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    Svegliatevi! 1974 | 22 marzo
    • Una sfida crescente

      PERCHÉ l’evoluzione è stata ultimamente argomento di notizie? Per una ragione: a causa della natura della sfida scientifica che cresce contro di essa.

      Non si tratta solo di alcuni ‘fanatici religiosi’ non informati che rifiutano l’idea. L’evoluzione è ora sfidata da molte persone qualificate che sono assai bene informate. Scienziati, educatori e persone competenti di altri campi parlano contro di essa.

      Inoltre, nella recente letteratura scientifica parecchi evoluzionisti stessi hanno condotto una costante critica a suon di tamburo battente contro la teoria corrente. Ciò che dicono è assai rivelatore.

      Ciò che dicono gli scienziati

      Nel libro Man, Time, and Fossils l’evoluzionista R. Moore dichiarò: “Dal 1950 le prove scientifiche hanno indicato inevitabilmente una sola conclusione: l’uomo non si evolse nel tempo o nel modo che Darwin e gli evoluzionisti moderni ritennero più probabile”.

      Altri evoluzionisti acconsentirono. Nel 1971 un professore di genetica dell’Università di California, G. L. Stebbins, evoluzionista, ne rifletté l’attitudine generale quando disse: “Tutti i racconti dell’evoluzione umana scritti prima del 1950 sono già o saranno presto antiquati”.

      Così, nel 1972 si erano concepite fra gli evoluzionisti nuove spiegazioni sull’origine dell’uomo. Avevano abbandonato molte loro idee passate e confidavano che le nuove spiegazioni fossero “fatti”. Ma queste nuove idee erano state appena accettate che esse pure furono messe in dubbio. Un aspetto ricevette un colpo specialmente duro a causa delle prove che vennero alla luce alla fine del 1972.

      Notate alcuni dei molti articoli che comparvero nel novembre di quell’anno: “Gran parte della storia dell’evoluzione umana avrà bisogno di revisione dopo le rivelazioni di ieri”. (Times di Londra) “Le teorie esistenti dell’evoluzione dell’uomo sono state messe in scompiglio”. (The Guardian, Inghilterra) “L’accettata teoria dell’evoluzione umana potrebbe facilmente essere sconvolta perché si basa solo su alcuni teschi antichi”. (Daily News di New York) E il Daily Mail di Londra dichiarò che le più recenti prove “potrebbero causare il più grande sconvolgimento nella scienza da che Darwin disse che l’uomo era disceso dalle scimmie”.

      Tuttavia, tutte queste dichiarazioni risultarono da una sola serie di prove scoperte verso la fine del 1972. Ci sono altre serie di prove che sono ancor più significative. Insieme, queste hanno indotto un crescente numero di persone di scienza a mettere in dubbio le spiegazioni date dagli evoluzionisti.

      La rivista The American Biology Teacher disse: “Vari e ben noti scienziati esprimono i loro punti di vista che vanno dalla dotta cautela, al dubbio, e oltre, fino alla diretta opposizione alla teoria”. La rivista inglese New Scientist dichiarò: “Risulta in particolar modo difficile capire l’evoluzione dell’uomo . . . Conosciamo troppo poco della determinazione dei tempi o dei meccanismi dell’evoluzione, né ci sono sufficienti prove fornite dal materiale fossile per togliere le nostre teorie dai reami della fantasia”.

      La pubblicazione inglese di medicina On Call riferì: “L’evoluzione non può essere sostenuta dalle prove a disposizione dello studente di biologia basilare . . . e siccome è noto che scienziati d’alto rango la rigettano, la diffusa usanza di presentarla come un fatto è indifendibile”. E il prof. John Moore, scienziato nell’Università dello Stato del Michigan, disse: “La tipica spiegazione dell’evoluzione non è assennata in vista della conoscenza odierna”.

      Quello che dicono altri investigatori

      Dopo aver studiato le prove, alcuni fanno commenti simili in altri campi. Lo storico Arnold Toynbee dice: “Non penso che la teoria darwiniana dell’evoluzione abbia dato un racconto positivo di un altro modo in cui può essere stato portato all’esistenza l’universo”.

      L’avvocato Norman Macbeth educato ad Harvard, dopo anni di attenta e imparziale investigazione, scrisse le sue scoperte nel libro Darwin Retried (1971). Gli editori del libro commentarono: “Esso dà l’idea che si ricominci da capo e, nel presente stato di cose, nessuna teoria può essere affatto preferibile a quella esistente”.

