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‘Scegli uomini capaci, che temano Dio’La Torre di Guardia 1984 | 15 febbraio
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‘Scegli uomini capaci, che temano Dio’
“Ma tu stesso devi cercare fra tutto il popolo uomini capaci, timorati di Dio, onesti e incorruttibili, e costituirli sul popolo”. — ESODO 18:21, “The New English Bible”.
1. Perché i termini “sorvegliante” e “anziano” rivestono particolare interesse per i testimoni di Geova?
“DAI tempi di Omero [verso il IX secolo a.E.V.] ai nostri, molte parole sono morte; molte altre sono nate. Epìskopos [sorvegliante] e presbỳteros [anziano] sono sopravvissute”. Questo commento di un moderno studioso di greco sottolinea la vitalità dei termini greci tradotti “sorvegliante” e “anziano”. Da migliaia d’anni queste parole sono parte integrante della disposizione organizzativa di Geova per il suo popolo. Se frequentate i testimoni di Geova, la seguente trattazione di come questi termini entrarono nell’uso della congregazione cristiana sarà per voi particolarmente interessante.
2, 3. Mosè chi dovette convincere per poter prestare servizio come condottiero degli israeliti nominato da Dio?
2 La storia biblica, ovviamente, ci riporta molto più indietro dei tempi del poeta greco Omero. Nel XVI secolo a.E.V. Mosè ricevette incarico da Geova di tornare in Egitto e liberare gli israeliti dalla schiavitù. Essendo stato lontano dal suo popolo per circa 40 anni, a chi avrebbe dovuto presentare le proprie credenziali? “Va”, disse Dio, “e dovrai raccogliere gli anziani [greco: gerousìa, “consiglio di anziani”; vedi la Versione dei Settanta] d’Israele . . . E per certo ascolteranno la tua voce, e dovrai andare, tu e gli anziani d’Israele, dal re d’Egitto”. — Esodo 3:16, 18.
3 A quanto risulta, sin dal tempo dei patriarchi gli uomini anziani erano altamente rispettati in virtù della loro esperienza, conoscenza, saggezza e giudizio. Erano loro quelli che Mosè doveva convincere perché lo accettassero quale condottiero nominato da Dio per liberarli.
Requisiti degli anziani d’Israele
4. Quale suggerimento diede Ietro a Mosè, e con quale risultato?
4 Una volta che gli israeliti si trovarono nel deserto, liberi dai loro oppressori egiziani, la responsabilità di Mosè come giudice della nazione si fece schiacciante. Suo suocero Ietro, che era andato a trovarlo, se ne accorse subito, e gli diede un suggerimento pratico che evidentemente aveva l’approvazione di Geova: “Come fai non va bene. Sicuramente ti consumerai, tu e questo popolo che è con te, perché questa cosa è un peso troppo grave per te. Non la puoi fare da solo. Ora ascolta la mia voce. Io ti consiglierò, e Dio mostrerà d’essere con te. Tu stesso servi come rappresentante del popolo dinanzi al vero Dio . . . Ma tu stesso dovresti scegliere da tutto il popolo uomini capaci, che temono Dio, uomini fidati, che odiano il profitto ingiusto . . . ed essi devono portare il peso con te”. (Esodo 18:17-23) Questo nuovo ordinamento giudiziario in Israele servì a suddividere il peso fra vari uomini capaci. La congregazione d’Israele aveva ora un corpo organizzato di anziani qualificati per risolvere questioni giudiziarie e dispute.
5. Mosè poteva forse scegliere qualsiasi uomo anziano disponibile?
5 Che differenza con l’attuale sistema mondiale, dove così pochi apprezzano veramente i nobili princìpi, dove la corruzione contagia governanti e governati! Nell’antico Israele gli uomini che dovevano prestare servizio con Mosè nell’amministrare la giustizia dovevano essere cercati con scrupolosità. Come disse Ietro, “tu stesso devi cercare fra tutto il popolo uomini capaci, timorati di Dio, onesti e incorruttibili, e costituirli sul popolo”. (Esodo 18:21, The New English Bible) Non si trattava di scegliere semplici uomini d’età avanzata. Mosè doveva “cercare” uomini capaci, qualificati, incorruttibili. Che norma meravigliosa per quelli che devono aver cura degli interessi del popolo di Geova oggi!
