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Che ne è stato del comando di ‘onorare i genitori’?La Torre di Guardia 1983 | 1° dicembre
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Che ne è stato del comando di ‘onorare i genitori’?
PARLANDO dei suoi due figli, un padre ha detto: “Ogni volta che esprimo un’opinione, reagiscono con insofferenza. Che ne è stato del comando di ‘onorare i genitori’?” Sullo stesso tono, il direttore di un consultorio familiare ha detto: “Di questi tempi i giovani non si limitano semplicemente a rispondere ai genitori, ma ne sfidano di continuo l’autorità”.
Sia che siate giovani o adulti, avrete probabilmente notato che oggi molti ragazzi disubbidiscono ai genitori e mancano loro di rispetto. Questo è qualcosa di cui preoccuparvi, sia che siate giovani o genitori. Perché?
Perché i conflitti fra genitori e figli di cui siete testimoni fanno parte di un mosaico di avvenimenti che contrassegnano i nostri giorni come gli ultimi. Secondo la Bibbia, il periodo chiamato “ultimi giorni” precede la distruzione finale del sistema di cose mondiale. (II Timoteo 3:1) Vi saranno comunque superstiti che godranno la vita sotto un effettivo governo celeste. — Daniele 2:44; Rivelazione 21:1-4.
Ma che rapporto c’è fra la disubbidienza ai genitori e ciò che la Bibbia dice riguardo al presente e al futuro? In precedenti numeri della Torre di Guardia abbiamo esaminato la profezia di Gesù riportata in Matteo 24, Luca 21 e Marco 13. Gesù richiamò l’attenzione su avvenimenti mondiali che avrebbero caratterizzato il “termine del sistema di cose”: guerre, terremoti e illegalità, per menzionarne solo alcuni. Ora, però, prenderemo in esame un’attinente descrizione profetica di questo stesso periodo di tempo riportata in II Timoteo 3:1-5. Anziché parlare solo delle forze esterne che influiscono sull’umanità, qui la Bibbia dà risalto allo spirito di persone che avrebbero vissuto questi eventi drammatici, dicendo:
“Sappi questo, che negli ultimi giorni vi saranno tempi difficili. Poiché gli uomini saranno amanti di se stessi, amanti del denaro, millantatori, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, sleali, . . . e da questi allontanati”.
Si noti che queste parole dell’apostolo Paolo descrivono l’effetto che gli ultimi giorni avrebbero avuto sulle persone. Si noti inoltre che la ‘disubbidienza ai genitori’ sarebbe stata rilevante nel difficile periodo degli ultimi giorni.
Si adempie oggi?
‘Come possiamo essere sicuri che Paolo non si riferisse esclusivamente a condizioni esistenti ai suoi giorni?’, potrebbe chiedere qualcuno. Dato che l’apostolo fece seguire alla sua profezia consigli rivolti a un cristiano di nome Timoteo, è comprensibile che alcuni si chiedano se Paolo stesse davvero scrivendo in merito ai nostri giorni oppure no. (II Timoteo 3:5, 14, 15) Si noti, comunque, che Paolo dice che “negli ultimi giorni vi saranno tempi difficili”. Si riferiva quindi necessariamente a sviluppi futuri. A Timoteo fu detto di ‘allontanarsi’ da persone che manifestavano tratti indesiderabili in quanto nella congregazione alcuni già li manifestavano. Ma le parole di Paolo indicavano che in futuro, negli ultimi giorni, la situazione sarebbe stata più critica. — Confronta II Tessalonicesi 2:6-12; 3:6-14.
Ma forse avete sentito che oggi, stando a quanto dicono certi ricercatori, la maggior parte dei giovani va piuttosto d’accordo con i genitori. Tenendo conto di II Timoteo 3:1-5, che ne pensate? Prima di rispondere, esaminiamo la profezia di Paolo alla luce della storia biblica.
