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Vi ha visitato di recente il segretario del Re?La Torre di Guardia 1972 | 1° luglio
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e per il nostro eterno benessere dobbiamo prenderla a cuore e seguirla. Come in quel tempo nella situazione tipica, nel tempo attuale si tratta del Re più grande di tutti, sì, dello stesso Re. Il segretario che ora ha mandato corrisponde a quello che incaricò molto tempo fa per amore del popolo nella loro necessità. Quanti re sulla terra faranno una tal cosa? Almeno questo grande Re l’ha fatta. Egli prefigurò che avrebbe fatto questo nel nostro tempo mediante ciò che fece nell’antichità in circostanze simili. Affinché oggi noi siamo illuminati e guidati, Egli ebbe cura che se ne facesse una narrazione genuina e accurata.
3. Duemilacinquecentoottantadue anni fa, qual era la situazione riguardo a una potenza mondiale e a un regno con una lunga successione di re in un’unica famiglia, e perché ciò che accadde a quel regno ebbe importanza mondiale?
3 Rivolgiamoci ora alla narrazione e risaliamo di 2.582 anni all’anno 612 avanti la nostra Èra Volgare. Una forte nuova potenza mondiale (Babilonia) aveva preso di recente il posto di predominio nel reame della politica mondiale. Un regno che aveva dominato per 465 anni nella sola famiglia reale sin dal 1077 a.E.V. stava per essere distrutto. Non gli rimanevano che altri cinque anni secondo come volgeva la storia. Quindi, in effetti, la sua città capitale, Gerusalemme, fu distrutta nel 607 a.E.V., e insieme ad essa il tempio dell’Iddio del regno. Questo avvenimento doveva influire sull’intero mondo del genere umano, poiché allora doveva cominciare un periodo di 2.520 anni in cui la Potenza Mondiale Babilonese, la Potenza Mondiale Medo-Persiana, la Potenza Mondiale Greca, la Potenza Mondiale Romana e la Potenza Mondiale Anglo-Americana dovevano dominare in successione tutto il genere umano.
4. In che modo quel periodo di dominio mondiale doveva essere ininterrotto, quando finì, e perché l’anno 612 a.E.V. oggi ci interessa?
4 Il dominio della terra da parte di quelle potenze mondiali non doveva essere interrotto dalla Suprema Potenza dell’Universo per mezzo di alcun regno da Lui stabilito. Storicamente, quel lungo periodo di ininterrotto dominio politico del mondo finì nell’anno 1914 E.V., quando scoppiò la guerra internazionale che infine coinvolse ventotto nazioni, compresa la duplice potenza mondiale di Gran Bretagna e America, cioè la prima guerra mondiale della storia umana. Ora possiamo dunque capire che quell’anno dell’antichità a cui si rivolge qui la nostra attenzione — il 612 a.E.V. — fu un anno cruciale per quel tempo e prefigurò il tempo cruciale d’ora.
5. In quale luogo si trovavano diecimila Giudei in quell’anno 612 a.E.V., e quale esperienza ebbe quell’anno Ezechiele in una visione?
5 Già nel 612 a.E.V., c’erano decine di migliaia di individui di Gerusalemme e del Regno di Giuda ch’erano stati deportati di là all’esilio in Babilonia. (2 Re 24:14) Questi comprendevano uomini che divennero profeti di Geova Dio, cioè Daniele ed Ezechiele figlio di Buzi il sacerdote. (Dan. 1:1-6; Ezec. 1:1-3) L’anno 612 a.E.V. fu il sesto anno dell’esilio di questi due deportati. Quell’anno il profeta Ezechiele ebbe una visione. Corporalmente, egli rimase nel luogo chiamato Tel-Abib vicino al fiume Chebar in Babilonia, ma in ispirito o mediante ispirazione fu riportato a Gerusalemme. (Ezec. 3:15; 8:1-4) In questa visione fu condotto in un giro nel tempio che era stato costruito dal re Salomone figlio di Davide, per l’adorazione di Geova quale Dio del Regno d’Israele. Geova proibisce l’uso di qualsiasi immagine o raffigurazione nell’adorazione di lui come Dio invisibile; eppure lì nel tempio dedicato all’adorazione di questo Dio del cielo e della terra il profeta Ezechiele vide sulle pareti immagini e raffigurazioni che erano usate nell’adorazione di dèi falsi. Per esempio, una delle cose che Ezechiele vide fu questa:
6. In questo giro del tempio, che cosa vide Ezechiele che vi facevano settanta anziani d’Israele?
6 “Ecco, c’era ogni rappresentazione di cose striscianti e di bestie abominevoli, e tutti gli idoli di letame della casa d’Israele, essendo l’intaglio sul muro d’ogn’intorno. E settanta uomini degli anziani della casa d’Israele, con Iaazania figlio di Safan che stava fra loro, stavano dinanzi ad essi, ciascuno col suo incensiere in mano, e il profumo della nuvola dell’incenso ascendeva. E mi diceva: ‘Hai visto, o figlio d’uomo, ciò che gli anziani della casa d’Israele fanno nelle tenebre, ciascuno nelle stanze interne del suo pezzo da esposizione? Poiché dicono: “Geova non ci vede. Geova ha lasciato il paese”’”. — Ezec. 8:10-12.
7. Che cos’era Geova giustificato a recare su quei settanta idolatri anziani, e perché?
7 Il tempo avrebbe detto, e molto presto, se quei settanta anziani dentro il tempio di Geova avevano ragione di dire tali cose e di attender di rimanere impuniti dopo aver degradato e contaminato in questo modo la casa di adorazione di Geova. In modo detestabile essi violavano il primo e il secondo dei Dieci Comandamenti. Geova è un “Dio geloso” nel senso che esige esclusiva devozione e non condivide la Sua gloria con i falsi dèi e la Sua lode con le immagini idolatre. Su tutti i praticanti di adorazione falsa proprio nel Suo tempio in Gerusalemme, Geova era giustificato a recare la punizione per il loro errore e per la loro iniquità. (Eso. 20:1-6; Isa. 42:8) Che avesse immutabilmente determinato di far ciò, lo indicò al suo profeta Ezechiele. Dopo aver reso Ezechiele testimone oculare perfino della pratica dell’adorazione del sole nel Suo tempio, Geova gli disse:
8. Con quali parole Geova indicò d’avere determinato di recare la debita punizione?
8 “Io stesso anche agirò nel furore. Il mio occhio [che quei settanta anziani pensavano fosse cieco] non commisererà, né proverò compassione. E per certo grideranno ai miei orecchi ad alta voce, ma io non li udrò”. — Ezec. 8:13-18.
