Quando edificate discepoli, spronate il cuore
“La bocca parla dall’abbondanza del cuore”. — Matt. 12:34.
1. Che cosa include l’incarico del cristiano e per adempiere il proprio incarico su che cosa si deve influire?
L’INCARICO del cristiano è non solo di insegnare la dottrina, ma anche di inculcare amore, apprezzamento, umiltà, fede, in effetti, tutti i frutti dello spirito di Dio menzionati in Galati 5:22, 23. L’opera del cristiano è di aiutare altri a ‘togliersi la vecchia personalità che si conforma alla loro condotta di un tempo e che è corrotta secondo i suoi desideri ingannatori; ma ad essere rinnovati nella forza che fa operare la loro mente, e a rivestire la nuova personalità che fu creata secondo la volontà di Dio in vera giustizia e lealtà’. (Efes. 4:20-24) Per riuscirvi, ci vuole più che conoscenza nella mente. Si deve influire sul cuore dello studente biblico e spronarlo nelle vie della giustizia.
2. Che cos’è, in effetti, il cuore, e perché è necessario che lo esaminiamo?
2 In effetti, il cuore è un deposito di molte cose. L’uomo può mettere nel deposito del suo cuore il bene e il male. Nello studio della Parola di Dio, la Bibbia, egli attinge all’inesauribile deposito di Geova e trasferisce il materiale nel suo proprio deposito. È materiale buono, poiché ‘Dio è buono’. (Mar. 10:18) In altre occasioni, come quando si osservano la delinquenza e la corruzione del mondo per mezzo di televisione, cinema, teatro, giornali, riviste, ecc., con molta facilità la mente può accumulare cattivi pensieri e idee. Alcuni obietteranno che non è così, ma la Bibbia avverte che “ogni via dell’uomo è retta ai suoi propri occhi, ma Geova fa una stima dei cuori”. (Prov. 21:2) Geova non sarà ingannato quando ispezionerà il deposito del nostro cuore per vedere ciò che vi abbiamo accumulato. Che cosa vi si può accumulare?
3. (a) Che cosa rivelò Gesù Cristo circa il cuore? (b) Come si può correggere un cuore malvagio?
3 Gesù Cristo rivelò che il cuore può accumulare molte cose malvage. Dopo avere smascherato gli scribi e Farisei religiosi quali adoratori infruttuosi, che adoravano invano a causa delle loro tradizioni, Gesù fece questa illustrazione, di cui il racconto biblico dice: “Egli chiamò quindi a sé la folla e disse loro: ‘Ascoltate e afferratene il significato: Non ciò che entra nella bocca contamina l’uomo; ma ciò che esce dalla bocca contamina l’uomo’. Quindi i discepoli vennero a dirgli: ‘Sai che i Farisei hanno inciampato udendo ciò che hai detto?’ Rispondendo, egli disse: ‘Ogni pianta che il mio Padre celeste non ha piantata sarà sradicata. Lasciateli stare. Sono guide cieche. Se, dunque, un cieco guida un cieco, entrambi cadranno in una fossa’. In risposta Pietro gli disse: ‘Facci capire l’illustrazione’. Allora egli disse: ‘Siete anche voi ancora senza intendimento? Non capite che tutto ciò che entra nella bocca passa per gli intestini e va a finire nella fogna? Comunque, le cose che escono dalla bocca vengono dal cuore, e queste cose contaminano l’uomo. Per esempio, dal cuore vengono malvagi ragionamenti, assassinii, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, bestemmie. Queste sono le cose che contaminano l’uomo; ma il prendere un pasto senza lavarsi le mani non contamina l’uomo’”. (Matt. 15:9-20) E il solo modo in cui si può vuotare il cuore del suo malvagio contenuto è mediante la potenza della Parola di Dio che influisce direttamente su di esso e sostituisce le cose malvage e senza valore col frutto dello spirito di Dio, che può sostenere per ottenere la vita eterna.
LA MENTE, LA VIA DEL CUORE
4. Qual è la sola linea di comunicazione col cuore e che cosa disse l’apostolo Paolo al riguardo?
4 Come si possono inculcare nel cuore le qualità cristiane così che venga corretto? Quando Gesù disse che “dal cuore vengono malvagi ragionamenti”, mostrava che la mente era la più diretta linea di comunicazione col cuore e che la bocca era il “portavoce” del cuore. Nella mente si formano conclusioni. Inoltre, nella mente si concepisce e si progetta il male prima di metterlo in atto. Perciò, le facoltà di ragionare dell’uomo, la mente dell’uomo, si devono raggiungere prima di poter purificare, cambiare e proteggere il cuore. Non era questo il pensiero dell’apostolo quando disse: “Cessate di conformarvi a questo sistema di cose, ma siate trasformati rinnovando la vostra mente, per provare a voi stessi la buona e accettevole e perfetta volontà di Dio”? (Rom. 12:2) La mente deve ricevere potenza dai pensieri ispirati da Dio.