Anziani autorizzati da Geova
6, 7. Cosa fece Geova per nominare gli anziani d’Israele?
6 Qualche tempo dopo, gli israeliti si lamentarono delle condizioni di vita nel deserto. Mosè, pensando che il peso di amministrare la nazione fosse ora troppo grande per lui, confessò il problema a Geova. Quale soluzione trovò Dio? Si legge che “a sua volta Geova disse a Mosè: ‘Raccoglimi settanta uomini degli anziani [greco: presbytèron, nella Versione dei Settanta] d’Israele, che in effetti sai d’essere degli anziani [presbyteroi] del popolo e dei suoi ufficiali, . . . e dovrò togliere dello spirito che è su di te e porlo su di loro, e dovranno aiutarti a portare il carico’”. — Numeri 11:16, 17.
7 Mosè fece come gli era stato comandato, dopo di che si legge: “Quindi Geova scese in una nuvola e gli parlò e tolse dello spirito che era su di lui e lo pose su ciascuno dei settanta uomini anziani [presbytèrous]. E avvenne che appena lo spirito si posò su di essi, agivano da profeti”. (Numeri 11:24, 25) Questa fu una chiara prova della nomina teocratica di questi “anziani”. Geova aveva organizzato il suo popolo per liberarlo dalla schiavitù e ora si serviva di ‘uomini capaci, fidati e timorati di Dio’ che condividessero con Mosè la responsabilità di guidare il popolo e di provvedere all’amministrazione.
8. Quando gli israeliti si stabilirono nella Terra Promessa, quali compiti assolsero gli anziani?
8 A suo tempo i nomadi israeliti conquistarono la Terra Promessa e ripresero a dimorare stabilmente in paesi e città, così come avevano fatto in Egitto. Questo per gli anziani significò divenire responsabili del popolo a livello di comunità. Agivano come corpo di sorveglianti nelle rispettive comunità, provvedendo giudici e funzionari per amministrare la giustizia e mantenere la pace, l’ordine e la salute spirituale. — Deuteronomio 16:18-20; 25:7-9; Rut 4:1-12.
È sufficiente avere i capelli grigi?
9, 10. Oltre alla maturità fisica, quali sono altri requisiti degli “anziani”? Fornite prove scritturali.
9 Quanto detto sopra significa forse che in Israele qualsiasi uomo anziano fosse automaticamente un “anziano” con un incarico giudiziario o amministrativo? Il fatto di superare una determinata età faceva di un israelita un “anziano” in questo senso? No, non sarebbe ragionevole pensarlo. Eliu espresse chiaramente la questione dicendo: “Non sono quelli che semplicemente abbondano nei giorni a mostrarsi saggi, né quelli che sono soltanto vecchi a comprendere il giudizio”. E il saggio congregatore scrisse: “I capelli grigi sono una corona di bellezza quando si trovano nella via della giustizia”. (Giobbe 32:6, 9; Proverbi 16:31; Ecclesiaste 12:9, 10) Le Scritture Ebraiche mostrano chiaramente che nell’“anziano” qualificato l’età avanzata e l’esperienza dovevano essere accompagnate dalla saggezza e da una giusta condotta.
10 Comunque, l’età e l’esperienza sono molto preziose. Onde essere idonei per ricevere privilegi di servizio, gli anziani devono accettare la guida dello spirito di Dio e acquistare intendimento della sua Parola. Non basta saper citare scritture. Per un “anziano” è indispensabile saperle applicare saggiamente. — Proverbi 4:7-9; Tito 1:9.
Anziani nella congregazione cristiana
11, 12. (a) Quando Gesù Cristo era sulla terra, le comunità ebraiche avevano ancora anziani? (b) Nell’ambito di quale disposizione vengono nominati anziani nella congregazione cristiana?