9. A questo riguardo, che cosa mostra che Geova non è un Dio che si possa corrompere, e quale domanda facciamo dunque circa gli individui?
9 Che cosa diremo a ciò noi, che viviamo in un simile tempo cruciale? Chiederemo: È Geova un Dio spietato? Non mostrerà alcuna misericordia a nessuno nel prossimo culmine della nostra situazione critica? Non lo possiamo minimamente incolpare di lasciare gli adoratori ipocriti e falsi alle conseguenze delle loro errate pratiche. E siccome Geova ha chiaramente detto a noi tutti che farà questa stessa cosa, dovremmo apprezzare che Egli non è un Dio che si possa corrompere. Il popolo del profeta Ezechiele lo riscontrò, e questo fatto storico prova che egli è un Dio vero e vivente, che è invero il solo vivente e vero Dio di tutta l’esistenza. L’attuale generazione del genere umano pure lo riscontrerà! Ma quale speranza di divina pietà c’è per alcuni individui di questa generazione? Da ciò che ebbe luogo nel caso di Gerusalemme del giorno di Ezechiele possiamo scoprirlo. Ascoltiamo dunque ciò che Ezechiele ora ha da dirci:
SI DEVE PRESTARE ATTENZIONE ALLA CITTÀ — COME?
10, 11. (a) Chi fu colui che chiamò così da essere udito da Ezechiele, e da dove? (b) Perché aveva diritto di dare comandi rispetto alla città?
10 “E chiamava ai miei orecchi ad alta voce, dicendo: ‘Si avvicinino quelli che prestano attenzione alla città, ciascuno con la sua arma in mano per ridurre in rovina!’”
11 È Geova che emana questo comando che viene udito da Ezechiele. (Ezec. 9:1) Dov’è Egli? È lì, seduto su quel glorioso trono che poggia su quel carro dalle ruote terribilmente alte, con un celeste cherubino accanto a ciascuna delle quattro ruote. (Ezec. 8:2-4; 10:1, 2) Egli ha il diritto di emanare ordini rispetto alla città di Gerusalemme, perché è Re. È “il Re d’eternità”. (1 Tim. 1:17, Traduzione del Nuovo Mondo, Moffatt; Riv. 15:3) Egli fu in realtà l’invisibile Re della nazione di Ezechiele; e si diceva che l’unto re assiso sul trono di Gerusalemme sedeva sul “trono di Geova”, come visibile rappresentante di Geova il Re invisibile. (1 Cron. 29:23; Ezec. 20:33) Gesù Cristo chiamò la Gerusalemme del suo giorno “la città del gran Re”. (Matt. 5:35) Ebbe dunque il supremo diritto reale di dare ordini sul modo in cui la città di Gerusalemme doveva essere distrutta. Secondo la successiva visione in questa serie di visioni date a Ezechiele, Gerusalemme doveva essere bruciata. (Ezec. 10:1-7; 2 Re 25:8, 9; 2 Cron. 36:17-19) Ma prima che la città fosse rasa al suolo, che cosa si doveva fare ai suoi abitanti?
12. Quali domande sorgono riguardo a quelle armi per ridurre in rovina, e a chi non si riferisce l’espressione “quelli che prestano attenzione alla città”, e perché no?
12 Rispetto a questi abitanti di Gerusalemme, suonò minaccioso quando si udì Geova il Re invisibile chiamare con alta voce di comando: “Si avvicinino quelli che prestano attenzione alla città, ciascuno con la sua arma in mano per ridurre in rovina!” (Ezec. 9:1) Su chi dovevano essere usate quelle armi per ridurre in rovina? Sugli abitanti della stessa Gerusalemme? Su tutti loro? Di quelli che erano armati di tali armi per ridurre in rovina si parlò come di “quelli che prestano attenzione alla città”. Questa descrizione non significò il re allora regnante, Sedechia, né i principi del suo governo né i comandanti militari né il sommo sacerdote e il secondo sacerdote del tempio. Questi non avrebbero rivolto le armi di rovina sul loro proprio popolo in Gerusalemme. Chi erano, dunque, gli uomini armati?
13. Chi erano, dunque, quegli uomini armati della visione, e perciò che cosa si deve dire delle forze armate babilonesi?
13 Essendo soggetti a Geova, che stava per ‘agire nel furore’, essi erano i Suoi giustizieri, che dovevano eseguire le sue decisioni giudiziarie sugli abitanti di Gerusalemme, prestando in tal modo “attenzione alla città”. Benché nella visione apparissero come uomini, in realtà erano santi angeli di Geova che dovevano essere impiegati per eseguire i Suoi avversi giudizi sugli abitanti della città. Secondo la storia, le forze armate di Babilonia furono impiegate visibilmente per eseguire i giudizi di Geova sulla città ribelle, ma queste non furon quelle raffigurate nella visione di Ezechiele. Quei Babilonesi furono semplicemente impiegati dagli angeli celesti contro Gerusalemme.
14. Quanti uomini armati vennero alla chiamata di Geova, e da quale direzione?
14 Al reale comando di Geova, quanti uomini armati comparvero, e da quale direzione vennero? Ezechiele ce lo narra, dicendo: “Ed ecco, c’erano sei uomini che venivano dalla direzione della porta superiore che guarda verso nord, ciascuno con la sua arma per infrangere in mano; e fra loro c’era un uomo vestito di lino, con un astuccio da segretario ai fianchi, ed entravano e stavano accanto all’altare di rame”. — Ezec. 9:2, Traduzione del Nuovo Mondo del 1971 (inglese).
15. (a) Chi erano in realtà quei “sei uomini” della visione, e che cosa presagiva la direzione da cui provenivano? (b) Come fu mostrato che la determinazione di Geova di ‘agire nel furore’ avrebbe trionfato sulla resistenza?
