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I 1.290 e i 1.335 giorni della profezia di DanieleLa Torre di Guardia 1951 | 15 dicembre
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effettivamente possibile che molti prodigi si adempiano senza che milioni di persone lo sappiano. Felici sono i vostri occhi se scorgono queste cose, se siete svegli e vigilanti.
10. Quali fatti corrispondenti nella profezia di Zaccaria (4:9, 10) confermano pienamente il nostro intendimento dei “giorni” di Daniele?
10 Pensate alla ricostruzione del tempio di Gerusalemme nei giorni in cui Israele fu liberato dalla letterale prigionia di Babilonia. Sembrava cosa tanto insignificante, minuscola, dato che comparativamente solo pochi prigionieri tornarono e incominciavano a costruire. Tuttavia è narrato: “Le mani di Zorobabele hanno gettato le fondamenta di questa casa, e le sue mani la finiranno; e tu saprai che l’Eterno degli eserciti mi ha mandato a voi. Poiché chi potrebbe sprezzare il giorno delle piccole cose, quando quei sette là, gli occhi dell’Eterno che percorrono tutta la terra, vedono con gioia il piombino in mano a Zorobabele?” (Zacc. 4:9, 10) Perciò ricordate che questi sono gl’inizi delle cose, poiché Iddio cominciò a compiere una grande e mirabile opera per mezzo del suo popolo particolarmente dal 1919 in poi. Una volta iniziata quest’opera non ha più fine. Sì, essa ha un inizio minuscolo, tranquillo, senza ostentazione, ma con la certezza che non si arresterà mai. Il nuovo sistema di cose stava sopravvenendo e sostituendo il vecchio. In questi ultimi giorni, sta per finire un mondo vecchio di 4.000 anni, e un nuovo mondo sta per avere il sopravvento. L’adempimento della profezia potrebbe sembrare insignificante ad alcuni; ma non v’ingannate. Tenete presente che un gran monte che riempì tutta la terra si sviluppò da una piccola pietra. (Dan. 2:34, 35) Quando Geova mette mano all’adempimento di qualsiasi proposito, esso si compie e nessuna potenza può impedirlo, poiché Egli è onnipotente. Il popolo di Geova subisce ancora molta brutale persecuzione, poiché ancora vive in un mondo empio e malvagio, ma la sua unità e la sua pace che vengono dalla consapevolezza d’essere il nucleo della società della Nuova Terra non saranno mai frantumate. Essi non saranno mai ridotti in pezzi. Si approfondiscano nella vostra mente le verità che il Re di Geova è presente, il Regno è venuto per sussistere permanentemente e presto manifesterà la sua potenza fra le nazioni.
11. Quali mirabili verità cominciarono a esser comprese dal popolo del Signore negli anni che seguirono il 1922?
11 Il popolo di Geova si rese conto di queste verità dal 1922 in poi e ne fu vivamente rallegrato. Essi uscivano dalle tenebre, la falsa religione, e apprendevano i propositi di Geova. Lo splendore della solare luce del Regno si manifestava. Venivano a sapere il motivo per cui si mostravano loro queste mirabili cose e Geova li aveva radunati insieme. Certamente per un motivo diverso da quello che essi avevano pensato! Ma questa volta compresero che non erano stati liberati principalmente per la loro propria salvezza e glorificazione, ma per il proposito di Dio. Come dice Atti 15:14, (NM): “Simeone ha completamente riferito come Iddio ha per la prima volta rivolto la sua attenzione alle nazioni per trarre da esse un popolo per il suo nome”. Per “il suo nome” notate bene, non per far brillare di virtù personali, quantunque tutti debbano possederle, ma perché siate “‘un popolo di speciale possesso, affinché dichiariate ovunque l’eccellenza’ di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce”. (1 Piet. 2:9, NM) Si presentava agli unti di Dio molto lavoro da compiere prima che il loro corso sulla terra fosse terminato. Inoltre, nel 1925, per la prima volta, si vide e comprese che il Regno era effettivamente nato nel 1914, che questo era un fatto. Non si trattava più di proclamare che era venuto il tempo per il Regno, che era giunto il giorno della fine del mondo di Satana, anzi il Regno era venuto e governava dal cielo, e già si era combattuta una guerra nel cielo. La Torre di Guardia inglese del 1º marzo 1925 pubblicò questa informazione.
