-
Perché Dio ha permesso la malvagità fino al nostro giorno?La Torre di Guardia 1969 | 15 agosto
-
-
Perché Dio ha permesso la malvagità fino al nostro giorno?
IN TUTTA la storia umana c’è stata molta malvagità. E oggi, non importa dove guardate nel mondo, ci sono spargimento di sangue, delitti, odii e immoralità. Troppo spesso sono gli innocenti e gli onesti a soffrire per gli atti malvagi di altri. Possono esser vittime della violenza, forse perdendo la propria casa, le persone care o perfino la propria vita. Voi potete aver provato o no tali cose personalmente. Anche se non le avete provate, vi siete probabilmente trovati in circostanze che vi han fatto soffrire mentalmente, esperienze come ingiustizia, mancanza di benignità, frode o inganno.
Perché Dio ha permesso tale malvagità fino al nostro giorno? Vi sono parecchie ragioni, ma per capire correttamente tali ragioni dobbiamo esaminare le contese suscitate al tempo della prima ribellione. Ne avrete probabilmente letto il racconto nella Bibbia al terzo capitolo di Genesi. Consideriamo, dunque, il vero significato di questi avvenimenti.
In breve, questo è ciò che accadde: Geova disse all’uomo che la sua vita dipendeva dall’ubbidienza al suo Creatore, e che la disubbidienza avrebbe portato alla morte. (Gen. 2:17) L’avversario di Dio, Satana il Diavolo, contraddisse questa esplicita dichiarazione. Disse alla moglie di Adamo che la coppia umana poteva disubbidire e ciò nonostante: “Positivamente voi non morrete”. Ulteriormente pretese che tale disubbidienza in effetti migliorasse la loro condizione, facendo aprire i loro occhi, e che “voi sarete davvero simili a Dio, conoscendo il bene e il male”. (Gen. 3:4, 5) Ora, che cosa era implicato in questo atto di ribellione di Satana?
LE CONTESE IN GIOCO
Furono suscitate parecchie contese o importanti domande. Primo, Satana mise in dubbio la veracità di Dio. In effetti, chiamò Dio bugiardo, e fece questo riguardo a una questione di vita e di morte. Secondo, mise in dubbio che l’uomo dipendeva dal proprio Creatore per continuare a vivere ed essere felice. Pretese che né la vita dell’uomo né la sua capacità di governare i suoi affari con successo dipendessero dall’ubbidienza a Geova. Sostenne che l’uomo potesse agire indipendentemente dal suo Creatore ed essere simile a Dio, decidendo da sé ciò che era giusto o ingiusto, bene o male. Terzo, argomentando contro la dichiarata legge di Dio, pretese in effetti che il modo di dominare di Dio fosse errato e non per il bene delle sue creature e in questo modo perfino sfidò il diritto di Dio al dominio.
Ma l’azione di Satana suscitò ancora un’altra questione, com’è mostrato in seguito nella Bibbia nel libro di Giobbe, capitoli 1 e 2. Qui, in relazione con l’uomo chiamato Giobbe, viene mostrato che Satana mise in dubbio la fedeltà e la lealtà a Geova Dio di tutte le creature.
In modo così esplicito, Satana ebbe la pretesa che quelli che servivano Dio non lo servissero perché amavano Dio e il suo giusto dominio ma solo per ragioni egoistiche, come le benedizioni materiali che Dio dava loro. Pretese che, se tali ragioni fossero venute meno, anche un uomo come Giobbe si sarebbe allontanato da Dio. (Giob. 1:6-11; 2:4, 5) Sì, la ribellione di Satana in Eden mise in dubbio la lealtà di tutte le creature di Dio in cielo e sulla terra. Se fossero state messe alla prova, avrebbero mostrato il loro amore al proprio Padre celeste manifestando di preferire il suo dominio a quello di qualsiasi altro?
MODO DI DIO DI RISOLVERE LE CONTESE
Vogliate notare che Satana non mise affatto in dubbio la forza di Dio. Non sfidò Geova a usare la sua potenza per distruggerlo come oppositore. Ma egli in effetti sfidò il diritto di Dio a dominare e la giustezza del suo modo di dominare. Mise anche in dubbio la lealtà delle creature di Dio. Era quindi una contesa morale, anziché una prova di forza, che doveva essere risolta.
