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La TV statale in Francia guarda la Chiesa CattolicaSvegliatevi! 1972 | 8 gennaio
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La TV statale in Francia guarda la Chiesa Cattolica
Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Francia
“DISGUSTATO!” “Afflitto!” “Confuso!” “Punto nel vivo!” “Ho quasi pianto per la vergogna!”
Di rado la rete televisiva francese, gestita da un monopolio statale, aveva sollevato una così generale protesta e destato tanto sdegno fra i cattolici romani in Francia.
Le suddette esclamazioni, raccolte dalla stampa francese, furono fatte in seguito a una serie di programmi televisivi sul tema “La Chiesa, domani?” Furono trasmessi dalla Prima Rete nazionale nel corso del suo regolare programma intitolato “Ventesimo secolo”.
Questa serie, in quattro parti, fu trasmessa mensilmente dal dicembre 1970 al marzo 1971. Fu seguìta da un grande uditorio di telespettatori in tutta la Francia, e anche da molti di lingua francese in Belgio e Svizzera.
Il programma iniziale fu trasmesso il martedì sera, 8 dicembre 1970. Trattava l’attuale condizione e le prospettive della Chiesa Cattolica in vari paesi europei. Comunque, quel primo programma era appena cominciato che produsse un’inaspettata sorpresa.
La sorpresa ci fu proprio dall’inizio quando fu annunciato che certe parti del programma sarebbero state trasmesse con un rettangolino bianco nell’angolo dello schermo. Questo segno viene usato dalla TV francese per le pellicole erotiche e molto violente adatte solo per gli adulti.
Solo per gli adulti? Che cosa poteva significare? Molti cattolici furono sorpresi apprendendo che uno spettacolo televisivo intorno alla loro chiesa avrebbe contenuto cose inadatte per giovani occhi e orecchi!
Comunque, man mano che i programmi venivano trasmessi se ne capì il perché. Le informazioni presentate sulla condizione morale di alcuni ecclesiastici scandalizzarono davvero. Pure sorprendenti furono le informazioni presentate circa le divisioni in seno alla Chiesa e circa l’attività politica degli ecclesiastici.
Anzitutto, che cosa dissero i programmi sulle attitudini di alcuni sacerdoti in merito a problemi di moralità sessuale?
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I Francesi scandalizzati dalle attitudini del clero circa la moraleSvegliatevi! 1972 | 8 gennaio
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I Francesi scandalizzati dalle attitudini del clero circa la morale
LA PRIMA trasmissione televisiva della serie mostrò perché la televisione statale in Francia ne aveva raccomandato alcune parti ‘solo per adulti’. Scandalizzò perfino molti cattolici adulti. Specialmente questo avvenne per la parte sulla moralità, e fu quando la telecamera fu puntata sui Paesi Bassi.
Una scena preliminare mostrò una chiesa cattolica olandese decorata con piante, fiori, un acquario e un’uccelliera. Una cortese domanda sulla ragione di tale abbellimento piuttosto insolito per una chiesa cattolica fece rispondere al sacerdote locale che la Messa “è una festa, non come Solesmes [sede centrale dei frati benedettini francesi, esperti in canti gregoriani], ma come Woodstock [teatro di una grande festa ‘pop’ di hippies negli Stati Uniti]!”
Ma questo era solo l’inizio. Ulteriori sorprese erano riservate ai telespettatori di lingua francese in Francia, Belgio e Svizzera. Poche scene dopo, passando al soggetto della confessione auricolare dei peccati, il commentatore della televisione riassunse la situazione nei Paesi Bassi come segue: “La gente quasi non si confessa più, soprattutto perché un’ondata di emancipazione sessuale ha sommerso l’Olanda, così che le persone non sanno più realmente che cos’è un peccato sessuale”.
Un parroco ammise che la Chiesa Cattolica è in parte responsabile di questo declino morale. Egli osservò che essa permetteva a psichiatri e psicologi cattolici di abbassare le barriere contro l’immoralità.