15 C’erano sei uomini con armi per infrangere in mano. Non molti, ma, poiché rappresentavano angeli, avevano poteri sovrumani che potevano più che contrastare le migliaia di abitanti entro Gerusalemme. Che fossero sei di numero non significa dunque che ci fosse in loro alcunché d’imperfetto o che fossero inadeguati per l’opera di giustizieri. Notiamo che questi sei giustizieri vennero “dalla direzione della porta superiore che guarda verso nord”. Questo fu un presagio del fatto che gli eserciti babilonesi avrebbero marciato contro Gerusalemme dal nord, per servire sulla terra da strumenti degli angeli giustizieri di Geova. Dal sud vennero gli eserciti del Faraone d’Egitto in risposta all’appello del re Sedechia di Gerusalemme, ma quelle forze alleate furono respinte dai Babilonesi. La determinazione di Geova di ‘agire nel furore’ per la distruzione di Gerusalemme non doveva essere contrastata. I simbolici “sei uomini” con armi per frantumare che Egli aveva invitati a ‘prestare attenzione alla città’ avevano il sostegno divino e avrebbero trionfato su ogni resistenza.
16. In considerazione di questa circostanza, a che cosa vanno realmente incontro le nazioni nel prossimo futuro?
16 Non si perda oggi su di noi la forza di quella circostanza profetica. Ciò a cui questo attuale sistema di cose mondiale va incontro nel prossimo futuro non sono semplici forze umane di distruzione e demolizione. Quello che questi elementi umani radicali, anarchici, nichilisti, disordinati possono non infrangere e obliterare, sarà spazzato via dai sovrumani eserciti angelici di Geova per eseguire il suo “furore” contro questo malvagio sistema di cose. Ogni traccia di questo corrotto, contaminato sistema di cose deve scomparire!
17. Quali ragioni ci sono per stabilire se questo include o no la cristianità, e perché le persone della cristianità hanno ragione di allarmarsi?
17 Anche la cristianità? Sì, poiché essa è oggi la sezione predominante di questo sistema di cose. Per giunta, è la particolare organizzazione raffigurata dall’antica infedele Gerusalemme e dal suo dominio, il paese di Giuda. È l’organizzazione religiosa che asserisce di adorare l’Iddio della Sacra Bibbia, che si chiama Geova. Essa asserisce di riconoscere Gesù, il Figlio di Geova Dio, come il Cristo, e per questa ragione ha preferito chiamarsi cristianità. Ma, come l’antica Gerusalemme, ha infranto il suo patto religioso con Geova e si è corrotta con le religioni pagane di questo mondo non praticando quindi il vero cristianesimo. Il suo nome religioso non la proteggerà. Si avvicina la solenne ora in cui i profetici “sei uomini” ‘presteranno attenzione alla cristianità’ con le loro armi per infrangere. Popolo della cristianità, questo è davvero qualche cosa di cui allarmarti!
18. Quando deve aver luogo quest’opera di frantumare, si può evitare, e quale domanda sorge riguardo a noi individualmente?
18 Che questo intero sistema di cose, compresa la cristianità, sia infranto, frantumato, è un’assoluta certezza che si avvererà entro questa generazione. Non ci sarà modo di evitare questa catastrofe mondiale che viene per mano di Geova, il Re universale che avanza sul suo celeste carro per la piena esecuzione dei suoi giudizi. C’è qualche cosa che possiamo individualmente fare in proposito, ora, prima che quei simbolici “sei uomini” comincino a frantumare le cose mondane con le loro armi di rovina? Per saperlo, esaminiamo ulteriormente il dramma profetico che il profeta Ezechiele vide in visione.
IDENTIFICHIAMO IL SEGRETARIO DEL RE
19. Quanti uomini vennero dal nord e stettero accanto all’altare, ed erano tutti armati?
19 Notiamo che lì non c’erano solo “sei uomini” che eran venuti dal nord ed erano entrati nel cortile del tempio e stavano accanto all’altare di rame per i sacrifici. Ce n’erano sette. E il settimo uomo non era armato come gli altri sei. Ezechiele dice: “E fra loro c’era un uomo vestito di lino, con un astuccio da segretario ai fianchi”. (Ezec. 9:2, Traduzione del Nuovo Mondo, edizione inglese del 1971) Chi è egli?
20. Chi era quel settimo uomo, ed era egli al servizio del re Sedechia di Gerusalemme?
20 Certo, è il segretario del Re. Il suo abito non militare insieme al suo astuccio contenente una penna e inchiostro lo identifica come un segretario. Egli pure deve prestare la sua attenzione alla città, e poiché fu convocato da Colui che siede sul trono sopra il carro celeste, dev’essere il segretario di Geova, il cui visibile trono terrestre in Gerusalemme era allora occupato dal re Sedechia della famiglia reale di Davide. Egli è il segretario non del ribelle re Sedechia, ma del Re d’Eternità, Geova. Chi era egli nel lontano giorno di Ezechiele, o chi è egli oggi?
21. Che cosa si può dire circa il fatto che l’uomo vestito di lino fosse o no un angelo, e si vide al tempo di Ezechiele un effetto come quello prodotto da lui nella visione?
21 Poiché era fra i “sei uomini” che rappresentavano gli angeli del cielo per l’esecuzione dei giudizi di Geova, rappresenta egli pure un celeste angelo o una schiera angelica? Se fosse un invisibile angelo celeste, come sapreste se vi ha visitato di recente? Ma, secondo l’opera che Geova gli ha assegnato, rappresenta evidentemente qualche cosa di visibile che è usato qui sulla terra in modo pacifico. Or dunque, rappresenta un uomo, non è vero? Ebbene, guardando al tempo di Ezechiele, non abbiamo nella Bibbia nessuna narrazione di alcun uomo che facesse letteralmente l’opera che a quest’uomo “vestito di lino” fu detto di fare. Il profeta Geremia, che allora era in Gerusalemme, non la fece. Ezechiele non la fece, poiché tornò a Gerusalemme solo in visione, mediante lo spirito d’ispirazione di Geova. Ma quantunque non si vedesse allora nessun uomo letterale con un astuccio da segretario andare in giro in Gerusalemme per fare l’opera che Ezechiele vide in visione, l’utile effetto dell’opera di un tale segretario si vide proprio come se un uomo letterale avesse attraversato la città e avesse compiuto l’opera assegnata. Quindi l’uomo con l’astuccio dell’inchiostro era solo un accorgimento raffigurativo per indicare in quel tempo un’impresa di Dio.
