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“Temi il vero Dio e osserva i suoi comandamenti”La Torre di Guardia 1968 | 1° novembre
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Gesù a dire: “Non c’è nessuno che, avendo lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per amor mio e per amore della buona notizia, non riceva ora, in questo tempo, cento volte tanto, di case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni e nel sistema di cose avvenire la vita eterna”. — Mar. 10:29, 30.
20. Infine, che cosa ricevono da Geova Dio quelli che possono rispondere “sì” alle due domande proposte al tempo del battesimo?
20 In questi critici “ultimi giorni” ci sovrasta un tempo d’afflizione come non vi è stato dalla creazione del mondo fino a questo tempo. Ma il risultato finale di tali giorni sarà la fine di questo sistema di cose malvagio e un nuovo ordine che promette la vita eterna sotto il regno di Dio per mezzo del suo proprio Figlio Gesù Cristo. Quelli del genere umano che oggi si riconoscono peccatori, bisognosi di salvezza, e che riconoscono come tale salvezza viene da Geova Dio per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo, e che hanno fatto una dedicazione di se stessi a compiere la volontà dell’Iddio Onnipotente senza riserve, sono in realtà in grado di recare molte benedizioni dall’Iddio Onnipotente per mezzo del suo Figlio. Tale ricompensa dal nostro Padre celeste è senza paragoni, poiché “la benedizione di Geova, questo è ciò che rende ricco, ed egli non vi aggiunge nessuna pena”. — Prov. 10:22.
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Come ringraziate voi?La Torre di Guardia 1968 | 1° novembre
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Come ringraziate voi?
IL RENDERE grazie è uno dei temi che ricorre più volte nella Bibbia. Gli ispirati scrittori spesso esprimono l’idea di “rendere le grazie” a Geova alla menzione del suo nome santo. Sembra una cosa così comune, esprimere gratitudine per i benefici ricevuti. Ma è questo tutto ciò che vuol dire ringraziare?
Ciò che è nel cuore realmente conta, e dal cuore hanno origine sia le parole che le azioni. Ne consegue, quindi, che il “grazie” di sincera gratitudine dovrebbe essere sostenuto dalle opere in piena armonia con l’espressione vocale. Ma allora, che dire di una situazione in cui qualche completo estraneo vi abbia in qualche modo reso obbligato? Lo ringraziate, ma lo perdete di vista. Come potete provare che i vostri ringraziamenti sono sinceri? Cercando di fare simili atti di benignità ad altri che sono nel bisogno, benché vi siano estranei. Le grazie sincere dovrebbero essere accompagnate dal profondo desiderio di dimostrare una gratitudine fattiva.
ECCELLENTE ESEMPIO DI DAVIDE
Considerate il re Davide d’Israele. Non si limitò a rendere le grazie a Dio con belle espressioni vocali che abbondano nel libro biblico di Salmi. Andò assai oltre. Davide in effetti cercò, nonostante le influenze della carne decaduta, di trattare altri nella stessa misericordiosa maniera in cui Dio aveva trattato lui. Anche questa fu un’eccellente maniera di esprimere la sua gratitudine. Proprio come Dio era stato lento all’ira e magnanimo, Davide negli anni della sua maturità rifiutò di accendersi d’ira per i malfattori e i nemici. Fu davvero un uomo ‘secondo il cuore di Dio’. Le grazie che rendeva a Geova gli venivano dal cuore. — 1 Sam. 13:14.
Anche in un altro modo pratico Davide provò che la sua gratitudine era scevra da ipocrisia o pretesa. La profonda gratitudine che gli colmava il cuore gli fece trovare i modi e i mezzi di esprimerla. Lietamente fece generose contribuzioni del suo tesoro per la gloriosa santa casa che doveva essere costruita da suo figlio Salomone. Non contento d’aver fatto grandi doni di oro, argento, rame e ferro del tesoro dello stato, si narra che dichiarò: “Giacché prendo piacere nella casa del mio Dio, c’è ancora una mia speciale proprietà, oro e argento; la do in effetti alla casa del mio Dio oltre a tutto ciò che ho preparato per la santa casa: tremila talenti d’oro dell’oro di Ofir, e settemila talenti d’argento raffinato, per ricoprire le pareti delle case”. — 1 Cron. 29:3, 4.
Certo, non tutti possiamo dare a favore della vera adorazione grandi quantità di cose preziose come fece Davide. Ma possiamo provare la sincerità dei nostri “ringraziamenti”, cercando di adottare verso altri la stessa attitudine misericordiosa che Geova ha mostrata a noi. Forse possiamo anche confermare i nostri ringraziamenti orali con modeste contribuzioni a favore del Regno nella misura in cui Dio ci ha fatto prosperare. Ma come? Ci sono parecchi modi in cui questo può farsi, e non è necessario essere ricchi per attuarli.
ALTRI MODI DI DIRE “GRAZIE”
Può darsi che avete assistito alle adunanze dei testimoni di Geova una volta o l’altra. Siete stato lieto di avere luoghi così comodi e puliti, dove le persone si possono radunare per considerare la Bibbia nella congregazione? Sapevate che è stata proprio tale letizia accompagnata dalla gratitudine a spingere persone come voi a provvedere queste Sale del Regno con i loro limitati mezzi? Ora voi e altri che frequentate le adunanze in tali sale avete l’opportunità di manifestare la stessa pratica gratitudine, partecipando se potete al mantenimento di questi luoghi. Avete pensato a ciò come a un eccellente modo di ringraziare?
Ma non è stato fatto il giro con il piatto della colletta, notate. È vero, ma c’è senza dubbio una piccola e non notevole cassetta per le contribuzioni, per la comodità di quelli che vogliono dire “grazie” in questa maniera. Non si fanno mai insistenti richieste di denaro. Geova provvede che la sua opera sia compiuta in tutta la terra, fra l’altro, con doni non sollecitati dei singoli adoratori. Se vi sentite spinto a mettere una contribuzione di tanto in tanto nella cassetta, questo accade perché la vostra gratitudine verso Dio vi spinge a farlo, e nessun altro conosce né l’identità del donatore né la quantità donata.
A volte può accadere che una persona che ha apprezzamento si trattenga dal dare una contribuzione perché pensa che ciò che ha da offrire sia poco. Ma questo non dovrebbe reprimere l’impulso di esprimere ringraziamento, poiché nessuna quantità è troppo piccola. L’opera del Signore in questi “ultimi giorni” è sostenuta non tanto dalla generosità dei ricchi quanto dalle molte piccole contribuzioni di quelli che hanno mezzi modesti. Ricordate la povera vedova che diede come contribuzione “due monetine” di piccolissimo valore? Gesù lodò il suo sacrificio, la sua pratica espressione di gratitudine. — Mar. 12:42-44.
Mentre leggete La Torre di Guardia un numero dopo l’altro, la sua spiegazione di molte cose difficili vi avrà probabilmente fatto meravigliare. Com’è possibile, potreste chiedere, continuare a fornire queste riviste? Quindi apprendete che questo è possibile perché in questi giorni Geova Dio ha un’attiva classe dello “schiavo fedele e discreto” a cui ha affidato l’incarico di dispensare questo spirituale “cibo a suo tempo” all’intera casa di quelli che amano Dio. (Matt. 24:45-47) Come possiamo esser grati a Dio che ha preso tale amorevole provvedimento!
Questo stesso “schiavo fedele e discreto” nomina uomini maturi che hanno cura delle congregazioni dei servitori di Dio in 197 paesi e isole del mare. Manda uomini
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