Accolta la sfida in Colombia
QUALE sfida? Quella di dichiarare la “buona notizia” in tutto un paese in cui il clima, la conformazione geografica e l’ambiente culturale presentano enormi contrasti. Stiamo parlando della Colombia, paese situato nella punta nordoccidentale dell’America del Sud. La capitale, Bogotá, e molte altre città costituiscono un ottimo territorio per divulgarvi la “buona notizia”. Ma il messaggio del Regno viene anche dichiarato nelle vaste zone rurali, dove le strade non asfaltate, gli sciami d’insetti e gli occasionali rovesci di pioggia presentano una continua sfida.
Qui in Colombia la temperatura può variare dai 28 gradi centigradi delle foreste caldo-umide ai 12 gradi delle alture montane. Comunque, le zone comprese fra i due estremi godono di una costante temperatura primaverile. Le grandi catene montuose pare racchiudano inesauribili riserve di salgemma. La miniera di Zipaquirá non solo fornisce il sale necessario alla maggioranza dei colombiani, ma è stata anche convertita in una delle più grandi opere di architettura sotterranea. La famosa Cattedrale di Sale, nota in tutto il mondo, fu scavata nelle profondità della miniera.
DIVULGAZIONE DELLA “BUONA NOTIZIA”
La Colombia abbonda di giacimenti minerari. Ma molto più preziosi sono quei suoi abitanti che temono Dio. Nel lontano 1922, Heliodoro Hernández, che viveva nei pressi delle città di Paz de Río e Tasco, cominciò a leggere La Torre di Guardia e acquistò sapienza spirituale, qualcosa di molto più prezioso dell’oro. (Prov. 3:13, 14) Cominciò a divulgare fra i suoi concittadini le verità apprese, e nel 1924 si unì a lui nel diffondere la “buona notizia” Juan B. Estupiñán.
Dal 1922 i proclamatori del Regno in Colombia hanno superato molti ostacoli, e la loro fedele perseveranza è stata ricompensata da una costante crescita. Nel 1978 il loro numero era salito a 14.856. Ovviamente resta ancora molto da fare. Per esempio, Bogotá ha una popolazione di circa cinque milioni di persone. Ma nelle sue 36 congregazioni vi sono solo 3.000 proclamatori del Regno.
È una gioia vedere molte persone fare grandi cambiamenti per conformare la loro vita ai principi biblici. Questo incoraggia gli altri a perseverare nell’opera di testimonianza. Per esempio, nel 1975 un giovane che si accingeva a diventare sacerdote venne a contatto con la verità. La famiglia minacciò di privarlo del sostegno finanziario e disse che se avesse continuato a studiare con i testimoni di Geova avrebbe dovuto andarsene di casa. Dapprima egli chiese di sospendere lo studio biblico. Ma dopo aver riflettuto sulla sapienza scritturale che stava acquistando, chiese di studiare due volte alla settimana. Poiché insegnava in una scuola religiosa, lasciò il suo lavoro. Fu quindi costretto ad andarsene di casa. Un solo mese di studio e di meditazione sulle Sacre Scritture produssero notevoli cambiamenti nella vita di questo giovane. Smise di fumare, si tagliò i capelli e cambiò modo di vestire. La trasformazione fu così notevole che quando arrivò alla Sala del Regno nessuno lo riconobbe. Qualcuno addirittura gli domandò se era l’oratore che doveva pronunciare il discorso pubblico. Non avendo altre responsabilità, il giovane cominciò a predicare tutti i giorni. Ben presto fu battezzato, e in seguito divenne pioniere regolare (proclamatore del Regno in servizio continuo). Ora presta servizio come membro della famiglia Betel nell’ufficio filiale della Watch Tower Society in Colombia.
Considerate anche il cambiamento di personalità di un uomo che viveva nella città di Cali. Aveva fatto il marinaio, il musicista, il ventriloquo e il poliziotto. Essendo molto aggressivo e pronto a menar le mani o a usare la pistola, i vicini ne erano terrorizzati. Durante il fine settimana era sempre ubriaco e si divertiva a sparare contro le lampadine dei vicini.
Nel 1971 quest’uomo ascoltò con riluttanza un pioniere che era andato a trovarlo a casa, e infine iniziò uno studio biblico. Ben presto però smise di studiare e si unì alla chiesa pentecostale. In seguito il pioniere andò a trovarlo e lo invitò a esaminare la Bibbia per vedere cosa c’era dietro i presunti miracoli compiuti da quell’organizzazione religiosa. L’uomo scrisse tutti i versetti trattati e decise di continuare a studiare con i Testimoni. Quella sera stessa andò dal ministro pentecostale per chiedergli spiegazioni sui versetti che aveva letto. Quando il pastore si mostrò incapace di dargli una risposta biblica soddisfacente, non solo quest’uomo ma altre 15 persone lasciarono la chiesa.
Dopo non molto la madre di quest’uomo morì, ed egli dispose che venisse pronunciato un discorso funebre che spiegasse la speranza della risurrezione. (Giov. 5:28, 29) Questa fu per lui una prova di fede, perché l’intera famiglia si oppose alla sua decisione, fino al punto che uno dei suoi fratelli lo colpì con violenza. Comunque, la conoscenza biblica che quest’uomo aveva da poco acquistata lo aiutò a mantenere la padronanza di sé, ed egli spiegò con calma il motivo della sua decisione. La famiglia fu così sorpresa dalla sua mansuetudine che permise fosse pronunciato il discorso funebre basato sulla Bibbia. Non solo la famiglia cominciò quindi a studiare la Bibbia, ma i suoi vicini furono così impressionati dal suo cambiamento di personalità che otto famiglie del suo stabile cominciarono a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova. Quest’uomo mise a disposizione la sua casa per uno studio di libro di congregazione; a suo tempo ingrandì la casa perché vi si riunisse una nuova congregazione e infine aiutò a costruire una Sala del Regno. Attualmente egli presta servizio in qualità di anziano in una delle congregazioni cristiane della città.
