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Insegnanti di una religione facileLa Torre di Guardia 1959 | 15 febbraio
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quelli della disciplina, della padronanza di sé, delle rinunce per la cooperazione e dell’amore, avrà forse una vita di serenità? O è destinata al disastro? Che cosa si può dunque dire della grande famiglia di Cristiani professanti della Cristianità? Non solo essa agisce secondo il principio del proprio comodo ma è simile ad una famiglia in cui i figli dettano ai genitori il modo nel quale dovrebbero essere ammaestrati e istruiti. Invece di prendere l’iniziativa e di insegnare la pura e genuina Parola di Dio, gli insegnanti religiosi accontentano le masse. C’è forse da meravigliarsi se la facile religione della Cristianità ha naufragato in due guerre mondiali?
Anche prima della seconda guerra mondiale il missionario e medico dott. Albert Schweitzer scrisse nel suo Christianity and the Religions of the World: “Un’amara umiliazione attende noi tutti che predichiamo il Vangelo in terre lontane. ‘Dov’è, in realtà, la vostra religione etica?’ Questa è la domanda che ci viene rivolta, indipendentemente da dove ci troviamo, fra popoli primitivi in luoghi remoti o fra le classi istruite dei grandi centri di civiltà orientale ed africana. Quello che il Cristianesimo ha compiuto come religione di amore si suppone sia stato cancellato dal fatto che esso non ha educato le nazioni cristiane ad essere pacifiche, e che nella Guerra è stato associato a tanta mondanità e a tanto odio, da cui fino ad oggi non si è ancora allontanato. Esso è stato grandemente infedele allo spirito di Gesù. . . . E perché siamo caduti così in basso? Perché abbiamo immaginato che fosse una cosa facile avere lo spirito di Gesù”.
Dato che la Cristianità ha riconosciuto di essere caduta tanto in basso, perché gli insegnanti religiosi continuano ad insegnare una religione facile? La risposta ci viene dagli insegnanti stessi. “Ci sono cose che sappiamo dovremmo fare, ma temiamo di perdere il nostro lavoro facendole”, disse il dott. Benjamin E. Mays, presidente del Morehouse College di Atlanta nella Georgia. “Dopo tutto, un ministro deve vivere. Forse è il desiderio di avere sicurezza economica, di essere approvati e accettati dalla società, che indebolisce il messaggio della chiesa”. Indubbiamente per ragioni simili il dott. Paul Calvin Payne, ministro presbiteriano di Filadelfia, disse: “Non abbiamo osato affrontare le nostre congregazioni con un severo messaggio del vangelo”. Ed il prelato britannico H. R. L. Sheppard una volta spiegò: “La nostra superbia, i nostri privilegi, la nostra dignità sono gli impedimenti”.
LA RELIGIONE FACILE È CONTRO IL VERO CRISTIANESIMO
Gli insegnanti religiosi sanno pertanto quello che accadrebbe se insegnassero la genuina Parola di Dio, se insistessero sull’ubbidienza ai comandi di Cristo. Sanno che, nonostante sia a somiglianza di Cristo al cento per cento, le masse troverebbero tale concezione dell’adorazione troppo rigida, troppo restrittiva, troppo severa. Gli insegnanti sanno ciò che accadrebbe se le masse trovassero che la loro religione incidesse direttamente sulle loro abitudini, richiedesse di essere moralmente del tutto in armonia con la Parola di Dio ed influisse perfino sul loro modo di fare gli affari, modificando così tutto l’aspetto della loro vita. No, non ne sarebbero entusiaste; la lascierebbero per una più facile, proprio come Cristo Gesù predisse, come è chiaramente indicato nella versione italiana della Bibbia di Giovanni Luzzi:
“Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entran per essa. Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi son quelli che la trovano”. — Matt. 7:13, 14.
Non molti, in confronto ai milioni di professanti Cristiani della Cristianità, rimarrebbero in una religione che richiedesse di entrare “per la porta stretta”. Sapendo ciò, i capi religiosi della Cristianità guidano le masse per la via spaziosa. “Se le chiese domani dovessero diventare completamente cristiane”, scrisse il prelato anglicano H. R. L. Sheppard nel suo libro The Impatience of a Parson, “e se tutti i loro ministri dovessero profetizzare, cioè, dichiarare l’ardente Parola di Dio al popolo, è più che probabile che i luoghi d’adorazione sarebbero più vuoti di quanto lo sono oggi, ed è certo che un considerevole numero di profeti sarebbero lapidati. I profeti non ci piacciono finché non sono morti, ed anche allora mentre celebriamo la loro memoria con lapidi e diffondiamo il loro messaggio in tutti i tempi in una forma che essi avrebbero particolarmente disapprovato, saremmo gravemente turbati se . . . essi contemplassero di ritornare per continuare nella loro noiosa abitudine di dire cose spiacevoli. Non so . . . quale risultato si avrebbe se il Cristianesimo fosse presentato agli uomini in tutta la sua originale freschezza”.
Ma quel risultato è noto. È noto a centinaia di migliaia di persone, di ogni nazione, razza e lingua, che hanno accettato. Hanno accettato il “sano insegnamento” da cui le masse si allontanano. Sì, hanno accettato la buona notizia del regno di Dio che viene predicata in tutto il mondo dalla società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova.
E perché hanno accettato? Perché vedono nella società del Nuovo Mondo i frutti cristiani di amore, di vera moralità cristiana e di insegnamenti che non sono stati modificati per compiacere coloro che vogliono farsi solleticare le orecchie. Vedono dove sono condotte le masse dalla facile religione della Cristianità e conoscono il principio biblico: “Se dunque un cieco guida un cieco, entrambi cadranno in una fossa”. Hanno preso la decisione che influisce sul loro destino eterno. — Matt. 15:14.
Religione facile o Cristianesimo originale: quale sceglierete voi?
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Il consiglio di un ecclesiastico si ripercuote su di luiLa Torre di Guardia 1959 | 15 febbraio
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Il consiglio di un ecclesiastico si ripercuote su di lui
● A quelli che vivono figurativamente in case di vetro, un proverbio popolare consiglia di non lanciare sassi. Un villaggio nel paese di Panama minacciava di cacciare a sassate i missionari della Torre di Guardia ogni volta che essi vi andavano per predicare. Il popolo infine mise in atto la sua minaccia, ma invece di cacciare a sassate i testimoni di Geova sfogò la sua ira cacciando dalla cittadina a sassate il sacerdote a causa di una discussione sui fondi che erano stati raccolti per una fiesta. Un uomo fece un’osservazione con un missionario della Torre di Guardia: “Gli abbiamo fatto ciò che lui sempre voleva facessimo a voi”. Il villaggio è stato scomunicato, le porte della chiesa sono chiuse. Ora, tuttavia, i testimoni di Geova sono ben ricevuti. Per questo motivo è stata offerta alle persone di quei paraggi un’opportunità che non avevano mai avuta prima, cioè, la possibilità di imparare e capire la Bibbia. Le persone della cittadina sono impazienti di scoprire qual è realmente il vero Cristianesimo.
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