5. (a) Qual è il modo principale per comunicare con la mente? (b) Perché è saggio riempire abbondantemente il cuore col bene?
5 Il modo principale per comunicare con la mente è per mezzo dei sensi. Ciò che vediamo, udiamo, tocchiamo, gustiamo e odoriamo influisce in modo specifico sulla mente. Questo significa che dobbiamo vedere la Parola di Dio studiandone le pagine, e udirla frequentando le adunanze dove si considera tale Parola. Più facciamo questo e mettiamo in pratica la conoscenza ottenuta, maggiore è il vantaggio che ne abbiamo. Tutti i nostri sensi sono impiegati se mettiamo in pratica ciò che apprendiamo dalla Parola di Dio. Il cuore sarà toccato e la bocca risponderà, “poiché la bocca parla dall’abbondanza del cuore”. (Matt. 12:34) È il cuore pieno dell’abbondanza dell’ispirata Parola che parla ed è spinto a fare il bene. Dall’intimo del cuore si riceve la forza dell’integrità, la devozione ai santi princìpi, l’amore per la giustizia, gioia, amore, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza e padronanza di sé. Il cuore deve concentrarsi su ciò se desideriamo edificare discepoli con qualità simili a quelle di Cristo. — Filip. 4:6-9.
CUORI SPRONATI DALL’ESEMPIO
6. Quale altra linea di comunicazione c’è col cuore e come ne parla Paolo?
6 Ma prima di poter edificare in altri, dobbiamo edificare in noi stessi. Cristo Gesù, il Maestro e Insegnante, ci lasciò un perfetto esempio da seguire. (1 Piet. 2:21, 23) Ne consegue logicamente che quelli in cui ci sforziamo di inculcare qualità cristiane devono vedere in noi quelle medesime qualità. L’apostolo Paolo comandò a Tito: “Continua a esortare i giovani perché siano di mente sana, mostrandoti in ogni cosa esempio di opere eccellenti”. (Tito 2:6, 7) Poche cose influiscono sulla mente come un buon esempio, ma il nostro esempio dev’essere degno di imitazione. Paolo non ebbe paura di dire: “Le cose che avete imparate e accettate e udite e viste riguardo a me, praticatele; e l’Iddio della pace sarà con voi”. (Filip. 4:9) O come disse ai Corinti: “Divenite miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo”. (1 Cor. 11:1) Se dobbiamo toccare e influire sui cuori altrui, il nostro esempio dev’essere meritevole. Lo è?
7. Perché l’esempio influisce in modo essenziale sul cuore?
7 Ci dev’essere armonia tra ciò che insegnamo e ciò che pratichiamo, se si devono spronare i cuori. Paolo scrive: Tu, “che insegni a qualche altro, non insegni a te stesso? Tu, che predichi di ‘non rubare’, rubi? Tu, che dici di ‘non commettere adulterio’, commetti adulterio? Tu, che esprimi abominio verso gli idoli, derubi i templi?” (Rom. 2:21-24) Potremmo continuare ulteriormente questo ragionamento dicendo: Tu, che dici: ‘Devi studiare regolarmente la Bibbia’, studi regolarmente la Bibbia? Tu, che dici ‘Non devi divenire materialista’, vivi nell’abbondanza di cose materiali e ti adagi nel lusso del mondo materiale? Qui si tratta di una lezione di coerenza fra ciò che si insegna, ciò che si pratica e ciò che si osserva. Si deve dare l’esempio. Quando lo si dà, si inculcheranno nel cuore le necessarie sante qualità.
LA DISCIPLINA CORREGGE IL CUORE
8. (a) Nel correggere il cuore, che parte ha la disciplina? (b) Come si può disciplinare il cuore?
