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Continuate a vivere mediante la fedeltàLa Torre di Guardia 1975 | 15 febbraio
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con fedeltà, anche sino alla morte. (Riv. 2:10) Una Testimone, esprimendo ciò che provava per il fatto che stava invecchiando e diventando malaticcia, si rammaricò di avere perso un po’ la memoria e di fare fatica a tenere il passo con i testimoni di Geova più giovani. Ma essi possono trarre conforto dal fatto di sapere che continuano a essere per i giovani un esempio di fede e perseveranza da seguire. Come l’apostolo Paolo, possono dire: “Divenite miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo”. — 1 Cor. 11:1.
20. Quali sono alcuni altri problemi che i Testimoni devono affrontare per dimostrare la loro fedeltà a Geova?
20 Molti Testimoni devono sormontare altri ostacoli oltre alle infermità della vecchiaia mentre seguono un corso di fedeltà verso Geova. Alcuni hanno perso la vista fisica. Altri sono afflitti da problemi d’udito; altri ancora hanno gli arti molto malandati. Tuttavia riscontriamo che anch’essi usano fedelmente le loro risorse nel servizio di Geova mentre offrono “a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che fanno pubblica dichiarazione al suo nome”. — Ebr. 13:15.
21. Quale antico sistema di viaggio è ancora molto impiegato dai fedeli testimoni di Geova?
21 Non si devono dimenticare i molti Testimoni che per anni sono andati di porta in porta nell’opera di testimonianza, e questo senza i vantaggi di un mezzo di trasporto. Alcuni proclamatori vecchi e fedeli possono calcolare quanta distanza hanno percorso in tale servizio di campo, e dicono che, in alcuni casi, equivale a un giro della terra o più. Nel loro caso sembra molto appropriata la scrittura che dice: “Come sono piacevoli i piedi di quelli che dichiarano la buona notizia di cose buone!” — Rom. 10:15.
CONTINUATE A VIVERE CON APPREZZAMENTO PER IL DOMINIO DI DIO
22. Dopo aver considerato questi racconti, qual è un fatto degno di nota?
22 Esaminando il racconto della vita dei fedeli servitori di Geova, un fatto degno di nota è che questi uomini e donne, del passato e del presente, apprezzarono tanto la sovranità di Dio da rischiare la vita per difenderla. Ciò mostra che il genere di persone che Geova desidera far continuare a vivere sono quelle che lo servono per amore verso di lui e le sue giuste qualità. Lo amano prima di tutto e al di sopra di tutto. (Matt. 22:37, 38) Coloro che hanno sopportato molto possono onestamente attestare che in effetti preferiscono il dominio di Dio a qualsiasi altro dominio. Un Testimone si espresse in questo modo: “Sono grato degli anni che ho avuto per servire Geova. Non ne rimpiango un solo minuto, anche se ci furono molti momenti difficili”.
23. Apprezzando la sovranità di Geova, qual è l’attitudine dei testimoni di Geova verso i governanti politici di questo mondo?
23 I sostenitori di ciò che è giusto e vero e buono guardano sempre al supremo Legislatore, tenendo chiaramente l’attenzione rivolta alle sue leggi e ai suoi princìpi che si applicano nella loro vita quotidiana. Non vorrebbero essere in nessun altro posto che entro la disposizione di Geova per i suoi adoratori. (Sal. 84:10) Provano sempre ristoro ad andare di casa in casa, cercando quelli che pregano per la venuta del regno di Dio, e perché la sua giusta volontà sia fatta sulla terra, e che vogliono vivere per sempre sotto quel perfetto governo. (Matt. 6:9, 10; Giov. 17:3) Non sarebbero mai soddisfatti delle promesse di un uomo politico terreno, né sceglierebbero mai d’avere un re umano su di loro. (Si paragoni I Samuele 8:1-9) Al punto di dedicarsi, essi decisero di sostenere la sovranità di Geova, e d’allora in poi si sono sforzati di prendere tutte le loro decisioni in base a quella precedente scelta.