11 Da ciò che abbiamo considerato, è ovvio che fin dai tempi antichi sono stati impiegati “anziani” qualificati per prendere la direttiva fra il popolo di Geova. Quando Gesù Cristo venne sulla terra, gli ebrei avevano già istituito a Gerusalemme un corpo centrale di sacerdoti e anziani chiamato Sinedrio, che serviva da alta corte giudaica. (Matteo 26:57-68) Nondimeno c’è motivo di ritenere che gruppi di anziani fossero ancora attivi nelle comunità cittadine e non soltanto a livello nazionale. — Luca 7:3-5.
12 Tenendo presente questo contesto storico, è facile capire come la primitiva congregazione cristiana continuasse a seguire una disposizione teocratica simile a quella approvata da Geova ai giorni di Mosè. Sotto la guida dello spirito santo di Dio, coloro che venivano nominati “anziani” nella congregazione cristiana dovevano essere ‘uomini capaci, onesti, incorruttibili e timorati di Dio’.
13. Perché nella congregazione cristiana c’era bisogno di uomini capaci e attivi?
13 Dalla Pentecoste del 33 E.V. in poi, la congregazione dei credenti crebbe rapidamente. (Atti 2:41; 4:4) Non erano gruppi appartati che studiavano la Bibbia segretamente, come una specie di setta essena. Il cristianesimo non era un fatto riservato. Doveva essere portato all’attenzione di tutti, essere annunciato alle nazioni. (Matteo 5:14-16; 28:19, 20) Per questo motivo ci volevano uomini capaci e attivi che prendessero la direttiva nella congregazione cristiana. Logicamente sarebbero stati gli “anziani”.
Requisiti degli “anziani”
14. Quali requisiti degli anziani sottolineò Pietro?
14 Entro il settimo decennio dell’era volgare erano stati sicuramente stabiliti i requisiti spirituali degli anziani che dovevano prendere la direttiva nella congregazione cristiana. Vi si fa molte volte riferimento, infatti, negli scritti degli apostoli Pietro e Paolo. Per esempio, Pietro scrisse:
“Perciò, agli anziani fra voi do questa esortazione . . . : Pascete il gregge di Dio affidato alla vostra cura, non per forza, ma volontariamente; né per amore di guadagno disonesto, ma premurosamente; né come signoreggiando su quelli che sono l’eredità di Dio, ma divenendo esempi del gregge”. (I Pietro 5:1-3)
Logicamente, quando Pietro sottolineò che gli “anziani” non dovevano prestare servizio “per amore di guadagno disonesto, ma premurosamente”, stava ripetendo il consiglio dato a Mosè di scegliere ‘uomini capaci, timorati di Dio, fidati, che odiassero il profitto ingiusto’. — Esodo 18:21.
15. Quali requisiti degli anziani elencò Paolo?
15 Scrivendo al suo fidato collaboratore Tito, che prestava servizio nell’isola mediterranea di Creta, Paolo gli diede istruzioni di ‘correggere le cose che erano difettose’ nelle congregazioni e di ‘fare nomine di anziani [presbytèrous] di città in città’. È interessante notare che la parola greca tradotta “anziani” dà l’idea di “un uomo maturo, in grado di guidare la famiglia o il popolo in virtù della propria esperienza e prudenza”. (Episcopos y Presbyteros, del prof. Manuel Guerra y Gómez) Questo è messo in risalto anche dai requisiti che Paolo elencò a Tito per i cristiani che dovevano prestare servizio come sorveglianti. Egli scrisse:
“Se vi è alcuno libero da accusa, marito di una sola moglie, che abbia figli credenti non accusati di dissolutezza né di insubordinazione. Poiché il sorvegliante [greco: epìskopon] dev’esser libero da accusa quale economo di Dio, non caparbio, non incline all’ira, non ebbro schiamazzatore, non percotitore, non avido di guadagno disonesto, ma ospitale, amante della bontà, sano di mente, giusto, leale, padrone di sé, che si attenga fermamente alla fedele parola in quanto alla sua arte d’insegnare, affinché sia in grado di esortare mediante l’insegnamento che è sano e di riprendere quelli che contraddicono”. (Tito 1:5-9, NW)
Un attento esame di questi requisiti ci aiuta a capire che nella congregazione cristiana un “anziano” doveva soddisfare un’alta norma di condotta e spiritualità.
