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Libro biblico numero 16: Neemia“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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popolo la Parola di Dio e la misero in atto. — 8:8, 13-16; 13:1-3.
18. Quali lezioni dovrebbero trarre tutti i sorveglianti dalla devozione con cui Neemia guidava il popolo?
18 La completa fiducia di Neemia in Geova e le sue umili richieste ci dovrebbero incoraggiare a fare similmente affidamento su Dio in preghiera. Notate come nelle sue preghiere glorificava Dio, mostrava di riconoscere i peccati del suo popolo e supplicava che il nome di Geova fosse santificato. (1:4-11; 4:14; 6:14; 13:14, 29, 31) Che questo zelante sorvegliante sapesse infondere forza nel popolo di Dio fu indicato dalla prontezza con la quale il popolo seguì la sua saggia guida e dalla gioia che esso provò nel fare insieme a lui la volontà di Dio. Davvero un esempio da imitare! Comunque, durante l’assenza di un saggio sorvegliante, come fecero presto a insinuarsi materialismo, corruzione e vera e propria apostasia! Di sicuro questo dovrebbe imprimere nella mente di tutti gli odierni sorveglianti del popolo di Dio il bisogno di essere attivi, desti, zelanti a favore dei loro fratelli cristiani, e comprensivi e fermi nel guidarli nelle vie della vera adorazione.
19. (a) Come usò Neemia la Parola di Dio per rafforzare la fiducia nelle promesse del Regno? (b) In che modo la speranza del Regno stimola gli odierni servitori di Dio?
19 Neemia mostrò grande fiducia nella Parola di Dio. Non solo insegnò con zelo le Scritture, ma le usò anche per stabilire le eredità genealogiche e il servizio dei sacerdoti e dei leviti fra il ristabilito popolo di Dio. (Nee. 1:8; 11:1–12:26: Gios. 14:1–21:45) Questo dovette essere di grande incoraggiamento per il rimanente giudaico. Rafforzò la fiducia nelle splendide promesse fatte in precedenza riguardo al Seme e alla più grande restaurazione avvenire sotto il Suo Regno. È la speranza nella restaurazione del Regno che stimola i servitori di Dio a combattere coraggiosamente per gli interessi del Regno e ad essere impegnati nell’edificare la vera adorazione in tutta la terra.
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Libro biblico numero 17: Ester“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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Libro biblico numero 17: Ester
Scrittore: Mardocheo
Dove fu scritto: Susa (Elam)
Quando fu completato: ca. 475 a.E.V.
Tempo a cui si riferisce: 493–ca. 475 a.E.V.
1. Quale storia è narrata nel libro di Ester?
IN POCHE parole questa è la storia di Assuero re di Persia, ritenuto da alcuni Serse I, la cui moglie disubbidiente, Vasti, viene sostituita dalla giudea Ester, cugina di Mardocheo. L’agaghita Aman complotta per mettere a morte Mardocheo e tutti i giudei, ma viene appeso al palo fatto erigere da lui stesso, mentre Mardocheo è promosso primo ministro e i giudei vengono liberati.
2. (a) Perché alcuni hanno messo in dubbio l’ispirazione del libro di Ester? (b) In quale forma sembra che il nome di Dio compaia nel libro di Ester?
2 Naturalmente, c’è chi afferma che il libro di Ester non sia né ispirato né utile, ma soltanto una bella leggenda, basandosi sul fatto che nel libro non è menzionato il nome di Dio. Sebbene sia vero che Dio non è esplicitamente menzionato, sembra che nel testo ebraico ci siano quattro acrostici in cui le iniziali di quattro parole consecutive formano il Tetragramma, YHWH (ebraico: יהוה), o Geova. Queste iniziali sono evidenziate in almeno tre antichi manoscritti ebraici, e nella masora sono anche scritte in rosso. Inoltre in Ester 7:5 pare ci sia un acrostico della dichiarazione divina “Io mostrerò d’essere”. — Vedi le note in calce ad Ester 1:20; 5:4, 13; 7:7, come pure a 7:5.
3. Quali fatti indicano fede in Dio e che furono rivolte preghiere a Lui, e quali fatti mostrano che Dio diresse gli avvenimenti?
3 In tutto il racconto è molto evidente che Mardocheo accettava e osservava la legge di Geova. Egli si rifiutò di inchinarsi per onorare un uomo che probabilmente era amalechita; Dio aveva condannato gli amalechiti allo sterminio. (Est. 3:1, 5; Deut. 25:19; 1 Sam. 15:3) L’espressione di Mardocheo riportata in Ester 4:14 indica che egli attendeva la liberazione da Geova e che aveva fede che Egli avrebbe diretto l’intero corso degli avvenimenti. Il digiuno che Ester, come pure gli altri giudei, fecero per tre giorni prima che lei entrasse dal re rivela fiducia in Dio. (Est. 4:16) Che fosse Dio a dirigere gli avvenimenti è pure indicato dal fatto che Ester trovò favore agli occhi di Egai, guardiano delle donne, e dal fatto che il re non riusciva a dormire la notte in cui chiese le registrazioni ufficiali e trovò che Mardocheo non era stato onorato per la buona azione compiuta in passato. (Est. 2:8, 9; 6:1-3; confronta Proverbi 21:1). Senza dubbio si allude alla preghiera nelle parole: “I fatti dei digiuni e del loro grido di aiuto”. — Est. 9:31.