Le false accuse di Satana contro Dio possono essere illustrate, fino a un certo punto, in modo umano. Supponete che un uomo che ha una famiglia numerosa sia accusato da un suo vicino di molte cose false sul modo in cui dirige la sua casa. Supponete che il vicino dica anche che i membri della famiglia non abbiano vero amore per il loro padre ma solo stiano con lui per ottenere da mangiare e le cose materiali che egli dà loro. Come potrebbe il padre di famiglia rispondere a tali accuse?
Se usasse la semplice violenza contro l’accusatore, ciò non risponderebbe alle accuse. Invece, potrebbe dare l’idea che siano fondate. Ma quale eccellente risposta darebbe se permettesse alla propria famiglia d’essere suoi testimoni mostrando che il proprio padre è in realtà un capofamiglia giusto e amorevole e che essi sono felici di vivere con lui perché lo amano. Così egli sarebbe completamente rivendicato. — Prov. 27:11; Isa. 43:10.
Questo illustra sotto certi aspetti ciò che Dio ha fatto. Per di più, egli ha concesso sufficiente tempo, finora quasi 6.000 anni, perché la contesa fosse risolta senza lasciare dubbi. Ha concesso questo tempo non solo per permettere alle sue fedeli creature di provare la loro devozione verso di lui e verso il suo dominio, ma anche per dimostrare che qualsiasi altra specie di dominio darebbe solo risultati cattivi. — Prov. 1:30-33; Isa. 59:4, 8.
Ribellandosi contro Geova Dio, Satana si pose come dominatore rivale. E, seguendo la condotta che Satana raccomandò, la prima coppia umana si dichiarò indipendente dal dominio di Geova e si pose sotto il controllo di Satana. (Gen. 3:6; Rom. 6:16) Permettendo Dio che entrambi Satana e l’uomo giungessero fino al limite nel loro sforzo d’agire e dominare indipendentemente dal loro Creatore, il loro totale fallimento di produrre buon governo, con reali benefici per tutto il genere umano, sarebbe stato reso evidente al di là di ogni futuro diniego. Frattanto Geova avrebbe fatto proclamare sulla terra a quelli che l’avrebbero amato il suo nome e i suoi propositi per illuminare tutti quelli che avrebbero amato e cercato ciò che è giusto. La situazione è dunque molto simile a quella nella quale fu implicato un Faraone d’Egitto, che nell’opporsi a Geova Dio seguì una condotta simile a quella di Satana il Diavolo, e a cui Geova disse: “Ormai avrei potuto stendere la mano per colpire te e il tuo popolo con la pestilenza e per spazzarti via dalla terra. Ma, infatti, per questa causa ti ho tenuto in esistenza, per mostrarti la mia potenza e onde il mio nome sia dichiarato in tutta la terra”. — Eso. 9:15, 16.
CHE COSA HANNO MOSTRATO I RISULTATI?
La Bibbia mostra che Satana si è valso del tempo per edificare in cielo e sulla terra un’organizzazione sulla quale domina. Fino a qual punto abbia controllo sulla terra è indicato dal fatto che poté offrire a Gesù tutti i regni del mondo e la loro gloria in cambio dell’adorazione di Gesù. (Matt. 4:8, 9) Per questo Satana è chiamato “l’iddio di questo sistema di cose” e “il governante di questo mondo”. (2 Cor. 4:4; Giov. 16:11) Che cosa ha significato questo per il genere umano, e qual è stato il risultato dell’umana condotta di indipendenza da Dio e dal suo dominio?
La storia attesta il fatto che questo non ha recato pace, contentezza e vita eterna al genere umano. Ha recato l’opposto: Migliaia d’anni di pene, sofferenze e morte. Il racconto della storia e lo spaventoso stato di cose del mondo odierno danno prova che l’uomo non è riuscito a dominare senza Dio. L’uomo ha provato ogni forma di governo, ma è ancora privo di sicurezza e durevole felicità.
È vero che c’è stato progresso in senso materialistico. Ma c’è realmente progresso quando gli uomini lanciano razzi sulla luna, e ciò nondimeno non possono vivere assieme in pace sulla terra? Che bene è quello di edificare case fornite di ogni comodità, solo perché le famiglie siano divise dal divorzio e dalla delinquenza? Sono le guerre, i tumulti nelle vie, la distruzione della vita e della proprietà e la diffusa illegalità qualche cosa di cui essere orgogliosi? Niente affatto! Ma sono il frutto del dominio che non tiene conto di Dio. Veramente, come dice Ecclesiaste 8:9, “l’uomo ha dominato l’uomo a suo danno”.
