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  • Il problema dell’erosione
    Svegliatevi! 1980 | 22 luglio
    • anche a pascolare in zone più piccole dove c’è abbastanza da bere per eliminare così la formazione di sentieri battuti.

      Anche l’uomo ha bisogno di direttiva. Nella Repubblica Sudafricana un’usanza seguita da sempre è quella di bruciare la prateria d’inverno (per ridurre zecche, parassiti, ecc.). Ma l’erba cresce più rada, con ulteriore erosione. Ora questa usanza è illegale nella Repubblica Sudafricana, a meno che non si ottenga un permesso.

      I paesi minacciati dalla “desertificazione” hanno preso provvedimenti per fermare l’avanzata del deserto. Nell’Arabia Saudita hanno piantato dieci milioni di alberi di tamarisco, acacia ed eucalipto per salvare dal deserto che avanza l’oasi di al-Hasa, vicino a Hofuf. Hanno provato anche a irrorare la sabbia con una “colla” petrolchimica che lega insieme i granelli e impedisce che la sabbia sia soffiata via. I libici hanno utilizzato la cosiddetta acqua fossile trovata sotto il deserto e con l’aiuto di tecniche d’irrigazione messe a punto in America hanno anche creato grandi appezzamenti circolari di terreno agricolo nel deserto del Sahara. I cinesi sono riusciti a far sorgere pascoli, vigne, piantagioni di cotone e altre colture nell’area desertica del Sinkiang.

      Gli israeliani hanno rimesso in funzione sistemi per la raccolta dell’acqua costruiti dagli antichi nabatei nel deserto del Negev, e li utilizzano per irrigare piantagioni di mandorli e di pistacchi. Nel Negev si impiegano anche sistemi di irrigazione in cui piccole quantità d’acqua sono fatte arrivare direttamente alle radici delle piante, per mezzo di monitor computerizzati.

      Coloro che cercano di salvare l’ambiente da irreparabile danno si trovano ancora di fronte a molte difficoltà. Nel 1977 le Nazioni Unite chiesero la cooperazione internazionale “in proporzioni che finora non si sono viste nella storia dell’umanità”. È probabile che si ottenga tale cooperazione? Il convegno di Nairobi fu turbato da risentimenti politici e disunità. Un osservatore disse: “Sia nelle sessioni a porte aperte che in quelle a porte chiuse si riscontrano tanta slealtà politica e tante parole esagerate e vuote che si comincia a pensare che uno dei più grandi deserti sia la mente umana”.

      Le leggi emanate dai governi non bastano perché non possono cambiare gli egoistici desideri dell’uomo. Per risolvere il problema dell’erosione, come i numerosi altri che si prospettano all’umanità, ci vuole un sistema di cose completamente nuovo, un modo diverso di affrontare i problemi e il progresso, basato su una legge eccellente: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”. (Matt. 22:39) Solo il grande Creatore di questo bel pianeta potrà portare un simile cambiamento. Solo lui potrà ristabilire il perfetto equilibrio delle forze naturali che esisteva in principio.

  • Giudicano dalle apparenze
    Svegliatevi! 1980 | 22 luglio
    • Giudicano dalle apparenze

      Quanto sono accurati i giudizi basati sulle prime impressioni? Un test delle facoltà intuitive eseguito alla conferenza annuale dell’Istituto dei Capi del Personale in Inghilterra indica che perfino questi professionisti danno dei giudizi affrettati mediocri. Ad esempio, dopo aver visto su videocassette dieci persone che parlavano su vari soggetti, i capi del personale preferivano in genere quelli che reputavano simili a sé, e li classificavano come persone più intelligenti. Nella maggioranza dei casi, tali giudizi erano errati. “I laureati di qualsiasi genere non erano migliori [nel dare giudizi] dei non laureati”, faceva notare l’articolo della rivista Psychology Today. E l’intuito femminile ha ricevuto un duro colpo, perché “gli uomini hanno ottenuto risultati leggermente migliori delle donne nel complesso”. Possiamo essere molto contenti che il giudice dell’umanità che Dio ha costituito “non giudicherà da ciò che solo appare ai suoi occhi, né riprenderà semplicemente secondo la cosa udita dai suoi orecchi”. — Isa. 11:3.

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