24. (a) In che modo le persone del mondo considerano spesso i Testimoni? (b) Ma solo in che modo i Testimoni sono in grado di mantenere una perfetta buona coscienza dinanzi a Dio?
24 Tali dedicati testimoni di Geova, sapendo d’essere responsabili verso il più alto personaggio dell’universo, il grande Legislatore e Giudice, devono camminare molto attentamente in mezzo ai malvagi di questa generazione. (Giac. 4:12) Benché alcuni siano perplessi per la loro ferma presa di posizione a favore dei princìpi biblici, perché dovrebbero mai deviare dal sentiero della giustizia o anche cercare di infrangere, o forse torcere, le leggi di Dio per convenienza? (1 Piet. 4:3-5) Certo colui che creò tutte le cose ha il diritto d’essere il primo nella vita del suo popolo. Ha anche diritto alla loro adorazione e assoluta ubbidienza. Che riconoscano il Sovrano Signore in tutti i loro pensieri e le loro vie, sarà loro molto utile per comportarsi dinanzi a lui con perfetta buona coscienza. — Prov. 3:5; Atti 23:1.
25, 26. (a) Dove siamo nel corso del tempo, il che fa sorgere quale bisogno? (b) Come risultato, che cosa vediamo avvenire in armonia con I Giovanni 5:3?
25 L’apprezzamento per il dominio di Dio dovrebbe spingere oggi le persone di cuore retto a rispondere alla Sua chiamata per il servizio. C’è bisogno di altri volenterosi lavoratori nell’organizzazione in continua espansione che Dio impiega per compiere l’opera di predicare e insegnare. Poiché siamo così vicini al più grande avvenimento della storia, tutti quelli che amano la giustizia dovrebbero ora agire coraggiosamente, sapendo che qualsiasi condotta seguano influirà sulle loro prospettive di vita eterna. — 2 Piet. 3:11-14.
26 Decine di migliaia di persone di ogni classe sociale, esperienza e ambiente vengono ogni anno all’accurata conoscenza della verità e mettono la loro vita in armonia con le leggi e i regolamenti di Dio. Comporta molti cambiamenti, naturalmente, la rinuncia a molte abitudini, il contrarne di nuove. Significa accettare istruzione, addestramento e ammaestramento. Significa imparare ad amare Geova e ubbidirgli. Ma è così difficile? L’apostolo Giovanni disse: “Poiché questo è ciò che significa l’amore di Dio, che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi”. — 1 Giov. 5:3.
SIATE FEDELI E CONTINUATE A VIVERE
27. È la fede tutto ciò che occorre per avere l’approvazione di Geova?
27 “Il mio giusto vivrà a motivo della fede”, è la positiva dichiarazione contenuta in Ebrei 10:38. A quella fede, quindi, secondo le Scritture, si devono aggiungere altre cose come virtù, conoscenza, padronanza di sé, perseveranza, santa devozione, affetto fraterno e amore. (2 Piet. 1:5-7) È pure importante usare nel sacro servizio di Dio le abilità naturali di cui si è dotati se si vuole realmente provar gioia nella vita.
28. In considerazione delle nomine fatte nelle congregazioni, che cosa dovrebbe chiedersi ognuno?
28 Alcuni uomini fedeli che si sono così impegnati vengono nominati per essere insegnanti nella congregazione, e come ‘pastori del gregge di Dio’ portano una gravosa responsabilità. Questi insegnanti qualificati sono necessari per assistere altri a conseguire l’unità della fede insieme ad accurata conoscenza. (1 Piet. 5:2; 2 Tim. 2:2; Efes. 4:11-13) È scritturalmente appropriato che gli uomini maturi della congregazione aspirino a questo accresciuto privilegio di sorveglianti; è “un’opera eccellente”. È bene che tu faccia un esame personale per vedere se progredisci. Chiediti: ‘Posso migliorare le mie capacità o sviluppare doti nascoste per potermi rendere più utile nella congregazione e vivere così più pienamente alla gloria di Dio?’ — 1 Tim. 3:1-13.