“Onora tuo padre e tua madre”
Così diceva il quinto dei Dieci Comandamenti. (Esodo 20:12) Queste parole venivano inculcate nella mente dei ragazzi ebrei. (Deuteronomio 5:16; 6:6, 7) Era impensabile disubbidire ai genitori, ed era qualcosa che in certe circostanze poteva addirittura costare la vita. (Deuteronomio 21:18-21) Il modo di vivere di quei tempi favoriva questo amorevole, seppur rigido, controllo. La famiglia aveva una struttura patriarcale. I ruoli dei genitori erano ben definiti. I figli erano considerati un bene prezioso, una benedizione, e i molti lavori da sbrigare in una società agricola li tenevano sempre molto impegnati. — Confronta Salmo 127:3.
Man mano però che la nazione si allontanava dalle vie di Geova, la vita familiare ne risentiva. Circa 800 anni dopo che furono dati i Dieci Comandamenti, il profeta Michea osservò: “Il figlio disprezza il padre; la figlia si leva contro sua madre . . . i nemici dell’uomo sono gli uomini di casa sua”. (Michea 7:6) In modo simile Ezechiele disse della città di Gerusalemme: “In te hanno trattato con disprezzo padre e madre”. (Ezechiele 22:7) Questa grave mancanza di rispetto per i genitori era sintomatica del generale degrado morale. Perciò Dio intraprese una severa azione disciplinare contro l’intera nazione. — Geremia 1:15, 16.
Vedendo la cosa in questa prospettiva, converrete probabilmente che il comportamento dei giovani del XX secolo sarebbe stato in gran parte sconcertante agli occhi di Paolo nel primo secolo. Le attuali vedute permissive sull’educazione dei figli erano allora sconosciute. Dobbiamo quindi tener presente che le ricerche che presentano un quadro roseo della vita familiare moderna non tengono conto delle norme di Dio per i figli. (Efesini 6:1-3) Se si paragonano i modi di pensare e di agire comuni fra i giovani d’oggi con le norme di Dio, si comprende perché la Bibbia definisce ‘disubbidiente’ l’attuale generazione. Non che tutti i figli siano necessariamente ribelli, ma la disubbidienza è notevolmente diffusa e accentuata: è evidentissima.
Ma la ‘disubbidienza ai genitori’ è veramente diffusa a livello mondiale? Ci sono prove sufficienti del conflitto genitori-figli, a conferma che viviamo negli “ultimi giorni”? —II Timoteo 3:1, 2.
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Disubbidienza ai genitori: Un segno degli ultimi giorni?La Torre di Guardia 1983 | 1° dicembre
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Disubbidienza ai genitori: Un segno degli ultimi giorni?
“C’È UNA generazione che invoca il male perfino su suo padre e che non benedice nemmeno sua madre”. (Proverbi 30:11) Queste parole ben descrivono la generazione dal 1914 in poi. Ma da allora i ragazzi sono stati davvero diversi sotto questo aspetto? Se sì, perché?
Un mondo che cambia
Nel passato la famiglia era un luogo in cui si potevano trovare amore e sostegno. Non c’erano dubbi circa i ruoli e le responsabilità dei singoli familiari. L’uomo andava a guadagnare il pane. La maggior parte delle donne stava a casa e badava ai figli e alle faccende domestiche. Insieme insegnavano ai figli valori e princìpi. Spesso i ragazzi erano troppo occupati nel dare una mano in casa per poter avere il tempo di combinare grossi guai.
Gli avvenimenti succedutisi dallo scoppio della prima guerra mondiale nel 1914 hanno mandato in frantumi questo quadro idilliaco. Proprio come aveva profetizzato Gesù, il nostro è stato un secolo di guerre brutali, illegalità e penurie di viveri. (Matteo 24:4-14) Con quale risultato? Un drastico cambiamento nel nostro modo di vivere. Quest’era di viaggi separa con immense distanze familiari che viaggiano da soli. Molte donne, liberate grazie al progresso tecnologico da gran parte degli ingrati lavori domestici, hanno abbandonato la vita domestica per trovare lavoro fuori casa. Insegnanti e puericultrici hanno sostituito i genitori. I figli lottano contro la noia mentre gli elettrodomestici sbrigano le faccende di casa.