16. Come sappiamo che nel primo secolo E.V. gli anziani erano anche sorveglianti?
16 È anche interessante notare l’uso che Paolo fa dei termini greci presbỳteros ed epìskopos, “anziano” e “sorvegliante”. Da questo deduciamo che gli anziani qualificati assolvevano nelle congregazioni i compiti di un sorvegliante. Altre scritture mostrano che nella stessa congregazione potevano esserci diversi anziani o sorveglianti. — Atti 14:23; 20:28; Filippesi 1:1.
17. (a) Quali requisiti dei sorveglianti Paolo indicò a Timoteo? (b) Perché un anziano deve anche essere attivo nell’opera di predicazione?
17 Anche scrivendo a Timoteo Paolo elencò i requisiti dei sorveglianti, ma in termini leggermente diversi, forse in considerazione di circostanze diverse. (I Timoteo 3:1-7) Dato che la primitiva congregazione cristiana era per sua natura un’organizzazione di evangelizzatori, si dava per scontato che quegli anziani fossero anche zelanti nel proclamare la buona notizia. Non c’era posto per l’indolenza. — Luca 24:46-48; I Corinti 9:16; confronta Matteo 25:24-27.
Subentra l’apostasia
18. Come influì l’apostasia sull’incarico di sorvegliante?
18 Mentre la congregazione entrava nel secondo e nel terzo secolo, le cose cominciarono a cambiare. L’apostasia predetta mise radici. (Atti 20:29, 30; II Pietro 2:1) Nelle congregazioni sorsero uomini ambiziosi fra gli stessi anziani. Mossi da errati motivi, cominciarono a considerare il loro incarico di sorveglianti come una posizione di potere e prestigio. Certi sorveglianti di congregazione divennero addirittura “vescovi” che governavano su una diocesi o gruppo di chiese. Col tempo questi vescovi furono eletti dai laici, alcuni dei quali erano influenti governanti. Così, come scrive uno storico cattolico, “questo costituì un serio pericolo, specialmente per il fatto che il prestigio dell’episcopato aumentava e che queste cariche comportavano notevoli introiti e interessi materiali . . . [per cui] le sedi più influenti [i vescovadi] vennero occupate da uomini politici”.
19. Quale fu il risultato finale dell’apostasia?
19 Sì, ogni vescovo fu innalzato come un potente monarca. Questo a sua volta favorì le divisioni e gli scismi della cristianità, che da tempo aveva cessato di rappresentare il vero cristianesimo. La disposizione teocratica che prevedeva anziani-sorveglianti capaci, onesti, di mente spirituale, degenerò in una gerarchia ecclesiastica. Il servizio volontario reso alla congregazione si trasformò in una professione retribuita che richiedeva anni di istruzione superiore in teologia, filosofia e diritto canonico.
20. A quali domande si dovrà rispondere?
20 Significava questo che il vero cristianesimo, con la sua originale struttura teocratica seguita in ogni congregazione, non sarebbe più stato ristabilito? Significava che la sana semplicità del servizio reso da “anziani” o “sorveglianti” era andata perduta per sempre? E che dire della profezia di Isaia, che additava un raffinamento dell’organizzazione teocratica? Essa diceva: “Invece del rame farò venire l’oro, invece del ferro farò venire l’argento, e invece del legno, il rame, e invece delle pietre, il ferro; e per certo nominerò la pace tuoi sorveglianti e la giustizia tuoi soprintendenti”. (Isaia 60:17) Il seguente articolo risponderà a queste importanti domande.
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“Ricordate quelli che prendono la direttiva fra voi”La Torre di Guardia 1984 | 15 febbraio
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“Ricordate quelli che prendono la direttiva fra voi”
“Ricordate quelli che prendono la direttiva fra voi, i quali vi han dichiarato la parola di Dio, e mentre contemplate come va a finire la loro condotta imitate la loro fede”. — EBREI 13:7.
1. Per quanto riguarda la vera adorazione, quali cambiamenti ebbero luogo verso la fine del XIX secolo, ma come venivano scelti gli anziani cristiani?