8 C’è ancora un altro aspetto da considerare per comunicare col cuore e spronarlo. Geova, che fece il cuore, disse: “Il cuore è più ingannevole di qualsiasi altra cosa ed è avventato. Chi lo può conoscere? Io, Geova, scruto il cuore, esamino i reni, sì, per dare a ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni”. (Ger. 17:9, 10) Giacché il cuore si comporta in questo modo, l’insegnante deve stare attento a scorgere punti deboli o tendenze non cristiane e rivelarle con tatto allo studente affinché per mezzo della disciplina siano corrette. Lo studente biblico è forse superbo, orgoglioso? È ipercritico, senza apprezzamento? Qual è realmente la condizione del suo cuore? L’insegnante, inoltre, continua a esaminare nello stesso modo il suo proprio cuore per scorgere, possibilmente, se qualche malizia vi mette radice. Mentre lo studio biblico continua notate queste debolezze e impegnatevi a superarle. Non assecondate le debolezze in voi stessi o nello studente. Questo non sarà d’aiuto. C’è la tendenza a dire: “Siamo tutti imperfetti. Tutti facciamo sbagli”. È vero, ma gli sbagli si possono superare se ci sforziamo di correggerli. Inoltre, può essere necessario chiedere aiuto ad altri per superare il nostro problema. Ma le debolezze spirituali si possono sormontare. Altrimenti, Dio non ci avrebbe chiesto di rinnovare la personalità a immagine di suo Figlio Gesù Cristo. Non lasciamo che l’ingannevolezza del cuore ci faccia pensare che non abbiamo bisogno di correzione o che non possiamo migliorare. Il cuore dello studente biblico si disciplina facendogli conoscere la giustizia e insistendo che sia spronato dal bene.
9. Quali esempi abbiamo per mostrare che è appropriato consigliare altri circa le loro debolezze e qual è stato il risultato di tali consigli?
9 Badate, perciò, di scorgere i punti deboli nella fede dello studente. Dio avvertì Caino e lo ammonì sul da farsi. “Se ti volgi per fare il bene, non ci sarà un’esaltazione? Ma se non ti volgi per fare il bene, il peccato è in agguato all’ingresso, e la sua brama si volge verso di te; e tu, da parte tua, lo padroneggerai?” (Gen. 4:7) Gesù Cristo capì la debolezza del giovane governante ricco e gli disse di ‘andare a vendere i suoi averi e darli ai poveri e avrebbe avuto un tesoro in cielo’. (Matt. 19:21) Ma né Caino né il giovane ricco diedero ascolto al buon consiglio. Comunque, innumerevoli altri diedero effettivamente ascolto al buon consiglio di divenire servitori di Dio.
COME CUSTODIRE IL CUORE
10, 11. (a) Come salvaguardiamo il cuore? (b) Che parte ha l’attitudine nel salvaguardare il cuore?
10 Il cuore si cambia col deliberato, risoluto sforzo di correggere gli errori in armonia con la Parola di Dio. Nello stesso modo lo si custodisce anche. Si deve fare un regolare studio della Parola di Dio. Ciò farà continuamente affluire la verità nella mente e nel cuore. Inoltre, è anche necessario pregare per avvicinarsi a Dio. A sua volta, egli si avvicinerà a noi. Per di più, dobbiamo imparare a meditare sulla Parola di Dio, sui suoi detti e sulle sue promesse, che terranno i giusti pensieri nella nostra mente. C’è poi l’attivo ministero che dà sfogo alle nostre emozioni, alla nostra gioia. Sforzatevi premurosamente di produrre il frutto dello spirito mettendo in pratica i princìpi cristiani.
11 Vorremo anche badare alla nostra personale attitudine verso altre persone, altri luoghi e altre cose. Siate edificanti alla presenza di altri, avendo un’attitudine positiva. Questo ci aiuterà a cercare il bene nei nostri fratelli e non semplicemente le loro debolezze. In tal modo esprimeremo l’amore che edifica, l’amore che testimonia sempre a favore della Parola di Dio, della sua organizzazione e dei fratelli in genere. Raccomanderemo il ministero, le adunanze del popolo di Dio e la gioia che si prova essendo suoi servitori in questi “ultimi giorni”.
ESEMPI DI PERSEVERANZA
12. Che cosa dicono la Bibbia e la storia della sofferenza e della perseveranza dei cristiani e come dichiariamo coloro che hanno perseverato?
12 La storia narra come i cristiani furono rinchiusi in prigioni sotterranee, messi al rogo, decapitati davanti ai figli, gettati giù da precipizi; come le loro case e i loro villaggi furono bruciati; le donne spogliate e oltraggiosamente violentate; i loro innocenti figli massacrati. L’apostolo Paolo dichiarò: “In ogni modo ci raccomandiamo quali ministri di Dio, in molta perseveranza, in tribolazioni, in casi di bisogno, in difficoltà, in battiture, in prigioni, in disordini, in fatiche, in notti insonni, in tempi senza cibo”. (2 Cor. 6:4, 5) In questa medesima lettera Paolo racconta le sue proprie sofferenze e come lo spirito di Dio è all’altezza di ogni situazione. (2 Cor. 11:23-28) E ad alcuni può sembrare incredibile, ma tali prove e sofferenze sono ancora sopportate in questo ventesimo secolo. E lo spirito di Dio è ancora all’altezza di ogni prova incontrata. Perciò, “ecco, noi dichiariamo felici quelli che hanno perseverato”, perché è loro assicurata la divina promessa della vita eterna. — Giac. 5:11; Riv. 2:10.
