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    Ragioniamo facendo uso delle Scritture
    • espulsi dal cielo e scagliati sulla terra. (Riv. 12:12) Divenuto Re, Cristo non si accinse immediatamente a distruggere tutti coloro che rifiutavano di riconoscere la sovranità di Geova e lui stesso come Messia. Piuttosto, come aveva predetto, si doveva compiere una predicazione mondiale. (Matt. 24:14) In qualità di Re, egli avrebbe guidato un’opera di divisione delle persone di tutte le nazioni, la quale avrebbe avuto come risultato la vita eterna per quelli che si sarebbero mostrati giusti e lo stroncamento eterno nella morte per i malvagi. (Matt. 25:31-46) Nel frattempo, si sarebbero instaurate le condizioni assai difficili predette per gli “ultimi giorni”. Come indicato alla voce “Ultimi giorni”, questi avvenimenti sono stati chiaramente visibili dal 1914 in poi. Prima che gli ultimi componenti della generazione che era in vita nel 1914 scompaiano dalla scena, si verificheranno tutte le cose predette, inclusa la “grande tribolazione” in cui finirà l’attuale mondo malvagio. — Matt. 24:21, 22, 34.

      Quando verrà la fine di questo mondo malvagio?

      Gesù rispose: “In quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno sa, né gli angeli dei cieli né il Figlio, ma solo il Padre”. Ma disse pure: “Veramente vi dico che questa generazione [quella che sarebbe stata in vita quando avrebbe cominciato ad adempiersi il “segno” degli “ultimi giorni”] non passerà affatto finché tutte queste cose non siano avvenute”. — Matt. 24:36, 34.

      Inoltre, dopo aver parlato di avvenimenti che avrebbero fatto seguito all’istituzione del Regno nelle mani di Gesù Cristo nel 1914, Rivelazione 12:12 aggiunge: “Rallegratevi, o cieli e voi che risiedete in essi! Guai alla terra e al mare, perché il Diavolo è sceso a voi, avendo grande ira, sapendo che ha un breve periodo di tempo”.

  • Destino (Fato)
    Ragioniamo facendo uso delle Scritture
    • Destino (Fato)

      Definizione: Il corso degli eventi considerato come inevitabile e spesso avverso. Il fatalismo è la credenza secondo cui tutti gli eventi sono decisi dalla volontà divina o da qualche forza più grande dell’uomo e ogni avvenimento deve aver luogo in quel modo perché è stato predeterminato. Insegnamento non biblico.

      Hanno tutti un prestabilito “tempo per morire”?

      Questa era una credenza popolare fra i greci e i romani. Secondo la mitologia pagana greca, le Parche erano tre dee che filavano il filo della vita, ne determinavano la lunghezza e lo tagliavano.

      Ecclesiaste 3:1, 2 parla di “un tempo per morire”. Però, a indicare che questo non è un preciso momento prestabilito, Ecclesiaste 7:17 consiglia: “Non essere troppo malvagio, e non divenire stolto. Perché dovresti morire quando non è il tuo tempo?” Proverbi 10:27 dice: “Gli anni stessi dei malvagi saranno stroncati”. E Salmo 55:23 aggiunge: “In quanto agli uomini colpevoli di sangue e ingannevoli, non vivranno la metà dei loro giorni”. Qual è dunque il senso di Ecclesiaste 3:1, 2? Descrive semplicemente il continuo ciclo della vita e della morte in questo imperfetto sistema di cose. C’è un tempo in cui si nasce e un tempo in cui si muore, di solito a non più di 70 o 80 anni di età, ma a volte prima e a volte dopo. — Sal. 90:10; vedi anche Ecclesiaste 9:11.

      Se il momento e la maniera della propria morte fossero già stabiliti al tempo della nascita o prima ancora, non ci sarebbe bisogno di evitare situazioni pericolose o di preoccuparsi della propria salute, e le misure di sicurezza non

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