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Studio numero 7: La Bibbia nei tempi moderni“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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eleganza linguistica e di stile. Sostengono che le versioni letterali sono inespressive, rigide e limitate. Però, abbandonando la traduzione letterale e introducendo parafrasi e interpretazioni, spesso si sono allontanati dalle accurate dichiarazioni originali di verità. Hanno in effetti travisato i pensieri stessi di Dio. Per esempio, una volta il rettore emerito di una grande università americana accusò i testimoni di Geova di aver distrutto la bellezza e l’eleganza della Bibbia. Per Bibbia intendeva la King James Version, che da secoli è venerata come un modello di bell’inglese. Egli disse: ‘Guardate ciò che avete fatto del Salmo 23. Ne avete distrutto il ritmo e la bellezza col vostro “Je/ho/vah is/ my/ shep/herd [Geova è il mio pastore]”. Sette sillabe invece di sei. È sconcertante. Non c’è equilibrio. Non c’è ritmo. La King James dice giustamente con le sue sei sillabe equilibrate: “The/ Lord/ is/ my/ shep/herd [Il Signore è il mio pastore]”’. Fu spiegato al professore che era più importante renderlo come lo aveva espresso Davide, lo scrittore biblico. Davide aveva forse usato il termine generico “Lord (Signore)” o aveva usato il nome divino? Il professore ammise che Davide aveva usato il nome divino, ma nonostante ciò sostenne che, per amore della bellezza e dell’eleganza, la parola “Signore” era giustificata. Che debole scusa per eliminare l’illustre nome di Geova da questo salmo composto alla sua lode!
35. Per che cosa possiamo rendere grazie a Dio, e qual è la nostra speranza e preghiera?
35 Nella traduzione, migliaia di passi sono stati sacrificati in questo modo sull’altare del concetto umano di bellezza linguistica, dando luogo a inesattezze in molte versioni della Bibbia. Siano rese grazie a Dio per avere provveduto la Traduzione del Nuovo Mondo, con il suo chiaro e accurato testo biblico! Il suo grande nome, Geova, sia santificato nel cuore di tutti quelli che la leggono!
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Studio numero 8: Vantaggi della “Traduzione del Nuovo Mondo”“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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Studi sulle Scritture ispirate e informazioni relative
Studio numero 8: Vantaggi della “Traduzione del Nuovo Mondo”
Un esame del suo linguaggio moderno, della sua uniformità e dell’accuratezza con cui rende i verbi ed esprime la dinamicità dell’ispirata Parola di Dio.
1. (a) Da quale tendenza si discosta la Traduzione del Nuovo Mondo, e come? (b) Perché usa Geova anziché Yahweh o qualche altra forma del nome divino?
NEGLI ultimi anni sono state pubblicate numerose traduzioni della Bibbia, che hanno contribuito molto ad aiutare coloro che amano la Parola di Dio ad afferrare prontamente il significato degli scritti originali. Comunque, molte traduzioni hanno eliminato il nome divino dal testo sacro. La Traduzione del Nuovo Mondo invece magnifica e onora l’insigne nome dell’Iddio Altissimo restituendogli il posto che gli spetta di diritto nel testo. Il nome compare ora 6.973 volte nelle Scritture Ebraiche e 237 nelle Scritture Greche, per un totale di 7.210 volte. La forma Yahweh è generalmente preferita dagli studiosi di ebraico, ma oggi non è possibile determinare con certezza la pronuncia del nome. Per questo si continua a usare la forma italianizzata Geova, in quanto è stata usata per secoli ed è il modo tradizionalmente accettato di rendere in italiano il Tetragramma, cioè le quattro lettere ebraiche del nome divino, יהוה. Circa la forma equivalente in inglese, l’ebraista Robert H. Pfeiffer osservò: “A prescindere dalla sua dubbia etimologia, ‘Jehovah [Geova]’ è e dovrebbe rimanere il giusto modo di rendere Yahweh in inglese”.a
2. (a) Quali precedenti ci sono per ripristinare il nome divino nelle Scritture Greche Cristiane? (b) Quale dubbio viene così eliminato?
2 La Traduzione del Nuovo Mondo non è la prima a ripristinare il nome divino nelle Scritture Greche Cristiane. Almeno dal XIV secolo in poi, molti traduttori hanno ritenuto doveroso ripristinare il nome di Dio nel testo, particolarmente nei casi in cui gli scrittori delle Scritture Greche Cristiane citano passi delle Scritture Ebraiche che contengono il nome divino. Molte versioni missionarie in lingue moderne, incluse traduzioni delle Scritture Greche adoperate in Africa, in Asia, in America e nelle isole del Pacifico, usano liberamente il nome Geova, e altrettanto fanno alcune traduzioni in lingue europee. In tutti i casi in cui viene reso il nome divino, non c’è più dubbio sull’identità del “signore” a cui ci si riferisce. È il Signore del cielo e della terra, Geova, il cui nome è santificato dall’uso specifico e inconfondibile che ne fa la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture.b
3. In quali modi la Traduzione del Nuovo Mondo evidenzia il vigore, la bellezza e il significato degli scritti originali?