22. Per chi o quando doveva avvenire il primario adempimento di questa visione, e chi è dunque oggi il segretario del Re?
22 Che dire, però, del nostro giorno? È chiaro che la visione dell’uomo con l’astuccio da segretario doveva avere un’applicazione primariamente nel nostro giorno, onde fosse utile per noi “sui quali sono arrivati i termini dei sistemi di cose”. (1 Cor. 10:11) Nel lontano giorno di Ezechiele non fu raffigurato nessun singolo uomo, nonostante che un singolo uomo potesse compiere l’opera entro le antiche mura di Gerusalemme nel tempo che ancora rimaneva prima che la città fosse distrutta. Ma quando consideriamo che l’antitipica “città” d’oggi è la cristianità, con le sue dimensioni mondiali, possiamo capire che non è il lavoro di un solo uomo. Dev’essere il lavoro di un gruppo di uomini per un periodo di anni. Quindi, nel nostro giorno, l’uomo della visione “vestito di lino, con un astuccio da segretario ai fianchi”, deve raffigurare un moderno uomo composto, cioè un unito gruppo di uomini, che lavorino tutti insieme sotto la stessa direttiva nell’unica stessa opera, in vista di uno stesso fine, al servizio di Geova, “il Re d’eternità”. Tale è il segretario del Re del nostro giorno.
23, 24. (a) Perché i Giudei naturali non adempiono la visione dell’uomo vestito di lino? (b) Il clero della cristianità adempie forse l’opera di segretario di Geova, e per quale ragione?
23 Proprio perché questo “segretario” composto è al servizio di Geova, non significa oggi un gruppo di persone giudee. Geova fu il Dio dei loro antenati Abraamo, Isacco e Giacobbe e di Mosè, ma i circoncisi Giudei o Israeliti naturali d’oggi non sono per certo nell’odierno servizio di Geova. Per sfortuna essi si escludono da ciò, perché non accettano il Gesù messo al palo e risuscitato come il Messia o Cristo, il Figlio di Geova Dio. Per giunta, come Giudei non farebbero in tutta la cristianità l’opera cristiana che adempie l’opera compiuta dall’uomo “vestito di lino” visto nella visione di Ezechiele. Né sono gli ecclesiastici della cristianità ad agire come un corpo unito per fare l’opera del segretario di Geova Dio. Quegli ecclesiastici non vedono nessun bisogno di una tale opera, poiché non credono che la cristianità sarà fra breve distrutta da Geova per mano dei suoi angeli al comando del suo Figlio Gesù Cristo. Per esempio, che cosa disse il papa cattolico romano della Città del Vaticano la domenica di Pasqua dell’11 aprile 1971?
24 Con la data del giorno successivo il Times di New York pubblicò la speciale notizia dall’intestazione “Roma, 11 aprile” e diceva: “Il papa Paolo VI in uno speranzoso messaggio pasquale ha detto oggi: ‘Le grandi idee che sono le luci che guidano il mondo moderno non saranno spente’. ‘L’unità del mondo sarà conseguita’, ha asserito il papa. . . . In ciò che ha definito il suo ‘Messaggio di speranza’, il pontefice ha detto: ‘La dignità della persona umana sarà riconosciuta non solo formalmente ma effettivamente. L’inviolabilità della vita da quella nel seno materno a quella della vecchiaia avrà il generale ed efficace sostegno. Le indegne ineguaglianze sociali saranno superate. Le relazioni fra i popoli saranno pacifiche, ragionevoli e fraterne’”.
25. Perché la moderna realizzazione dell’uomo composto con l’astuccio da segretario non si trova nei gruppi religiosi della cristianità, ma che cosa c’è a disposizione per identificarlo?
25 Non credendo nelle profezie bibliche per il nostro tempo, il clero e i gruppi religiosi della cristianità operano, sperano e pregano onde essa sia perpetuata con tutte le sue cose detestabili. La moderna realizzazione dell’uomo profetico con l’astuccio da segretario non si troverà in tali gruppi religiosi della cristianità. Chi ha fatto dunque l’opera del moderno uomo composto “vestito di lino”? I fatti storici pubblicati in tutta la terra sono a disposizione per identificare chi è quell’“uomo” composto.
26. Chi è dunque il segretario del Re, come si vede nell’anno 1931 e in seguito?
26 È quel piccolo corpo di dedicati, battezzati cristiani che, nell’anno 1931, riconobbero la sovrastante distruzione della cristianità e perciò la necessità dell’opera dall’“uomo vestito di lino” che deve compiersi nell’applicazione moderna. Il 30 luglio 1931, al congresso generale di questi unti cristiani a Columbus, nell’Ohio, U.S.A., alle ore 15,00, si cominciò a pronunciare la conferenza “L’uomo col corno da scrivano” e immediatamente dopo la fine di questa conferenza fu presentato alle migliaia di persone lì radunate a congresso il libro Rivendicazione, che spiegava i capitoli da 1 a 24 di Ezechiele. Esattamente quattro giorni prima di ciò, o la domenica 26 luglio 1931, questo congresso di cristiani unti con lo spirito aveva abbracciato un nome distintivo che in qualità di cristiani li designava quali “testimoni di Geova”. Non solo il nome, ma l’opera che essi hanno compiuta da allora prova che questo unto rimanente di cristiani testimoni dell’Iddio Altissimo è senza fallo l’adempimento nel ventesimo secolo dell’uomo “vestito di lino, con l’astuccio da segretario”. Questo è dunque il moderno “segretario del Re”. Vi ha visitato di recente?
27, 28. (a) Nella visione di Ezechiele, che cosa mostra se l’uomo vestito di lino ricevette ordini da uomini in qualche progetto umano? (b) Del gruppo di sette, chi doveva agire prima, e furono dati ordini di fare che cosa?
