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Come far fronte alle aggravate penurie di viveriSvegliatevi! 1975 | 8 marzo
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insetticidi così estesamente impiegati, forse per precauzione sanitaria dovrete sbucciare alcuni cibi prodotti commercialmente, anche se significa gettare nella spazzatura del buon nutrimento. Comunque, per togliere terra e veleni alcuni si servono di una spazzola con le setole rigide.
È saggio usare meno acqua possibile nella cottura e conservare ogni goccia dei succhi da usare in minestre e salse, mettendoli in vasi di vetro chiusi ermeticamente. Il dott. Endel Karmas, professore di scienza alimentare presso l’Università Rutgers, spiega che cosa accade spesso:
“Di solito le famiglie mangiano i piselli o le verdure congelate senza il succo in cui le verdure sono cotte. Gettano via tutti i minerali e alcune vitamine dei cibi. I minerali e le vitamine solubili in acqua dei cibi lavorati vanno a finire nell’acqua, cioè gettano via gli alimenti contenuti nel liquido”.
Una brava cuoca sta anche attenta a non cuocere troppo le verdure, per non perderne il nutrimento. Alcuni evitano di ricuocere gli avanzi, ma, per conservarne il nutrimento, li servono freddi. Questo si può fare in molti modi appetitosi. Si deve anche evitare di bruciare o carbonizzare la carne, poiché così si perdono vitamine e minerali preziosi.
Come raccogliere cibo per la tavola
A volte si possono raccogliere in campagna cibi svariati ed eccellenti. La letteratura su questo soggetto può essere molto utile per riconoscere varie piante commestibili e nutrienti. Una di queste è il soffione. Si possono usarne le foglie tenere in insalata. Per quanto riguarda il contenuto di vitamina A, esso batte tutte le altre comuni insalate verdi, ed è ricco di calcio, fosforo, ferro, sodio e potassio. Dai fiori si ricava a volte il vino. La radice si può tagliare a fettine e farne un’insalata, oppure seccare, tostare e macinare per farne un surrogato del caffè.
L’ortica è un’altra pianta molto nutriente. I suoi teneri germogli contengono grandi quantità di vitamine A e C, e un po’ di vitamina B. Sono pure ricchi di potassio, calcio, fosforo e ferro, e contengono anche proteine e glucosio. I teneri germogli, che spuntano in primavera, si possono usare come gli spinaci, per fare insalate verdi miste, oppure bollire per farne una minestra. Si possono anche congelare crudi da consumare in seguito, o seccare e macinare per ricavarne una farina.
Si dice che il farinaccio selvatico sostituisca perfettamente gli spinaci. Le foglie tenere si possono preparare nello stesso modo degli spinaci, o usare in insalata. Oltre alle molte piante verdi selvatiche commestibili, in campagna si possono spesso raccogliere molte specie di funghi eduli, noci e bacche.
Situazioni d’emergenza
Se verranno le predette carestie, è importante conoscere quali cose intorno a noi si possono mangiare senza pericolo e profittevolmente.
È noto che alcuni che si sono perduti nel deserto sono morti di fame mentre tutt’intorno a loro c’era cibo nutriente in abbondanza. L’importante domanda, dunque, è questa: Che cosa si può mangiare?
È utile guardare quello che mangiano gli uccelli e gli animali. Di regola, quello che essi mangiano potete mangiarlo anche voi. Ma non in tutti casi. Se dunque avete dei dubbi che una cosa sia velenosa o meno, masticatene un po’ e tenetela in bocca. Se brucia, è nauseabonda o ha un sapore amaro, sputatela fuori. Una pianta velenosa assaggiata in questo modo non sarà probabilmente mortale per voi.
Gli Eschimesi hanno saccheggiato i nidi dei topi, portando via le provviste invernali di radici, noci e foglie e aggiungere così un po’ di vegetali alla loro alimentazione. Sanno di potersi fidare dei topi, perché raccolgono cibo commestibile. Sostituirono attentamente con pesce quello che portarono via, così che i topi sopravvivessero e raccogliessero vegetali per l’inverno successivo.
Quasi tutti i tipi di erba e trifoglio sono commestibili, benché lo stomaco debba abituarcisi gradualmente. Anche alberi e arbusti possono provvedere buoni cibi. I germogli e i rami nuovi possono essere commestibili. La corteccia interna o alburno di vari alberi può pure essere un cibo prezioso. Alcuni l’hanno seccata e tagliata a pezzi e macinata per farne pappe e il pane. Anche i licheni e il muschio sono commestibili. Si dice che gli esploratori occidentali delle regioni artiche siano sopravvissuti nutrendosi d’essi. La comune mazzasorda può essere utilizzata in vari modi come cibo.
Quasi tutti gli animali, se sono sani, possono essere usati dagli uomini come alimento. Molti esitano a mangiare certi animali come orsi, ghiottoni, cani, volpi, gatti, serpenti e scoiattoli, arvicole, marmotte e altri roditori. Comunque, alcuni di essi in certi luoghi sono considerati ghiottonerie.
Anche quasi tutti gli uccelli sono commestibili, inclusi corvi, gazze, gabbiani e cigni. In caso di emergenza si possono mangiare le loro uova. Inoltre, vi sono gli insetti. Cavallette, formiche e termiti sono da lungo tempo usate come cibo da alcuni popoli.
