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  • Perché credere in Dio?
    La Torre di Guardia 1974 | 15 gennaio
    • Coloro che hanno considerato il contrasto fra credere e non credere in Dio possono pervenire alla stessa conclusione cui pervenne un redattore del Tribune di Chicago che disse:

      “La maggior parte delle vedute atee del mondo secondo cui l’uomo sia solo un incidente biologico alla deriva nel vacuo vuoto sembrano fredde, futili e assurde”.

      Com’è perciò ragionevole accettare di credere in Dio! La vita può allora avere uno scopo!

      Naturalmente, ci sono altre domande che forse vi ponete riguardo a Dio o alle condizioni su questa terra. Perché non considerate ciò che i testimoni di Geova spiegano per mezzo della Bibbia? Chiedete ai testimoni di Geova di spiegarvi personalmente ciò che può fare per voi la credenza in Dio. Se non potete trovare nessun testimone di Geova nella vostra comunità, scrivete a La Torre di Guardia e disporremo che qualcuno venga a visitarvi. Questo servizio non vi costerà nulla.

  • Guardatevi dai pensieri poco benevoli
    La Torre di Guardia 1974 | 15 gennaio
    • Guardatevi dai pensieri poco benevoli

      AVETE mai udito espressioni come: “Non credo una parola di ciò!” o: “Chi crede d’essere?” o: “Non è così meraviglioso. Avrei potuto fare di meglio”? Noi tutti l’abbiamo udito senz’altro, eppure quanto sarebbe stato meglio non dire simili cose! O, meglio ancora, non avere simili pensieri poco benevoli!

      Che cosa fa avere pensieri poco benevoli verso altri? Ebbene, un’altra persona può ricevere indebita attenzione, o molti elogi. Oppure un’altra rivelerà il suo vivo desiderio d’essere notata e lodata. Il modo in cui uno reagisce alla situazione può dunque rivelare una punta d’invidia.

      La Bibbia contiene molti eccellenti ammonimenti per salvaguardarci da tali caratteristiche poco amorevoli. Ci consiglia di tenere a freno la lingua, ma mostra anche il bisogno di badare ai pensieri. Anche se non sono espressi a parole, i pensieri poco benevoli possono, ciò nondimeno, nuocere. Tendono a peggiorare i rapporti con altri. Possono anche danneggiare colui che ha tali pensieri. Questo avviene perché ciò che influisce sulla mente influisce anche sul corpo.

      Alcuni pensieri poco benevoli da cui ci dobbiamo guardare sono quelli che rivelano ingiusto sospetto. Perché? Ebbene, considerate un esempio. La Bibbia parla degli ingiustificati sospetti dei principi di un popolo chiamato Ammoniti. Questo popolo, benché attaccasse di frequente gli Israeliti, non era mai stato attaccato da loro, poiché Israele aveva ricevuto da Geova specifiche istruzioni di non attaccarlo. (Deut. 2:19) Tuttavia quando il Re Davide di Gerusalemme mandò loro i suoi messaggeri a fare le sue condoglianze per la morte del loro re, quei principi accusarono i messaggeri d’essere spie e li umiliarono grandemente. I sospetti li spinsero perfino a corrompere una nazione vicina perché si unisse loro nella guerra contro Israele. Alla fine pagarono cari i loro ingiustificati sospetti con la sconfitta ed essendo assoggettati a Israele. Possiamo imparare da ciò che accadde loro. — 1 Cron. 19:1–20:3.

      Nei rapporti con amici, parenti, stretti associati e, in particolare, con i conservi cristiani, è meglio fidarsi degli altri. Anche se sorgono problemi, date loro il beneficio

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