La malvagità a lungo permessa da Dio ha dunque mostrato al di là di ogni dubbio che il tentativo dell’uomo di ‘fare da Dio’ è un misero fallimento. (Sal. 127:1) Come disse un eminente editore: “Più cerchiamo un alibi, più scopriamo che sulla terra l’infelicità è generata dall’uomo. La nostra principale debolezza è che non abbiamo risolto il problema dell’autogoverno”.a L’ispirato scrittore biblico Geremia giustamente disse: “So bene, o Geova, che non appartiene all’uomo terreno la sua via. Non appartiene all’uomo che cammina nemmeno di dirigere il suo passo. Correggimi, o Geova”. — Ger. 10:23, 24; si veda anche Proverbi 16:25.
L’influenza di Satana sulle cose della terra ha recato disunione, malvagità e morte, e il suo dominio è stato esercitato con inganno, forza ed egoismo. Ha mostrato di non essere adatto a dominare nulla. Ora Geova ha dunque il pieno diritto di distruggere questo degradato ribelle insieme ai suoi demoni e a tutti quelli sulla terra che hanno partecipato alle sue opere di malvagità. (Rom. 16:20) Ma che dire della lealtà delle creature di Dio all’amorevole dominio di Geova e della pretesa di Satana che tutti si sarebbero allontanati se fossero stati messi alla prova?
Geova Dio sapeva che “l’amore non viene mai meno” e sapeva che alcuni del genere umano l’avrebbero servito volenterosamente, per amore, e non perché fossero corrotti con regali o forzati. (1 Cor. 13:8) Molte migliaia di persone hanno fatto questo in tutti i secoli. Giobbe ne fu uno. Benché Satana recasse contro di lui una terribile pressione privandolo dei suoi beni, dei suoi figli e della sua salute, Giobbe ancora dichiarò: “Finché spirerò non rimuoverò da me stesso tutta la mia integrità”. (Giob. 27:5) Giobbe diede prova che Satana è un bugiardo.
Come abbiamo visto, il perfetto uomo Gesù resisté a tutte le tentazioni e le corruzioni di Satana. Inoltre, quando fu flagellato dai soldati di guardia e crudelmente inchiodato a un palo di tortura per morirvi, Gesù mantenne la propria lealtà verso Dio. (1 Piet. 2:23) Questo provò che il perfetto Adamo avrebbe potuto fare la stessa cosa se avesse voluto, e che Dio non era stato ingiusto richiedendo dall’uomo la piena ubbidienza. (2 Tess. 1:4, 5) Con la propria lealtà verso Geova, Gesù diede la più eccellente risposta alla falsa sfida di Satana.
Ma Satana, avendo la mente torta dall’egoismo e dall’orgoglio, si è rifiutato di rallentare la sua pazza corsa. Sebbene sia stato da tempo provato che aveva torto ed è un bugiardo, continua a perseguitare quelli che amano Dio. (Riv. 12:17) Dalla morte di Gesù molte migliaia di cristiani hanno reso servizio a Geova Dio perché lo hanno amato e han desiderato il suo amorevole dominio su di loro. E proprio adesso, centinaia di migliaia di uomini proclamano la loro lealtà verso Geova quale governante. (Riv. 7:9, 10) Osservando fedelmente la Parola di Geova e rispettando la sua legge sono stati in grado di vivere contenti, malgrado tutta l’opposizione di Satana.
L’unità, l’amore e l’integrità mostrati dai servitori di Dio in tutti i secoli costituiscono un monte di evidenza contro Satana e a favore di Geova Dio! Mostrano chiaramente che solo Geova ha diritto di dominare, che il suo modo di dominare con amore è il solo modo giusto, che l’uomo può rimanere leale a lui nelle più severe prove, e che Satana è il più mostruoso bugiardo di tutti i tempi.
-
-
Per quanto tempo continuerà la malvagità?La Torre di Guardia 1969 | 15 agosto
-
-
Per quanto tempo continuerà la malvagità?
GEOVA Dio ha permesso la malvagità fino al nostro giorno. Ma permetterà egli che continui indefinitamente?
No, poiché il particolare proposito per cui Dio ha permesso la malvagità è stato quello di risolvere tutte le contese suscitate da Satana. Pertanto, egli ha stabilito un definito tempo in cui porrà fine alla malvagità. Lo scrittore biblico Daniele si riferì a questo molto tempo fa quando scrisse: “La fine è ancora per il tempo fissato”. — Dan. 11:27.