La sorpresa più grande
La sorpresa più grande doveva ancora venire. I telespettatori videro e udirono la prova che la Chiesa Cattolica condona tacitamente non solo l’immoralità sessuale, ma anche la perversione sessuale!
I telespettatori appresero che ad Amsterdam c’è una “parrocchia” fatta interamente di omosessuali cattolici. Al sacerdote che fa loro da “ministro” fu chiesto: “Possono gli omosessuali essere cristiani come tutti gli altri?” Egli rispose: “Sì, ne sono sicuro, come ne sono sicuri tutti i membri del nostro gruppo che hanno lavorato per dieci anni fra gli omosessuali qui in Olanda”.
Questo sacerdote rivelò che almeno due “matrimoni” di omosessuali sono stati celebrati in una chiesa cattolica olandese. Interrogato sulla correttezza di tali cerimonie, egli aggiunse: “Quando due omosessuali lo chiedono, io sono dell’opinione che un sacerdote possa benedirli”.
I cattolici di lingua francese che stavano a guardare non credevano quasi ai loro occhi e ai loro orecchi. Ma il peggio doveva ancora venire. Successivamente videro lo spettacolo di un sacerdote cattolico che senza vergognarsi ammetteva alla televisione d’essere egli stesso un omosessuale praticante! Ecco come andò l’intervista:
Commentatore: “Giacché l’omosessualità non è più considerata un peccato, padre —— , sacerdote della parrocchia degli studenti, ha voluto essere franco. Padre —— , lei è sacerdote. Anche lei appartiene alla C.O.C., organizzazione di omosessuali”.
Sacerdote: “Sì”.
Commentatore: “È omosessuale?”
Sacerdote: “Sì”.
Commentatore: “Da quanto tempo è pubblicamente noto che lei è omosessuale?”
Sacerdote: “Non da molto. Da sei mesi”.
Commentatore: “Questa situazione ha provocato alcuna reazione da parte del suo vescovo? Dev’essere certamente la prima volta che un sacerdote ammette pubblicamente d’essere omosessuale e membro attivo di un’organizzazione di omosessuali”.
Sacerdote: “No, il vescovo non ha ancora reagito”.
Commentatore: “Si considera, agli occhi di altre persone, un buon sacerdote come chiunque altro?”
Sacerdote: “Sì, certo! Perché no?”
Commento del vescovo e del cardinale
Dopo questa sbalorditiva conversazione, il cronista della TV chiese a un vescovo olandese che cosa avrebbe fatto se un sacerdote della sua diocesi avesse ammesso apertamente d’essere omosessuale.
Indubbiamente molti cattolici che vedevano il programma si aspettavano che questo prelato rispondesse senza esitare: ‘Lo sospenderei immediatamente!’ Invece, videro e udirono questo vescovo che ‘menava il can per l’aia’ e diceva: “Mi è molto difficile rispondere. Se sorgesse una tale situazione, dovrei parlare al sacerdote e decidere se la sua posizione scandalizzasse i fedeli”. Alla domanda se personalmente era scandalizzato da tale situazione, disse impacciato: “È . . . è . . . è molto nuova per me”.
Il vescovo direttamente interessato a questo caso non aveva fatto nulla riguardo al sacerdote che è un omosessuale dichiarato. Questo secondo vescovo, che fu intervistato, o non era scandalizzato dalla situazione o non era abbastanza coraggioso da dirlo. Che esempio per i sinceri cattolici!
Rimaneva una speranza alla gerarchia della Chiesa Cattolica per sostenere apertamente i giusti princìpi biblici ed esprimersi contro l’immoralità commessa e tollerata dai membri del clero. Quella speranza era il cardinale francese Danièlou, che era stato presente nello studio per tutto questo programma. Il commentatore della TV fece al cardinale la seguente domanda: “Padre, qual è la sua reazione dopo aver visto questo servizio sull’Olanda?”
Che splendida opportunità di difendere i princìpi cristiani! E perciò quale amara delusione per i sinceri cattolici udire questo alto prelato fare della filosofia e poi scendere a compromesso sui princìpi cristiani! Il cardinale disse: “Io credo che l’omosessualità sia un problema che la Chiesa deve studiare attentamente a causa della sua natura ovviamente drammatica; d’altra parte, è molto chiaro che l’omosessuale ha il perfetto diritto di appartenere alla Chiesa e di avere fede”.
