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  • Libro biblico numero 1: Genesi
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
    • Giuseppe viene portato in Egitto e venduto a Potifar, capo della guardia del corpo del faraone.

      26. Perché il racconto della nascita di Perez è importante?

      26 Il capitolo 38 fa una momentanea digressione per narrare la nascita di Perez da Tamar, la quale, con uno stratagemma, fa sì che il suocero Giuda le renda il debito coniugale che avrebbe dovuto renderle il figlio di Giuda. Questo racconto sottolinea ancora una volta l’estrema cura con la quale le Scritture narrano ciascun avvenimento che conduce alla generazione del Seme promesso. Perez figlio di Giuda diviene uno degli antenati di Gesù. — Luca 3:23, 33.

      27. In che modo Giuseppe diviene primo ministro in Egitto?

      27 Frattanto Geova benedice Giuseppe in Egitto, ed egli diviene grande nella casa di Potifar. Comunque, difficoltà si abbattono su di lui allorché, essendosi rifiutato di commettere fornicazione con la moglie di Potifar e di recare in tal modo biasimo sul nome di Dio, viene falsamente accusato e gettato in prigione. Qui è impiegato da Geova per interpretare i sogni di due compagni di prigionia, il coppiere e il panettiere del faraone. In seguito, quando il faraone, dopo aver avuto un sogno che lo preoccupa molto, viene informato della capacità di Giuseppe, questi viene fatto uscire dalla segreta della prigione e condotto subito dal faraone. Attribuendo il merito a Dio, Giuseppe interpreta il sogno che preannuncia sette anni di abbondanza, i quali saranno seguiti da sette anni di carestia. Il faraone riconosce che su Giuseppe c’è “lo spirito di Dio”, e lo nomina primo ministro perché si occupi della situazione. (Gen. 41:38) Giuseppe, che ora ha 30 anni, mostra d’essere un saggio amministratore ammassando viveri nei sette anni di abbondanza. Durante la successiva carestia mondiale, egli vende quindi grano agli egiziani e a gente di altre nazioni che viene a cercare viveri in Egitto.

      28. Quali avvenimenti accompagnano il trasferimento della famiglia di Giacobbe in Egitto?

      28 Alla fine Giacobbe manda i suoi dieci figli più grandi in Egitto per comprare grano. Giuseppe li riconosce, ma loro non riconoscono lui. Trattenendo Simeone in ostaggio, Giuseppe esige che portino con sé il loro fratello più giovane nel prossimo viaggio che faranno per acquistare grano. Quando i nove figli tornano con Beniamino, Giuseppe rivela la propria identità, perdona i dieci colpevoli, e dice loro di prendere Giacobbe e trasferirsi in Egitto per il loro bene durante la carestia. Così Giacobbe, con 66 discendenti, si trasferisce in Egitto. Il faraone dà loro la parte migliore del paese, la zona di Gosen, perché vi dimorino.

      29. Quale importante serie di profezie fa Giacobbe in punto di morte?

      29 Mentre si avvicina alla morte, Giacobbe benedice Efraim e Manasse, figli di Giuseppe, e chiama quindi i suoi 12 figli presso di sé per annunciare ciò che accadrà loro “nella parte finale dei giorni”. (49:1) Fa quindi una serie di profezie dettagliate, che hanno tutte avuto un rimarchevole adempimento.d Qui egli preannuncia che lo scettro del dominio rimarrà nella tribù di Giuda fino alla venuta di Silo (che significa “colui del quale è; colui al quale appartiene”), il promesso Seme. Dopo aver così benedetto i capi delle 12 tribù e aver dato disposizioni circa la propria futura sepoltura nella Terra Promessa, Giacobbe muore all’età di 147 anni. Giuseppe continua ad aver cura dei suoi fratelli e delle loro famiglie fino alla propria morte, avvenuta all’età di 110 anni, nel qual tempo esprime la sua fede che Dio condurrà di nuovo Israele nel suo paese, e richiede che anche le sue ossa siano portate nella Terra Promessa.

      PERCHÉ È UTILE

      30. (a) Quale base provvede Genesi per capire i successivi libri della Bibbia? (b) Quale giusto obiettivo indica Genesi?

