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Si auspica la pace, ma le nazioni attueranno il disarmo?Svegliatevi! 1979 | 22 maggio
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per gli armamenti. Ci potrebbero essere buoni alloggi per tutti, assistenza sanitaria e istruzione migliore e molti altri vantaggi. In effetti, i programmi per gli armamenti contribuiscono al fallimento materiale e morale delle nazioni.
Si afferma tuttavia che i preparativi militari prevengano la guerra. Ma è così? Al contrario. Dal 1945 più di 25 milioni di persone sono state uccise in circa 150 guerre combattute attorno al globo. In qualsiasi giorno sono state combattute in media 12 guerre in qualche parte del mondo. È vero che dal 1945 non sono state impiegate bombe nucleari in queste guerre. Ma il fatto che vengano creati immensi arsenali di tali armi e costruiti sofisticati sistemi per lanciarle ne rende forse meno probabile l’impiego?
Molti non la pensano così. Infatti, un ex membro del Congresso americano, delegato dell’Oregon, disse: “Morte e distruzione di vasta portata sono ciò che si va ora preparando. . . . Si possono esporre i fatti in poche parole. Primo, esistono oggi migliaia di armi nucleari, molte di inimmaginabile potenza. Secondo, sono quasi tutte pronte per esplodere all’istante. Terzo, sono degli esseri umani a custodirle”.
Sì, gli uomini sono imperfetti; sono soggetti a sbagliare e inclini all’egoismo e all’avidità, e questo prepara il terreno alla guerra. La Bibbia mostra a che cosa può condurre il desiderio egoistico: “Da che cosa derivano le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che combattono nelle vostre membra? Bramate e non riuscite a possedere e uccidete; invidiate e non riuscite ad ottenere, combattete e fate guerra!” — Giac. 4:1, 2, versione della C.E.I.
Per combattere, le nazioni useranno quello che hanno a disposizione. Entro il 1985, dice l’Istituto Internazionale per la Pace di Stoccolma, circa 35 nazioni avranno armi nucleari. Con quale risultato? “Diverrà impossibile avere un sicuro deterrente nucleare come quello che conoscevamo”, avverte l’istituto, “e la guerra sarà inevitabile”.
Nessuna speranza di pace?
L’umanità ha un forte desiderio di pace. Alla Sessione Speciale delle Nazioni Unite sul Disarmo, 500 osservatori giapponesi presentarono ai funzionari delle N.U. 20 milioni di firme su petizioni che chiedevano l’immediato disarmo mondiale. Queste petizioni riempivano 450 scatole per un peso complessivo di oltre 12 tonnellate!
Disarmo e pace diverranno mai realtà? Se dobbiamo giudicare dalle azioni dei capi del mondo, la risposta è senz’altro negativa. Essi non fanno praticamente nulla per invertire la corsa agli armamenti. Questo fu di nuovo illustrato dal loro atteggiamento verso il Trattato per lo Spazio Extraterrestre del 1967, che si sperava avrebbe fatto dello spazio extraterrestre una zona di pace. Il Bulletin of the Atomic Scientists osserva: “Il trattato ha fatto ben poco per limitare il numero dei satelliti militari. Circa il 75 per cento dei satelliti sono lanciati per scopi militari. Nel 1977 furono lanciati 133 satelliti, e di questi, 95 erano satelliti militari”.
Ma c’è motivo per aver fiducia che disarmo e pace diverranno realtà. Su un muro di pietra proprio di fronte al palazzo principale delle Nazioni Unite è incisa la promessa biblica: “Dovranno fare delle loro spade vomeri e delle loro lance cesoie per potare. Nazione non alzerà la spada contro nazione, né impareranno più la guerra”. — Isa. 2:4.
Ma come sarà adempiuta questa promessa? Ovviamente le Nazioni Unite non sono riuscite ad adempierla. Che ragione c’è dunque per aver fiducia che una vera pace diverrà realtà? La risposta è nella religione?
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Ci sarà mai vera pace?Svegliatevi! 1979 | 22 maggio
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Ci sarà mai vera pace?
LA RELIGIONE è spesso considerata la principale paladina della pace. Specie nel periodo natalizio le chiese rendono omaggio al bambino Gesù, il promesso “Principe della pace”. Negli ambienti religiosi del mondo viene ripetuto il racconto biblico degli angeli che appaiono ai pastori e dicono: “Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e sulla terra pace fra gli uomini di buona volontà”. — Luca 2:14.
Come sono belle queste parole nel nostro mondo minacciato dalla guerra, anzi, in molti luoghi, dilaniato dalla guerra! L’umanità brama vera pace. Pertanto la promessa della Bibbia, che l’umanità ‘non imparerà più la guerra’, tocca una corda sensibile nel cuore di molti. (Isa. 2:4) Ma si può sperare che le religioni del mondo promuovano tale pace ambita?
Cosa mostra la storia
Qual è la storia delle religioni del mondo? Sono state una forza che ha contribuito alla pace o hanno in effetti sostenuto la guerra? Cosa avveniva nei tempi antichi?
L’Encyclopædia of Religion and Ethics, a cura di James Hastings, osserva: “La religione egiziana non condannò mai la guerra. . . . In breve, ogni guerra era morale, ideale, soprannaturale e sanzionata da un precedente divino”. Dell’Assiria, W. B. Wright dice nel suo libro Ancient Cities: “Combattere era l’attività nazionale, e i sacerdoti erano continui fomentatori di guerre . . . questa schiatta di saccheggiatori era esageratamente religiosa”.
‘Ma questo avveniva molto tempo prima che Gesù introducesse il cristianesimo’, protesterà qualcuno. Ed è vero. I primi seguaci di Cristo non parteciparono alle guerre delle nazioni. Il libro Paganism to Christianity in the Roman Empire di W. W. Hyde osserva: “Nei primi tre secoli . . . i cristiani furono contrari a prestare servizio negli eserciti romani come assassini di professione. Questo spirito iniziale, comunque, gradualmente cambiò”. Sì, col tempo le chiese della cristianità non si attennero agli insegnamenti di Cristo. Lo storico cattolico E. E. Watkin ammette:
“Per quanto sia un’ammissione penosa, non possiamo nell’interesse di una falsa edificazione o di una disonesta lealtà negare o ignorare il fatto storico che i Vescovi hanno continuamente appoggiato tutte le guerre combattute dal governo del loro paese. Non conosco in effetti un solo caso in cui una gerarchia nazionale abbia condannato come ingiusta una guerra . . . Qualunque sia la teoria ufficiale, in pratica la massima seguita in tempo di
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