NUOVI TERRITORI
Nonostante l’eccellente crescita che si è avuta in Colombia nel corso degli anni, resta ancora da portare il messaggio del Regno nelle vaste foreste dal clima caldo e umido e nelle zone rurali. Diffondere la “buona notizia” in queste zone del paese presenta una sfida, non solo per le difficoltà di carattere fisico, ma anche per la diversità di abitudini, cultura e caratteristiche degli abitanti. Perché il messaggio del Regno tocchi il cuore di questa gente è necessario capire le differenti culture colombiane e adattarvisi.
Anche se la maggioranza dei colombiani è cattolica, le loro cerimonie variano notevolmente da una zona all’altra. In mancanza di precise istruzioni scritturali da parte del clero e delle pubblicazioni religiose, gli abitanti tendono a confondere le questioni religiose con i fenomeni di carattere magico. Il folklore locale attribuisce vita cosciente agli oggetti inanimati, e la gente dice che i morti possono guarire i malati e aiutare in altri modi i vivi. È anche piuttosto comune che gli abitanti delle zone rurali abbiano un repertorio di preghiere adatte ai vari problemi quotidiani. Per esempio hanno preghiere per far guarire le mucche, per avere prosperità, per essere liberati dai nemici, per guarire dal morso dei serpenti e per chiedere la protezione di galline e bestiame.
Nelle città colombiane le cerimonie funebri sono simili a quelle tenute nella maggioranza dei paesi cattolici. Ma nelle zone rurali le cose sono diverse. Facciamo un esempio: Nella zona di Jegüita, per nove notti dopo la morte di qualcuno il locale recitante dirige quelli che fanno cordoglio in un coro di preghiere per il deceduto. Dopo circa un’ora di recitazione, egli ordina all’“anima” del morto di abbandonare la casa. Quella notte vicino alla bara viene posto un bicchiere d’acqua con un batuffolo di cotone dentro. Perché? Si ritiene che lo spirito del morto possa così estinguere la sua sete. Tuttavia, anche se la prima sera l’“anima” del defunto riceve l’ordine di andarsene, quelli che fanno lutto continuano a pregare per altre otto notti per assicurarsi che l’anima non ritorni a disturbarli. Quando il decimo giorno il corpo viene sepolto, al parente più stretto è detto di non guardare la bara mentre viene calata nella fossa, perché la tradizione vuole che se lo facesse, sarebbe il prossimo a morire. Fra parentesi, ai partecipanti alla veglia funebre si devono fornire cibo, alcolici e tabacco. Di conseguenza molti si indebitano per poter intrattenere i partecipanti alle nove notti di preghiera.
Un tempo Alberto Medina era il recitante della zona di Jardin (dipartimento di Córdoba). Ma dallo studio della Bibbia egli apprese che l’anima muore, che i morti non sono assolutamente consci di nulla e che la loro unica speranza è la risurrezione. (Eccl. 9:5, 10; Ezec. 18:4, 20; Atti 24:15) Ovviamente per Medina schierarsi dalla parte della verità scritturale significò affrontare le pressioni da parte dei parenti increduli e l’opposizione dei vicini che non tolleravano che qualcuno abbandonasse le antiche tradizioni della comunità. Ciò nonostante, egli è riuscito ad aiutare componenti della sua stessa famiglia e molti altri ad acquistare accurata conoscenza della Parola e dei propositi di Dio.
LA SFIDA CONTINUA
Sì, accettare il messaggio del Regno costituisce una sfida. Lo stesso può dirsi della divulgazione della “buona notizia”, specialmente nelle zone più lontane. In Colombia questo a volte richiede viaggi a cavallo, in canoa e con l’accompagnamento di interminabili sciami d’insetti. Durante la stagione delle piogge, in molte zone del paese i proclamatori del Regno devono procedere col fango che arriva alle caviglie. Questi sforzi sono stati ricompensati perché ora in alcune di queste zone sono sorte congregazioni.
Quelli che apprezzano il privilegio cristiano di dichiarare la “buona notizia” sono lieti di accettare queste sfide. Si può dire che veramente non c’è esperienza così gioiosa come quella di trovare persone assetate di verità, indipendentemente dal luogo in cui vivono. Nel 1979, alla commemorazione del Pasto Serale del Signore, in tutto il paese furono presenti 59.383 persone. Effettivamente ‘i campi sono bianchi da mietere’ e c’è ancora molto da fare per promuovere la vera adorazione. — Giov. 4:35.
Perciò, se sei un dedicato testimone di Geova, perché non valuti seriamente le tue circostanze per determinare se ti è possibile accrescere i tuoi sforzi o la tua efficacia nel proclamare il messaggio del Regno? Forse puoi prestare servizio dove il bisogno è grande, in Colombia o anche nel tuo stesso paese. (I Cor. 16:9) Tuttavia, indipendentemente dalle tue circostanze, vorrai devotamente chiedere a Dio l’aiuto per accettare la sfida del vivere cristiano e del servizio a Geova.