Questi recenti sviluppi hanno sensibilmente accresciuto le tensioni in seno alle famiglie. Il numero dei divorzi è vertiginosamente salito, così come quello delle famiglie con un solo genitore. Circa la difficoltà di allevare un figlio da soli, una madre senza coniuge ha detto: “Quando rientro a casa dall’ufficio, i miei figli sono usciti da scuola da tre ore. Mi è impossibile sapere cosa stiano facendo. Sono sicura che mia figlia, 16 anni, fa l’amore con un ragazzo della sua classe, e che mio figlio, 13 anni, dopo la scuola se ne va sempre al biliardo”.
Vittime della generazione dell’“Io”
Forse nessun’altra generazione è stata così ossessionata dai “diritti” personali. Di conseguenza, secondo un noto psicologo, i genitori “hanno cominciato gradualmente a permettere ai figli di discutere con loro, di far valere le loro ragioni e i loro sentimenti e anche di essere un po’ disubbidienti”. È buono questo?
Robert Coles, premio Pulitzer, ha detto: “Molti genitori hanno paura di allevare i figli secondo le proprie convinzioni e i propri princìpi morali. Sono intimiditi da tutti questi esperti che scrivono libri su come educare i figli e che dicono loro ciò che devono fare”. Vittime di teorie permissive sull’educazione dei figli, i genitori si ritrovano ad assecondarne i capricci solo per doversi poi scontrare con la veracità di questa dichiarazione biblica: “Se uno tratta delicatamente il suo servitore dalla giovinezza, [questi] nella sua vita di poi diverrà perfino ingrato”. — Proverbi 29:21.
Effetti della televisione
Di recente l’Istituto nazionale americano di igiene mentale ha pubblicato un esauriente rapporto intitolato “Televisione e comportamento”. Il rapporto indica che la TV, oltre a bombardare la mente con violenza insensata e immoralità, ha altri effetti deleteri sulla vita familiare. Per esempio, “in un numero sorprendentemente alto di casi”, la scelta del programma da guardare è lasciata ai figli, che “spesso si ergono ad arbitri di ciò che la famiglia vedrà o non vedrà; sono loro che prendono le decisioni in casa”.
Un libro (Generation of Narcissus) sostiene che la TV ha un altro aspetto insidioso. Dice che a causa della televisione “i figli percepiscono il mondo cosiddetto reale da un punto di vista del tutto particolare. È un mondo che sembra proiettarsi all’esterno dal loro proprio corpo”. Quindi può accadere che il bambino assuefatto alla televisione sviluppi un concetto della vita completamente egocentrico.
Tutti questi sono fattori che hanno sconvolto l’equilibrio naturale della vita familiare. Ma è vero che i ragazzi reagiscono ribellandosi all’autorità dei genitori?
Disubbidienza: palese e occulta
‘L’aumento dell’illegalità’ fra i giovani è uno dei segni più evidenti che certi giovani si stanno ribellando all’autorità dei genitori. (Matteo 24:12) Per esempio si calcola che “un quarto di tutti i reati gravi commessi a Londra e dintorni sia opera di ragazzi che vanno a scuola”. Negli Stati Uniti “gli arresti di minori per reati violenti . . . sono aumentati fra il 1960 e il 1975 del 293 per cento; e la percentuale complessiva di minorenni arrestati aumenta del 10 per cento all’anno: due volte più di quella degli adulti”. Dalla Cina giungono notizie di “omicidi, frodi, furti, stupri, traffico di droga e ‘racket’” ad opera di minorenni.