27 Che l’opera di questo unto rimanente non sia il progetto di qualche uomo ma abbia origine da Geova Dio è ben raffigurato nella visione vista da Ezechiele. Mostrando da dove l’“uomo vestito di lino” ricevette le sue istruzioni, Ezechiele narra ciò che vide e udì, dicendo: “E riguardo alla gloria dell’Iddio d’Israele, si alzò di sopra i cherubini sui quali era alla soglia della casa [il santuario del tempio], ed egli chiamava l’uomo che era vestito di lino, ai cui fianchi era l’astuccio da segretario”. —Ezec. 9:3, NW; 10:2.
28 Così la gloria di Geova si mosse dal podio che era sopra le ruote accanto alle quali erano situati i quattro cherubini e prese posto sopra la soglia del compartimento del Santissimo del tempio di Gerusalemme. Ora Geova era in realtà nel suo santo tempio, e fu da Lui che fu detto lì all’“uomo vestito di lino” ciò che doveva fare. Non gli fu detto dagli infedeli sacerdoti del tempio contaminato. Prima doveva entrare in azione quest’uomo, avanti che agissero i “sei uomini” armati di armi per frantumare. Che cosa doveva fare egli davanti a quei sei giustizieri? Geova dice: “Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e devi apporre un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le cose detestabili che si fanno in mezzo ad essa”. — Ezec. 9:4.
29. Perché non fu detto all’uomo vestito di lino di compiere l’opera di apporre il segno nel tempio, e perché fu mandato in mezzo a Gerusalemme?
29 Geova non disse a quest’uomo di passare in mezzo al tempio e di apporre il segno. Lì non c’erano fronti da segnare, poiché durante il suo giro d’ispezione era stato mostrato al profeta Ezechiele che gli adoratori lì nel tempio praticavano la falsa adorazione, con alcune donne che piangevano sul falso dio Tammuz e non per le cose detestabili che si facevano nel tempio e in mezzo a Gerusalemme. (Ezec. 8:13, 14) Perciò l’“uomo vestito di lino” ebbe l’ordine di uscire dal tempio e di passare “in mezzo a Gerusalemme”. Geova vide che in tutta l’infedele Gerusalemme erano persone che ‘sospiravano e gemevano per tutte le cose detestabili’ che si facevano in mezzo a essa.
30. Come avrebbe l’uomo vestito di lino trovato quelli della giusta specie, e per quale ragione furono segnati nel luogo indicato?
30 In che modo l’“uomo vestito di lino” avrebbe trovato quelli che così ‘sospiravano e gemevano’? Non semplicemente andando nella pubblica piazza o nel luogo di mercato, ma andando alle case delle persone, di casa in casa. In questo modo avrebbe potuto udire le loro accorate espressioni e decidere se dovevano esser segnate sulla fronte o no. Questa non era un’operazione rapida, niente affatto, ma richiedeva di andare pazientemente e coscienziosamente di casa in casa o di porta in porta e di fare un’onesta ispezione, non mostrando nessuna parzialità ma segnando solo quelli che sinceramente erano addolorati per tutte le cose detestabili che altri compivano dentro la città reale. L’“uomo vestito di lino” non chiese loro di scoprire il petto per fare quindi un segno sul loro cuore. No, ma appose il segno distintivo sulla loro fronte dove poteva pubblicamente esser visto da amici o nemici. Questo segno, e non la specie di abiti che indossavano insieme al loro ipocrita discorso religioso, avrebbe indicato che erano adoratori di Geova.
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Completata l’opera del segretario del ReLa Torre di Guardia 1972 | 1° luglio
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Completata l’opera del segretario del Re
1, 2. (a) Quali domande sorgono oggi circa il segno, e quale domanda preliminare dobbiamo porci circa il merito e perché? (b) Di quali altre cose detestabili riguardo al paese Geova parlò a Ezechiele?
OGGI c’è l’essenziale domanda: Sei stato segnato sulla fronte dal moderno “uomo vestito di lino”? Non guardare nello specchio per vedere se hai un segno letterale sulla fronte. Nella visione di Ezechiele fu un segno letterale, ma non c’è oggi una tal cosa. Che cos’è, dunque, il segno, e com’è per così dire vergato sulla fronte delle persone? C’è la domanda preliminare: Meriti di avere il segno sulla fronte? Nel giorno di Ezechiele i segnati furon quelli che erano adoratori di Geova. Lo sappiamo, perché i segnati erano leali a Geova e credevano nella sua pura adorazione e pertanto ‘sospiravano e gemevano’ per tutte le cose detestabili che si commettevano in quella che doveva essere la città santa di Gerusalemme. Tali cose detestabili comprendevano l’idolatria nel medesimo tempio di Geova. Oltre a ciò, Geova parlò a Ezechiele di altre cose detestabili, dicendo:
2 “L’errore della casa d’Israele e di Giuda è molto, molto grande, e il paese è pieno di sangue sparso e la città è piena di perversità; poiché han detto: ‘Geova ha lasciato il paese, e Geova non vede’”. — Ezec. 9:9.
3. Che cos’è oggi il segno, e che cosa indica il metterlo figurativamente sulla fronte?
3 Poiché i segnati in quel tempo furono i leali e puri adoratori di Geova, devi chiederti: ‘Sono io un vero, leale adoratore di Geova?’ Puoi quindi cercare il segno di identificazione. Sì, il simbolico segno è oggi ciò che ti distingue o ti identifica come adoratore del Sovrano Signore Geova. In senso figurativo è apposto sulla tua fronte non per raffigurare che la conoscenza biblica circa Geova Dio è stata messa nella tua testa e impressa sul tuo cervello. Molte persone dentro la cristianità e fuori di essa han letto la Bibbia parecchie volte dal principio alla fine, e nonostante la conoscenza che hanno nella testa non sono state segnate come adoratrici di Geova addolorate di cuore per le cose che si compiono a diffamazione di Geova in tutta la cristianità, come la sua perversità, il suo spargimento di sangue, i suoi errori religiosi, le sue varie forme di idoleggiare cose invece di Geova.
4. Che cos’altro si richiede oltre alla semplice conoscenza nella testa, e da quando e da chi è stata fatta l’opera di apporre il segno?
