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  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia 1954 | 1° ottobre
    • servì mai per ottenere l’eredità dai figli di Labano, benché Labano avesse agito falsamente con Giacobbe in parecchie occasioni. I terafim erano oggetti di culto idolatra, e non c’era posto per loro in una casa devota a Geova Dio. Secoli dopo Samuele disse al ribelle re Saul: “L’ostinatezza è come l’adorazione degli idoli e degli dèi domestici”. (1 Sam. 15:23) La parola originale ebraica qui tradotta “dèi domestici” è terafim, come mostra la nota in calce della Versione Riveduta.

  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1954 | 1° ottobre
    • Domande dai lettori

      ◆ Il libro inglese “Nuovi cieli e nuova terra” dice che Satana offrì l’opportunità a Gesù di divenire il governatore della settima potenza mondiale. Non avrebbe dovuto dire sesta potenza mondiale invece di settima? — A. W., Stati Uniti.

      L’affermazione in oggetto appare in fondo alla pagina 109 e al principio della pagina 110, come segue: “Offrendo a Gesù l’opportunità di divenire il governatore della settima potenza mondiale, se egli avesse soltanto abbandonato l’adorazione di Geova e avesse compiuto un atto di adorazione verso il Dragone, Satana il Diavolo mostrò a Gesù tutti i regni della terra abitata e gli disse sulla montagna della tentazione: ‘Io ti darò tutta questa autorità e la lor gloria, perché mi è stata data ed io la do a chi voglio’. In modo diverso da come si è comportata la bestia, Gesù rifiutò. — Luca 4:5-8, NW”.

      L’affermazione è corretta com’è, perché s’intenda la settima, e non la sesta. La questione non era che Satana avrebbe dato a Gesù la sesta potenza mondiale che allora esisteva, e il cui impero Gesù avrebbe perpetuato. Non doveva essere la continuazione dell’Impero romano, la sesta potenza mondiale, solo con Gesù al potere; l’offerta satanica era che il governo sarebbe stato tolto alla sesta potenza mondiale e sarebbe stato dato a Gesù, e che Gesù avrebbe potuto quindi istituire il suo proprio sistema di governo sui regni della terra ottenuti. Questa nuova potenza governante sotto Cristo sarebbe divenuta la nuova potenza della terra, sostituendo la sesta potenza mondiale, e divenendo la settima potenza mondiale della storia. Ma Gesù rigettò l’offerta, e non sostituì la sesta potenza mondiale di Roma con un governo di sua iniziativa per farne la settima. Secoli più tardi una settima potenza mondiale sorse veramente e prese il posto un tempo tenuto da Roma, e questa è l’Impero anglo-americano; ma questa settima potenza non è quella a cui si riferisce la suddetta affermazione del libro “Nuovi cieli e nuova terra”.

  • Annunzi
    La Torre di Guardia 1954 | 1° ottobre
    • Annunzi

      LODATE OGNI GIORNO IL SOVRANO DEL NUOVO MONDO

      Benedicendo e lodando il nome di Geova Dio si serve uno scopo molto pratico. In tal modo si dice ciò che egli ha fatto, il compimento dei suoi propositi nei nostri giorni, e viene lodato per le sue potenti e meravigliose opere. Come fonte di ogni bene durevole il suo nome è degno del più alto grado di lode e benedizione. Quelli che sono stati chiamati da Dio alla sua meravigliosa luce, secondo Salmo 145:2, desiderano dichiarare ogni giorno la sua magnificenza. I testimoni di Geova continueranno a fare questo in ottobre parlando ad altri dei propositi di Dio e presentando loro pubblicazioni che fanno capire sia la Parola di Dio che gli avvenimenti mondiali. La rivista inglese Svegliatevi! serve per questo scopo. L’abbonamento annuo a questa pregevolissima rivista sarà offerto per $1 o Lit. 650. Ad ogni nuovo abbonato saranno dati tre opuscoli biblici. Se non siete associati con una congregazione dei testimoni di Geova e vorreste partecipare all’annuncio ad altri dei buoni propositi di Dio, recatevi alla più vicina Sala del Regno oppure scrivete a questo ufficio.

      “FORNITO PER OGNI OPERA BUONA”

      Questa espressione si trova nella Bibbia in 2 Timoteo 3:17 (NW). Per essere “fornito per ogni opera buona” si deve adoperare la Bibbia, poiché è “utile a insegnare, a rimproverare, a mettere le cose a posto, a disciplinare nella giustizia”. (Versetto 16 di 2 Timoteo 3) Questo richiede intendimento della Bibbia, conoscenza del suo contenuto e capacità di servirsene. Per far conoscere bene il contenuto della Bibbia in un periodo di tempo relativamente breve è stato pubblicato il libro “Fornito per ogni opera buona”. Contiene Importanti informazioni intorno all’origine della Bibbia, alla sua composizione e alla sua preservazione. Inoltre, ha un riassunto di ciascuno dei sessantasei libri della Bibbia, composto interamente di passi scritturali riportati per ordine e senza commenti. “Fornito per ogni opera buona”, stampato in inglese, è un bel libro di 384 pagine per chiunque voglia acquistare una generale conoscenza del contenuto della Bibbia. Potete ottenerne una copia per la contribuzione di soli 50c o Lit. 325.

