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  • Insegnate ai fanciulli a essere altruisti
    Svegliatevi! 1975 | 22 novembre
    • Ma non mi piace quando piange. Credo si stia viziando”. Quando le chiesero che cosa intendeva fare, disse: “Appena potrà capire, faremo una chiacchierata”.

      Spesso i fratelli e le sorelle crescono gelosi l’uno dell’altro, o diventano permalosi. Ma evitando di fare preferenze e spiegando il perché delle loro azioni, i genitori possono far molto per risolvere questo problema. Una madre con tre figli osservò:

      “Man mano che crescevano, i nostri due figli minori mostrarono un certo risentimento quando il maggiore riceveva qualche capo di vestiario o dono in più. Ma spiegammo che alla sua età ne aveva più bisogno di loro. Gli assicurammo che quando fosse venuto il loro momento anch’essi avrebbero ricevuto lo stesso trattamento. Ora che nostra figlia ha quell’età, lo riconosce”.

      È utile servire gli altri

      Uno dei più grandi doni che potete fare ai vostri figli è di destare in loro il desiderio di servire altri, di dedicare tempo a quelli che sono nel bisogno, mostrando loro comprensione e attenzione. Considerate i commenti di un dodicenne che imparò questa lezione:

      “Recentemente un ragazzo del nostro isolato ha perso il padre, e questo mi ha fatto molto dispiacere. Volevo fare qualcosa per aiutarlo e così ne ho parlato a papà, ed egli ha detto che potevamo farlo partecipare ad alcune attività della nostra famiglia. L’ho invitato a casa nostra, ma pare che ora non voglia stare con nessuno. Ma continuerò a invitarlo”.

      I vostri figli hanno tanto interesse? Mostrano considerazione per gli altri? Sì, se ve li incoraggiate.

      I figli che sono incoraggiati a essere altruisti hanno davvero molti vantaggi. Provano un senso di benessere e sicurezza. Sono più calmi ed equilibrati. Sono meglio preparati ai loro futuri compiti di mariti, di mogli e, infine, di genitori. E apprezzano la veracità delle parole del Signore Gesù Cristo: “Vi è più felicità nel dare che nel ricevere”. — Atti 20:35.

  • La sorprendente facoltà dell’udito
    Svegliatevi! 1975 | 22 novembre
    • La sorprendente facoltà dell’udito

      SE AVETE un buon udito, avete qualcosa di veramente prezioso. Pensate! Potete ascoltare il melodioso canto di un uccello, il mormorio di un ruscello, la voce di una persona amata. Con gli orecchi ricevete anche messaggi che possono salvarvi la vita, forse dal clacson di un’auto, da una sirena o da un allarme antincendio.

      Tuttavia, vi siete mai soffermati a pensare al sorprendente senso dell’udito? E che dire di quello posseduto da altre creature? Anche un breve esame può essere affascinante.

      Che cosa vi permette di udire?

      Dando uno sguardo all’illustrazione che accompagna l’articolo vedrete che l’orecchio è molto più che un organo simile a una tromba da un lato della testa. Quella parte è solo il padiglione auricolare. Esso capta le onde sonore e le fa proseguire, lungo il condotto uditivo esterno. In esso ci sono piccoli peli e ghiandole produttrici di cera. A che cosa servono? A impedire che polvere, insetti, ecc., penetrino in profondità, causando danno.

      Quando le onde sonore arrivano all’estremità del condotto, battono sul timpano, fatto di tessuto sottile e teso. Le risultanti vibrazioni sono amplificate e trasmesse all’orecchio medio da tre piccole ossa, gli ossicini. Per la loro forma sono comunemente detti martello, incudine e staffa. La staffa “batte” sulla membrana della “finestra ovale”, trasmettendo le vibrazioni all’orecchio interno pieno di liquido. Le onde sonore entrano nell’orecchio interno anche dalla “finestra rotonda”, situata sotto la “finestra ovale”. Alcune onde giungono all’orecchio interno pure passando per le ossa del cranio.

      Sotto il vestibolo centrale dell’orecchio interno vi sono i canali semicircolari. I movimenti del liquido in essi contenuto vi permettono di mantenere l’equilibrio fisico. Comunque, l’udito ha a che fare con la chiocciola. Le onde sonore che attraversano il liquido fanno muovere la membrana basilare della chiocciola. A sua volta, il suo movimento fa vibrare le cellule ciliate che formano l’organo del Corti. Questo movimento stimola i nervi attaccati alle cellule ciliate. Questi nervi, infine, attraverso il nervo acustico, mandano messaggi sotto forma di impulsi elettrici al centro acustico del cervello. Tutto questo è risaputo, ma gli uomini di scienza non sanno ancora come si faccia a capire tali segnali.