Quasi seimila anni dal giorno di Adamo al nostro possono sembrare un lungo tempo se si considera dal punto di vista degli uomini che vivono circa settant’anni. Ma poiché Dio stabilì il limite di tempo, è bene capire la sua veduta della cosa. Il profeta Mosè, in Salmo 90:4, dice di lui: “Mille anni sono ai tuoi occhi come ieri quando è passato”. Un anno è un tempo lungo per un bambino di cinque anni, ma per un uomo di sessanta è comparativamente breve. Similmente, per Geova, che vive per l’eternità, mille anni sono come un giorno. — 2 Piet. 3:8.
Questo tempo stabilito in cui la malvagità è stata permessa non è stato per noi nessuna ingiustizia. Infatti, se Dio avesse immediatamente soppresso la vita di tutti i ribelli in Eden, non saremmo mai nati! Non avremmo mai avuto l’opportunità della vita eterna nel suo nuovo sistema. Il fatto che Geova non limitò la sua longanimità in qualche tempo anteriore ci ha dato dunque l’opportunità di vivere ora, ed eternamente nel futuro. (2 Piet. 3:9, 15) Dio ha inoltre usato questo tempo per provvedere alla redenzione dell’uomo per mezzo di Gesù Cristo. — Gal. 4:4, 5.
Per giunta, Dio ha impiegato il tempo per scegliere e preparare di fra il genere umano “vasi di misericordia”. Questi sono quelli che formeranno il giusto governo sulle persone che vivranno per sempre sulla terra nel nuovo sistema. Quali benedizioni questo regno celeste significa per il genere umano! Nel tempo in cui Dio ha preparato i “vasi di misericordia”, ha mostrato molta longanimità. Ha tollerato i malvagi, i “vasi d’ira”. Ha rimandato la loro distruzione. Perché? La Bibbia chiaramente risponde: “Onde egli facesse conoscere le ricchezze della sua gloria sui vasi di misericordia”. (Rom. 9:22-24) Al celeste regno di Dio andrà la gloria di vendicare il nome di Dio e distruggere i malvagi, i “vasi d’ira”. Inoltre, permettendo che la malvagità continuasse per un tempo, si sono manifestati aspetti della personalità di Dio che ordinariamente non si sarebbero visti: la sua misericordia e la sua longanimità. Questi arricchiscono il nostro apprezzamento per il Creatore e la nostra personalità, mentre lo imitiamo. — Efes. 5:1.
C’è stato anche un altro vero beneficio nel fatto che Dio ha permesso così lungamente la malvagità. Se in qualsiasi tempo futuro qualcuno dovesse mettere in dubbio il modo di agire di Dio, non sarebbe necessario concedere di nuovo del tempo per fare la prova in qualche altro modo. Il racconto dei seimila anni di fallimenti di Satana, dei suoi demoni e degli uomini che hanno cercato di fare le cose indipendentemente da Dio ha fornito una sufficiente risposta. Nessuno può giustamente asserire: ‘Non ebbero l’opportunità’, o dire: ‘Se avessero avuto più tempo’. Il tempo permesso è stato abbastanza per provare che la via della ribellione contro il Creatore è stata assolutamente disastrosa! Dio avrà dunque pienamente diritto di sopprimere rapidamente ogni ribelle che minacci la futura pace dell’universo. — Sal. 145:20.
Rimane solo un breve tempo prima che Geova distrugga questo malvagio sistema di cose. Questo tempo che rimane ci dà l’opportunità di schierarci dalla sua parte e di ‘rallegrare il suo cuore’. (Prov. 27:11) Se ci sottomettiamo volontariamente al suo dominio, egli ci benedirà con la vita eterna nel suo nuovo sistema. La scelta di accettare o rigettare è posta dinanzi a ciascuno di noi. — Deut. 30:19, 20.
Ubbidire a Dio non è realmente difficile. Se comprendiamo che la sapienza di Geova è molto più grande della nostra, e che qualunque cosa egli faccia è per il nostro bene perché è un Dio d’amore, gli ubbidiremo in ogni cosa. Qualunque sia la volontà di Geova, vorremo metterla in pratica, sia in tempi di crisi che nelle cose della vita di ogni giorno. Questo è il modo in cui i leali servitori di Dio hanno sempre pensato. (Dan. 3:16-18; Sal. 119:33-37) Nel primo secolo alcuni di questi dissero a un’alta corte: “Dobbiamo ubbidire a Dio quale governante anziché agli uomini”. — Atti 5:29.