3 La Traduzione del Nuovo Mondo contribuisce ulteriormente alla santificazione del nome di Geova presentando le Scritture ispirate in un linguaggio chiaro e comprensibile, che trasmette in modo semplice l’esatto significato alla mente del lettore. Essa usa un linguaggio semplice e attuale, è il più possibile uniforme nella traduzione, rende accuratamente l’azione o aspetto dei verbi ebraici e greci, e distingue, in inglese, fra plurale e singolare nell’uso del pronome you e nella forma imperativa del verbo quando il contesto non è sufficiente a determinarlo. In questi e in altri modi la Traduzione del Nuovo Mondo evidenzia quanto più possibile in un linguaggio moderno il vigore, la bellezza e il significato degli scritti originali.
LINGUAGGIO MODERNO
4. (a) Quale nobile proposito espresse un antico traduttore della Bibbia? (b) Che cosa si è reso necessario con il passare del tempo?
4 Le traduzioni della Bibbia più vecchie contengono molte parole antiquate in uso nel XVI e XVII secolo. Benché oggi siano poco comprensibili, all’epoca erano comprensibilissime. Per esempio, William Tyndale, che svolse un ruolo importante nella traduzione della Bibbia in inglese, avrebbe detto a uno dei suoi oppositori religiosi: ‘Se Dio mi risparmia la vita, fra non molti anni farò conoscere le Scritture a un ragazzo che guida l’aratro più di quanto non le conosciate voi’. La traduzione delle Scritture Greche di Tyndale era abbastanza facile da essere compresa a quei tempi da un ragazzo che guidava l’aratro. Comunque, molte parole che egli usò sono ormai diventate arcaiche, per cui ‘un ragazzo che guida l’aratro’ non può più afferrare chiaramente il significato di molte parole usate nella “Bibbia del re Giacomo” e in altre vecchie traduzioni della Bibbia. È stato pertanto necessario eliminare il linguaggio arcaico e rendere la Bibbia nel semplice linguaggio della gente comune.
5. In che linguaggio dovrebbe essere resa la Bibbia, e perché?
5 Per scrivere le Scritture ispirate fu impiegato il linguaggio della gente comune. Gli apostoli e altri primi cristiani non usarono il greco classico di filosofi come Platone. Usarono la lingua di ogni giorno, la koinè o greco comune. Quindi le Scritture Greche, come già prima le Scritture Ebraiche, furono scritte nella lingua del popolo. È dunque molto importante che anche le traduzioni delle Scritture originali siano nella lingua del popolo, per essere facilmente comprese. Per questa ragione la Traduzione del Nuovo Mondo non usa il linguaggio arcaico di tre o quattro secoli fa, ma un chiaro ed espressivo linguaggio moderno, affinché i lettori acquistino realmente conoscenza di ciò che dice la Bibbia.
6. Illustrate l’utilità di usare espressioni correnti al posto di parole antiquate.
6 Per dare un’idea della misura in cui anche la lingua italiana è cambiata dal XVII al XX secolo, notate i seguenti paragoni fra la versione di Giovanni Diodati e la Traduzione del Nuovo Mondo. “I becchi” della versione di Diodati diventano “i capri” nella Traduzione del Nuovo Mondo (Gen. 31:10), “il Signore avea renduto grazioso il popolo” diventa “Geova diede favore al popolo” (Eso. 12:36), “il Signore si pentiva, per li loro sospiri, che gittavano per cagion di coloro che li oppressavano” diventa “Geova provava rammarico per i loro gemiti a causa di quelli che li opprimevano” (Giud. 2:18), “Saulle n’era alleggiato” diventa “c’era sollievo per Saul” (1 Sam. 16:23), “lampana” diventa “lampada” (Matt. 6:22), “banco della gabella” diventa “ufficio delle tasse” (Mar. 2:14), “eziandío seguono le pedate della fede” diventa “anche di quelli che camminano ordinatamente nelle orme di quella fede” (Rom. 4:12), “perciocchè, avvegnachè io evangelizzi” diventa “se, ora, io dichiaro la buona notizia” (1 Cor. 9:16), “acciocchè niuno fosse commosso in queste afflizioni” diventa “affinché nessuno fosse scosso da queste tribolazioni” (1 Tess. 3:3), ecc. Da ciò si può ben apprezzare l’utilità della Traduzione del Nuovo Mondo per quanto riguarda l’uso di parole correnti al posto di parole antiquate.
VERSIONE UNIFORME
7. Perché si può dire che la Traduzione del Nuovo Mondo è coerente?
7 La Traduzione del Nuovo Mondo cerca in ogni modo di essere coerente. A una data parola ebraica o greca è stata assegnata una determinata parola nella lingua della traduzione, dopo di che si è cercato di usare il più uniformemente possibile questa parola, secondo il contesto. Ad esempio, la parola ebraica nèfesh è coerentemente tradotta “anima”. Anche la parola greca equivalente, psychè, è tradotta ogni volta “anima”.
8. (a) Fate alcuni esempi di omografi. (b) Su che base sono stati distinti gli omografi nella traduzione?
8 Un problema a volte è costituito dalla traduzione degli omografi. Si tratta di parole che nella lingua originale si scrivono allo stesso modo ma hanno significato diverso. La difficoltà sta nell’attribuire alla parola il significato giusto nella traduzione. Alcuni esempi di omografi in italiano sono botte (recipiente) e botte (percosse), danno (verbo) e danno (sostantivo), prìncipi e princìpi, che si scrivono nello stesso modo ma hanno significato completamente diverso. Un esempio biblico è la parola ebraica rav, che rappresenta parole completamente diverse, per cui è resa in diversi modi nella Traduzione del Nuovo Mondo. Il più delle
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