NELL’ULTIMO quarto del XIX secolo la vera adorazione cominciò ad essere ristabilita tramite un piccolo gruppo di studenti biblici dedicati che si associavano con Charles Taze Russell a Pittsburgh, in Pennsylvania. Innanzi tutto cercarono di ristabilire le vere dottrine bibliche, affinché fossero pure dalla contaminazione delle tradizioni e delle filosofie babiloniche. Comunque, all’inizio il processo di restaurazione fu più lento per quanto riguarda l’organizzazione della congregazione. Gli Studenti Biblici avevano anziani e diaconi (servitori di ministero), ma sotto certi aspetti prevalevano ancora falsi concetti religiosi. Così, all’inizio del XX secolo, gli anziani venivano ancora scelti dalle congregazioni con un sistema di votazioni democratiche, effettuate per alzata di mano.
2. Nonostante ciò, quale alta norma fu stabilita per gli anziani fra il popolo di Geova?
2 Comunque, si richiedeva ugualmente il rispetto di un’alta norma, come si nota dalla Torre di Guardia inglese del 1º novembre 1909, che, a pagina 325, dice: “Nella scelta degli Anziani, i consacrati dovrebbero ricordare la propria responsabilità; non si dovrebbe dare alcun voto senza considerare attentamente la volontà divina e senza aver chiesto in preghiera l’aiuto di Dio”. L’articolo proseguiva indicando tre caratteristiche di un buon anziano: (1) essere un esperto insegnante; (2) insegnare la verità e non l’errore; (3) avere umiltà e devozione, “requisiti basilari e di fondamentale importanza per essere anziani”.
Ristabilito l’ordine teocratico
3, 4. In quanto alle nomine a incarichi di responsabilità nella congregazione, quali cambiamenti storici ebbero luogo (a) nel 1919? (b) nel 1932? (c) nel 1938? (d) nel 1972?
3 Nel 1919 fu compiuto un primo passo per ristabilire il controllo teocratico sulle nomine. Le congregazioni furono invitate a raccomandare un fratello zelante come “direttore del servizio”, perché prendesse la direttiva nella predicazione. Egli non sarebbe stato soggetto alle annuali elezioni locali, ma sarebbe stato nominato direttamente dalla Watch Tower Society, rappresentante legale della congregazione degli unti. Poi, nel 1932, gli anziani elettivi che avrebbero dovuto cooperare col “direttore del servizio” furono sostituiti da un comitato di servizio composto da fratelli maturi che ricoprivano vari incarichi di servizio nella congregazione, sempre eletti però dalla congregazione. Il termine “anziano” fu sostituito da “servitore della compagnia”, “servitore degli studi biblici”, e così via.
4 Il sistema elettivo non fu abbandonato completamente se non nel 1938, quando fu spiegato che l’autorità di fare nomine spettava al Corpo Direttivo della congregazione cristiana mondiale. Da allora in poi uomini qualificati furono nominati direttamente dalla Società come “servitori” perché svolgessero vari compiti nella congregazione. Tuttavia nei numeri della Torre di Guardia del 1º aprile e del 15 maggio 1972 fu esposto un più chiaro intendimento del ruolo degli anziani e sorveglianti. Furono presentate valide ragioni per tornare a usare i termini biblici “anziano” (presbỳteros) e “sorvegliante” (epìskopos).
5. (a) Perché bisogna stare molto attenti nel raccomandare nuovi anziani? (b) Quali fattori si dovrebbero prendere in esame?
5 Ancora una volta si diede risalto alle alte norme stabilite dallo spirito santo ed esposte nella Parola di Dio. Perché questo? Perché, per meritarsi il rispetto, l’anziano deve ‘prendere la direttiva’ nella condotta e nel ministero cristiano prima di essere raccomandato e nominato. (Ebrei 13:7, 17) Perciò i corpi degli anziani non devono essere frettolosi nel raccomandare nuovi anziani. (I Timoteo 3:6; 5:22) Tenete presente che spesso ci vogliono molto più tempo e discussioni per rimuovere un anziano non qualificato di quanti non ne siano stati impiegati nel raccomandarne la nomina. Un’ulteriore indicazione da tener presente è infatti se i componenti della congregazione trattano il fratello come se fosse un anziano già prima della sua nomina. Si è guadagnato il loro rispetto soddisfacendo i requisiti biblici al punto che non ci sono dubbi sulla raccomandazione?