      Una parola su ciò che udite

      Non potete udire tutti i suoni che vi circondano, ed è bene. Quando eravate in fasce, la vostra capacità uditiva andava da 15 a 30.000 cicli, o vibrazioni, al secondo. Ma diciamo che fosse molto inferiore a 15 cicli. Allora avreste udito anche i vostri battiti cardiaci, perfino i movimenti delle ossa e dei muscoli!

      Benché abbia certe limitazioni, la facoltà uditiva è sorprendente. Mentre c’è differenza fra le persone, in genere il più alto suono tollerabile è 2.000.000.000.000 di volte maggiore del suono meno percettibile! In effetti, l’orecchio umano ha la massima sensibilità pratica per i suoi bisogni.

      Col passare degli anni, naturalmente, la facoltà uditiva delle creature umane imperfette diminuisce progressivamente. Fra l’altro, questo avviene perché i tessuti dell’orecchio interno perdono la loro elasticità. Si afferma che il livello superiore della capacità uditiva scende da 30.000 cicli quando si è bambini a circa 4.000 cicli verso gli ottant’anni. Ciò nondimeno, anche questo basta per una conversazione normale.

      Un vero capolavoro!

      Gli orecchi hanno un sistema incorporato che li protegge dai rumori troppo forti. Certo, se vicino a voi ha luogo un’improvvisa esplosione le eccessive vibrazioni potrebbero danneggiare irreparabilmente il vostro complesso apparato uditivo. Ma se un rumore diventa molto forte gradualmente, i muscoli a rapida azione possono ‘abbassare il volume’. La membrana timpanica si tende per ridurre le sue proprie vibrazioni e i muscoli dell’orecchio medio fanno contrarre gli ossicini. Pertanto la staffa non trasmette all’orecchio interno tali ampie vibrazioni attraverso la “finestra ovale”.

      Una funzione protettiva è svolta anche dalla tromba di Eustachio, che va dalla cavità nasale all’orecchio medio. Questo condotto fa passare l’aria e mantiene la pressione interna del timpano uguale a quella esterna. Essa protegge dunque il timpano, evitandone la rottura dovuta a un grande cambiamento della pressione esterna dell’aria.

      Pensate anche ai suoni che udite. In modo sorprendente, distinguete fra il rumoreggiare del tuono e lo strepito delle ruote di un treno, fra i passi di una persona e lo scalpitio di un cavallo, anche se non vedete da dove proviene il rumore. Inoltre, di solito si possono ‘sintonizzare’ gli orecchi sui suoni. Forse vi è caduta una moneta e non avete visto dov’è andata a finire. Tuttavia, l’avete sentita battere per terra, rimbalzando forse una o due volte. Poi avete sentito che rotolava, sbattendo contro una sedia. Infine, avete sentito il tintinnio della moneta prima che si fermasse. Entrambi gli orecchi vi aiutano a individuare il punto.

      Non senza buona ragione è stato detto dell’orecchio umano: “Se un ingegnere dovesse riprodurne il funzionamento, dovrebbe racchiudere in uno spazio di circa sedici centimetri cubi un apparato sonoro comprendente un adattatore d’impedenza, un analizzatore meccanico a vasto raggio, un dispositivo mobile di relè e amplificazione, un convertitore di energia meccanica in energia elettrica a più canali, un apparecchio per mantenere il delicato bilanciamento idraulico e un dispositivo per comunicazioni interne a due vie. Anche se potesse compiere questo prodigio della miniaturizzazione, non potrebbe probabilmente sperare di uguagliare ciò che fa l’orecchio”. — Sound and Hearing, di S. S. Stevens, Fred Warshofsky e degli editori di Life, pagina 38.

      Sì, l’orecchio umano è un vero capolavoro. Che appropriata dimostrazione della sapienza di Geova Dio, l’incomparabile Fattore dell’orecchio che ode! — Prov. 20:12.

      L’udito nel mondo animale

      Avete ragione d’essere colpiti dalla meraviglia dell’udito umano. Ma che dire di quello di altre creature? L’orecchio esterno di cani, gatti, cavalli e scimmie è visibile, ed è noto che tali animali rispondono ai suoni. E sebbene agli uccelli manchino gli orecchi esterni, la maggioranza delle persone sa bene che queste creature odono. In effetti, la capacità uditiva di un uccello è quasi come quella dell’uomo. Che dire dei serpenti? Possono udire?

      Alcuni naturalisti sostengono che i serpenti non possano udire. In effetti, però,

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