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    La Torre di Guardia 1978 | 1° novembre
    • un’estensione del sistema circolatorio. Lo considerano un caso simile a quello in cui viene inserito nel corpo un pezzo di cannula per deviare il sangue attorno a un’ostruzione in un vaso.

      Ovviamente, ciascun cristiano soppeserà ciò che comporta l’uso di questi e altri apparecchi simili. Può considerare se per lui il sangue in questione è sangue che chiaramente è uscito dal corpo, che quindi dovrebbe essere eliminato, o sangue che, in sostanza, fa ancora parte del suo sistema circolatorio. (Deut. 12:16) Quindi prenderà una decisione che gli lasci la coscienza pura dinanzi a Dio. — 1 Piet. 3:16.

      ● È errato sottoporsi a un esame del sangue?

      In base alla loro conoscenza delle Scritture la maggioranza dei testimoni di Geova, se non tutti, non sono contrari a tali esami. La piccola quantità di sangue prelevata dal corpo non è mangiata né iniettata in qualcun altro. È semplicemente esaminata prima di essere eliminata. — Deut. 15:23.

      ● Le iniezioni di sieri sono compatibili con la fede cristiana?

      Nel nostro numero del 1º dicembre 1974, presentammo in questa rubrica una considerazione particolareggiata sull’uso dei vaccini (che non contengono sangue) e dei sieri fatti col sangue. Per tali particolari, si veda la trattazione alle pagine 735, 736.

      Si prendeva atto che i medici ricorrono sempre meno alle trasfusioni di sangue intero. Invece, il sangue umano è suddiviso nelle parti principali che si possono trasfondere: globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e plasma. A questo proposito dicemmo: “Crediamo che l’uso di sangue in una trasfusione [per sostenere la vita], o l’uso di una parte del sangue per conseguire uno scopo simile, è ovviamente in contrasto con il comando scritturale di ‘astenersi . . . dal sangue’. (Atti 15:20)”

      Che dire però di accettare iniezioni di sieri per combattere malattie, come il siero antidifterico, antitetanico, antirabbico, il siero contro l’epatite virale, l’emofilia e l’incompatibilità da fattore Rh? Pare che rientrino in una ‘zona grigia’. Alcuni cristiani credono che accettando a tale scopo una piccola quantità di un derivato del sangue non si manchi di rispetto alla legge di Dio; la loro coscienza glielo permetterebbe. (Confronta Luca 6:1-5). Altri però si sentono obbligati in coscienza a rifiutare i sieri perché contengono sangue, sebbene in piccola quantità. Quindi, si ritiene che ciascuno debba risolvere personalmente tale questione. Esortiamo ciascuno a sforzarsi d’agire con coscienza pura e a seguire la guida di Dio contenuta nella Sua Parola. — Sal. 119:105.

      ● Fino a che punto il cristiano dovrebbe interessarsi di sapere se c’è sangue nei prodotti alimentari?

      Dio disse a Noè, e quindi all’intera famiglia umana: “Ogni animale che si muove ed è in vita vi serva di cibo. . . . Solo non dovete mangiare la carne con la sua anima, col suo sangue”. (Gen. 9:3, 4) Pertanto, i veri adoratori dovrebbero voler evitare di mangiare carne in cui sia rimasto sangue o altri alimenti a cui sia stato aggiunto sangue.

      Ciò può richiedere un certo grado di cautela. Per esempio, in alcuni paesi di solito gli animali vengono strangolati o uccisi in qualche altro modo che vi lascia il sangue dentro. Dove c’è questa usanza, di solito i cristiani acquistano solo da negozianti, macellai o contadini che è risaputo vendono carne di animali debitamente dissanguati.

