BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • Cercasi un messaggero
    La Torre di Guardia 1972 | 1° settembre
    • profetico di “sette tempi”, cioè sette anni di 360 giorni ciascuno, o 2.520 giorni, contando ciascun giorno per un anno nell’adempimento maggiore. (Dan. 4:25; Ezec. 4:6) I 2.520 anni decorrono dal 607 a.E.V. al 1914 E.V. Alla fine di quel tempo Dio avrebbe di nuovo espresso la sovranità, questa volta verso l’intera terra per mezzo del suo Re messianico. Avrebbe cominciato a ‘regnare in mezzo al suoi nemici’, facendo i passi per eliminare del tutto il dominio umano dalla terra. — Sal. 110:1, 2.

      Di conseguenza, sia la cronologia biblica che il peggiorare delle condizioni, specialmente nelle nazioni chiamate “cristianità”, ci inducono a cercare una controparte del messaggero Ezechiele. Dovremmo cercare un solo uomo? No. Piuttosto, dovremmo cercare un corpo di persone, un gruppo composto e unificato. Perché?

      Perché il messaggio, pur essendo diretto prima alla cristianità, controparte di Gerusalemme, dev’esser dichiarato anche a tutte le nazioni. Ci vuole più di un uomo per far questo. Nel passato Dio si è rivolto a un gruppo composto di persone con la parola “servitore” (di numero singolare). (Isa. 43:10) Gesù Cristo disse ai suoi seguaci che sarebbero stati suoi testimoni, che avrebbero portato la buona notizia alle nazioni, e l’apostolo Paolo paragonò questi cristiani a un corpo costituito di molte membra, esattamente come lo è il corpo umano. (Rom. 12:4, 5) Quindi, quale corpo di persone raduna Dio perché annuncino alla cristianità il messaggio che l’avverte della guerra che la sovrasta?

      SI TROVA NEL GIUDAISMO O NELLA CRISTIANITÀ?

      Poiché Ezechiele fu un Giudeo, potremmo cercare prima fra i circoncisi Giudei naturali. Ma troviamo che, anziché agire da portavoce e attivo agente di Geova, essi presero parte attiva con le nazioni della cristianità alla prima guerra mondiale. Chaim Weizmann, il famoso capo sionista, prestò servizio perfino come scopritore nel campo chimico per conto del governo britannico durante quel conflitto mondiale. In seguito gli sforzi giudei in Palestina furono primariamente politici, volti a stabilire una Patria nazionale per i Giudei anziché a promuovere l’adorazione di Geova, o a proclamarvi il suo nome.

      Dovremmo, dunque, guardare alla cristianità? Di sicuro non troveremmo nessun corpo unificato e composto fra le centinaia di contrastanti sette religiose di cui è fatta la cristianità. Non solo, ma la prima guerra mondiale fu principalmente la guerra della cristianità, ed essa vi si macchiò orrendamente di sangue. Inoltre, invece di promuovere la sovranità di Geova per mezzo del suo regno messianico, si diede in seguito a istituire una disposizione per la pace politica, trattando perfino con l’ateo Stato comunista di Russia appena sorto. Di sicuro la cristianità non era in nessun modo una controparte di Ezechiele.

      LE CHIESE DELLA CRISTIANITÀ MOSTRANO D’ESSERE MESSAGGERI FALSI

      Da quel tempo le chiese della cristianità han mostrato forse d’essere qualificate per l’incarico di messaggero di Dio? Esse asseriscono d’essere rappresentanti di Cristo e di Dio. Durante la guerra erano state divise in due campi. In seguito volevano rappezzare la loro disunione e divenire di nuovo amici religiosi. Ma a causa dell’atteggiamento nettamente favorevole alla Germania del Vaticano durante la guerra, non gli fu consentito di avere una parte nella stesura del Trattato di Pace di Versailles del 1919. Il Patto della Lega delle Nazioni fu inserito in quel trattato di pace.