      30 Come principio dell’ispirata Parola di Dio, Genesi è di inestimabile utilità nell’indicare quali sono i gloriosi propositi di Geova Dio. Provvede veramente la base per capire i successivi libri della Bibbia. Ricco di contenuto, Genesi descrive il principio e la fine del giusto mondo nell’Eden, lo sviluppo e il disastroso annientamento del primo mondo di empi e l’ascesa dell’attuale sistema malvagio. Cosa particolarmente degna di nota, stabilisce il tema dell’intera Bibbia, cioè la rivendicazione di Geova per mezzo del Regno retto dal “seme” promesso. Spiega perché l’uomo muore. Da Genesi 3:15 in poi, e specialmente nella descrizione dei rapporti di Dio con Abraamo, Isacco e Giacobbe, presenta la speranza della vita nel nuovo mondo sotto il Regno del Seme. È utile in quanto mostra quale dev’essere il giusto obiettivo di tutto il genere umano: mantenere l’integrità e santificare il nome di Geova. — Rom. 5:12, 18; Ebr. 11:3-22, 39, 40; 12:1; Matt. 22:31, 32.

      31. Facendo riferimento all’acclusa tabella, mostrate come Genesi contiene (a) profezie significative e (b) princìpi di alto valore.

      31 Le Scritture Greche Cristiane fanno riferimento a tutti gli avvenimenti e i personaggi notevoli di cui si parla nel libro di Genesi. Inoltre, com’è mostrato in tutte le Scritture, le profezie riportate in Genesi si sono infallibilmente adempiute. Una di queste riguarda i “quattrocento anni” di afflizione del seme di Abraamo, che cominciarono quando Ismaele schernì Isacco nel 1913 a.E.V. e terminarono con la liberazione dall’Egitto nel 1513 a.E.V.e (Gen. 15:13) Esempi di altre profezie significative e del loro adempimento sono indicati nell’acclusa tabella. I princìpi divini espressi per la prima volta in Genesi sono pure di enorme utilità per edificare la fede e l’intendimento. I profeti dell’antichità, come pure Gesù e i suoi discepoli, fecero frequenti accenni al libro di Genesi e ne applicarono certi passi. Noi facciamo bene a seguire il loro esempio, e uno studio di questa tabella dovrebbe aiutarci in tal senso.

      32. Quali importanti informazioni contiene Genesi sul matrimonio, sulla genealogia e sulla cronologia?

      32 Genesi rivela molto chiaramente la volontà e il proposito di Dio riguardo al matrimonio, la giusta relazione fra marito e moglie, e i princìpi dell’autorità e dell’educazione familiare. Gesù stesso fece riferimento a queste informazioni, citando sia il primo che il secondo capitolo di Genesi, allorché dichiarò: “Non avete letto che colui che li creò dal principio li fece maschio e femmina e disse: ‘Per questo motivo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne’?” (Matt. 19:4, 5; Gen. 1:27; 2:24) Il racconto di Genesi è essenziale per conoscere la genealogia della famiglia umana e anche per calcolare da quanto tempo l’uomo è sulla terra. — Gen., capp. 5, 7, 10, 11.

      33. Menzionate alcuni princìpi e consuetudini della società patriarcale che sono importanti per comprendere la Bibbia.

      33 Di vera utilità per chi studia le Scritture è anche la conoscenza della società patriarcale che Genesi permette di acquisire. La società patriarcale fu la forma comunitaria di governo familiare in vigore fra i servitori di Dio dai giorni di Noè finché fu data la Legge sul monte Sinai. Molti particolari incorporati nel patto della Legge erano già seguiti nella società patriarcale. Tali princìpi, come il merito della comunità (18:32), la responsabilità collettiva (19:15), la pena capitale e la santità del sangue e della vita (9:4-6), e l’odio di Dio per la glorificazione degli uomini (11:4-8), hanno influito sul genere umano in tutta la storia. Molte consuetudini e termini legali fanno luce su avvenimenti posteriori, addirittura dei giorni di Gesù. Una chiara comprensione della Bibbia e del suo ambiente presuppone la conoscenza delle leggi patriarcali circa la custodia delle persone e dei beni (Gen. 31:38, 39; 37:29-33; Giov. 10:11, 15; 17:12; 18:9) e la cessione di proprietà (Gen. 23:3-18), come pure della legge sull’eredità di chi aveva ricevuto la primogenitura (48:22). Altre consuetudini della società patriarcale incorporate nella Legge furono i sacrifici, la circoncisione (comandata per la prima volta ad Abraamo), la stipulazione di patti, il matrimonio del cognato (38:8, 11, 26) e l’uso di giuramenti a conferma di qualcosa. — 22:16; 24:3.f