4 Si richiede dunque che tu abbia più che conoscenza nella testa. Non è ciò che hai nella testa che conta, ma ciò che è realmente la tua personalità. Come se fosse stampata sulla tua fronte, essa diviene chiaramente visibile e leggibile a tutti quelli che ti guardano e ti studiano. Questa personalità, che ha come base la conoscenza biblica, deve svilupparsi in te. Ed è qui che interviene il moderno “uomo vestito di lino”. Dopo gli avvenimenti del summenzionato anno 1931 quest’“uomo” composto, cioè l’unto rimanente dei cristiani testimoni di Geova, è stato occupato a segnare la fronte di quelli che ne erano degni.
5. Col passar del tempo il bisogno di fare che cosa fu compreso dall’unto rimanente, e nel 1936 che cosa cominciarono a fare e perché?
5 È vero che questo unto rimanente di dedicati, battezzati cristiani sono andati di casa in casa, di porta in porta, di città in città e di villaggio in villaggio, distribuendo letteratura biblica e tenendo conferenze bibliche da podi pubblici con “posti gratuiti e nessuna colletta”. Ma si richiede più che semplicemente far leggere alle persone queste pubblicazioni come ausili per capire la Bibbia. I lettori hanno bisogno di ulteriore aiuto personale per capire ciò che leggono e il modo di applicare ciò che leggono. Col passar del tempo questo bisogno fu compreso più pienamente, e nell’anno 1936 si cominciarono a fare a quelli che avevano preso letteratura le visite ulteriori. Con gli interessati si stabilì quindi un corso di studio biblico a domicilio — tenuto da membri dell’unto rimanente — essendo fatte visite ulteriori settimanali o più frequenti agli interessati a questo scopo.
6. Come le persone furono aiutate a discernere pienamente le cose “detestabili” nella cristianità e come furono segnate?
6 Queste nuove persone interessate potevano già essere disgustate di ciò che avevano osservato nella cristianità. Quando però i loro occhi si aprivano alle verità bibliche circa la pura adorazione del solo vivente e vero Dio, vedevano con maggior discernimento le “cose detestabili” commesse dagli ipocriti religiosi nella cristianità. In vista di ciò, vedevano il bisogno di ritrarsi e di separarsi da ogni associazione con la cristianità e da ogni sostegno morale per le “cose detestabili” che essa compiva. L’unto rimanente ha aiutato queste persone leali verso Geova a crescere in conoscenza e intendimento fino al punto che hanno preso la personale decisione di dedicarsi a Geova Dio per mezzo di Gesù Cristo il suo Figlio, simboleggiando questa dedicazione con l’immersione in acqua. Divenuti così “discepoli” di Gesù Cristo, il Figlio di Geova, sono stati segnati sulla fronte. — Matt. 28:19, 20.
7. Chi doveva essere segnato come fu compreso dall’unto rimanente nel 1935, e che cosa dovevano rivestire perché servisse da segno sulla fronte?
7 Nell’anno 1935 l’unto rimanente capì, da Rivelazione, capitolo sette, versetti da nove a diciassette, che una “grande moltitudine”, una “grande folla” di ogni nazione, tribù, popolo e lingua doveva esser segnata sulla fronte come quelli che stanno pubblicamente davanti al trono di Dio e del suo sacrificato Agnello, Gesù Cristo, dicendo: “La salvezza la dobbiamo al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello”. Simbolicamente parlando quelli di questa “grande folla” sono identificati dalle “lunghe vesti bianche”, poiché, come dice Rivelazione 7:14, “hanno lavato le loro lunghe vesti e le han rese bianche nel sangue dell’Agnello”. Non solo hanno l’approvato riconoscimento “davanti al trono di Dio”, ma “gli rendono sacro servizio giorno e notte nel suo tempio”. Questo richiede che ubbidiscano al comando scritturale: “Rivestite il Signore Gesù Cristo e non fate i piani in anticipo per i desideri della carne”. (Rom. 13:14) Non è la personalità simile a quella di Cristo che così rivestono un approvato segno che apertamente li distingue come se fossero chiaramente segnati sulla fronte? Sì, certo!
8. In che modo quelli di questa “grande folla” sono attivamente aiutati a mostrare apertamente la loro fronte segnata, e che cosa spiega perché il numero della “grande folla” continua ad aumentare di anno in anno?
8 Questi dedicati, battezzati membri della “grande folla” sono ulteriormente aiutati a partecipare all’opera di casa in casa, scovando altri ancora che “sospirano e gemono per tutte le cose detestabili” che si commettono dentro la cristianità. In questo modo prendono parte all’opera di apporre il segno sotto la sorveglianza dell’unto rimanente. Ciò facendo mostrano apertamente il simbolico “segno” sulla fronte a tutto il mondo, dentro e fuori della cristianità. Come risultato migliaia e migliaia di altri cercatori della pura adorazione di Geova Dio danno prova d’essere idonei a ricevere il “segno” di identificazione sulla fronte facilmente visibile. Per esempio, nel solo anno di servizio del 1970 furono fatte 121.226.605 visite ulteriori a persone interessate in tutto il mondo e 164.193 persone si battezzarono in acqua per simboleggiare la loro dedicazione a Geova Dio. Ciò spiega perché di anno in anno il numero della “grande folla” continua ad aumentare. Ma che valore ha questo segno di identificazione?
PROSSIMA L’OPERA DISTRUTTIVA DEI “SEI UOMINI”
9. Da quali parole di comando pronunciate successivamente da Geova siamo aiutati a capire il valore del “segno”?
9 Se valutiamo la nostra vita terrena ci interesseremo al valore che ha il “segno”. Impariamo ad apprezzarlo mentre udiamo ciò che il Re Geova dice dal suo trono dopo aver dichiarato all’“uomo vestito di lino” che cosa fare. Il profeta Ezechiele ci narra ciò che Geova dice quindi nella visione: “E a questi altri disse ai miei orecchi: ‘Passate per la città dopo di lui e colpite. Il vostro occhio non commiseri, e non provate nessuna compassione. Dovreste uccidere vecchio, giovane e vergine e fanciulletto e donne, fino alla rovina. Ma non vi accostate ad alcun uomo sul quale è il segno, e dovreste cominciare dal mio santuario’”. — Ezec. 9:5, 6.
