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  • Una morte che reca guadagno
    La Torre di Guardia 1973 | 15 febbraio
    • morte come quella di Cristo. Vale anche per tutti coloro che danno la vita nel fedele servizio a Geova. La loro morte non è sprecata. Essi forniscono una testimonianza alla legittimità della sovranità di Geova e Dio può impiegare anche la loro morte per aiutare altri a capire la verità ed essere spronati a servirLo.

  • Non siete mai soli
    La Torre di Guardia 1973 | 15 febbraio
    • Non siete mai soli

      “Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto che deve trovarsi prontamente durante le angustie. Perciò non temeremo”. — Sal. 46:1, 2.

      1, 2. Che cosa disse un cronista riguardo ai sette anni di isolamento di un missionario, e in che modo il missionario spiegò com’era riuscito a perseverare?

      NEL 1965 un missionario fu rilasciato da una prigione della Cina rossa dove aveva trascorso sette anni nell’isolamento. Arrivato a Hong Kong, alcuni cronisti gli andarono incontro. Uno di essi disse al missionario: “Ebbene, non potrei mai sopportare di stare solo. Se dovessi stare solo per sette anni mi arrampicherei sui muri”.

      2 A chi vorreste assomigliare, al cronista o al missionario? Quale fu la fonte della forza di quel missionario? In seguito egli spiegò come aveva potuto sopportare tale lungo isolamento. Parlando in qualità di cristiano testimone di Geova, disse: “Abbiamo qualcosa a cui pensare. Abbiamo dentro di noi del cibo spirituale che ci nutre e possiamo stare fermi nella fede. Naturalmente, prima dobbiamo studiare. Non abbiamo forza interiore se non studiamo. Quindi la cosa migliore è di continuare a studiare la Bibbia e di edificarsi. E quando sopraggiungeranno difficoltà, se effettivamente sopraggiungeranno su di voi, potrete ‘stare fermi’”.

      3. Che cosa illustra l’esperienza del missionario, e perché?

      3 Questa esperienza illustra che i veri cristiani non sono mai soli! Chi è senza fede proprio non lo può capire, eppure è così: I dedicati cristiani non sono mai soli, perché la loro conoscenza di soggetti spirituali è come un forte, onnipresente compagno con cui consultarsi. Inoltre, ovunque siano, quali che siano le loro circostanze, hanno Geova Dio l’Onnipotente come loro Soccorritore. Che chi ha fede come il salmista non sia mai solo è mostrato dalle parole del Salmo 121:1-3: “Alzerò i miei occhi ai monti. Da dove verrà il mio aiuto? Il mio aiuto è da Geova, il Fattore del cielo e della terra. Egli non può assolutamente permettere al tuo piede di traballare. Colui che ti guarda non può assolutamente essere sonnolento”.

      QUANDO SI È SCORAGGIATI O DEPRESSI

      4. Che cosa può fare chi si sente solo per disperazione o scoraggiamento, ma quale attitudine deve evitare?

      4 Ci sono momenti, anche fuori delle prigioni, in cui ci si può sentire soli. Questo accade specialmente quando si è abbattuti, scoraggiati o disperati. Qualunque sia la causa dello scoraggiamento, si dovrebbe ricordare che si può gettare il proprio peso di ansietà o frustrazione su Geova, come disse anche il salmista: “Getta su Geova stesso il tuo peso, ed egli stesso ti sosterrà. Non permetterà mai che il giusto vacilli”. (Sal. 55:22) Possiamo essere sicuri che Geova Dio non lascerà che i suoi servitori vacillino o cadano in rovina. Ma ecco un avvertimento: Non assumete un’attitudine indipendente. Piuttosto, confidate in Geova Dio; affidatevi completamente a lui. Quindi egli vi sosterrà e vi impedirà di cadere. — Prov. 3:5-7.

      5. (a) Come possiamo mostrare che confidiamo in Geova? (b) Allorché Gesù parlò di trovare “la fede” sulla terra all’arrivo del Figlio dell’uomo, a che cosa si riferiva specialmente?

      5 La preghiera è un modo in cui mostriamo di confidare in Dio e con il quale possiamo gettare su di lui i nostri pesi. Non trascurate mai il mezzo della preghiera. (Efes. 6:18) Ci vuole fede per perseverare nella preghiera. Infatti, una volta il Signore Gesù fece questa domanda riguardo alla preghiera: “Quando il Figlio dell’uomo arriverà, troverà realmente la fede sulla terra?” (Luca 18:8) In quel tempo Gesù insegnava ai suoi discepoli che c’era bisogno di pregare, bisogno di ‘gridare a lui giorno e notte’ in preghiera, come mostrano i versetti uno e sette. Pertanto la sua domanda sulla “fede” riguarda specialmente la fede nell’efficacia della preghiera rivolta a Dio. Chi ha oggi questa specie di fede? L’avete voi? Felici quelli che hanno tale fede! Non sono mai soli.

      6, 7. Quando la preghiera è specialmente importante, e perché possiamo confidare che Dio può sostenere il fedele cristiano che gli si rivolge in preghiera?

      6 La preghiera è specialmente importante quando ci si sente scoraggiati, abbattuti, quasi oppressi. (1 Sam. 1:5-18) Gettate su di lui le ragioni della vostra ansietà. Certo egli può sostenervi. (Filip. 4:6) Ebbene, Geova Dio sostenne una grande folla di Israeliti nel deserto per quarant’anni. Egli piombò giù come un’aquila dalle ali distese per sostenerli! (Deut. 32:11, 12) Dio provvide miracolosamente a loro così che i loro sandali e le loro vesti non si consumarono mai. — Deut. 29:5.

      7 Poiché Geova Dio può sostenere non solo una grande folla di persone, ma, in effetti, l’intero universo, non può egli sostenere uno dei suoi servitori che può sentirsi solo? Certo! Ma dobbiamo pregare Geova con fede perché ci dia questa forza sostenitrice che neppure i nostri fratelli cristiani possono darci. — Filip. 4:13.

      QUANDO SIAMO TEMPORANEAMENTE LONTANI DA ALTRI

      8, 9. (a) Quali esempi biblici mostrano il valore della solitudine? (b) Quindi, in che modo i temporanei periodi di lontananza da altri possono essere utili?

      8 Ti senti tutto solo quando sei temporaneamente lontano da altre persone? Alcuni si sentono soli e la loro prima inclinazione può esser quella di accendere la radio o la televisione. Ma, in realtà, i temporanei periodi di solitudine sono utili; infatti, un fondamentale bisogno delle creature umane è un certo grado di solitudine. Anche Gesù cercò la solitudine per trarre sollievo dalle folle. Pregò sui monti e nei giardini. (Luca 4:1, 42; 6:12; 22:39-41) Nella Bibbia ci sono altri esempi di uomini devoti che pure cercarono a volte la solitudine. Geova parlò a Mosè nei solitari recessi del monte Horeb e quindi lo impiegò per guidare Israele. Il salmista Davide compose alcuni dei suoi più bei salmi in solitudine. Giovanni Battista si recò nell’arido deserto vicino al fiume Giordano. Questi uomini conoscevano il bisogno di solitudine e se ne servirono con buon profitto e alla gloria di Dio.

      9 Oggi la vita è molto intensa. Scorre in fretta e l’uomo ha bisogno di tempo per valutare gli avvenimenti che si susseguono con rapidità. Stando soli per un po’ di tempo si può, per così dire, mettersi in pari. La mente ha quei momenti necessari per riflettere e meditare sulle verità

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