Benché in seguito ammettesse che l’omosessualità non è ‘normale’, questo cardinale francese non la condannò mai, dimenticando apparentemente che le Bibbie cattoliche la chiamano “sordida”, una “perversione”, “comportamento mostruoso” e “depravazione”. — Rom. 1:26-32, Douay; Jerusalem Bible.
Dopo il programma una sincera giovane cattolica di Lione scrisse quanto segue in una lettera aperta al cardinale Danièlou: “In vista di questa ostentazione di abiette teorie sulla sessualità e particolarmente sull’omosessualità come quella che abbiamo vista ieri alla televisione, non sarebbe stato appropriato, Padre, che lei scattasse in piedi e gridasse ad alta voce e chiaramente la sua disapprovazione e il suo disgusto? . . . Ho quasi pianto per la vergogna!” Questo fu pubblicato dalla stampa, in Le Progrès de Lyon.
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I telespettatori apprendono che la Chiesa è immischiata nella politicaSvegliatevi! 1972 | 8 gennaio
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I telespettatori apprendono che la Chiesa è immischiata nella politica
I PROGRAMMI della televisione statale francese sulla Chiesa Cattolica rivelarono qualche cos’altro. Rivelarono che gli ecclesiastici sono impegnati nell’attività politica in una misura di cui molti spettatori non si rendevano conto.
Anzitutto, i telespettatori udirono il giuramento con cui i vescovi spagnoli dichiarano fedeltà allo stato dinanzi al generale Franco. Fu pure presentata una serie di interviste in cui sacerdoti, frati e suore si mostravano più o meno apertamente ribelli contro il regime politico in Spagna. Questo ha causato grande imbarazzo all’alto clero che giura lealtà allo stato.
Una sequenza, filmata vicino a Barcellona, mostrava un raduno di sacerdoti ribelli in un locale di un convento messo a loro disposizione dalle suore. Quando l’intervistatore della TV francese chiese a un sacerdote se l’azione politica era compatibile con le sue funzioni sacerdotali, egli rispose: “Sì, perché la chiesa ufficiale si occupa sempre di politica”. Un sacerdote gesuita di tipo ‘hippie’ coi capelli lunghi dichiarò che “in Spagna, un sacerdote legge il Vangelo e Marx”. Alla domanda se i due non si contraddicevano, egli rispose: “No”.
Un’altra intervista ebbe luogo dentro una chiesa in cui l’altare è nascosto con una tenda quando la chiesa viene impiegata come sala per convegni politici clandestini. Lì un sacerdote dichiarò schiettamente che “è necessario aprire gli occhi alla gente sul matrimonio adultero fra la chiesa e lo stato”. Un sacerdote operaio aggiunse: “La Chiesa è unita all’imperialismo internazionale. Questo imperialismo dev’essere distrutto, sia esso religioso o economico”.
Ma attribuiscono questi sacerdoti più importanza all’attività politica che ad ammaestrare le persone intorno alla Parola di Dio? I telespettatori videro l’intervistatore porre questa domanda a un frate benedettino spagnolo. Molti furono sorpresi udendo il frate rispondere: “Sì, è vero”.
Quindi al cardinale francese Danièlou fu chiesto di commentare questo servizio filmato sulla Chiesa Cattolica in Spagna. Il cardinale Danièlou affermò: “Sono rimasto colpito dalla genuinità di questi sacerdoti. . . . Sono stato pure colpito dal modo in cui hanno continuamente affermato che la loro lotta rivoluzionaria non influiva minimamente sulla loro credenza in Dio”. Ma molti telespettatori furono colpiti da qualche cos’altro. Pensarono fosse strano udire un cardinale che accettava l’idea che dei sacerdoti siano rivoluzionari politici!
Agitazione fra il clero francese
Un altro programma televisivo passò in rassegna l’attività politica del clero francese. Mostrò un gruppo di sacerdoti ribelli, di cui si dice ve ne siano un migliaio in Francia.