In parte questa insolente violenza è rivolta addirittura contro i genitori. Il sociologo Richard J. Gelles ha contribuito a realizzare uno studio dal quale risulta che negli Stati Uniti “più di due milioni e mezzo di adolescenti hanno picchiato almeno una volta un genitore. Quasi 900.000 genitori di adolescenti . . . erano stati presi a pugni o a calci, morsi, percossi con oggetti contundenti, picchiati, minacciati o colpiti con coltelli o con armi da fuoco”. Questi tragici atti sottolineano l’adempimento della predizione biblica secondo cui negli ultimi giorni gli uomini sarebbero stati privi di ‘affetto naturale’. (II Timoteo 3:3) Ed è davvero raggelante la conclusione secondo cui, “in tutta probabilità, sia le percentuali che le proiezioni sono una sottovalutazione delle vere dimensioni della violenza degli adolescenti contro i genitori”. (Il corsivo è nostro). — The Urban & Social Change Review, Vol. 15, n. 1, 1982.
La promiscuità sessuale è un altro modo in cui i giovani vanno contro i desideri dei genitori. Un’indagine ha rivelato che, su 160.000 ragazzi americani, il 31 per cento di quelli fra i 13 e i 15 anni ammettono di aver avuto rapporti sessuali. Nel gruppo fra i 16 e i 18 anni, la cifra sale al 58 per cento. Similmente si dice che in Giappone “il numero delle adolescenti che hanno rapporti sessuali è considerevolmente salito negli ultimi sette anni”.
Alcuni adolescenti fanno di nascosto uso di alcolici o di droghe. Il 43 per cento degli intervistati ha ammesso di aver fumato marijuana. I ricercatori ritengono quindi che fumare marijuana sia ‘un passatempo regolare di molti adolescenti’. La metà ha detto che avrebbero mentito ai genitori se questi avessero chiesto loro se fumavano marijuana.
Altri giovani, frustrati a causa di genitori che esigono buoni risultati a scuola ma che nello stesso tempo danno loro scarso aiuto, si ribellano silenziosamente andando di proposito male a scuola. Altri ancora disubbidisconoa non lasciandosi convincere a seguire le norme morali e religiose dei genitori. Solo il 53 per cento dei ragazzi intervistati ha detto di voler seguire la religione dei genitori. Gli altri hanno detto di non avere questa intenzione o di non esserne certi. Che delusione per i genitori! Solo il 17 per cento ha detto di gradire i consigli dei genitori in fatto di sesso; una percentuale ancora minore chiederebbe consiglio ai genitori circa la droga. Queste divergenze d’opinione trasformano le case in campi di battaglia.
Cosa potete fare
Si può quindi dire con certezza che la nostra è una generazione particolare, cresciuta in circostanze particolari. La tendenza mondiale alla disubbidienza, sommata ad altre prove, ci porta inevitabilmente a concludere che viviamo negli ultimi giorni.
Nondimeno i testimoni di Geova riscontrano che uno studio della Bibbia, e non le contrastanti teorie moderne sull’educazione dei figli, li prepara ad affrontare i problemi di oggi. Trovano pratico e realistico il comando di Efesini 6:1-4: “Figli, siate ubbidienti ai vostri genitori unitamente al Signore, poiché questo è giusto . . . E voi, padri, non irritate i vostri figli, ma continuate ad allevarli nella disciplina e nell’autorevole consiglio di Geova”. I Testimoni sarebbero perciò felici di aiutarvi a cominciare uno studio sistematico della Bibbia.
Anche se non siete genitori, trarrete grande beneficio dallo studio della Bibbia. Esaminando più a fondo la Parola di Dio, imparerete a conoscere Dio e i suoi propositi. Questa è la condotta saggia, perché la Bibbia esorta: “Cercate la giustizia, cercate la mansuetudine. Probabilmente potrete esser nascosti nel giorno dell’ira di Geova”. — Sofonia 2:3.
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