PERSECUZIONE A CAUSA DI NEUTRALITÀ
13. (a) Perché i servitori di Dio hanno sofferto a causa della loro neutralità? (b) E qual è stato il risultato?
13 I cristiani non partecipano alle attività politiche di questo mondo, perché non sono parte di questo mondo. (Giov. 17:16; Giac. 1:27; 4:4) Giacché il loro incarico di ministero di predicare il regno di Dio ha origine da Dio, non possono, perciò, smettere di servire Dio dietro richiesta delle inferiori autorità mondane. (2 Cor. 3:5; Atti 4:18-20; 5:27-29) Gesù Cristo stesso rifiutò una carica politica quando fu sulla terra. I seguaci delle sue orme pure evitano ogni ingerenza nella politica. Il libro On the Road to Civilization, A World History (Il cammino della civiltà, storia universale) disse: “I cristiani rifiutarono di adempiere certi doveri dei cittadini romani. . . . Non occupavano cariche politiche”. Anche il libro World History, The Story of Man’s Achievements (Storia universale, narrazione delle imprese umane) dice: “Gli zelanti cristiani non prestavano servizio nelle forze armate né accettavano cariche politiche”. Questo loro atteggiamento neutrale attirò spesso su di loro l’ira dell’Impero Romano. Ma la natura strutturale del loro cristianesimo poté resistere a tutta la furia scatenata contro di loro. E oggi noi consideriamo felici quelli che hanno perseverato.
14. Nella situazione moderna chi ha sofferto per la neutralità e quali risultati hanno avuto?
14 Circa la situazione moderna, la rivista Adult Student, nell’articolo “La Chiesa primitiva”, disse che “i testimoni di Geova somigliano più da vicino ai primi cristiani che non i membri delle denominazioni più regolari”. Anch’essi hanno sofferto duramente, a causa della loro neutralità. I nazisti, considerati maestri nel piegare la volontà umana, cercarono disperatamente di indurre i testimoni di Geova a violare la loro neutralità cristiana, ma fallirono miseramente. Non poterono infrangere l’integrità dei fedeli testimoni di Geova. Il libro di grande successo The Theory and Practice of Hell (L’inferno in teoria e in pratica) ebbe a dire quanto segue: “Quando scoppiò la guerra i Testimoni nel campo di concentramento di Sachsenhausen furono invitati a offrirsi volontari per il servizio militare. Ogni rifiuto fu seguìto dalla fucilazione di dieci uomini dei loro. Dopo aver ucciso quaranta vittime, le SS desisterono. . . . Non si può evitare l’impressione che, psicologicamente parlando, le SS non furono mai all’altezza della sfida presentata loro dai Testimoni di Geova”. Le inquisizioni totalitarie possono catturare e tormentare il popolo di Geova se egli lo permette come testimonianza; ma nulla può imprigionare lo spirito di Geova, che li rende vincitori. I testimoni di Geova diedero prova d’avere nel loro cuore le qualità cristiane per sopportare le prove in vista della salvezza.
15. Perché i cristiani testimoni di Geova sono stati barbaramente maltrattati nel Malawi e quale qualità della fede hanno manifestato?
15 Solo nell’ottobre del 1967, il rifiuto di unirsi a un particolare partito politico e il non avere la tessera del partito che indicava l’appartenenza al partito attirò sui testimoni di Geova del Malawi, paese dell’Africa Centrale, un’ondata di barbare torture. Un imprecisato numero di testimoni di Geova furono violentate. Quaranta di esse erano incinte. Per il modo in cui si abusò di loro, ciascuna di esse abortì. Per il rifiuto di acquistare la tessera del partito, furono violentemente percosse, sessualmente assalite e la loro proprietà fu distrutta. Tuttavia il presidente Banda del Malawi non riuscì a far loro infrangere l’integrità e indurle a rinnegare il loro Dio Geova. Queste Testimoni erano spronate dal cuore. Avevano edificato in esso vere qualità cristiane.
16. (a) Quali altre prove subirono i testimoni di Geova nel Malawi? (b) Quali domande dovremmo farci e perché?