Il portavoce di questi sacerdoti dichiarò che essi si erano impegnati “all’azione politica che ci mobilita per combattere come cittadini contro tutte le forze oppressive che in questo paese e altrove generano e perpetuano flagranti disuguaglianze e ingiustizie. Il Terzo Mondo ha inizio in Occidente, per cui dobbiamo cominciare qui, insieme a tutti quelli che sono già impegnati in questa opera di liberazione”.
I telespettatori devono essersi chiesti se ascoltavano il discorso di un sacerdote o una dichiarazione sul Manifesto Comunista di Karl Marx! I loro dubbi parvero essere giustificati dalla successiva sequenza.
La successiva sequenza mostrò cattolici militanti di sinistra impegnati nella “lotta di classe” insieme al loro sacerdote locale. Il sacerdote pensava che il genere umano è diviso non in credenti e atei, ma in quelli che combattono per liberare il genere umano (inclusi sia credenti che atei) e quelli che rifiutano di partecipare a questo combattimento. Egli confidò che “personalmente mi sento più vicino ad alcuni miei amici marxisti e atei che a quei credenti che si tengono fuori da questa lotta”.
Divergenze politiche negli Stati Uniti
Parte del servizio televisivo aveva a che fare con il cattolicesimo negli Stati Uniti. Esso mostrava che anche lì le divergenze politiche fra il clero stavano divenendo più marcate.
Commentando questa parte del resoconto televisivo, il giornale francese Le Monde parlò del “super-americanismo della Chiesa [Cattolica], che si è legata all’Istituzione per essere accettata da una comunità prevalentemente protestante”.
Comunque, un sacerdote intervistato durante questo programma ammise che molti cattolici americani “non sentono più il bisogno di mostrarsi superpatrioti”. E questo fu specialmente evidente in un’altra sequenza che mostrava le contrastanti attitudini cattoliche circa la guerra del Vietnam.
Alcuni cattolici americani consideravano la guerra una crociata per salvare i cattolici del Vietnam. Ma altri cattolici americani, inclusi alcuni sacerdoti, erano disposti ad andare in prigione per aver partecipato a violente dimostrazioni contro la guerra.
Pure rivelatrice per molti fu la serie di interviste con preminenti cattolici che riferirono sull’importante parte avuta dalla Chiesa Cattolica nel moderno Vietnam. Fu reso noto che una delle originali ragioni per cui i Francesi colonizzarono l’Indocina nel diciannovesimo secolo fu quella di proteggere i missionari cattolici che vi erano perseguitati.
Ai telespettatori fu detto che durante la guerra di Indocina tra Francesi e Vietminh (1947-1954) e nell’attuale guerra del Vietnam, la difesa degli interessi cattolici fu uno dei principali fattori. Il cronista della TV intervistò un sacerdote cattolico di un villaggio del Vietnam che ammise con orgoglio di avere personalmente impartito addestramento militare agli abitanti del villaggio, uomini, donne e fanciulli.
Riguardo ai profughi cattolici che dopo il 1954 lasciarono il Vietnam del Nord, Le Monde disse che erano organizzati da “sacerdoti del tipo delle truppe d’assalto, sacerdoti ufficiali che parlano tanto di mitra quanto di Vangelo”.
La Chiesa nell’America Latina
Nell’ultimo programma c’era un servizio sulla Chiesa Cattolica nell’America Latina. Esso mostrava che il cattolicesimo fu imposto, ai popoli dell’America Latina dai conquistatori e dai sacerdoti che li accompagnarono dall’Europa. Questo programma rivelò pure che la Chiesa Cattolica Romana sostenne i governi autoritari che opprimevano il popolo.
Questa oppressione si poteva notare in parte nel fatto che benché sia stata presente per quasi cinque secoli e abbia avuto a lungo il monopolio dell’istruzione pubblica, la Chiesa ha tenuto i suoi seguaci nell’ignoranza. Anche oggi in molti paesi dell’America Latina l’analfabetismo è esteso.