12. Rendendosi conto di che cosa il popolo del Signore ebbe gioia, soddisfazione e desiderio d’esprimere attivamente la sua gratitudine?
12 Sì, gli unti del rimanente erano stati riuniti insieme negli “ultimi giorni” per un proposito, non per compiere una poderosa opera del Regno nel cielo, poiché avrebbero potuto far questo senza essere radunati quaggiù, ma per servire sulla terra prima di ascendervi. Sion era ristabilita, il Re posto sul trono, il figlio maschio (il Regno) liberato, e Iddio avrebbe ora adoperato il suo popolo per far risuonare il suo nome in tutto il mondo, affinché fosse lodato in tutta la terra. (Isaia 12) Per secoli il nome di Geova era stato vituperato, deriso, bestemmiato, diffamato; ma ora egli avrebbe fatto annunziare la verità, il suo santo nome sarebbe stato conosciuto dappertutto e si sarebbero cantate le sue lodi. Ma chi avrebbe onorato il suo nome? Chi avrebbe formato il popolo per tale proposito? Un profondo sentimento di gratitudine erompeva dai cuori dei figli di Dio. Essi eran venuti ad apprezzare ch’erano il custodito possesso. Non li aveva liberati Iddio dalla schiavitù e dalla polvere di Babilonia? Non li aveva restaurati al posto nel quale erano liberi di adorarlo? Non li aveva purificati mostrando loro cose mirabili, aiutando tutti a scorgere il motivo per cui li aveva fatti venire da settentrione, mezzodì, oriente e occidente? Il favore di Geova era tornato a Sion, e il suo viso era rivolto a loro. “Geova faccia risplendere il suo volto su te, e ti sia benigno: Geova volga verso te il suo viso, e ti dia pace”. (Num. 6:25, 26, SA) Quanto magnificamente e chiaramente Geova aiutava il suo popolo a scorgere le grandi cose che avrebbe ancora fatte per loro in adempimento della sua parola, com’è mostrato nelle profezie come quelle di Isaia 52, Isaia 60, Isaia 61 e Isaia 62! Era veramente venuto il tempo in cui le lodi di Geova si dovevano finalmente mutare. La Torre di Guardia inglese del 1º gennaio 1926 conteneva l’articolo “Chi onorerà Geova?” e il testo per quell’anno fu “Sia benedetto il Signore da Sion”. (Sal. 135:21) Gioia e letizia erano ora divenute la porzione di Sion, la ora felice, favorita Sion!
13. Quali citazioni de La Torre di Guardia inglese segnano il 1926 come un anno veramente benedetto?
13 L’anno 1926 fu uno dei più benedetti, e per dare qualche idea di questa felicità e del loro apprezzamento dell’opera che doveva ancora esser compiuta, citiamo qui alcuni passi di due articoli de La Torre di Guardia:
“Fra le cose che ‘Il Servitore’ in questa profezia ha ordine di fare sono queste: ‘Restaurare le desolazioni d’Israele,’ e ‘far ereditare le eredità desolate. (Isa. 49:6, 8, RG, margine) Quelli che sono menzionati come ‘i desolati’ sono indubbiamente la classe chiamata la grande compagnia. . . . Quindi il profeta si rivolge al ‘Servitore’ e dichiara ciò che quel Servitore deve fare: ‘Per dire ai prigioni: “Uscite!” e a quelli che sono nelle tenebre: ‘Mostratevi!” Essi pasceranno lungo le vie, e troveranno il loro pascolo su tutte le alture’. (Isaia 49:9) Questo dimostra definitivamente che ‘Il Servitore’, agendo sotto la direzione di Geova, deve dispensare un messaggio a questi prigionieri, a quelli che sono nelle tenebre”. — La Torre di Guardia inglese, 15 novembre 1926.