16 Quando un cristiano testimone di Geova del villaggio di Ntifinyire fu picchiato per aver rifiutato di comprare la tessera del partito, i giovani di Banda presero un coltello e gli fecero tagli tutt’intorno alle braccia e poi alle gambe e gli inflissero molte ferite alla testa. Ad altri Testimoni furono piantati chiodi di quindici centimetri nei piedi, infilati raggi di biciclette nelle gambe e poi fu detto a questi cristiani di correre. Altri ancora furono torturati con tizzoni ardenti appoggiati alle loro braccia, alle gambe, alla testa e a tutto il corpo. Tuttavia questi Testimoni rifiutarono di compromettere le loro credenze religiose o di rinnegare il loro Dio Geova sotto tale barbara tortura. Avete la qualità della perseveranza cristiana per resistere a tali prove? Un giorno potreste essere chiamati a dar prova della vostra fede. Resisterà la vostra fede?
PERSECUZIONE DA PARTE DI FAMILIARI
17. Come hanno sofferto mogli e mariti, in quale promessa possono confidare e perché?
17 Dal tempo di Cristo fino a ora le mogli han dovuto sopportare gli oltraggi dei mariti increduli a causa della loro fede cristiana e i mariti di mogli incredule han dovuto fare altrettanto. Negli Stati Uniti un marito ordinò a sua moglie di smettere di studiare la Bibbia altrimenti l’avrebbe abbandonata. Dopo che ella aveva sopportato l’avversità per oltre un anno il marito ebbe un cambiamento di cuore. Poco dopo ella divenne battezzata testimone di Geova. D’altra parte, a Bremerton, nello stato di Washington, un marito sopportò gli oltraggi di sua moglie. Col tempo ella ebbe un cambiamento di cuore e ora entrambi studiano la Bibbia insieme. A New York un alcolizzato e inveterato fumatore perse queste cattive abitudini, solo per riscontrare che sua moglie era dispiaciuta del meraviglioso cambiamento avvenuto in lui. Ella si infuriò e l’accusò d’essere “stregato” da questa “nuova religione”. Ciò che l’aveva fatta adirare di più era il fatto che per dodici anni ella aveva cercato inutilmente di fargli perdere le sue cattive abitudini. Ora che finalmente egli le aveva vinte con l’aiuto dello spirito di Dio, ella era dispiaciuta e fece tutto ciò che era in suo potere per cercar d’infrangere la sua integrità, ricorrendo persino ad attacchi fisici. Poi un giorno gli diede l’ultimatum: doveva scegliere fra lei e Geova. Naturalmente, egli scelse di servire Geova. Da quel momento ella rifiutò perfino di lavargli i vestiti o preparargli i pasti. Quando neppure questo valse a infrangere la sua integrità, ella lo abbandonò. Egli ha sopportato molto, e noi consideriamo felici quelli che perseverano. Egli sa che in futuro affronterà molti problemi. Nessuno del popolo di Geova può sottrarsi alle prove finché esiste questo mondo malvagio e Satana è ancora sciolto. Ma, qualunque sia il problema, sappiate che lo spirito di Dio può risolverlo. “Dio è fedele”, assicura l’apostolo Paolo, “ed egli non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, e con la tentazione farà anche la via d’uscita onde la possiate sopportare”. (1 Cor. 10:13) Avendo tale promessa contate fiduciosamente su Geova, riponendo completa fiducia in lui. — Prov. 3:5-7.
18. (a) Perché si deve inculcare nel cuore la qualità della perseveranza? (b) Quale speranza abbiamo se effettivamente acquistiamo la qualità della perseveranza?
18 La qualità della perseveranza è assolutamente necessaria e si deve inculcare nel cuore se noi dedicati, battezzati discepoli di Cristo vogliamo sopravvivere alla “grande tribolazione”. È necessaria non solo per sopravvivere alle infuocate prove ora e nella “grande tribolazione”, ma anche nel giusto nuovo ordine terrestre che Dio stabilirà. (Matt. 24:21, 22) Contro le buone cose dello spirito di Dio non c’è legge ed esse dureranno a tempo indefinito. Geova, che ci ha provveduto le gigantesche sequoie come vivente testimonianza di sussistenza, ha fatto anche in modo che per mezzo della sua Parola, del suo spirito e della sua organizzazione, noi sua creazione intelligente possiamo acquistare la qualità della perseveranza per nostra salvezza. Edificando tale qualità nei nostri cuori nonché nei cuori di coloro coi quali studiamo la Bibbia per aiutarli a divenire dedicati, battezzati discepoli di Cristo, ci sarà elargito il più prezioso possedimento, la vita duratura, eterna.