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Damasco, gioiello del desertoLa Torre di Guardia 1964 | 15 novembre
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della Palestina. Era la città chiave da cui passava il commercio delle città di questa estesa zona per giungere ai grandi imperi orientali lungo il fiume Eufrate. Senza dubbio per questa ragione essa era compresa nelle dieci città della Decapoli greca, benché fosse molto più a nord delle altre. Quale luogo strategico per il suo valore economico per i popoli del Vicino Oriente e perché era una ristoratrice oasi verde del deserto, si guadagnò la fama di gioiello del deserto.
Mentre Saulo di Tarso si avvicinava alla città di Damasco per compiervi una missione di persecuzione contro i cristiani un’abbagliante luce dal cielo lo accecò e il glorificato Gesù Cristo lo rimproverò per la sua condotta. Solo alcuni giorni dopo Anania, uno dei cristiani che Paolo era venuto a mettere in catene, fu mandato da Gesù a ridare la vista a Paolo e a istruirlo nella Via. Lo trovò in una casa sulla strada chiamata Diritta, che era allora una stupenda via principale. Ma dopo molti giorni, allorché Saulo aveva manifestato pubblicamente il suo zelo per la nuova fede predicando zelantemente, i Giudei della città complottarono di ucciderlo, ed egli dovette fuggire di notte in un cesto calato attraverso un’apertura nel muro della città. — Atti 9:1-25.
Benché l’importanza di Damasco come centro commerciale sia diminuita, essa non ha ancora oggi perduto la sua fama di prospera oasi, né ha cessato d’essere un luogo dove fedeli cristiani predicano le stesse verità che furono rese note da Anania, Saulo ed altri fedeli cristiani locali.
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Scritture per dicembreLa Torre di Guardia 1964 | 15 novembre
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Scritture per dicembre
16 Sono infatti spiriti di demoni, che . . . se ne vanno dai re di tutta la terra, per radunarli per la battaglia del gran giorno d’Iddio Onnipotente. — Riv. 16:14, Na. TG 1/4/64 32a
17 Comprendete qual è la volontà di Geova. E non vi ubriacate di vino, in cui è dissolutezza, ma continuate ad esser pieni di spirito. — Efes. 5:17, 18. TG 1/4/64 37, 41a
18 In ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiera e supplicazione. — Filip. 4:6. TG 15/8/63 18, 19a
19 Gustate e vedete quanto l’Eterno è buono! — Sal. 34:8, VR. TG 15/11/63 19, 20a
20 Il principio della sapienza è il timor dell’Eterno. — Prov. 9:10, VR. TG 15/3/64 29, 30
21 Conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi. — Giov. 8:32, VR. TG 15/6/64 63, 64b
22 Così, con rapido lancio, Babilonia la gran città sarà scagliata giù, e non sarà più trovata. — Riv. 18:21. TG 1/7/64 27, 28a
23 [Guardate] attentamente il principale Agente e Perfezionatore della nostra fede, Gesù. Per la gioia che gli fu posta dinanzi egli sopportò il palo di tortura, disprezzando la vergogna. — Ebr. 12:2. TG 1/12/63 19, 20a
24 Lo spirito è vivificante. — Giov. 6:63. TG 15/5/64 12-14a
25 Quanto a me, io son pieno di forza, dello spirito dell’Eterno, di retto giudizio e di coraggio, per far conoscere a Giacobbe la sua trasgressione e ad Israele il suo peccato. — Mich. 3:8, VR. TG 1/4/64 39, 40a
26 A quelli che sono ricchi nel presente sistema di cose dà ordine di non essere di mente altera, e di riporre la loro speranza non nelle ricchezze incerte, ma in Dio, . . . di fare il bene, d’esser ricchi di opere eccellenti. — 1 Tim. 6:17, 18. TG 1/5/63 5a
27 Io verserò del mio spirito su ogni sorta di carne. — Atti 2:17. TG 1/9/63 16, 18a
28 Siate ripieni dell’accurata conoscenza della sua volontà in ogni sapienza e discernimento spirituale, per camminare in modo degno di Geova al fine di piacergli pienamente mentre continuate a portar frutto in ogni opera buona. — Col. 1:9, 10. TG 15/7/63 21, 22a
29 Pregate incessantemente. — 1 Tess. 5:17. TG 15/8/63 12-17a
30 Continua . . . a riprovare con piena autorità. — Tito 2:15. TG 15/5/64 28-30a
31 L’Eterno sarà re di tutta la terra. — Zacc. 14:9, VR. TG 15/4/64 55, 56
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MINISTERO DI CAMPO
Dicendo la verità della Parola di Dio, la Bibbia, i cristiani mostrano d’essere uniti, e nello stesso tempo aiutano altri a uscire da Babilonia la Grande. (Riv. 18:4) Durante il mese di novembre i testimoni di Geova continueranno a far questo offrendo a tutte le persone di buona volontà la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane, insieme a un opuscolo biblico in omaggio, per la contribuzione di L. 325 (negli Stati Uniti d’America 50 c).