“Che diriga la propria casa in maniera eccellente”
6. Quali sono alcuni requisiti degli anziani relativi alla famiglia?
6 Esaminiamo in breve alcuni requisiti degli anziani così come sono espressi dall’apostolo Paolo, e vediamo cosa significano in termini pratici oggi. Paolo scrisse:
“Se vi è alcuno libero da accusa, marito d’una sola moglie, che abbia figli credenti non accusati di dissolutezza né di insubordinazione”. — Tito 1:6.
“Il sorvegliante dovrebbe perciò essere . . . uomo che diriga la propria casa in maniera eccellente, avendo i figli in sottomissione con ogni serietà; (se in realtà un uomo non sa dirigere la propria casa, come avrà cura della congregazione di Dio?)”. — I Timoteo 3:2, 4, 5.
7. Quale delicato equilibrio deve avere un anziano per quanto riguarda le sue responsabilità familiari e di congregazione?
7 Il requisito di avere debita cura della propria famiglia costituisce una sfida per molti anziani. Come può un anziano prendere la direttiva nella congregazione e nello stesso tempo non trascurare i bisogni spirituali ed emotivi della moglie e dei figli? Non è facile. Ci vuole senz’altro maturità spirituale per mantenere il giusto equilibrio nell’assolvere queste responsabilità. A volte componenti della congregazione pretendono dall’anziano tempo e attenzioni che egli dovrebbe giustamente dedicare alla sua famiglia. Perché è così indispensabile che abbia cura della famiglia? Perché se trascura i suoi rapporti con la famiglia o se i figli minorenni a suo carico diventano spiritualmente negligenti, egli non sarà più qualificato per servire come anziano, indipendentemente da tutte le sue capacità e dal suo zelo. Dobbiamo quindi ricordare che l’opera pastorale comincia in casa! Sì, dev’essere manifestato il giusto equilibrio, sia da parte dell’anziano e della sua famiglia, sia da parte della congregazione in ciò che esige da lui. — Efesini 5:28-33; 6:4; I Timoteo 5:8; I Pietro 3:7.
‘Non caparbio, ma ragionevole’
8, 9. Quali qualità deve manifestare un anziano nei suoi rapporti con gli altri?
8 Un’altra serie di requisiti ha particolare attinenza col modo in cui l’anziano tratta gli altri anziani e la congregazione in generale. Nella sua lettera a Timoteo, Paolo afferma:
“Poiché il sorvegliante dev’essere libero da accusa quale economo di Dio, non caparbio, non incline all’ira, . . . non percotitore, . . . padrone di sé”. — Tito 1:7, 8.
“Non percotitore, ma ragionevole, non bellicoso”. — I Timoteo 3:3.
9 Questi requisiti indicano che un anziano deve imitare la personalità di Cristo. Questa è senz’altro una norma elevata, ma la stessa norma vale per tutti i cristiani! Dobbiamo tutti essere imitatori di Cristo, e ciò significa che dobbiamo essere pacifici. (I Corinti 11:1) Come si espresse lo scrittore biblico Giacomo, “la sapienza dall’alto è prima di tutto casta, quindi pacifica, ragionevole, pronta a ubbidire, piena di misericordia e di buoni frutti . . . Inoltre, il frutto della giustizia si semina in condizioni pacifiche per quelli che fanno la pace”. — Giacomo 3:17, 18.
10, 11. (a) Come può influire sulla congregazione lo spirito di un anziano? (b) Come dovrebbe agire anche quando ci sono divergenze d’opinione?
10 Come anziani, siamo dei ‘pacificatori’? Nessun anziano vorrà essere causa di lotte e contese. Il corpo degli anziani dovrebbe dare l’esempio sotto questo aspetto. Così la congregazione non sarà turbata da dispute fra gli anziani. Dobbiamo tutti ricordare le parole di Paolo: “Desidero che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando mani leali, senza ira e dibattiti”. — I Timoteo 2:8.