      Quando la Lega delle Nazioni fu proposta come organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza del mondo, le organizzazioni religiose macchiate di sangue la sostennero, cogliendo questa circostanza come un’opportunità per “salvare la faccia”. La Chiesa d’Inghilterra e le chiese del Canada diedero appoggio alla Lega, giacché era stata la Gran Bretagna a proporre la Lega e ad esserne la principale sostenitrice. Negli Stati Uniti d’America c’era il Consiglio Federale delle Chiese di Cristo in America (sostituito nel 1950 dal Consiglio Nazionale delle Chiese di Cristo negli U.S.A., federazione di 33 chiese protestanti e ortodosse). Il 18 dicembre 1918, questo Consiglio mandò la sua adottata Dichiarazione al presidente americano esortandolo a operare per la Lega. La Dichiarazione, in parte, diceva:

      “Tale Lega non è un semplice espediente politico; è piuttosto l’espressione politica del Regno di Dio sulla terra. . . . La Chiesa può dare uno spirito di buona volontà, senza il quale nessuna Lega delle Nazioni può durare. . . . La Lega delle Nazioni è radicata nel Vangelo. Come il Vangelo, il suo obiettivo è ‘pace in terra, buona volontà verso gli uomini’”.

      Accettando la Lega delle Nazioni come “l’espressione politica del Regno di Dio sulla terra”, i membri del Consiglio Federale delle chiese accettarono in realtà un falso “Regno di Dio sulla terra”. Perché? Perché Gesù Cristo, il Capo della chiesa, quando fu processato per la sua vita dinanzi al governatore romano Ponzio Pilato, il 33 E.V., disse: “Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servi combatterebbero perché non fossi consegnato ai Giudei; ma ora il mio regno non è di qua”. (Giov. 18:36, Versione a cura di G. Ricciotti) Il fatto che non fossero come un corpo, un messaggero incaricato da Dio, fu reso evidente e la loro ipocrisia fu smascherata quando, vent’anni dopo, la Lega delle Nazioni fu precipitata nell’inattività con lo scoppio della seconda guerra mondiale. Le chiese entrarono di nuovo in questa guerra con tutta la loro potenza, incoraggiando i loro membri a prendervi parte.

      CIÒ CHE SI RICHIEDE DAL MESSAGGERO DI DIO

      Perciò, quando venne il tempo di dichiarare il nome e il proposito di Geova al popolo, insieme all’avvertimento di Dio che la cristianità è nel proprio “tempo della fine”, chi fu qualificato per l’incarico? Chi fu disposto a intraprendere questa enorme impresa come “servitore” di Geova? C’era alcuno al quale il celeste “carro” di Geova potesse appressarsi e al quale potesse presentarsi? Più accuratamente, c’era alcun gruppo a cui Geova fosse disposto ad affidare l’incarico di parlare come “profeta” in Suo nome, come si era fatto a Ezechiele nel lontano 613 a.E.V.? Quali erano i requisiti?

      Per certo un tale gruppo del messaggero o “servitore” avrebbe dovuto essere costituito di persone che non si fossero contaminate col sangue come aveva fatto la cristianità e come aveva fatto il resto di Babilonia la Grande, l’impero mondiale della falsa religione, prendendo parte alla guerra carnale. Infatti, avrebbero dovuto essere un gruppo uscito dalle organizzazioni religiose di Babilonia la Grande. Per di più, avrebbero dovuto essere persone che avessero non solo visto l’ipocrisia e l’azione di queste religioni che diffamavano Dio, ma per giunta che le avessero rigettate realmente per rivolgersi a Geova Dio adorandolo davvero com’è esposto nella Bibbia. Chi sarebbero stati?

      Per identificare il gruppo che è invero incaricato come messaggero di Dio, questi sono punti da considerare seriamente. Dio non tratta con persone che non tengono conto della sua Parola e seguono le loro proprie idee indipendenti. Né riconosce quelli che professano di servirlo e nello stesso tempo si associano a religioni che insegnano dottrine secondo Dio disonorevoli. Nessuno può servire due padroni, asserendo d’essere un adoratore di Dio e immischiandosi nella politica, nei movimenti radicali e in altri progetti di questo mondo. (Matt. 6:24) Gesù Cristo, principale rappresentante di Geova, disse: “Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”. — Matt. 7:21.

