbe avuto significato profetico che in parte delle gambe e dei piedi. Inoltre, se Nabucodonosor come capo d’oro avesse rappresentato un’invisibile personalità dietro le quinte, il petto e le braccia d’argento avrebbero raffigurato il grado più elevato dell’organizzazione sotto il capo invisibile; il ventre e le cosce di bronzo avrebbero raffigurato il successivo grado dell’organizzazione; e le gambe di ferro e i piedi, parte di ferro e parte di creta, avrebbero dovuto rappresentare l’infimo grado o gradi di tale organizzazione, che almeno in parte dovevano essere già sviluppati. E allora?
15 Da questo punto di vista, se Nabucodonosor come visibile re dei re era rappresentato dal capo d’oro, il corpo di metallo sotto il capo d’oro avrebbe rappresentato l’organizzazione visibile sotto Nabucodonosor, organizzazione già esistente e operante almeno in massima parte. Quindi il petto e le braccia d’argento avrebbero rappresentato il grado dell’organizzazione governativa immediatamente inferiore a Nabucodonosor stesso; il ventre e le cosce di bronzo avrebbero rappresentato il grado dell’organizzazione governativa subordinato al superiore grado d’argento e non direttamente in contatto col capo del governo, Nabucodonosor; e le gambe di ferro e i piedi parte di ferro e parte di creta avrebbero rappresentato il grado o i gradi inferiori dell’organizzazione governativa e i più lontani dal capo del governo. Che cosa avrebbe dunque significato questo?
16 Avrebbe significato che Daniele e i suoi tre compagni, probabilmente con altri funzionari babilonesi, erano rappresentati dal petto e dalle braccia d’argento. Perché mai? Perché subito dopo che Daniele ebbe interpretato correttamente il sogno “il re innalzò ai sommi onori Daniele, gli diede molti e grandi doni, lo costituì principe di tutte le provincie di Babilonia, capo di magistrati, e sopra tutti i sapienti di Babilonia. A richiesta di Daniele, il re costituì sopra gli affari della provincia di Babilonia, Sidrac, Misac e Abdenago. Daniele invece dimorò alla corte”. (Dan. 2:48, 49, Ti) Quindi, Daniele e i suoi tre compagni, sarebbero stati raffigurati dal petto e dalle braccia d’argento della statua che doveva essere distrutta. E avrebbero anche visibilmente rappresentato il grado superiore d’argento della potente organizzazione sotto l’invisibile potenza governante raffigurata da Nabucodonosor, il capo d’oro. Questo non può essere il corretto intendimento o interpretazione del significato della statua, poiché Daniele e i suoi tre compagni non possono far parte di un’organizzazione condannata alla distruzione come la statua del sogno.
(Continua)
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Potranno molti ora viventi non morire mai?La Torre di Guardia 1959 | 1° ottobre
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Potranno molti ora viventi non morire mai?
Perché muoiono gli uomini? Su che cosa si basa la speranza di vivere per sempre?
NEL 1912 Alexis Carrel pose un pezzo di tessuto vivente tratto dal cuore di una gallina in una speciale soluzione. Trentaquattro anni dopo esso era ancora vivo, sano e giovane. Il tessuto fu infine fatto morire perché l’esperimento era riuscito. Un esperimento simile fu fatto con il cuore intero di un topo dall’Istituto Pasteur di Parigi. Il cuore fu tolto al topo e tenuto in vita per oltre due anni. I suoi tessuti non diedero alcun segno di decomposizione.
Su questi esperimenti Boris Sokoloff, nel suo libro La scienza e lo scopo della vita (inglese), disse: “Viene generalmente accettato che per principio tutte, o quasi tutte, le specie di cellule normali potrebbero vivere indefinitamente se coltivate nell’ambiente dovuto. . . . Le cellule dell’organismo dei mammiferi potrebbero essere immortali . . . Questi e molti altri esperimenti provano che gli organi degli organismi superiori potrebbero vivere indefinitamente ricevendo le dovute sostanze nutritive”.
Queste scoperte provano che la vita eterna non è impossibile per un organismo di carne. Ciò è ulteriormente indicato dalla capacità del corpo umano di rinnovare o sostituire le sue cellule. La rivista Selezione, nell’edizione del luglio 1958, asseriva: “Si calcola che la metà di tutte le proteine del corpo — principalmente tessuto muscolare — sia sostituita ogni 80 giorni. La durata della vita d’una cellula della pelle va dai quattro ai cinque giorni. La pelle nuova si forma di continuo sotto la vecchia e si spinge alla superficie dove muore ed è lavata via”.
Considerando queste scoperte, perché il corpo umano muore? Perché non vive indefinitamente? Questo rende perplessi molti scienziati.
PERCHÉ OGGI GLI UOMINI MUOIONO
Quando creò l’uomo, Dio non pose alcun limite alla durata della sua vita come per gli animali. L’uomo aveva dinanzi a sé la prospettiva della vita eterna. Il suo corpo
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