11 Di tanto in tanto ci saranno divergenze d’opinione. L’uomo ragionevole, pur avendo forse una forte personalità, non sarà caparbio e ostinato. Sarà disposto a cedere quando non sono in gioco princìpi scritturali. E quando lo sono, comprenderà la saggezza di mantenere la padronanza di sé. Terrà presente il principio di I Corinti 13:4, 5, secondo cui l’amore “non si irrita”. — Colossesi 3:12-14.
‘Che si attenga alla fedele parola’
12. Quali altri importanti requisiti menziona Paolo?
12 Cosa aiuterà un anziano a sviluppare ulteriormente i requisiti essenziali? Anzi, in certi casi, cosa può fare per continuare ad averli? La risposta è in queste parole di Paolo:
“Che si attenga fermamente alla fedele parola in quanto alla sua arte d’insegnare, affinché sia in grado di esortare mediante l’insegnamento che è sano e di riprendere quelli che contraddicono”. — Tito 1:9, NW.
“Qualificato per insegnare”. — I Timoteo 3:2.
13. In che modo un anziano dovrebbe prestare particolare attenzione alla propria salute spirituale?
13 Cosa può fare un anziano per ‘attenersi fermamente alla fedele parola’ ed essere “qualificato per insegnare”? Innanzi tutto deve riservare regolarmente del tempo per lo studio biblico personale. Questo include la preparazione per le adunanze cristiane e per i discorsi che deve pronunciare. Per il bene della propria salute spirituale, questa preparazione non dovrebbe essere superficiale. Per esempio, può volerci poco tempo per sottolineare le risposte di uno studio Torre di Guardia, ma significa questo che egli ha studiato il materiale? Comprende a fondo come è stato svolto il tema? Ha consultato i versetti biblici citati per capirne l’applicazione? Ovviamente è impossibile far questo se ci si limita a sottolineare affrettatamente le risposte. Lo studio personale e familiare richiede tempo. — Giosuè 1:8; Salmo 1:2; 77:6, 12.
14. Cosa può fare un anziano per prestare attenzione alla sua arte d’insegnare?
14 In secondo luogo, dato che i vari impegni non permettono di aver tempo per tutto, un anziano deve prestare particolare attenzione alle pubblicazioni cristiane e ai relativi articoli che influiscono direttamente sulla sua “arte d’insegnare” e sulla sua capacità di ‘esortare e riprendere’. A questo riguardo è utile avere una biblioteca personale pulita e ordinata. Un anziano ha particolarmente bisogno di trovare subito informazioni scritturali accurate, e ciò significa servirsi regolarmente degli indici delle pubblicazioni della Società. Perché tutto questo è importante? L’apostolo Paolo scrive: “Presta costante attenzione a te stesso e al tuo insegnamento. Attieniti a queste cose, poiché facendo questo salverai te stesso e quelli che ti ascoltano”. — I Timoteo 4:16.
15. Perché i consigli non scritturali sono pericolosi?
15 Sì, vita e salvezza possono dipendere dai consigli di un anziano. Ad esempio, in questioni come aborto, trasfusioni di sangue e neutralità cristiana, un anziano può esercitare una profonda influenza — in bene o in male — sulla propria coscienza e su quella altrui, come pure sulla relazione che una persona ha con Geova. Si comprende quindi che non è saggio cercare di rispondere a una domanda se non si è assolutamente certi dei princìpi biblici implicati. Consigli privi di una solida base scritturale possono causare danni irreparabili. — Filippesi 1:9, 10.
16. Perché alcuni anziani hanno commesso gravi peccati, e questo è forse da prendersi alla leggera?
16 Un’altra ragione per prestare attenzione a se stessi come anziani è la necessità di coltivare e mantenere un’intima relazione con Geova. Purtroppo alcuni anziani hanno trascurato questa relazione fino al punto di commettere peccati come l’adulterio. Come è potuto succedere? Semplicemente perché hanno lasciato che Geova e le sue promesse passassero in secondo piano. La loro vista spirituale si è offuscata, e sono stati sopraffatti da egoistici desideri carnali. Incuranti del biasimo recato sul santo nome di Geova e delle sofferenze causate ai loro cari, alcuni anziani non sono stati leali ai loro voti matrimoniali. Costoro sono senz’altro divenuti causa d’inciampo. Il loro peccato non può essere scusato o trattato con leggerezza solo perché viviamo in un’era di permissivismo sessuale. — Matteo 13:41; 18:7-9; Ebrei 13:4.