Oggi, Geova impiega i suoi leali servitori per dichiarare il suo nome e i suoi propositi in tutta la terra. (Matt. 24:14) Quando questo sarà stato fatto in modo che egli ne sia soddisfatto, mostrerà quindi a Satana la sua onnipotenza sopprimendo lui e tutti gli altri ribelli, e ponendo fine a questo sistema malvagio. Così Geova toglierà dall’universo la malvagità e preparerà la via per il suo giusto nuovo sistema. — 2 Piet. 3:13.
-
-
I giovani danno testimonianzaLa Torre di Guardia 1969 | 15 agosto
-
-
I giovani danno testimonianza
Una famiglia con una giovane figlia che frequentava la scuola si trasferì in un territorio cattolico dove il bisogno era grande. Quando la figlia fu esonerata dall’istruzione religiosa a scuola, il sacerdote che teneva questo corso approfittò dell’assenza della giovane sorella per criticare aspramente i testimoni di Geova. Ma alcune ragazze presero le parti della loro compagna, e in seguito le riferirono ciò che il sacerdote aveva detto. Non potevano credere a ciò che egli diceva, perché vedevano il buon comportamento della loro compagna di scuola.
Il sacerdote morì, e il corso fu intrapreso da un altro. Egli fu informato sin dall’inizio che questa ragazza era testimone di Geova e che perciò non avrebbe assistito alla lezione di religione. Comunque, il sacerdote prese da parte la giovane sorella e chiese: “Sei testimone di Geova, non è vero? Vorrei che un giorno tu rimanessi in classe e ci spiegassi chi sono i testimoni di Geova e perché non credono nella trinità e non celebrano il Natale”. La sorella si preparò bene, e per cinquanta minuti parlò alla classe, usando tre diverse traduzioni della Bibbia per mostrare che contenevano tutte lo stesso pensiero. Toccò vari soggetti e alla fine rivolse parecchie domande, che lasciò senza risposta, e fra le altre c’era questa: Perché Dio permette la malvagità? Ne seguì una discussione, ed ella rispose alle domande delle ragazze. Il sacerdote, che aveva trovato i versetti biblici citati dalla sorella, esclamò: “Congratulazioni! Ciò che hai detto è corretto. Se tutte le mie allieve conoscessero bene la Bibbia come te sarebbe eccellente!” Quindi il sacerdote dichiarò che desiderava continuare lo studio della Bibbia, e specialmente udire le risposte alle altre domande poste. Alcune settimane dopo il sacerdote fece visita alla casa della giovane sorella. Egli espresse di nuovo il suo stupore che una ragazza così giovane conoscesse così bene la Bibbia e sapesse anche spiegarla ad altri con simile convinzione. Il padre di lei spiegò come questo era possibile, e il sacerdote promise di tornare di nuovo.
**********
Una sorella in una casa divisa si trasferì col marito in una regione prevalentemente cattolica. Non vi erano altri proclamatori lì, e la congregazione più vicina era a molti chilometri. Ma cercò di dare testimonianza ovunque potesse. Una donna a cui parlò accettò dopo un po’ di fare lo studio biblico a domicilio. Il marito della donna e anche la loro figlia dodicenne erano molto contrari ad essa. Questa ragazza era realmente ribelle, ma la madre insisteva che fosse presente allo studio. Ben presto la verità cominciò a fare effetto su questa giovane mente, e la ragazza riconobbe la falsità della loro religione. Cominciò a partecipare con zelo allo studio, e anche a rivolgere domande “scottanti” al sacerdote a scuola. Per esempio: “È possibile che il cielo potesse essere trentatré anni senza il Padre? Chi pregarono le persone in quel tempo?” Il sacerdote, arrossendo per l’imbarazzo, disse che glielo avrebbe spiegato un’altra volta. La giovane ragazza andava a messa a scuola sempre più di rado e smise di farsi il segno della croce all’ora della preghiera. Il sacerdote andò a trovare sua madre, ma inutilmente; era troppo tardi. La successiva visita al padre fu pure inutile. Sia la madre che la figlia sono ora battezzate e partecipano con zelo alla predicazione della “buona notizia”.
-