      È importante che ogni individuo sulla terra identifichi il gruppo che Geova ha incaricato come suo “servitore” o messaggero. Dobbiamo riconoscere e capire l’avvertimento che esso reca. Dobbiamo agire secondo l’avvertimento di salvaguardare la nostra vita, poiché siamo in un pericolo così grave come quello che minacciò la vita dei cittadini di Gerusalemme allorché quella città fu prossima alla distruzione. Per questa ragione i prossimi numeri de La Torre di Guardia considereranno ulteriormente l’identità e l’opera del messaggero incaricato da Geova come rivelò la visione che Egli diede ad Ezechiele.

  • Domande dai lettori
    La Torre di Guardia 1972 | 1° settembre
    • Domande dai lettori

      ● Come potevano i chiamati alla vita celeste ricevere immeritata benignità “riguardo a Cristo Gesù prima dei tempi di lunga durata”, come indica II Timoteo 1:9? — U.S.A.

      Naturalmente, sarebbe stato impossibile che persone ricevessero immeritata benignità molti secoli prima della loro nascita. Comunque, Geova Dio preordinò una classe di persone (ma non gli specifici individui che l’avrebbero formata) perché divenissero eredi di un regno celeste. Essendo questo il suo proposito, era come se fosse stato compiuto e quindi si poteva dire che questa classe di persone aveva ricevuto immeritata benignità “prima dei tempi di lunga durata”. Romani 4:17 dice di Geova: “[Egli] chiama le cose che non sono come se fossero”. Questo può dunque essere un modo di guardare la cosa.

      L’espressione “prima dei tempi di lunga durata” si riferisce evidentemente a un periodo di considerevole durata, benché indeterminato. Comunque, altre scritture ci permettono di stabilire in maniera più specifica il tempo inteso. Nella sua lettera agli Efesini, l’apostolo Paolo scrisse: “Egli [Dio] ci elesse unitamente a lui prima della fondazione [ka·ta·bo·leʹ] del mondo, affinché fossimo santi e senza macchia dinanzi a lui nell’amore. Poiché egli ci preordinò all’adozione a sé come figli per mezzo di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua volontà, . . . fummo anche assegnati come eredi, in quanto fummo preordinati secondo il proposito di colui che opera tutte le cose secondo il modo che la sua volontà consiglia”. — Efes. 1:4-11.

      Il termine greco per fondazione (ka·ta·bo·leʹ) che ricorre in questo brano significa letteralmente “gettare o mettere giù” e può significare il piantare seme nel concepimento umano. Infatti, in Ebrei 11:11 il termine è reso appropriatamente “concepire”. Leggiamo: “Per fede anche Sara ricevette il potere di concepire seme, quando aveva passato il limite d’età”. È chiaro che si fa riferimento al fatto che Abraamo ‘gettò giù’ seme umano per generare un figlio e Sara ricevette quel seme per essere fecondata.

      In quanto alla “fondazione del mondo”, Gesù Cristo mise in relazione questo avvenimento con Abele, dicendo: “Onde il sangue versato da tutti i profeti dalla fondazione del mondo sia ridomandato a questa generazione, dal sangue di Abele al sangue di Zaccaria”. (Luca 11:50, 51) Pertanto si parla di Abele come se fosse vissuto alla “fondazione del mondo”. Essendo Abele figlio di Adamo ed Eva, la “fondazione del mondo” si riferisce ovviamente al tempo in cui la prima coppia umana generò figli, producendo così un mondo del genere umano. Dovette dunque essere dopo che Adamo

Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
Disconnetti
Accedi
  • Italiano
  • Condividi
  • Impostazioni
  • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
  • Condizioni d’uso
  • Informativa sulla privacy
  • Impostazioni privacy
  • JW.ORG
  • Accedi
Condividi