Molti uccelli e altri animali vivono di larve, bruchi e vermi, e se occorre gli uomini possono fare altrettanto. In effetti vi è una grande varietà di cibi nutrienti fra queste piccole ma numerose creature striscianti che ci circondano. Può sembrare ripugnante mangiarle, ma non solo sono nutrienti, a volte sono anche squisite. Le lumache, per esempio, sono considerate una vera ghiottoneria sulla tavola del buongustaio.
Possiamo realmente fare molto per far fronte alle aggravate penurie di viveri. Possiamo ridurre il consumo di carne se occupa una parte notevole della nostra alimentazione. Possiamo informarci riguardo al valore nutritivo degli alimenti, e mangiare quelli che vanno meglio per noi. Possiamo anche apprendere come conservare il valore nutritivo del cibo mentre lo prepariamo e lo cuciniamo. E possiamo conoscere le piante e gli animali intorno a noi che potremo mangiare se le attuali penurie di viveri diverranno carestie di grandi proporzioni.
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Pronto soccorso a domicilio: Siete preparati?Svegliatevi! 1975 | 8 marzo
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Pronto soccorso a domicilio: Siete preparati?
VORRESTE sapere che cosa fare se uno dei vostri cari si ferisse? In molte situazioni una pronta azione può impedire molta sofferenza e perfino salvare una vita. Qui sotto sono elencate alcune misure di pronto soccorso che potete prendere. Vedete se siete preparati:
✔ TAGLI — Se qualcuno si fa un taglio profondo, immediatamente premetevi sopra uno spesso cuscinetto di panno pulito, tenendovi sopra la palma di una mano. Se il sangue inzuppa il panno, non lo togliete (si disturberebbero così gli utili coaguli di sangue che si fossero formati) ma mettete sopra al primo strato altri strati di panno pulito e continuate a esercitare anche più fermamente diretta pressione con la mano. È utile sollevare un braccio, una gamba o il collo ferito (alzandolo al di sopra del livello del cuore della vittima) per ridurre la pressione sanguigna nella parte ferita e rallentare la perdita di sangue. Le pinze emostatiche non sono più raccomandate, poiché possono danneggiare gravemente i tessuti.
✔ USTIONI — In caso di un’ustione che faccia arrossare la pelle (ustione di primo o secondo grado) immergete la parte ustionata in acqua corrente fredda (non in acqua gelata) o applicate panni puliti immersi in acqua gelata ma strizzati. Non abbiate fretta a tirare fuori dell’acqua la parte ustionata; si raccomanda di lasciarvela per un’ora o più. Quindi asciugatela delicatamente e copritela con un panno pulito come fasciatura di protezione. In caso di grave ustione, evitate l’uso di un preparato antisettico, unguento o pomata, o di un rimedio fatto in casa. Se l’ustione carbonizza o fa annerire la pelle (ustione di terzo grado), non vi mettete sopra acqua né alcun’altra cosa; di solito è meglio portare appena possibile la vittima all’ospedale.
Un’ustione agli occhi prodotta da alcali (causata da acidi per pulire tubi di scarico, forti detersivi per fare il bucato o lavare i piatti o altre soluzioni per smacchiare) è molto pericolosa, perché i tessuti dell’occhio possono essere distrutti e si può così perdere la vista. Come per altri ustioni agli occhi, versate molta acqua sull’occhio per quindici minuti. Per fare questo è meglio girare la testa della vittima da una parte; quindi, tenendo aperte le palpebre, versate l’acqua dall’angolo interno dell’occhio verso l’esterno. Dopo aver fatto questo togliete le particelle della sostanza chimica che fossero rimaste nell’occhio, sollevandole con attenzione con la punta di un fazzoletto pulito.
✔ VELENI — Purtroppo nella maggioranza delle case vi sono molti veleni che un bambino può mangiare o bere. Alcuni di questi sono benzina, vernice, detersivi e smacchiatori. Che dovete fare se vi accorgete che il vostro bambino ne ha inghiottito un po’? Se non ha le convulsioni o non ha perso i sensi, la prima cosa da fare è di dargli acqua o latte per diluire il veleno. Ora dovete decidere se farlo vomitare o no. Con certi veleni potenti questo non si deve fare, perché così i condotti aerei e alimentari già ustionati si ustionerebbero ancor di più. Alcuni di essi sono acidi forti (come soluzioni per pulire la tazza del gabinetto), alcali forti (come quelli per pulire i tubi di scarico) o i prodotti del petrolio (come il lucido dei mobili).
Quando è bene favorire il vomito, si può causare solleticando in fondo la gola del bambino o dandogli un liquido nauseabondo come latte di magnesia con acqua o mostarda con acqua.
✔ DISTORSIONI E STRAPPI MUSCOLARI — Una distorsione è una lesione del tessuto molle intorno a una giuntura, mentre uno strappo muscolare è la conseguenza dell’eccessivo sforzo a cui un muscolo è sottoposto, per esempio lo stiramento o lo strappo di un muscolo della schiena per avere sollevato qualcosa nel modo sbagliato.
Di solito una distorsione riguarda le caviglie, le dita, i polsi o i ginocchi. La parte si gonfia e fa male se si cerca di fare qualche movimento.
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