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STUDI “TORRE DI GUARDIA” PER LE SETTIMANE
del 20 dicembre: Usiamo la vita per servire Geova. Pagina 681.
del 27 dicembre: Giusto motivo per servire Dio. Pagina 687.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1964 | 15 novembre
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Domande dai lettori
● Secondo Esodo 12:37, 600.000 Israeliti maschi partirono dall’Egitto, oltre ai piccoli. Poiché 600.000 maschi adulti implicano una popolazione totale di circa due milioni di persone, com’è possibile che vi fossero solo 22.273 primogeniti maschi, com’è dichiarato in Numeri 3:43? Non renderebbe questo le famiglie irragionevolmente grandi? — A. R., Panama.
In quanto ai primogeniti, ci è detto: “Tutti i primogeniti maschi di cui si fece il censimento, contando i nomi dall’età di un mese in su, furono ventiduemiladuecentosettantatré”. (Num. 3:43, VR) Superficialmente può sembrare che vi sia contraddizione, poiché questo renderebbe le famiglie di circa novanta persone, se si contasse un primogenito maschio per ogni famiglia. Comunque, si noti che è ragionevole concludere che vi fossero tante femmine primogenite quanti maschi. E questo ridurrebbe della metà la grandezza delle famiglie, o a circa quarantacinque persone ciascuna.
In secondo luogo, che dire dei primogeniti maschi che erano anche padri? Notiamo che il numero di 600.000 Israeliti maschi abili (esclusi i Leviti) includeva quelli “dai venti anni in su”. (Num. 1:18, VR) Ricordiamo pure che quando la decima piaga colpì l’Egitto, non uccise Faraone, che molto probabilmente era anch’egli un primogenito; ma uccise suo figlio che non era ancora maggiorenne. Così in Israele vi sarebbero stati molto più di 22.273 primogeniti maschi, ma essi non sarebbero stati inclusi nella cifra di Numeri 3:43, dato che questo numero si riferisce solo ai minorenni. Non si riferirebbe ai padri o nonni o bisnonni che erano primogeniti. Dato che è ragionevole concludere che circa tre generazioni vivessero nello stesso tempo, questo ridurrebbe ancora di più la grandezza delle famiglie.
Famiglie con tanti membri possono ancora sembrare grandi, ma ricordiamo che Giacobbe aveva tredici figli di due mogli e due concubine. Questo addita un altro fattore: che in Israele si praticavano sia la poligamia che il concubinato e solo il primogenito del padre, non il primogenito della madre, era considerato il primogenito. Così nel caso di Giacobbe, ciascuna delle sue mogli e delle sue concubine aveva un primogenito, ma Giacobbe aveva solo un primogenito, Ruben. — Gen. 49:3.
Da dove viene questo numero di mogli e concubine in eccesso? Anzitutto, la Bibbia narra che al tempo in cui i figli di Giacobbe Simeone e Levi si arrogarono arbitrariamente il compito di vendicare la loro sorella Dina, essi uccisero ogni maschio della città di Sichem ma presero come bottino le donne e i bambini, e senza dubbio le donne servirono come serve o schiave e concubine. Inoltre, può darsi che in Israele vi fossero più donne che uomini proprio come oggi in alcuni paesi il numero delle donne supera il numero degli uomini. Sotto l’istituzione della poligamia tali donne avevano mariti e famiglie. — Gen. 34:29.
La diretta benedizione di Geova Dio è specialmente significativa per spiegare perché vi erano grandi famiglie: “I figliuoli d’Israele furon fecondi, moltiplicarono copiosamente, diventarono numerosi e si fecero oltremodo potenti, e il paese ne fu ripieno”. “I tuoi padri scesero in Egitto in numero di settanta persone; e ora l’Eterno, il tuo Dio, ha fatto di te una moltitudine pari alle stelle de’ cieli”. (Eso. 1:7; Deut. 10:22, VR) Avendo su di sé la benedizione di Geova, gli Israeliti crebbero così rapidamente che il re d’Egitto si allarmò. Vediamo dunque che non v’è nulla di incongruo tra il calcolato totale di due milioni di Israeliti e il numero di 22.273 primogeniti maschi.
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