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  • Le Sacre Scritture soddisfano i bisogni spirituali
    La Torre di Guardia 1969 | 1° gennaio
    • permettendo loro di adorare Geova Dio “con spirito e verità”. — Giov. 4:23, 24.

      GUIDA SUL GIUSTO MODO DI VIVERE

      15. Citate alcuni modi in cui le Scritture soddisfano i bisogni spirituali, dando alla persona giusta guida nella vita.

      15 Le Scritture soddisfano inoltre i bisogni spirituali dando giusta guida nella vita. Per esempio, identificano le opere della carne e mettono in guardia contro di esse, facendo il contrasto fra queste e i frutti dello spirito e mostrando che “quelli che appartengono a Cristo Gesù hanno messo al palo la carne con le sue passioni e i suoi desideri”. (Gal. 5:19-24) Se una persona presta ascolto alla Bibbia, non cede a quelle dannose emozioni come il furore o la gelosia, poiché dice: “Lascia stare l’ira e abbandona il furore; non ti mostrare acceso solo per fare il male”. “Il cuore calmo è la vita dell’organismo carnale, ma la gelosia è marciume alle ossa”. (Sal. 37:8; Prov. 14:30) Stando in guardia mediante l’osservanza della Parola di Dio, si eviterà pure l’immoralità. (Sal. 119:9-16) Si comprenderà che la condotta immorale non può esser seguìta da quelli che desiderano piacere a Geova e ottenere la vita eterna. (1 Cor. 6:9, 10) Dal settimo capitolo di Proverbi, si può apprendere come stare in guardia contro gli astuti allettamenti della prostituta, poiché questo capitolo comprende l’ammonizione: “E ora, o figli, ascoltatemi e prestate attenzione ai detti della mia bocca. Il tuo cuore non si volga alle vie di lei. Non errare nei suoi cammini. Poiché son molti quelli che ha fatti cadere uccisi, e tutti quelli che sono stati uccisi da lei sono numerosi. Le vie dello Sceol sono la sua casa; scendono alle stanze interne della morte”. — Prov. 7:24-27.

      16. Per quale basilare ragione i servitori di Geova prestano ascolto alle Scritture?

      16 Secoli fa Israele fu esortato: “Ricercate ciò che è buono, e non ciò che è cattivo, affinché continuiate a vivere; e perché così Geova l’Iddio degli eserciti sia con voi, proprio come avete detto. Odiate ciò che è cattivo, e amate ciò che è buono, e date al diritto un luogo nella porta. Può darsi che Geova l’Iddio degli eserciti mostri favore ai rimanenti di Giuseppe”. (Amos 5:14, 15) La ragione basilare per cui i servitori di Geova prestano ascolto alle Scritture non è semplicemente per evitare le difficoltà o le angustie. Essi hanno in effetti ‘odiato ciò che è male e amato ciò che è buono’. Inoltre, desiderano piacere a Geova e rendere lieto il suo cuore. — Prov. 27:11.

      SODDISFATTO IL BISOGNO DI FIDATA PROFEZIA

      17, 18. Come le Scritture soddisfano il desiderio di conoscenza riguardo al futuro? Fate un esempio.

      17 Oggi molti uomini provano grande timore e ansietà riguardo al futuro. Per cui, come il re Saul, alcuni cercano la conoscenza del futuro consultando i medium spiritici, condotta condannata da Dio. (1 Sam., cap. 28; Deut. 18:10-12) Sarebbe comunque soddisfacente sapere ciò che riserva il domani. Qui di nuovo le Scritture soddisfano un essenziale bisogno. Esse contengono fidate profezie, fatto che si può dimostrare ripetute volte. Ciò nondimeno anche brevi esempi rafforzano la fede.

      18 Geova ispirò il profeta Osea a scrivere: “Samaria sarà ritenuta colpevole, poiché è effettivamente ribelle contro il suo Dio. Cadranno di spada. I loro propri fanciulli saranno sfracellati, e le loro stesse donne incinte saranno sventrate”. (Osea 13:16) Malgrado le sue massicce mura che devono esser sembrate inespugnabili, Samaria in effetti cadde in mano degli Assiri nel 740 a.E.V., adempiendo questa profezia.

      19, 20. (a) In che cosa consisté la visione di Daniele di un montone e di un capro? (b) Come Gabriele spiegò questa visione, e fu la sua spiegazione corretta?

      19 In visione, il profeta Daniele vide un montone con due corna, quindi un capro con un notevole corno fra gli occhi. Esso assalì il montone e lo abbatté rompendogli le due corna. In seguito, il grande corno del capro fu rotto e al suo posto sorsero quattro corna. (Dan. 8:1-8) Che significava tutto questo? L’angelo Gabriele spiegò: “Il montone che hai visto possedere le due corna rappresenta i re di Media e di Persia. E il capro peloso rappresenta il re di Grecia; e in quanto al grande corno che era fra i suoi occhi, rappresenta il primo re. Ed essendo quello stato rotto, così che quattro infine sorsero in vece d’esso, dalla sua nazione sorgeranno quattro regni, ma non con la sua potenza”. — Dan. 8:20-22.

      20 Aveva ragione Gabriele? Naturalmente, come ne diede prova la storia. Il montone ‘dalle due corna’, l’Impero della Media-Persia, giunse alla fine. Come? Il figurativo capro, “il re di Grecia”, con il notevole corno, Alessandro Magno, rovesciò la potenza mondiale della Media-Persia. Per giunta, conforme alla profezia, dopo la morte di Alessandro, i suoi quattro generali, le “quattro corna”, sostituirono il “grande corno”, stabilendosi al potere.c

      21. Fate esempi per mostrare come gli scrittori delle Scritture Greche Cristiane applicarono le profezie messianiche delle Scritture Ebraiche a Gesù Cristo.

