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‘Un amore forte come la morte’La Torre di Guardia 1980 | 15 ottobre
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devotamente in Geova. Ma nell’atmosfera coniugale che ne risulta, l’amore crescerà sicuramente. Il marito non dovrà esigere rispetto. Per la moglie trattata con gentilezza e d’indole spirituale sarà spontaneo mostrarlo. Né lei dovrà lamentarsi dicendo: ‘Tu non mi ami!’ Quale marito cristiano potrebbe non amare una moglie capace e devota? (Paragonare Giudici 14:15-17 con Rut 3:11). In una famiglia del genere, in cui ciascun coniuge assolve il suo giusto ruolo scritturale, non sarà difficile seguire il consiglio apostolico: “Ciascuno di voi [mariti] così ami individualmente sua moglie come se stesso; d’altra parte, la moglie abbia profondo rispetto per il marito”. — Efes. 5:33.
“RALLEGRATI CON LA MOGLIE DELLA TUA GIOVINEZZA”
16. In che modo Proverbi capitolo 5 incoraggia a essere fedeli al proprio coniuge?
16 Uno degli scopi del matrimonio è quello di recare gioia agli esseri umani. Ma perché questo sia possibile e l’amore coniugale perduri, è necessario essere fedeli al proprio coniuge. Con linguaggio figurato, le Scritture usano l’espressione “fonte d’acqua” per indicare una fonte di soddisfazione sessuale, qualcosa che non si deve cercare fuori dell’ambito matrimoniale. Naturalmente l’amore fra marito e moglie include giustamente la relazione coniugale. Ma non si devono estendere tali intimità a quelli fuori dell’unione matrimoniale. Appropriatamente al marito vien detto: “Bevi l’acqua della tua propria cisterna . . . Dovrebbero le tue sorgenti spargersi fuori delle porte . . .? Siano per te solo, e non per estranei con te. Sia benedetta la tua fonte d’acqua, e rallegrati con la moglie della tua giovinezza, amabile cerva e attraente capra di montagna [alludendo forse alla grazia di movimenti] . . . Sii di continuo in estasi del suo amore”. — Prov. 5:15-23; 7:6-23.
17. Quali saranno i risultati se i coniugi hanno tenero riguardo l’uno per l’altro?
17 Quelli uniti dal vincolo matrimoniale sono scritturalmente obbligati a rendersi l’un l’altro il debito coniugale. È un modo per esprimere profondo amore, e quando è il risultato naturale del sincero affetto fra coniugi, si può paragonare a un bellissimo quadro. Com’è dunque essenziale che i coniugi devoti evitino di deturparlo, che rifuggano cioè da pratiche che contaminerebbero il letto matrimoniale! (Ebr. 13:4) Avendo tenero riguardo l’uno per l’altro in tali questioni intime, saranno aiutati a evitare che il matrimonio giunga a un doloroso punto di rottura, e anche a non cedere all’immoralità. — I Cor. 7:1-5.
18. Nel cercar di soddisfare i bisogni emotivi della moglie e le relative necessità, cosa dovrebbe ricordare il marito devoto?
18 Quindi il marito devoto cercherà con considerazione di soddisfare i bisogni emotivi della moglie e le relative necessità, ma col ritegno che si addice a una persona che ha lo spirito di Dio e manifesta il frutto della padronanza di sé. (Gal. 5:22, 23) Tenendo conto delle limitazioni fisiche e biologiche della donna, come fece Geova nella Legge che diede a Israele, il marito cristiano agirà “secondo conoscenza” assegnando alla moglie “onore come a un vaso più debole, il femminile”. — Lev. 18:19; 20:18; I Piet. 3:7.
19. (a) È una benedizione allevare i figli in che tipo di ambiente domestico? (b) Di che specie di disciplina hanno bisogno i figli?
19 Col tempo dal matrimonio possono nascere i figli, che sono “un’eredità da Geova”. (Sal. 127:3) È una benedizione quando vengono allevati in un ambiente domestico caratterizzato da un saldo amore fra i genitori e da un’alta stima per le cose spirituali. I piccoli avranno bisogno di consigli e di correzione, e ‘chi ama suo figlio è colui che lo cerca in effetti con la disciplina’. (Prov. 13:24) Se i genitori amministrano con amore la disciplina basata sulla Bibbia ne deriveranno grandi benefici.
IMITIAMO L’ESCLUSIVA DEVOZIONE DELLA SULAMMITA
20. Quale amore e quale devozione superano l’amore fra un uomo e una donna?
20 L’amore della Sulammita per il suo pastore era “forte come la morte”, e anche oggi l’amore delle persone devote unite in matrimonio può essere altrettanto profondo. Quella fanciulla disse anche: “L’insistere sull’esclusiva devozione è così inflessibile come lo Sceol”. (Cant. 8:6) L’amore di Gesù per il gruppo dei suoi unti seguaci supera quello che può esistere fra un uomo e una donna, e la devozione di quella congregazione al Cristo è inflessibile come lo Sceol. Inoltre, Gesù morì amorevolmente non solo per quelli che diverranno la sua “sposa” celeste, ma anche per le sue “altre pecore”, ora rappresentate da una “grande folla” che ha la prospettiva di vivere eternamente sulla terra. — Giov. 10:16; Riv. 7:9.
21. (a) Quale notevole esempio ci dà la Sulammita? (b) Quali benefici abbiamo riflettendo su ciò che Gesù ha fatto per noi?
21 Per tutti questi servitori di Geova, la Sulammita costituisce un esempio particolarmente notevole di esclusiva devozione. Riflettendo su ciò che Gesù ha fatto per noi mediante il suo sacrificio di riscatto e considerando le sue amorevoli espressioni e promesse, il nostro amore per lui crescerà. A sua volta questo ci proteggerà dal dedicarci a imprese egoistiche, materialistiche e profane. Rafforzerà anche il nostro vincolo con Geova, l’Iddio che dotò gli esseri umani della capacità di nutrire ‘un amore forte come la morte’.
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L’amore: “Via che sorpassa tutte le altre”La Torre di Guardia 1980 | 15 ottobre
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L’amore: “Via che sorpassa tutte le altre”
“Vi mostro una via che sorpassa tutte le altre”. — I Cor. 12:31.
1. Con quale consiglio uno storico anziano riassunse il suo studio delle vicende umane?
“AMATEVI l’un l’altro”. All’età di 92 anni, lo storico Will Durant riassunse in questo breve consiglio il suo lungo studio delle vicende umane. “La mia ultima lezione di storia”, disse, “è la stessa di Gesù. . . . provatelo. L’amore è la cosa più pratica del mondo”.
2. Dando ai suoi seguaci “un nuovo comandamento”, cosa disse Gesù Cristo?
2 L’ultima notte della sua vita terrena Gesù Cristo disse ai suoi seguaci: “Vi do un nuovo comandamento, che vi amiate l’un l’altro; come vi ho amati io, che voi pure vi amiate l’un l’altro. Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. (Giov. 13:34, 35) Quale sarebbe stata perciò la principale qualità caratteristica dei veri seguaci di Gesù? Chiaramente si sarebbero amati gli uni gli altri, avendo fra loro un amore eccezionale. Ma perché era “un nuovo comandamento”? In che senso dovevano amarsi come Gesù aveva amato loro?
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