  • Domande dai lettori (3)
    La Torre di Guardia 1954 | 1° ottobre
    • Domande dai lettori

      ◆ Alcuni tentano di giustificare il loro divorzio e successivo matrimonio dicendo che il coniuge precedente commise adulterio con un altro nel suo cuore, anche se ciò non è avvenuto letteralmente. Citano all’uopo Matteo 5:27, 28. Che cosa dite di un tale modo di ragionare? — F. R., Stati Uniti.

      Un tale ragionamento rappresenta un disperato ma vano sforzo di giustificarsi. Le parole di Gesù ch’essi torcono per servirsene ai propri fini egoistici sono queste: “Voi avete udito che fu detto: ‘Non dovete commettere adulterio’. Ma io vi dico che chiunque continua a guardare una donna al punto di nutrire per essa una passione ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”. (Matt. 5:27, 28, NW) L’argomento che tale intima e taciuta passione costituisca adulterio e giustifichi il divorzio e un successivo matrimonio entra nella stessa categoria dell’ingannevole gesuitico ragionamento che facevano i Farisei quando con le loro tradizioni indebolirono, trascurarono ed annullarono i comandamenti di Dio. — Matt. 15:3-9.

      Cristo Gesù, con queste parole, mostrava come doveva essere un cuore che era realmente puro, che non doveva nutrire pensieri e desideri illeciti. Non si tratta soltanto di frenarsi dal fare il male per tema delle punizioni o delle conseguenze, ma si tratta piuttosto di amare tanto la giustizia da non lasciar posto nella mente e nel cuore per scorrette brame. Non vi sarà posto per meditare cattive azioni se ubbidiamo a Filippesi 4:8 (NW): “Infine, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose di seria importanza, tutte le cose giuste, tutte le cose caste, tutte le cose amabili, tutte le cose delle quali si parli bene, se vi è qualche virtù e qualche cosa lodevole, continuate a considerare queste cose”. Gli atti immorali non dovrebbero essere argomento di conversazione fra i Cristiani, a meno che la discussione su di essi non si renda necessaria per qualche ragione teocratica. (Efes. 5:3) La mente si deve rinnovare in vista della giustizia, la vecchia personalità con i suoi pensieri e le sue pratiche sensuali dev’essere tolta per rivestire la nuova personalità creata secondo la volontà e la giustizia di Dio. — Rom. 12:2; Efes. 4:22-24; Col. 3:5-10.

      Se non sradichiamo dalla nostra mente cattivi pensieri essi vi prospereranno e infine si trasformeranno in azioni. Come Giacomo avvertì: “Ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal suo proprio desiderio. Quindi il desiderio, quando è divenuto fertile, partorisce il peccato; a sua volta, il peccato, quando è stato compiuto, produce la morte”. (Giac. 1:14, 15, NW) Ma notate che è il peccato a produrre la morte, non il solo desiderio. Il desiderio ingiusto condurrà al peccato che produrrà la morte se sarà stato alimentato e coltivato invece d’essere scacciato dalla mente e dal cuore; ma finché non partorisce il peccato vero e proprio la pena della morte non viene applicata. Gesù disse: “Ciò che esce dall’uomo è quello che contamina l’uomo; poiché dal di dentro, dal cuore degli uomini, escono ragionamenti dannosi: fornicazioni, ladrocini, omicidi, adulterii, cupidigie, atti di malvagità, tradimento, condotta dissoluta, sguardo invidioso, bestemmia, superbia, azione stolta. Tutte queste malvage cose escono dal di dentro e contaminano l’uomo”. (Marco 7:20-23, NW) Il solo pensiero di tali cose non avrebbe portato il castigo. Un accesso d’ira omicida che non risulta nell’effettivo delitto ma si tiene dentro non causa la condanna di un uomo per omicidio. E neppure l’ardente pensiero di commettere adulterio ma che non viene mai adempiuto lo renderà colpevole del vero e proprio peccato. Perciò, non potrebbe mai costituire motivo di divorzio. Ma il Cristiano deve combattere ed eliminare dalla mente e dal cuore tutti questi cattivi pensieri in modo che non portino mai a compiere l’azione peccaminosa che recherebbe sul suo capo la pena capitale. Le nostre menti devono esser pure. Ecco quello che Gesù metteva in risalto in Matteo 5:27, 28.

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