10. (a) Nonostante l’apparente crudeltà, da quale comando è rivelata la misericordia di Geova? (b) Questo che cosa ci aiuta a capire riguardo al “segno”, e perciò chi sosterremo ora attivamente nella sua opera?
10 Sembra crudele che Geova dica: “Dovreste uccidere vecchio, giovane e vergine e fanciulletto e donne, fino alla rovina”? Sì, ma pensate alla misericordia divina rivelata nell’espresso comando di Geova ai simbolici “sei uomini” armati di armi per frantumare: “Ma non vi accostate ad alcun uomo sul quale è il segno”! Ah, ora comprendiamo che il segno ha un valore protettivo. Se, nella veniente “grande tribolazione” sulla cristianità e su tutto il resto di questo detestabile sistema di cose, desideriamo essere risparmiati dagli eserciti angelici di Geova, faremo ora sinceri sforzi per ottenere il “segno” a nostra preservazione. Cercheremo d’aiutare anche altri ad ottenere il “segno”, perché facciano parte di questa “grande folla” circa la quale è profeticamente scritto: “Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro lunghe vesti e le han rese bianche nel sangue dell’Agnello”. (Riv. 7:14) Se apprezziamo che l’opera di apporre il segno si avvicina alla sua fine e che presto i simbolici “sei uomini” frantumeranno le teste non segnate, cercheremo amorevolmente di sostenere la vivificante opera del segretario del Re.
11. (a) Le persone non segnate che cosa non dovrebbero presumere circa l’imminente tempo dell’esecuzione, e perché no, secondo la storia? (b) Quale domanda sorge riguardo ai nostri figli che non mostrano ancora sufficiente intelligenza?
11 Non presumiamo egoisticamente che, se non siamo segnati sulla fronte, potremo in qualche modo passare inosservati ai “sei uomini” armati. Quando l’antica Gerusalemme fu distrutta dai Babilonesi nel 607 a.E.V., allora, secondo la cruda realtà, furono distrutti fanciulletti e vergini, donne, giovani e vecchi. Se i bambini non morirono di fame o di pestilenza o per mano dei soldati babilonesi, morirono quindi per mano delle loro stesse spietate madri affamate, che li mangiarono come cannibali. Il profeta Geremia, che fu prigioniero entro Gerusalemme finché cadde nelle mani degli assedianti, ce lo narra. (Lam. 2:20, 21) Che dire dei vostri figli che oggi sono troppo piccoli per fare un’intelligente dedicazione e battezzarsi in simbolo d’esser divenuti discepoli di Gesù Cristo? Essi possono essere troppo piccoli per ricevere personalmente il segno sulla fronte.
12. (a) Quali domande dovrebbero fare i genitori sia rispetto a sé che ai loro figli? (b) Quale attitudine presuntuosa non dovrebbero avere i genitori circa il fatto che venga mostrata misericordia perché la loro fronte è segnata?
12 Ma sei tu stesso segnato col segno della dedicazione e della personalità cristiana? Cerchi di fare come il cristiano apostolo Paolo ammonisce i genitori di fare, cioè di allevarli nella disciplina e nella norma mentale di Geova, e sono essi ubbidienti da rispondere ai tuoi amorevoli sforzi? (Efes. 6:1-4) Solo se ciò avviene puoi confidare che il merito del “segno” che è sulla tua propria fronte sia esteso ai tuoi figli minorenni e che essi siano misericordiosamente risparmiati con te dall’esecuzione e dalla distruzione nella prossima “grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, no, né vi sarà più”. (Matt. 24:21) Ora nel breve tempo che rimane bisogna far questo, prima che il moderno “uomo vestito di lino” finisca di segnare tutte le persone degne sulla fronte e prima che i simbolici “sei uomini” comincino a usare le loro armi per frantumare su tutte le fronti non segnate che scopriranno. Voi genitori, volete che i vostri figliuoletti siano considerati non “impuri”, ma “santi”, a causa del segno che avete sulla vostra fronte nel giorno dell’esecuzione della vendetta di Geova? Naturalmente dovreste volerlo. Ma non supponete che i vostri figli che sono abbastanza intelligenti da prendere una decisione e da dedicarsi personalmente a Geova per mezzo di Cristo vengano sotto il merito del segno che è sulla vostra fronte.
13. Tenendo presente su chi i “sei uomini” cominciarono a usare le loro armi per frantumare, perché le nostre relazioni religiose sono un’altra cosa a cui badare?
13 Un’altra cosa a cui badare sono ora le nostre relazioni religiose. Ricordate che i “sei uomini” ebbero l’ordine di cominciare a frantumare le teste dal santuario di Geova, dov’eran quelli che cercavano di mischiare la pura adorazione di Geova con l’impura adorazione pagana. I “sei uomini” non provarono compassione o pietà per gli ipocriti religionisti, poiché successivamente leggiamo: “Essi cominciarono dunque dagli anziani che erano dinanzi alla casa. E ancora egli disse loro: ‘Contaminate la casa e riempite i cortili degli uccisi. Uscite!’ Ed essi uscirono e colpirono nella città”. (Ezec. 9:6, 7; 8:10-12) In seguito sia il tempio che la città furono distrutti dai Babilonesi. Se continuiamo dunque ad associarci con quella ipocrita folla religiosa entro la cristianità, possiamo ragionevolmente attenderci che il segretario del Re ci segni sulla fronte e che siamo risparmiati dalla disastrosa fine di quegli impenitenti falsi adoratori? Niente affatto!
14, 15. (a) Quanto sarà esteso il massacro, e per questa ragione quale spaventosa impressione si potrebbe avere? (b) Il punto di vista di chi dovremmo avere, e come dovremmo sentirci riguardo agli uccisi?