Commentando questo particolare programma, il quotidiano parigino filocattolico Le Figaro scrisse: “Si deve dire a credito dei produttori di questo programma che non ci hanno permesso di dimenticare il punto principale, cioè la profonda povertà degli uomini ‘marginali’ — Boliviani, Colombiani, Peruviani, Brasiliani — che oggi sono come profughi perché non sono mai stati considerati degni d’essere trattati come esseri umani. Che la Chiesa [Cattolica] e il governo fossero complici era da lungo tempo dato per scontato. Ora c’è qualche cosa di nuovo; oggi alcuni sacerdoti e laici cercano di infrangere il matrimonio fra chiesa e stato”.
Confermando ciò, la telecamera mostrò un sacerdote che lavora tra gli Indiani della Bolivia. Egli parlò della “potente Chiesa [Cattolica] che ha amoreggiato con i governi e si è arricchita”. Un sacerdote della Colombia che lavora tra i poveri asserì: “La missione della chiesa è di lavorare con i poveri. Ma in Colombia tutto è diverso perché qui la chiesa e lo stato sono sposati, hanno messo su casa insieme”. Entrambi questi sacerdoti sono nei guai con i loro vescovi. Ma a loro si uniscono altri sacerdoti che divengono rivoluzionari.
Commentando questo programma della TV, Le Monde scrisse: “Il quarto programma ha fatto un complesso quadro del cattolicesimo nell’America Latina, particolarmente in Colombia, Bolivia, Guatemala e Brasile. Una penosa litania di fame, povertà, mortalità, analfabetismo e una netta differenza di attitudini fra i membri del clero”.
Si poteva immaginare che le crescenti differenze di attitudini morali e politiche fra gli ecclesiastici cattolici si sarebbero rispecchiate anche in altri campi. Era così, e i programmi della TV mostrarono qualche cosa di ciò.
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Si allargano le divisioni in seno alla ChiesaSvegliatevi! 1972 | 8 gennaio
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Si allargano le divisioni in seno alla Chiesa
LE CONTRASTANTI attitudini degli ecclesiastici della Chiesa Cattolica sulla morale e sulla politica si fanno sentire in altri campi. I telespettatori francesi poterono esaminare a fondo anche questa situazione.
Un aspetto considerato fu una messa con la comunione tenuta in una chiesa protestante di Amsterdam. Un sacerdote cattolico pronunciava il sermone. Tali ‘servizi ecumenici’ sono tenuti ogni domenica in Olanda. Tuttavia, sono contro le istruzioni della locale gerarchia e di Roma.
I telespettatori furono pure introdotti nella “Parrocchia degli Studenti” di Amsterdam. Essa è servita da quattro sacerdoti cattolici, uno dei quali è sposato. Benché sposato, celebra la messa ogni domenica. L’intervistatore della TV espresse sorpresa per il fatto che contro questo sacerdote non era stata presa nessuna misura disciplinare né dalla gerarchia locale né da Roma.
A ciò uno dei quattro sacerdoti rispose: “Roma ha paura”. Interrogato su questo punto, un vescovo rispose evasivamente: “Non sembra consigliabile prendere misure disciplinari”. Tuttavia, negli Stati Uniti, un sacerdote è stato recentemente scomunicato quando si è scoperto che era sposato da anni e aveva un figlio!
A una suora fu chiesto se pensava che i sacerdoti dovessero essere liberi di sposarsi o di praticare il celibato. La suora diede questa franca risposta: “Vorrei che lo fossero. A volte l’indignazione del papa fa indignare me. In Italia, in Spagna e nell’America del Sud ci sono migliaia e migliaia di figli illegittimi i cui padri sono sacerdoti. Il papa non dice nulla di ciò, e questi sacerdoti hanno il permesso di celebrare la messa e di ricevere confessioni”.
Un sacerdote parlò delle divisioni razziali fra cattolici negli Stati Uniti. Disse che la situazione era bene illustrata dal dramma musicale “West Side Story”. Egli osservò che le due bande, una fatta di Americani emigrati dall’Europa e l’altra di Americani portoricani, erano entrambe composte di cattolici che portavano la croce al collo. Tuttavia questo non impediva loro di odiarsi e combattersi. E un sacerdote cattolico negro di Baltimora menzionò la distinzione di razza esistente in seno alla Chiesa Cattolica in America.