Anziani fedeli e rispettive mogli
17. Quale ottimo esempio sta dando la maggioranza degli anziani?
17 Va anche detto, però, che, salvo poche eccezioni, in tutto il mondo gli anziani mantengono saldamente l’integrità e si attengono alla verità. Il loro ottimo esempio in oltre 46.000 congregazioni è fonte di incoraggiamento per il popolo di Dio. In questi “tempi difficili”, i sorveglianti scrupolosi sono impegnati giorno e notte, come l’apostolo Paolo. (II Timoteo 3:1; Atti 20:31) Questi anziani sono pronti ad andare a trovare a casa chi è spiritualmente malato, indipendentemente dalla distanza o dalle condizioni atmosferiche. E com’è incoraggiante vedere gli anziani prendere regolarmente la direttiva nel servizio di campo!
18. Che eccellente ruolo assolvono le mogli degli anziani nella congregazione?
18 Apprezziamo molto anche i sacrifici che a volte devono fare le mogli degli anziani. A volte i mariti le lasciano a casa per recarsi ad adunanze speciali o a fare visite pastorali. Qualche volta, a causa di problemi urgenti nella congregazione, capita loro di dover rinunciare a programmi personali meticolosamente preparati. Sì, lodiamo queste brave sorelle anche perché non cercano di carpire al marito informazioni confidenziali. Mostrano rispetto per gli anziani e sono una benedizione per la congregazione. — Confronta Romani 16:12; Tito 2:3-5.
19. (a) Cosa significa essere anziani? (b) Quale domanda possono farsi gli uomini dedicati che non sono anziani?
19 Quando pensiamo al ruolo che gli anziani assolvono oggi nella congregazione cristiana e vediamo come la stragrande maggioranza d’essi si prodiga con altruismo e prende la direttiva in maniera eccellente, il nostro cuore trabocca di gratitudine per Geova, che ha istituito questa amorevole disposizione: uomini capaci, che apprezzano le cose spirituali rendendosi disponibili per servire la congregazione! Per questo Paolo poté dire a Timoteo: “Se un uomo aspira all’incarico di sorvegliante, desidera un’opera eccellente”. Questa “opera eccellente” non conferisce una posizione, potere o prestigio, come nella cristianità. Richiede altruismo, abnegazione e disponibilità a servire. Se sei un uomo dedicato e battezzato, ma non ancora anziano, sei disposto a impegnarti, con un motivo puro, per poter ricevere tale responsabilità? — I Timoteo 3:1; Luca 17:10.
20, 21. (a) Come dovremmo considerare gli anziani fedeli nella congregazione? (b) Così facendo, cos’altro mostreremo?
20 Quelli che prendono fedelmente la direttiva sono rispettati nella congregazione, i cui leali componenti seguono volenterosamente il loro amorevole esempio, secondo il consiglio di Paolo: “Ricordate quelli che prendono la direttiva fra voi, i quali vi han dichiarato la parola di Dio, e mentre contemplate come va a finire la loro condotta imitate la loro fede. Siate ubbidienti a quelli che prendono la direttiva fra voi e siate sottomessi, poiché essi vigilano sulle vostre anime come coloro che renderanno conto; affinché facciano questo con gioia e non sospirando, poiché questo sarebbe dannoso per voi”. — Ebrei 13:7, 17.
21 Continuiamo quindi a sottometterci tutti alla disposizione teocratica e a rispettare gli anziani che prendono veramente la direttiva, affinché lo facciano con gioia e non sospirando. Così facendo, mostreremo di rispettare anche il Sorvegliante supremo, Geova, e il Sorvegliante da lui incaricato, Gesù Cristo. — I Pietro 2:25; Rivelazione 1:1; 2:1—3:22
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