“È ‘il popolo che viene da lontano’ che dev’essere incoraggiato a raccogliersi sotto lo stendardo di Geova. ‘Il servitore’ ha ordine d’innalzare lo stendardo di Dio, il che significa ch’egli deve dare al popolo la testimonianza relativamente a Dio e al suo regno. Il comando dato al servitore è: ‘Ecco, io leverò la mia mano verso le nazioni, alzerò la mia bandiera verso i popoli, ed essi ti ricondurranno, i tuoi figliuoli in braccio, e ti riporteranno le tue figliuole sulle spalle.’ — Isaia 49:22.
“Il profeta indica che molte altre persone devono ancora udire, e che udendo si rallegreranno. Figurativamente parlando, quelli che così odono portano sulle braccia e sulle spalle questi figli che sono stati portati alla conoscenza del provvedimento di Dio per dar loro la vita. Essi esprimono così la loro gioia e approvazione. Quando vi è della gente felice, non trova modo migliore per esprimerlo che di portare sulle spalle o sulle braccia colui che vuol festeggiare. Numerosissime persone si procurano oggi i libri che insegnano il proposito di Dio. Persone ancor più numerose ascoltano il messaggio per radio. Questi ne parlano ad altri. Molti di questi sono divenuti amici di quelli che amano il Signore e il suo messaggio; e pur non dando segno, d’essere generati dallo spirito si rallegrano tuttavia nella verità e nel suo messaggio di vita ed esprimono questa gioia nel modo loro, che è illustrato dal portar figli sulle braccia e sulle spalle!” — La Torre di Guardia inglese, 15 agosto 1926.
14. Perché non si trattò più di sapere fino a quando i servitori del Signore avrebbero ancora dovuto continuare a compiere il Suo servizio sulla terra?
14 Non si trattava più di sapere per quanto tempo i fedeli unti avrebbero dovuto lavorare sulla terra prima d’entrare nella gloria celeste. Ma piuttosto, abbiamo qui il servizio del Regno, come se il Regno fosse disceso dal cielo al popolo di Dio, e vivessero in esso. Non si preoccupavano più, se questo significava di rimanere sulla terra per uno o molti anni, poiché erano tanto felici. “È come la rugiada dell’Hermon, che scende sui monti di Sion; poiché quivi l’Eterno ha ordinato che sia la benedizione, la vita in eterno”. (Sal. 133:3) Certezza e fiducia divennero la loro benedetta porzione. “E un redentore verrà per Sion e per quelli di Giacobbe che si convertiranno dalla loro rivolta, dice l’Eterno. Quanto a me, dice l’Eterno, questo è il patto ch’io fermerò con loro: il mio spirito che riposa su te e le mie parole che ho messe nella tua bocca non si dipartiranno mai dalla tua bocca né dalla bocca della tua progenie né dalla bocca della progenie della tua progenie, dice l’Eterno, da ora in perpetuo”. (Isa. 59:20, 21) “Nessun’arma fabbricata contro di te riuscirà e ogni lingua che sorgerà in giudizio contro di te, tu la condannerai. Tal’è l’eredità dei servi dell’Eterno, e la giusta ricompensa che verrà loro da me, dice l’Eterno”. (Isa. 54:17) “Risvegliati, risvegliati, rivestiti della tua forza, o Sion! Mettiti le tue più splendide vesti, o Gerusalemme, città santa! Poiché da ora innanzi non entreranno più in te né l’incirconciso né l’impuro”. (Isa. 52:1) I luoghi desolati dovevano esser colmati, le tende issate, il deserto diventare un lago. Tutti i figli di lei dovevano venire alla dimora di Sion. Oh, qual tempo d’esultanza era riservato ora ai figli di Geova, e questo per sempre!
15. Perché è “chi aspetta” che è beato alla fine dei 1.335 giorni?
15 Vediamo ora come questo corrisponde alla profezia di Daniele. Pensate a tutto ciò che è accaduto dal 1914 in poi, e ora a queste confortanti parole: “Beato chi aspetta e giunge a milletrecentotrentacinque giorni!” (Dan. 12:12) La parola “aspetta” rende la parola ebraica che significa “aderire, attaccarsi fermamente o rimaner saldi e fissi”. Durante i numerosi anni che seguirono il 1914 vi furono molte scosse, grandi prove di fede. Benedetti sono coloro che rimasero, che furono fermi e saldi, e che pervennero ai 1.335 giorni. Essi avrebbero allora compreso per quale proposito avvenivano tutte queste cose, e sarebbero stati colmi di gratitudine. Quando incominciarono e quando finirono dunque i 1.335 giorni? Secondo il calcolo biblico, di 30 giorni per ogni mese, esso è un periodo di tre anni, e otto mesi e mezzo.