      Comunque, in molti paesi, come ad esempio negli Stati Uniti, le norme sulla macellazione degli animali richiedono che siano debitamente dissanguati. Quindi, in tali zone i cristiani hanno poche ragioni di preoccuparsi. Possono mangiare liberamente la carne venduta nelle macellerie o quella servita nei ristoranti. (Confronta I Corinti 10:25, 26, dove si fa riferimento alla carne precedentemente offerta agli idoli: “Continuate a mangiare ogni cosa che si vende al macello, senza informarvi a motivo della vostra coscienza, poiché ‘a Geova appartengono la terra e ciò che la empie’”). Ad ogni modo, può essere necessario informarsi circa la carne degli animali uccisi sul posto, come la selvaggina, sia che si acquisti da un cacciatore, da un macellaio o in un ristorante.

      Ma che dire dei prodotti alimentari che possono contenere sangue o qualche frazione del sangue, ad esempio proteine plasmatiche?

      In alcuni luoghi si richiede per legge che i produttori indichino sull’etichetta gli ingredienti. I cristiani che hanno per un certo tempo verificato le etichette possono aver notato che nella loro zona il sangue praticamente non è mai usato negli alimenti. Quindi, possono avere giustamente limitato la lettura delle etichette solo ai casi in cui c’era motivo di credere che a un prodotto fosse stato aggiunto sangue.

      Tuttavia, recentemente la Repubblica Federale di Germania ha emanato una legge che permette alle ditte produttrici di carne di usare, senza indicarlo sull’etichetta, fino al 2 per cento (o, in certi casi, fino al 10 per cento) di plasma sanguigno essiccato in “salsicce affumicate, würstel e prodotti simili tra cui paté e rollé . . . polpette, ripieni di carne, spezzatino, ragù, carne cotta nel lardo, . . ”. Cosa deve fare il cristiano coscienzioso in questi casi?

      Può informarsi dal macellaio o dal produttore. Si afferma che in risposta a tali domande alcuni produttori di un paese scandinavo assicurarono subito che nelle loro carni non c’era sangue; non volevano perdere clienti. Ma in certi luoghi i Testimoni che hanno interrogato i macellai o i produttori di carni hanno ricevuto risposte vaghe o dubbie. Si può notare che, anche se la legge permette alle ditte di aggiungere un po’ di sangue senza dichiararlo, questo non significa necessariamente che lo facciano tutte o anche solo la maggioranza.

      Perciò, i cristiani decideranno individualmente cosa fare. Alcuni saranno spinti dalla coscienza a evitare qualsiasi cosa su cui essi hanno seri dubbi o a fare le indagini necessarie per mettersi in pace la coscienza. (Rom. 14:23) Nei casi dove non sembra possibile ottenere informazioni sicure con ragionevoli indagini, altri cristiani possono giungere a questa conclusione: ‘Se non ho una ragione valida per pensare che ci sia sangue o se non c’è un modo preciso per determinarlo, posso “continuare a mangiare” con coscienza pura’. Comunque, dovrebbero tener conto della coscienza altrui, come consigliò Paolo. — 1 Cor. 10:28-30; Rom. 14:13-21.

      I veri cristiani non dovrebbero essere indifferenti riguardo al sangue. Faranno il possibile per evitare una chiara violazione della legge di Dio. Il profondo rispetto per quella legge è di importanza capitale. Facendo ciò che è ragionevole per ‘astenersi dal sangue’, il popolo di Dio manifesta apprezzamento per la santità della vita e del sangue che la rappresenta. — Atti 21:25.

  • Programma di studio
    La Torre di Guardia 1978 | 1° novembre
    • Programma di studio

      10 dicembre: Apprezziamo la santità della vita e del sangue. Pagina 16. Cantici: 82, 18.

      17 dicembre: Fermi e risoluti circa la vita e il sangue. Pagina 21 Cantici: 24, 95.

  • Possiamo aver fiducia che è prossimo un mondo migliore
    La Torre di Guardia 1978 | 1° novembre
    • Possiamo aver fiducia che è prossimo un mondo migliore

      C’è qualche motivo per nutrire tale fiducia, quando la delinquenza aumenta, i divorzi salgono paurosamente e l’inflazione sfugge al controllo?

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