29. Come possiamo mostrar di apprezzare la vita che individualmente abbiamo, e con quali risultati?
29 Sarà soddisfacente sapere che siamo stati trovati fedeli. Apprezziamo pienamente e usiamo saggiamente, dunque, la vita che abbiamo, portando di giorno in giorno giusto frutto a onore e lode di Dio. Che camminiamo da poco o da molto nella via della vita, sia la nostra determinazione quella di non permettere che nulla si interponga fra noi e Geova Dio. L’incrollabile amore di Dio, a sua volta, ci sosterrà nella nostra fedele condotta anche nella più dura prova. (Rom. 8:38, 39) Facendo ogni cosa alla gloria di Dio eviteremo di uscire dai limiti o di abbandonare la ben tracciata via di giustizia che conduce alla vita eterna.
30. Come possiamo anche noi contribuire a rallegrare il cuore di Geova?
30 Il nostro principale desiderio sia quello di mantenere sempre l’integrità al nostro fedele Dio e dimostrare che nessuno, neppure l’avversario di Dio, il Diavolo, può farci deviare da questa condotta. In tal modo possiamo rallegrare il cuore di Geova. — Prov. 27:11.
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Nessuna “crisi di energia” spirituale per i discretiLa Torre di Guardia 1975 | 15 febbraio
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Nessuna “crisi di energia” spirituale per i discreti
OGGI c’è una “crisi di energia” in molti paesi. Per alcuni questo significa ridurre i viaggi in auto, giacché la benzina scarseggia. Ci vuole combustibile anche per alimentare i giganteschi generatori che producono elettricità. Per cui molti cercano di risparmiare l’energia spegnendo le luci superflue.
Ciò nondimeno, vi è una luce che non dipende dalle fonti energetiche comunemente usate. I riconoscenti che la possiedono rifiutano di spegnere la loro luce o sia pure di ridurne l’intensità. Spiritualmente parlando, ‘fanno risplendere la loro luce’. — Matt. 5:14-16.
Gesù Cristo pensava a loro quando paragonò il regno di Dio a dieci vergini invitate a una festa nuziale. La sua parabola faceva parte della risposta alla domanda: “Quale sarà il segno della tua presenza e del termine del sistema di cose?” (Matt. 24:3) Le prove indicano che viviamo ora negli “ultimi giorni”, così che l’adempimento del predetto “segno” dovrebbe interessarci.
Tutt’e dieci le vergini avevano lampade, forse recipienti con un beccuccio e uno stoppino a un’estremità e il manico all’altra. Può darsi fossero pieni di olio d’oliva, allora comunemente impiegato per l’illuminazione. Poiché lo sposo tardava, le vergini si addormentarono, solo per essere svegliate nel mezzo della notte dall’annuncio del suo arrivo. Le cinque vergini “discrete” avevano olio extra nei ricettacoli che portavano, ma quelle “stolte” non portarono olio extra e dovettero andare a comprarne. Nel frattempo le vergini “discrete” andarono incontro allo sposo ed entrarono con lui alla festa nuziale. Più tardi le vergini “stolte” cercarono di entrare, ma invano. — Matt. 25:1-12.
Il glorificato Gesù Cristo è lo “sposo”, e le vergini “discrete” diventano la sua “sposa” celeste, il cui numero è infine di 144.000. (Riv. 14:1-4; 19:7, 8; 20:6; 21:9) Mentre sono sulla terra, hanno abbondante “olio”, la Parola di Dio e il suo spirito santo. Non hanno dunque nessuna “crisi di energia” spirituale che potrebbe influire su una lampada. Le vergini “stolte”, però, non hanno avuto “olio” sufficiente per tenere
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