L’aspetto diviso del cattolicesimo in Francia venne alla luce durante un’intervista con un cattolico francese conservatore. Egli apparteneva a un’organizzazione cattolica della Vecchia Guardia che è ricorsa alla violenza contro altri cattolici ritenuti troppo ‘progressisti’. Questo movimento conservatore ha perfino interrotto le funzioni delle chiese cattoliche perché la messa era detta in francese invece che in latino!
Un programma terminò con la testimonianza di tre vescovi francesi. Un vescovo ammise che la Chiesa Cattolica è divisa. Ma a questo punto i telespettatori potevano vederlo da se stessi. Inoltre, questo stesso vescovo confessò che talvolta egli ha “problemi” riguardo alla sua fede e che invidia “la gente semplice che vive la propria fede” in Gesù Cristo.
Per i cattolici, tutte queste rivelazioni non dipinsero un quadro molto rassicurante per il futuro del cattolicesimo romano. E molti telespettatori furono pronti a esprimere la loro amara delusione.
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Reazioni dei cattolici francesiSvegliatevi! 1972 | 8 gennaio
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Reazioni dei cattolici francesi
LE REAZIONI dei cattolici francesi mostrarono quale angoscia avevano provato molti dopo aver visto questi programmi televisivi. Sia la stampa francese che singoli cittadini espressero sgomento per alcune rivelazioni.
Dopo la generale protesta sollevata dal primo programma, quello che mostrava il sacerdote omosessuale, un produttore del programma, Pierre Dumayet, dichiarò: “Il nostro scopo non era di dire alle persone che ci sono sacerdoti omosessuali, ma di mostrare a quali limiti è disposta ad andare la Chiesa nel tollerare sacerdoti che dicono in pubblico d’essere omosessuali”. Dalla reazione di molti cattolici, si capiva che secondo loro la Chiesa aveva superato i limiti della tolleranza.
Le Monde commentò che questo programma additava “la misura in cui la Chiesa [Cattolica] è non solo ‘nel mondo’ ma influenzata dal mondo”. Molti telespettatori ritennero che l’influenza mondana abbia avuto un effetto degradante sulla Chiesa. Pertanto, il giornale francese letto più estesamente, France-Soir, commentò: “Pare che il mondo che ha ‘perso’ la sua spiritualità non possa più contare sulla chiesa tradizionale perché ponga fine alla sua confusione”.
Un cattolico francese della zona di Parigi disse a un testimone di Geova: “Ritengo che i capi da ambo le parti siano troppo estremisti. I riformatori demoliscono la Chiesa Cattolica, non rendendosi apparentemente conto che saranno assorbiti dai marxisti. In quanto ai conservatori, vivono 150 anni nel passato, e questo è altrettanto pericoloso. Questo programma mi fece una dolorosa impressione”.
Prima che fossero proiettati i programmi, una signora cattolica di una cittadina della Riviera Francese aveva detto a una testimone di Geova di non perdere il servizio alla TV sulla Chiesa Cattolica. Sperava che convincesse la Testimone che era in errore. La settimana successiva, dopo il primo programma, la signora disse alla Testimone: “Sono rimasta profondamente disgustata e delusa. Sono inorridita per la tendenza della Chiesa a tollerare l’omosessualità. Soprattutto, sono stata profondamente delusa dal cardinale francese Danièlou, che ha cercato di eludere tutte le domande”. La signora ordinò una Bibbia e ora studia con i testimoni di Geova.
La settimana prima che fosse teletrasmesso il primo programma, una coppia che studiava con due testimoni di Geova aveva considerato con loro il secondo capitolo della pubblicazione biblica La Verità che conduce alla Vita Eterna. Tale capitolo è intitolato “Perché è saggio esaminare la vostra religione”. Dopo che i Testimoni se ne erano andati, il marito, ufficiale dell’esercito, riferendosi al 3º paragrafo di questo capitolo, che menziona che alcuni ecclesiastici approvano l’omosessualità, disse a sua moglie riguardo ai testimoni di Geova: “Realmente esagerano un po’ troppo!”