      Macbeth trovò l’evidenza dell’evoluzione così inconsistente che, dopo aver letto un tipico libro di un noto evoluzionista, dichiarò: “Se dovessi oppormi a quell’uomo in tribunale, potrei far fallire la sua causa”. D’altra parte, dopo aver letto un numero della rivista Svegliatevi! sul soggetto dell’evoluzione, lo trovò fondato su solide basi, scientificamente accurato. Come risultato, egli avvertì gli evoluzionisti di non persistere nel dire che quelli che non credono nella teoria dell’evoluzione “ignorano l’evidenza scientifica”. Macbeth, che non è creazionista, pure osservò:

      “Avendo esaminato le singole parti del darwinismo classico, conclusi che erano tutte tristemente deteriorate. . . . Poiché le parti deteriorate non faranno mai un insieme solido, tutta la teoria dev’essere pure deteriorata. . . .

      “Inoltre non faccio obiezione alle spiegazioni, se le spiegazioni sono buone. Per sfortuna nel campo dell’evoluzione la maggioranza delle spiegazioni non sono buone. Difatti, difficilmente possono qualificarsi come spiegazioni di alcun genere; sono suggerimenti, sensazioni, idee fantastiche difficilmente degne d’esser chiamate ipotesi. . . .

      “Queste non sono semplici sofisticherie. Gli appartenenti alla professione sono stati messi in difficoltà quando Sir Julian Huxley dice ai telespettatori: ‘Il primo punto da esprimere sulla teoria di Darwin è che non è più una teoria, ma un fatto’, mentre quasi nello stesso tempo il prof. Mayr, rivolgendosi a seri studenti, dice: ‘La basilare teoria è in molti casi difficilmente più che un postulato’.

      “Tale enorme discordanza fra i due capi . . . è un male per la reputazione di quelli che praticano la professione. Il pubblico può giustamente pensare che si sia voluto equivocare”.

      Un dizionario definisce “equivocare” come “intendere una cosa per un’altra”. E questo è esattamente ciò che un crescente numero di persone pensano delle spiegazioni date sull’evoluzione.

      [Immagine a pagina 5]

      Theory of evolution is strongly disputed

      The Seattle Times, November 21, 1971

      Was Darwin wrong after all?

      The Washington Daily News, December 27, 1971

      Scientists Say God, Not Evolution, Created Man

      The Express, Easton, Pa., May 3, 1973

  • Esaminate le prove!
    Svegliatevi! 1974 | 22 marzo
    • Esaminate le prove!

      SE FOSTE processato in un tribunale, sarebbe giusto consentire solo al vostro oppositore di presentare le prove? No, di sicuro vorreste che il tribunale udisse la vostra parte della questione.

      Per molti anni, in università, scuole superiori, perfino scuole elementari, e in quasi tutta la letteratura scientifica pubblicata nella maggior parte del mondo, si è udita solo la tesi dell’evoluzione. Ma ora c’è una crescente richiesta di udire l’altra tesi.

      Scelta ragionevole

      Le persone ragionevoli convengono che il solo metodo giusto è quello di esaminare le prove di entrambe le parti, sia quelle favorevoli che quelle contrarie alla disputata teoria. È così che si perviene alla verità.

      Molti scienziati ora ammettono che questo è quanto dovrebbe farsi con la teoria dell’evoluzione. Questo fu annotato perfino nella prefazione di una speciale edizione del famoso libro Origine delle specie di Darwin. La rivista The American Biology Teacher fece a proposito questo commento:

      “W. H. Thompson, che fu scelto per scrivere la prefazione di un’edizione centennale dell’Origine delle specie di Darwin ebbe da dire questo: ‘Come sappiamo c’è una grande divergenza di opinioni fra i biologi, non soltanto sulle cause dell’evoluzione ma anche sull’effettivo processo.

      “‘Questa divergenza esiste perché le prove sono insoddisfacenti e non permettono nessuna conclusione certa. Perciò è giusto e appropriato richiamare l’attenzione del pubblico non scientifico sulle discordanze circa l’evoluzione’”.

      La pubblicazione di biologia prosegue, notando un’altra osservazione di Thompson, uno scienziato altamente rispettato. Egli disse:

      “Ma alcune recenti osservazioni degli evoluzionisti mostrano che lo ritengono irragionevole. Questa situazione, in cui gli uomini [di scienza] si raccolgono in difesa di una dottrina che non sono in grado di definire in maniera scientifica, molto meno di dimostrare con rigore scientifico, nel tentativo di mantenerne il credito presso il pubblico con la soppressione della critica e l’eliminazione delle difficoltà, è anormale e indesiderabile nella scienza”.

      Il continuo tentativo di sopprimere la critica è divenuto inaccettabile per altri. Questo può vedersi dalle richieste fatte in tempi recenti da molti scienziati, educatori e genitori, onde nelle scuole siano parimenti trattate le vedute opposte. I loro sentimenti sono tipificati da un commento espresso nell’Evening Star and Daily News di Washington, Distretto di Columbia, in un articolo di W. Willoughby:

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