16. Che cosa infine contrassegna il 1926 come l’adempimento del periodo di 1.335 giorni nel quale i servitori del Signore entrano nella rimarchevole benedizione?
16 Teniamo presente che i 1.290 giorni terminarono quando si vide la restaurazione del”sacrifizio continuo”, e si ebbe la certezza che il sacrificio d’offerta di lode sarebbe continuato malgrado vi sarebbero state molte persecuzioni. Il servizio ora va avanti, e felice è chi arriva ai 1.335 giorni. Calcolando quindi questo periodo dal termine dei 1.290 giorni, esso porta dal settembre 1922 al maggio 1926, tre anni e otto mesi e mezzo, nel qual tempo fu tenuto un grande congresso internazionale del popolo di Geova a Londra, Inghilterra. Fu un tempo molto benedetto, perché si era compiuta una vasta opera di purificazione nella città spirituale di Dio, Sion. Molte idee ecclesiastiche e religiose furono eliminate, e si dava un poderoso colpo alla grande “abominazione” della Lega delle Nazioni, e si sapeva ora che il popolo di Dio era sulla terra allo scopo di celebrare le lodi di Geova Dio, affin di essere veramente un popolo per il suo nome. Essi sapevano perché erano in vita, che cosa stavano facendo, e dove andavano. La gran gioia di trovarsi in questa condizione era una giornaliera sorgente di conforto. Oh, la benedizione di quelli che giunsero ai 1.335 giorni! Noi viviamo ora nel giorno in cui queste benedizioni sono avverate. Non è né possibile né ragionevole il confronto della gioia e dei favori di oggi con quelle benedette esperienze del 1926, per avere un’idea appropriata e corretta dell’applicazione di questa profezia, ma piuttosto, se un confronto vi dev’essere, si paragoni la grande e mirabile posizione in cui fu il popolo di Geova durante il 1926 con la loro condizione nel 1914 e nel 1918. Allora la benedizione sarà compresa.
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Altre profezie di liberazione da adempiersiLa Torre di Guardia 1951 | 15 dicembre
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Altre profezie di liberazione da adempiersi
1, 2. Quali altre dichiarazioni profetiche indicano il fatto che al popolo del Signore sono ancora riservati altri adempimenti di profezie dopo i 1.335 giorni?
BENCHÉ la parte della profezia di Daniele riportata sopra sia realizzata, tuttavia non è ancora la fine, poiché Geova e il Suo Re sono determinati a liberare ‘tutti i figli del suo popolo’. Ogni figlio di Dio sarà portato nella città diletta; alcuni che sono già stati riportati sono ora pronti per il servizio del Regno. Per apprendere i progressivi propositi di Dio oltre i 1.335 giorni noi colleghiamo la profezia di Daniele con la visione di Giovanni nell’Apocalisse, e notiamo che ci porta oltre il tempo di cui parla Daniele. Tenendo presente questo riferiamoci ora alla visione di Daniele dell’angelo che stava sopra le acque. (Dan. 12:5-7) Questo stesso angelo fu pure visto nella visione descritta in Daniele 10:5-7: “Alzai gli occhi, guardai, ed ecco un uomo, vestito di lino, con attorno ai fianchi una cintura d’oro d’Ufaz. Il suo corpo era come un crisolito, la sua faccia avea l’aspetto della folgore, i suoi occhi eran come fiamme di fuoco, le sue braccia e i suoi piedi parevano terso rame, e il suono della sua voce era come il rumore d’una moltitudine. Io solo, Daniele, vidi la visione; gli uomini ch’erano meco non la videro, ma un gran terrore piombò su loro, e fuggirono a nascondersi”. Quest’angelo è per noi identificato nel Signor Gesù Cristo nella gloria al tempo del suo regno. “E nel mezzo dei candelabri uno simile a un figlio d’uomo, vestito d’una veste che giungeva fino ai piedi, e cinto all’altezza del petto d’una cintura d’oro. Inoltre, il suo capo e i suo capelli erano bianchi come bianca lana, come neve, e i suoi occhi erano come fiamma di fuoco, e i suoi piedi erano simili a terso rame quando è arroventato in una fornace, e la sua voce era come il suono di molte acque. E quando lo vidi, caddi come morto ai suoi piedi. Ed egli mise la sua mano destra su di me e disse: ‘Non temere. Io sono il Primo e l’Ultimo, e il vivente; e fui morto, ma, ecco! Son vivente per i secoli dei secoli, e ho le chiavi della morte e dell’Hades”. — Apoc. 1:13-15, 17, 18, NM.