4. Cosa conferma che il libro di Ester è autentico e reale?
4 Molti fatti confermano che il racconto è autentico e reale. Fu accettato dal popolo ebraico, che chiamò il libro semplicemente Meghillàh, che significa “rotolo; volume”. Sembra sia stato incluso nel canone ebraico da Esdra, il quale avrebbe sicuramente rigettato una favola. Gli ebrei osservano ancora la festa di Purim, o delle Sorti, per commemorare la grande liberazione avvenuta al tempo di Ester. Il libro presenta le usanze e i costumi persiani in modo realistico e in armonia con le informazioni storiche disponibili e con le scoperte archeologiche. Per esempio, il libro di Ester descrive accuratamente il modo in cui i persiani onoravano un uomo. (6:8) Scavi archeologici hanno rivelato che le descrizioni del palazzo reale contenute nel libro di Ester sono esatte fin nei minimi particolari.a — 5:1, 2.
5. Quale precisione conferisce al racconto di Ester un’impronta di autenticità, e la lingua è in sintonia con quale periodo?
5 Questa precisione si nota anche nel racconto stesso, poiché sono menzionati con accuratezza nomi di funzionari e di servitori di corte, e addirittura i nomi dei dieci figli di Aman. La genealogia di Mardocheo e di Ester viene fatta risalire a Chis della tribù di Beniamino. (2:5-7) Si fa riferimento ai registri ufficiali del governo persiano. (2:23; 6:1; 10:2) La lingua usata nel libro è l’ebraico tardo, con l’aggiunta di molte parole ed espressioni persiane e aramaiche, stile che corrisponde a quello di Cronache, Esdra e Neemia, in perfetta sintonia con il periodo in cui fu scritto.
6. (a) A quale periodo di tempo si riferisce il libro di Ester? (b) Cosa indicano le testimonianze in quanto allo scrittore, al luogo e al tempo in cui fu scritto?
6 Si pensa che gli avvenimenti del libro di Ester siano ambientati ai giorni in cui il potente impero persiano era all’apice e che si riferiscano a un periodo di circa 18 anni del regno di Assuero (Serse I). Questo periodo, che si estende all’incirca fino al 475 a.E.V., è indicato da testimonianze di fonte greca, persiana e babilonese.b Molto probabilmente lo scrittore del libro fu Mardocheo, testimone oculare e uno dei personaggi principali del racconto; la narrazione così completa e particolareggiata mostra che lo scrittore deve aver vissuto questi avvenimenti che ebbero luogo nel palazzo reale di Susa.c Benché Mardocheo non sia menzionato in nessun altro libro della Bibbia, non c’è dubbio che fu un personaggio reale, storico. Fatto interessante, è stato trovato un testo cuneiforme senza data, che secondo lo studioso tedesco A. Ungnad menziona Mardukâ (Mardocheo?), un alto funzionario della corte di Susa (Susan) durante il regno di Serse I.d Fu senz’altro lì a Susa che Mardocheo completò la narrazione degli avvenimenti di Ester immediatamente dopo che avevano avuto luogo, cioè verso il 475 a.E.V.
CONTENUTO DI ESTER
7. Quale situazione critica si verifica al banchetto del re Assuero, e cosa fa egli di conseguenza?
7 Deposta la regina Vasti (1:1-22). È il terzo anno del re Assuero. Egli tiene un sontuoso banchetto per i funzionari del suo impero, e per 180 giorni mostra loro le ricchezze e la gloria del suo regno. C’è poi un grande banchetto di sette giorni per tutto il popolo di Susa. Nello stesso tempo la regina Vasti fa un banchetto per le donne. Il re si vanta delle sue ricchezze e della sua gloria, e, allegro per il vino, invita Vasti a venire per mostrare la sua bellezza al popolo e ai principi. La regina Vasti continua a rifiutarsi. Assuero, seguendo il consiglio dei funzionari di corte, secondo i quali questo cattivo esempio può fargli perdere il prestigio in tutto l’impero, depone la regina Vasti e pubblica dei documenti in cui si esortano tutte le mogli a ‘rendere onore ai loro proprietari’ e tutti i mariti ad ‘agire di continuo come principi nella loro propria casa’. — 1:20, 22.
8. (a) Quali avvenimenti portano all’elezione di Ester come regina? (b) Quale complotto scopre Mardocheo, e dove viene annotato l’episodio?
8 Ester diviene regina (2:1-23). In seguito, il re nomina commissari perché cerchino le più belle vergini in tutte le 127 province dell’impero e le conducano a Susa, dove devono essere preparate con un trattamento di bellezza per essere presentate al re. Fra le giovani scelte c’è Ester. Ester è un’orfana giudea, “graziosa di forme e bella d’aspetto”, che è stata allevata dal cugino Mardocheo, funzionario a Susa. (2:7) Adassa, il nome ebraico di Ester, significa “mirto”. Egai, guardiano delle donne, si compiace di Ester e le riserva un trattamento speciale. Nessuno sa che Ester è giudea, poiché Mardocheo le ha ordinato di mantenere il segreto. Le giovani vengono fatte entrare a turno dal re. Egli sceglie Ester come nuova regina e indice un banchetto per celebrarne l’incoronazione.
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