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Gli anni del crepuscolo possono essere fecondiSvegliatevi! 1973 | 8 luglio
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E l’orto fornisce verdure e frutta fresca per la tavola.
Per dare un significato alla loro vita, gli anziani ricevono del lavoro da fare e sono pagati per quello che fanno. Fanno borse, riparano scarpe e allevano conigli. Inoltre, possono uscire e fare acquisti nel negozio dell’istituto.
In altre parti della terra i governi hanno provveduto modesti appartamenti a bassissimo costo. Ciò consente maggiore intimità, ma richiede pure che la persona sia in grado di fare più cose per sé.
È vero che l’età avanzata è accompagnata dal diminuito vigore e dal deterioramento del corpo. Tuttavia l’attività mentale, l’esperienza, la capacità di lavorare e la creatività sono sempre presenti e, in alcuni casi, anche superiori. Essendo attivi, facendo regolare esercizio e svolgendo un lavoro costruttivo, gli anni del crepuscolo possono davvero essere fecondi.
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Insoliti frutti dei tropiciSvegliatevi! 1973 | 8 luglio
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Insoliti frutti dei tropici
Dal corrispondente di “Svegliatevi!” nell’Ecuador
Era una calda giornata invernale di dicembre quando mettemmo piede per la prima volta sul suolo di questo paese tropicale dell’America del Sud, l’Ecuador. Sentimmo molto l’improvviso cambiamento dal gelido tempo che avevamo lasciato nel nord, ma avevamo una sete straordinaria. Come fummo grati quando Carlos, nostro ospite, ci servì una brocca di rinfrescante succo di frutta.
U-m-m! Che delizia! Ma che cos’è? Non avevamo mai provato nulla di simile. L’ospite ci spiegò che era succo di naranjilla. Naranjilla, un nome spagnolo, significa “arancina”. Aveva un delicato aroma che ci ricordava un miscuglio di ananas, arancia e mela, con forse una spruzzatina di succo di pomodoro. Per fare questo ottimo dissetante, Carlos spiegò che aveva sbucciato la frutta, l’aveva messa in un miscelatore, vi aveva aggiunto acqua, e poi l’aveva addolcito con un po’ di zucchero.
Alcuni giorni dopo vedemmo alcune naranjilla in un banco del mercato. Erano state portate dal loro luogo di origine nella giungla ai piedi dei torreggianti monti delle Ande. Da lontano sembravano davvero piccole arance, grosse pressappoco quanto i mandarini. Ma quando ci avvicinammo, l’aspetto mutò da quello di arance a quello di lisci pomodori dalla buccia lucida. Comunque, prendendone uno fummo sorpresi di scoprire che aveva una minuta peluria simile a quella di una pesca, ma una peluria dura e fragile. Che strano frutto, questa pelosa arancia simile a un pomodoro!
Salendo più in alto sulle Ande la gente della sierra ha ciò che chiamano tomate de árbol, “pomodoro d’albero”, che cresce nel patio insieme a una varietà di fiori tropicali. Le piante sono alte meno di tre metri e portano frutti multicolori, che variano dall’arancione vivo al porpora intenso. Il frutto non è tondo come il pomodoro, ma ovale e alle estremità ha la forma di un piccolo pallone. Il sapore? Ebbene, somiglia un po’ al succo di pomodoro, ma è molto più dolce. Con esso si
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