2 In Daniele 10:13 vediamo il gran Principe Micael (Cristo) venire in soccorso a uno dei messaggeri celesti, stabilendo ulteriormente il fatto che Gesù è profeticamente designato come colui che è sopra le grandi acque (moltitudini). “Poi, io, Daniele, guardai, ed ecco due altri uomini in piedi: l’uno di qua sulla sponda del fiume, e l’altro di là, sull’altra sponda del fiume”. (Dan. 12:5) Qui sono molte acque o un’inondazione (gran moltitudine), con un angelo ad un’estremità e un altro all’altra estremità, poiché sono sulla sponda delle rive opposte. Questo porta evidentemente tutte le moltitudini, e vien fatta un’indagine. ‘Quando verrà la fine di queste meraviglie?’ Il glorioso Re Cristo Gesù alza la mano destra, in atto di giuramento; come quando “Abramo rispose al re di Sodoma: ‘Ho alzato la mia mano all’Eterno, l’Iddio altissimo, padrone dei cieli e della terra.’” (Gen. 14:22; si veda pure Deuteronomio 32:40.) Rivolgendoci ora ad Apocalisse 10:5-7, NM: “E l’angelo ch’io vidi in piedi sul mare e sulla terra levò la sua mano destra al cielo, e per Colui che vive nei secoli dei secoli, . . . giurò: ‘Non vi sarà più indugio; ma nei giorni dello squillo del settimo angelo, quand’egli è destinato a suonar la sua tromba, il sacro segreto di Dio secondo la buona notizia che dichiarò ai suoi propri schiavi i profeti è effettivamente portato a termine.’ Qui è la solenne dichiarazione che non vi sarà più altra attesa. Il sacro Segreto di Dio è terminato. La profezia del compimento del sacro segreto di Dio riceve il suo adempimento dopo il 1926, in seguito ai 1.335 giorni, durante il tempo di benedizione.
SACRO SEGRETO Di DIO
3. Quali domande sono state messe in chiaro per i servitori del Signore solo dopo l’anno 1926?
3 Potete rendervi conto che son passati solo 25 anni circa da quando il glorioso e santo nome di Geova fu messo in evidenza e rivelato al popolo di Dio come un nome che dovrebbe essere pubblicato in ogni parte della terra? Sapete voi altresì che fino al 1926 il nome fu adoperato di rado anche nelle adunate del popolo di Dio, e mai in rapporto al ministero pubblico? Che i popoli del mondo avevano difficoltà a comprendere che cosa si volle dire con la designazione “testimoni di Geova” pubblicamente proclamata per la prima volta nel 1931? Che nel popolo del Signore molti facevano sconcertanti domande come: Perché tutti questi delitti e calamità? Per qual motivo sono perseguitati i figli di Dio? Ora che il Regno è venuto, perché ci sono guerre, e in quale posizione si trovano i governanti di questo mondo? Osserva Iddio queste cose? Quando entrerà egli in azione?
4. Quali domande fanno ancora quelli che sono fuori dell’organizzazione del Signore, che comportano quali responsabilità per i Suoi servitori?
4 Ora queste domande non rendono più perplessi i figli di Geova. “Tutti i tuoi figliuoli saranno ammaestrati da Geova; e grande sarà la pace dei tuoi figliuoli”. (Isa. 54:13, SA) Tuttavia, quelli che sono fuori dell’organizzazione di Geova fanno queste domande e hanno
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