14 Così estesa sarà la soppressione di vite nella cristianità e nell’intero sistema di cose mondiale che sembrerà come se non fosse risparmiato e non sfuggisse nessuno. Ma non dovremmo pensare che Geova vada troppo oltre con la sua esecuzione del giudizio, né dovremmo rattristarci per quelli giustiziati con i mezzi e gli strumenti di Dio. Geova Dio non è ingiusto, e noi lo dovremmo rispettare assumendo il suo punto di vista. Per insegnarci questa lezione notate ciò che Ezechiele continua a narrarci, mentre guardava proseguire l’opera di massacro:
15 “E avvenne che, mentre colpivano e io ero lasciato rimanere, cadevo sulla mia faccia e gridavo e dicevo: ‘Ohimè, o Sovrano Signore Geova! Ridurrai in rovina tutti i rimanenti d’Israele mentre versi il tuo furore su Gerusalemme?’ Dunque mi disse: ‘L’errore della casa d’Israele e di Giuda è molto, molto grande, e il paese è pieno di sangue sparso e la città è piena di perversità; poiché han detto: “Geova ha lasciato il paese, e Geova non vede”. E anche in quanto a me, il mio occhio non commisererà, né mostrerò compassione. Per certo recherò la loro via sulla loro propria testa’”. — Ezec. 9:8-10, NW.
16. (a) A questo riguardo, quale attitudine assumiamo riguardo all’accusare Dio di crudeltà e ingiustizia? (b) Che cosa dicono in effetti quelli che non tengono conto di Dio e lo sfidano, e perché meritano che le conseguenze della loro via ricadano sulla loro testa?
16 È questa un’indebita crudeltà da parte di Dio? È ingiusto che lasci mangiare ai violatori delle leggi divine il frutto delle loro proprie azioni, che lasci subire loro le terribili conseguenze della condotta che han seguìta di propria scelta? A rivendicazione di Geova Dio noi diciamo No! Tutti quelli del genere umano che ora non si fanno segnare sulla fronte in effetti dicono: ‘Geova ha lasciato la terra, e ora è nostro obbligo controllare la terra e dominarla nel modo che preferiamo. Egli non vede ciò che facciamo; è cieco, sì, morto, per quel che ci riguarda, e perciò possiamo rimanere impuniti per qualsiasi cosa facciamo. Avanti dunque con la falsa adorazione! Avanti con lo spargimento di sangue! Avanti con l’errore della nostra condotta! Avanti con la perversità delle nostre azioni!’ Queste persone che non tengono conto di Geova Dio e lo sfidano meritano giustamente che Egli faccia ricadere sulle loro teste non segnate le conseguenze della loro propria via. La visione data a Ezechiele, che si adempì sull’antica Gerusalemme nel 609-607 a.E.V., rende certo che Egli farà questo. Quando il Suo “uomo vestito di lino” li visitò essi non prestarono nessuna attenzione.
RAPPORTO SULL’OPERA COMPLETATA
17. (a) Qual è il modo assennato di accogliere la visita del segretario del Re, ora che si può riconoscere? (b) Fino a quando continuerà l’opera del segretario, e quale garanzia ne abbiamo dalla visione di Ezechiele?
17 Il moderno “uomo vestito di lino”, il segretario del dominante Re Geova, vi ha visitato di recente? Potete rispondere in maniera intelligente, poiché ora sapete come identificarlo, come riconoscerlo. Sorge la più critica domanda: Come l’avete ricevuto? Il modo assennato di riceverlo che conduce alla vita eterna nel nuovo sistema di cose di Dio è quello di lasciare che questo segretario del Re compia la sua opera di segnarvi la fronte, scritturalmente parlando. L’opera di questo composto “uomo vestito di lino” per la salvezza delle vite si avvicina ora alla fine. Indipendentemente dalla resistenza che vi oppongono gli ipocriti religionisti, l’opera sarà portata a compimento conforme alla volontà divina. Ciò che il profeta Ezechiele vide nella visione garantisce questa riuscita conclusione, poiché al termine di questa visione Ezechiele ci narra: “Ed ecco, l’uomo vestito di lino ai cui fianchi era l’astuccio dell’inchiostro, riportava parola, dicendo: ‘Ho fatto proprio come mi hai comandato’”. — Ezec. 9:11, NW.
18. (a) Allorché questa conclusiva parte della visione di Ezechiele si sarà adempiuta, per che cosa i segnati sulla fronte avranno ragione d’essere lieti? (b) Che cosa tratterà e includerà il rapporto finale fatto dal segretario del Re?
18 Questo denota che il moderno “uomo vestito di lino” sarà fedele nell’adempiere la missione affidatagli dal Sovrano Signore Geova. Come può esserne lieto il genere umano! Solo dopo aver segnato in modo chiaro e indelebile l’ultima fronte degna, egli potrà fare al Re il rapporto: “Ho fatto proprio come mi hai comandato”. Come saranno liete tutte le persone timorate di Dio segnate sulla fronte d’essere state visitate di recente dal segretario del Re, o da quel memorabile anno del 1935! Come saranno liete che poterono fare del bene a questo segretario del Re, mostrando in tal modo la loro lealtà e la loro devozione al Re stesso! Saranno liete di avere avuto il raro privilegio di sostenere il segretario del Re e di aiutarlo nell’opera di apporre il segno che egli compiva in tali estese proporzioni mondiali. Il rapporto finale, quando sarà fatto dal segretario del Re, tratterà e includerà ciò che quelli da lui segnati sulla fronte fecero per assisterlo e sostenerlo.
19. (a) Allorché quelli simili a capri con la fronte non segnata saranno frantumati, dove si troveranno quelli simili a pecore, e che cosa sarà dolce ai loro orecchi? (b) Perché l’uomo vestito di lino si rallegrerà sentendo dire a questi tali parole?
19 Quando fra breve le persone simili a capri con fronti ostinatamente non segnate saranno frantumate nella distruzione dalla forza esecutiva dei “sei uomini” del Re, quelli come pecore con le fronti segnate si troveranno alla destra di Gesù Cristo, il messianico Re di Geova. Dolci ai loro orecchi saranno le parole che l’Agnello di Dio rivolgerà loro: “Venite, voi che avete la benedizione del Padre mio, ereditate il regno preparato per voi dalla fondazione del mondo”. L’uomo che è vestito di lino come segretario del Re pure si rallegrerà udendo dire tali parole a quei futuri eredi del paradisiaco reame terrestre del regno di Cristo, poiché in tal modo egli saprà che la sua opera con l’“astuccio da segretario” ebbe un soddisfacente successo e non fu vana. — Matt. 25:31-46.
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