Ma il giorno successivo al primo programma della TV, la moglie incontrò una Testimone per strada e le disse: “Signora, mio marito e io siamo rimasti disgustati per quello che abbiamo visto alla televisione. Mio marito mi ha detto: ‘Sai, quella gente ha ragione. Dicono la verità e non esagerano. Dobbiamo continuare a studiare con loro’”.
Non c’è dubbio in merito. I sinceri cattolici francesi furono genuinamente disgustati da ciò che videro attraverso la loro rete televisiva statale. Ma devono rendersi conto che queste cose in realtà non sono nuove, benché lo siano le rivelazioni inerenti ad esse. Dovrebbe indurre loro, e le persone sincere d’ogni luogo, a esaminare le basi della propria religione. E questo vale indipendentemente dalla religione a cui si appartiene, poiché mentre queste rivelazioni della televisione riguardavano la Chiesa Cattolica, alcune di queste cose rappresentate avvengono nelle altre chiese della cristianità.
Avete esaminato di recente la vostra religione? Perché non far questo alla luce della Parola di verità di Dio, la Sacra Bibbia? Apprendete dal Creatore stesso ciò che egli accetta e ciò che rifiuta in quanto all’adorazione. Accertatevi di quali sono i suoi propositi per questa terra e per l’uomo su di essa. Apprendete ciò che riserva l’immediato futuro non solo per le chiese, ma anche per voi. I testimoni di Geova saranno felici di aiutarvi in questo esame considerando gratuitamente la Bibbia con voi, nell’intimità della vostra propria casa.
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Impercettibili comunicazioni fra gli animaliSvegliatevi! 1972 | 8 gennaio
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Impercettibili comunicazioni fra gli animali
◆ Sapevate che certi animali comunicano fra loro con suoni che gli uomini non possono udire? Il libro The Mating Instinct di L. J. ed M. J. Milne ne spiega il perché: “L’udito stesso dell’uomo si estende in un raggio di toni che va da 16 a circa 15.000 cicli al secondo — circa dieci ottave — estensione in cui la sua propria voce e quella della sua compagna abbraccia quattro ottave se egli è un basso profondo ed ella un soprano acuto. Ma il suono continua oltre i 15.000 cicli. . . . L’uomo si rende conto che l’abituale quiete notturna della foresta nasconde — a causa del suo proprio udito limitato — una vasta serie di acuti sussurri che permettono le comunicazioni fra gli animali più piccoli”.
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La chimica e il mondo che ci circondaSvegliatevi! 1972 | 8 gennaio
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La chimica e il mondo che ci circonda
QUANDO da bambino guardavate vostra madre che faceva e cuoceva una torta, vi rendevate conto che faceva il lavoro del “chimico”? Mangiavate la torta per il suo buon sapore. Ma sapevate che il vostro corpo era un laboratorio chimico assai complesso, che digeriva la torta ricavandone tessuti organici per voi?
Ora che siete cresciuto, forse non avete scelto la carriera di chimico, ma sapete che nulla potrebbe vivere se non fosse per i processi chimici. Probabilmente comprendete pure che molte cose che usiamo oggi non ci sarebbero se alcuni uomini non avessero intrapreso la professione di chimici.
I chimici, naturalmente, non fanno le leggi secondo cui reagiscono le sostanze chimiche. Possono solo studiare, sperimentare e usare strumenti come microscopi per scoprire e capire queste leggi e sapere come applicarle per ottenere certi risultati.
Alcuni prodotti della ricerca chimica che hanno esercitato profonda influenza sul nostro mondo sono esplosivi, combustibili, plastica, carta, acciaio, vetro, detersivi, medicine e altre cose troppo numerose per essere menzionate. Queste cose hanno influito sul nostro lavoro, sulla nostra alimentazione, sulle nostre costruzioni, sugli abiti che indossiamo, sui nostri mezzi di
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