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Una vita senza ingiustizie è solo un sogno?La Torre di Guardia 1975 | 1° settembre
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Dio non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accettevole”. — Atti 10:34, 35.
Fatevi dunque coraggio e prendetevi il tempo di imparare dalla Parola di Dio come potete ottenere la vita sotto il giusto dominio di suo Figlio quando la vita senza ingiustizie diverrà realtà.
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Il salario della slealtàLa Torre di Guardia 1975 | 1° settembre
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Il salario della slealtà
IN NESSUNA disposizione divina o umana c’è posto per chi è sleale. Questo vale specialmente per chi occupa posti di responsabilità. “Ciò che si richiede dagli economi è che ciascuno sia trovato fedele”, dice la Bibbia. — 1 Cor. 4:2.
Quando Gesù Cristo fu sulla terra dodici uomini ebbero l’incomparabile opportunità di essere i suoi intimi compagni, di imparare direttamente da lui e d’essere i suoi più fidati discepoli. Uno di loro, comunque, perse l’apprezzamento e divenne sleale, causando grandi difficoltà a Gesù e agli undici apostoli fedeli. La slealtà fece perdere a Giuda Iscariota il meraviglioso premio della vita celeste come re e sottosacerdote associato a Cristo. Egli fu congedato dall’intimo gruppo di Gesù prima che Gesù istituisse il pasto della Commemorazione e perse la promessa che Cristo fece agli undici fedeli: “Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io faccio un patto con voi, come il Padre mio ha fatto un patto con me, per un regno”. — Luca 22:28, 29; 13:22-30.
Quale fu il salario della slealtà di Giuda? Da una parte del “libro mastro”, trenta semplici pezzi d’argento (il prezzo di uno schiavo se era ucciso dal toro di un uomo), dall’altra parte, il disfavore di Dio e la morte. (Eso. 21:32) Persino i nemici di Gesù, con i quali Giuda collaborò, disprezzarono questo traditore. Dopo che Gesù era stato condannato dall’alta corte giudaica, Giuda provò una terribile angoscia mentale, fino al punto che gettò via il denaro del tradimento e andò a impiccarsi. Non fece questo per vero pentimento, ma perché si rese conto di aver perso tutto. Gesù lo chiamò “il figlio di distruzione”. — Giov. 17:12; Matt. 27:3-10.
CIASCUNO DEVE BADARE A SÉ
Poco dopo la sua risurrezione e ascensione al cielo, il giorno di Pentecoste dell’anno 33 E.V. Gesù formò la congregazione cristiana. Ivi la classe dello “schiavo fedele e discreto”, in cui presero l’iniziativa gli apostoli di Gesù, cominciò a cibare con cibo spirituale i singoli componenti della divina ‘casa della fede’ appena
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