      21 Le Scritture soddisfano anche l’essenziale bisogno di identificare il Messia. E si noti che ci sono stati molti falsi Messia. La Cyclopædia di M’Clintock e Strong dice riguardo a loro: “Non meno di ventiquattro di tali impostori sono stati enumerati come apparsi in diversi luoghi in diversi tempi; e nemmeno questo esaurisce l’elenco”. (Vol. VI, pag. 141) Si potrebbero citare decine e decine di profezie messianiche riportate nelle Scritture Ebraiche come adempiute relativamente a Gesù Cristo. Comunque, alcune d’esse furono direttamente applicate a lui sotto divina ispirazione dagli stessi scrittori delle Scritture Greche Cristiane. Consideratene degli esempi. Matteo fu ispirato da Geova Dio a mostrare che Gesù era nato da una vergine, come aveva predetto Isaia 7:14 (Matt. 1:18-23), che l’uccisione di bambini dopo la sua nascita aveva adempiuto Geremia 31:15 (Matt. 2:16-18), che fu chiamato fuori d’Egitto, in armonia con Osea 11:1 (Matt. 2:14, 15), che ebbe un precursore, conforme a Isaia 40:3 (Matt. 3:1-3), e che Gesù portò le nostre infermità, come aveva profetizzato Isaia 53:4. (Matt. 8:16, 17) Agendo per ispirazione divina, l’apostolo Giovanni mostrò che Zaccaria 9:9 si adempì quando Gesù entrò in Gerusalemme su un puledro d’asina (Giov. 12:12-15), che la profezia di Salmo 22:18 si adempì dopo che Gesù fu messo al palo quando i soldati si ripartirono i suoi abiti e tirarono a sorte sulla sua veste (Giov. 19:23, 24), e che il fatto che le ossa di Gesù non fossero rotte e fosse trafitto con una lancia pure adempì la profezia. (Si paragonino Salmo 34:20 e Zaccaria 12:10 con Giovanni 19:33-37). Questi non sono che esempi delle profezie messianiche delle Scritture Ebraiche applicate a Gesù dagli stessi ispirati scrittori della Bibbia. Ma pure questi soli bastano a identificare Gesù Cristo come il Messia nella mente di quelli che accettano l’intera Bibbia come Parola di Dio. Possiamo esser grati a Geova che le Scritture provvedono tali informazioni.

      22. Perché può dirsi che la Bibbia non è venuta meno nel campo della profezia?

      22 Le profezie riportate da Osea, Daniele e altri profeti di Dio son risultate realmente veraci. Di sicuro si può dunque avere fiducia in quelle pronunciate dal medesimo Figlio di Dio, Gesù Cristo. Indicando il nostro giorno e la finale generazione che vive in questo sistema di cose, Cristo predisse cose come accresciuti terremoti, guerre e penuria di viveri. Questi sono ora evidenti, dando prova che la seconda presenza di Cristo nel potere del Regno è una realtà. (Matt., cap. 24) Le condizioni predette dall’apostolo Paolo come sicuro contrassegno degli “ultimi giorni” pure esistono. (2 Tim. 3:1-5) Queste profezie, confermate dai fatti della storia attuale, sono proprio così degne di fiducia come le scritturali profezie adempiute nel passato. La Bibbia non è dunque venuta meno. Essa ha soddisfatto l’essenziale bisogno del giorno moderno di informazioni degne di fede circa il futuro. Rivela il proposito divino per il nostro giorno e dà perspicacia dei meravigliosi avvenimenti e benedizioni futuri, che Geova si è amorevolmente proposto di portare al genere umano.

      23. (a) In quali modi, quindi, le Sacre Scritture soddisfano i bisogni spirituali? (b) Se si crede nella Parola di Dio, quale benedizione si può avere in questo mondo infelice?

      23 Davvero, le Sacre Scritture soddisfano i bisogni spirituali. Sono una guida divina nell’adorazione. Forniscono la direttiva sul giusto modo di vivere. E appagano il bisogno di fidata profezia. Per cui, proprio come Geova ha dato prova di essere il grande Provveditore che soddisfa i bisogni materiali — come da mangiare, un riparo e di che vestirsi — così si è magnificato come il Provveditore delle preziose ed essenziali cose spirituali. Come dovrebbero esser grati tutti quelli che amano Dio della sua indicibile bontà verso il genere umano, provvedendo le Sacre Scritture. Se credete nella Parola di Dio, potete anche avere la benedizione di annunciare ad altri i propositi di Geova. Ciò facendo sarete felici, poiché in un mondo pieno di angustie e afflizioni, dichiarerete in tal modo “la gloriosa buona notizia del felice Iddio”. (1 Tim. 1:11) Ma, per fare questo con gioia, può esser necessario risolvere nella vita certi problemi personali. Potete far questo traendo guida e conforto dalle Scritture.

  • Traete conforto dalle Scritture
    La Torre di Guardia 1969 | 1° gennaio
    • Traete conforto dalle Scritture

      “Mi sono ricordato delle tue decisioni giudiziarie da tempo indefinito, o Geova, e trovo conforto per me stesso”. — Sal. 119:52.

      1, 2. (a) Quali effetti può avere la musica? (b) Come la musica è stata scritturalmente collegata con Geova Dio?

      NELL’ANTICO Medio Oriente, il solitario pastore che pasceva i suoi greggi nei campi aperti spesso portava qualche strumento musicale, forse un piffero. Con esso rompeva il silenzio della notte e si intratteneva. Benché solitario, traeva conforto dalla musica. Essa può suscitare emozioni, o produrre un effetto calmante, dando luogo a sentimenti di pace e contentezza.

      2 Appropriatamente, il salmista disse

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