      34. Quali lezioni, valide per i cristiani, si possono apprendere dallo studio di Genesi?

      34 Genesi, il primo libro della Bibbia, contiene molte lezioni su integrità, fede, fedeltà, ubbidienza, rispetto, buone maniere e coraggio. Eccone alcuni esempi: La fede e il coraggio di Enoc nel camminare con Dio di fronte a nemici violenti; la giustizia, l’irreprensibilità e l’assoluta ubbidienza di Noè; la fede, la determinazione e la perseveranza di Abraamo, il suo senso di responsabilità come capofamiglia e insegnante dei comandi di Dio nei confronti dei suoi figli, la sua generosità e il suo amore; la sottomissione di Sara al proprio marito e capo e la sua operosità; la mitezza di temperamento di Giacobbe e il suo interesse per la promessa di Dio; l’ubbidienza di Giuseppe al padre, la sua rettitudine, il suo coraggio, la sua buona condotta in prigione, il suo rispetto per le autorità superiori, la sua umiltà nel dare gloria a Dio e il misericordioso perdono concesso ai fratelli; lo struggente desiderio di tutti questi uomini di santificare il nome di Geova. Questi tratti esemplari furono evidenti nella vita di quelli che camminarono con Dio nel lungo periodo di 2.369 anni dalla creazione di Adamo alla morte di Giuseppe, periodo descritto nel libro di Genesi.

      35. Rafforzando la fede, che cosa addita Genesi?

      35 Il racconto di Genesi è davvero utile per rafforzare la fede, giacché presenta questi magnifici esempi di fede, una fede di provata qualità che spinge a ricercare la città edificata e creata da Dio, il Regno o governo che egli cominciò a preparare molto tempo fa per mezzo del suo Seme promesso, il principale santificatore del grande nome di Geova. — Ebr. 11:8, 10, 16.

  • Libro biblico numero 2: Esodo
    “Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
    • Libro biblico numero 2: Esodo

      Scrittore: Mosè

      Dove fu scritto: Deserto

      Quando fu completato: 1512 a.E.V.

      Tempo a cui si riferisce: 1657-1512 a.E.V.

      1. (a) Quali sono gli argomenti principali di Esodo? (b) Quali nomi sono stati dati a Esodo, e di quale racconto è la continuazione?

      L’APPASSIONANTE racconto dei memorabili segni e miracoli che Geova compì liberando dalle afflizioni d’Egitto il popolo che portava il suo nome, il modo in cui organizzò Israele come sua speciale proprietà facendone “un regno di sacerdoti e una nazione santa”, e l’inizio della storia di Israele come nazione teocratica: ecco gli argomenti principali del libro biblico di Esodo. (Eso. 19:6) In ebraico è chiamato Weʼèlleh shemòhth, che significa “Ora questi sono i nomi”, o semplicemente Shemòhth, “Nomi”, dalle sue prime parole. Il nome attuale deriva dalla versione greca dei Settanta, dove è chiamato Èxodos, italianizzato in Esodo, che significa “uscita” o “partenza”. Che Esodo sia la continuazione del racconto di Genesi è indicato dalla parola iniziale, “Ora” (letteralmente “E”), e dalla ripetizione dell’elenco dei nomi dei figli di Giacobbe, ripreso dal brano più ampio di Genesi 46:8-27.

      2. Che cosa rivela Esodo riguardo al nome GEOVA?

      2 Il libro di Esodo rivela il magnifico nome di Dio, GEOVA, in tutto lo splendore della sua gloria e della sua santità. Nell’indicare il profondo significato del suo nome, Dio disse a Mosè: “IO MOSTRERÒ D’ESSERE CIÒ CHE MOSTRERÒ D’ESSERE”, e aggiunse che doveva dire a Israele: “IO MOSTRERÒ D’ESSERE [ebraico: אהיה, ʼEhyèh, dal verbo ebraico hayàh] mi ha mandato a voi”. Il nome GEOVA (יהוה, YHWH) viene da un verbo ebraico affine, hawàh, “divenire”, e in effetti significa “Egli fa divenire”. Certo i potenti e tremendi atti che Geova compì allora a favore del suo popolo Israele esaltarono questo nome e lo ricoprirono di fulgida gloria, facendone un memoriale “di generazione in generazione”, il nome da riverire per tutta l’eternità. È della massima utilità conoscere la meravigliosa storia legata a questo nome e adorare il solo vero Dio, Colui che dichiara: “Io sono Geova”.a — Eso. 3:14, 15; 6:6.

      3. (a) Come sappiamo che lo scrittore di Esodo fu Mosè? (b) Quando fu scritto Esodo, e quale periodo abbraccia?

      3 Mosè è lo scrittore di Esodo, com’è indicato dal fatto che esso è il secondo volume del Pentateuco. Il libro stesso menziona tre casi nei quali Mosè scrive qualcosa per ordine di Geova. (17:14; 24:4; 34:27) Secondo i biblisti Westcott e Hort, Gesù e gli scrittori delle Scritture Greche Cristiane citano

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