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  • Saldo benché perseguitato da ecclesiastici, nazisti e comunisti
    La Torre di Guardia 1976 | 1° gennaio
    • i Testimoni, nel luglio del 1937 fui portato al campo di concentramento di Sachsenhausen.

      Nel luglio del 1940, al mio saldo rifiuto di firmare la cartolina di arruolamento militare, un maggiore disse: “Ti rendi conto che entro quattro o sei settimane sarai fucilato?” Risposi: “Sì, maggiore, ma resto fermo nella mia decisione!” Le cose però andarono diversamente. La legge era cambiata, così che tutti quelli che erano stati in prigione prima che iniziasse la seconda guerra mondiale non erano soggetti alla legge sulla coscrizione militare. Quindi non sarei stato giustiziato.

      Tuttavia, il mio fratello minore Martin, che aveva conosciuto la verità di Dio per mezzo di me solo nove mesi prima del mio arresto, si trovò in una situazione diversa. Fu chiamato al servizio militare, rifiutò di impugnare le armi e venne condannato a morte. Nel febbraio del 1943 fu decapitato nella prigione di Brandeburgo.

      Nel campo di concentramento, il fratello Schurstein ci incoraggiò provvedendoci la scrittura biblica del giorno con il commento. Poco prima d’essere trasferito al campo di concentramento di Dachau e mandato lì alla camera a gas, mi disse: “Fratello Seliger, continua a fare quello che ho cominciato qui e rafforza i fratelli, come hai già fatto”. Reputai che Geova mi facesse un onore affidandomi quel compito, e poiché fui mandato a lavorare nell’ospedale, riuscii a trovare il tempo di scrivere le scritture bibliche del giorno per un mese intero alla volta, che venivano passate ad altri Testimoni del campo.

      SALDO BENCHÉ PERSEGUITATO DAI COMUNISTI

      Dopo la guerra e la liberazione dal campo, ebbi il privilegio di aiutare a riorganizzare l’opera di predicazione dei testimoni di Geova nella Repubblica Democratica Tedesca (Germania Orientale). Dopo il mio matrimonio con Hildegard Mesch, ebbi il privilegio di servire come sorvegliante di circoscrizione, per incoraggiare ed edificare le congregazioni dei testimoni di Geova. Ma solo alcuni anni dopo l’opera di predicazione fu nuovamente proibita, questa volta dai comunisti. Fummo arrestati entrambi nel novembre del 1950 mentre andavamo alla stazione ferroviaria di Torgau per recarci nella congregazione successiva. Nel luglio del 1951, un tribunale comunista di Lipsia mi condannò a quindici anni di carcere. Mia moglie, che aveva trascorso molti anni nei campi di concentramento nazisti, fu condannata a dieci anni di prigione. Alcuni degli altri Testimoni in prigione che erano stati con me nel campo di concentramento nazista mi chiesero ancora una volta di aiutarli a procurare il cibo spirituale. Sebbene nel penitenziario ci fosse una stretta sorveglianza, per qualche tempo riuscimmo a fare un quotidiano studio Torre di Guardia e altre adunanze per edificare la fede.

      Benché mia moglie e io fossimo dapprima nella stessa prigione, non ci era permesso né di vederci né di parlarci. Ma anche mia moglie riuscì a ottenere cibo spirituale da passare alle altre. Ella narra:

      “Nel febbraio del 1952, fui trasferita nella prigione di Waldheim. Geova fu molto benigno con me, poiché durante una precedente detenzione avevo inaspettatamente ricevuto una Bibbia, che avevo letto sei o sette volte da cima a fondo. Potei trasmettere alle mie sorelle cristiane molte cose della Bibbia che ancora ricordavo. Facevamo la quotidiana considerazione della scrittura del giorno, introdotta clandestinamente in tutte le celle dove c’erano Testimoni. Poi seguirono resoconti sulla Bibbia e infine pensieri di articoli de La Torre di Guardia. Introducemmo clandestinamente nella prigione anche una Bibbia; poi la dividemmo e ne distribuimmo le parti nelle varie celle. Ogni settimana queste varie parti della Bibbia venivano scambiate. Quando c’erano improvvise perquisizioni delle celle, parti della Bibbia o scritture del giorno scritte a mano cadevano talvolta nelle mani delle guardie comuniste.

      “A causa di tali perquisizioni trascorsi un anno in segregazione cellulare; mi negarono per tre mesi ogni privilegio, e per tre settimane mi tennero in una cella usata per i pazzi. Ma non appena ne uscii, ebbi di nuovo letteratura biblica che passavo alle altre.

      “Nel 1954, tutte le donne furono trasferite a Halle. I funzionari della prigione mi classificarono come un elemento specialmente pericoloso, perché, come disse un agente di custodia, parlavo tutto il giorno della Bibbia. Così mi misero in una cella del seminterrato insieme ad altre Testimoni alle quali non era consentito lavorare. Lì sì che parlavamo tutto il giorno, della Bibbia, e anche degli articoli de La Torre di Guardia che ricordavamo. Poi il 1º novembre 1960 fui scarcerata, dopo dieci anni di prigione”.

      Tre anni dopo la scarcerazione di mia moglie fui rilasciato dalla prigione e mi permisero di raggiungerla a Berlino Ovest. Non appena mi fui rimesso abbastanza in forze, ricominciai l’opera di predicazione in servizio continuo, e, grazie all’immeritata benignità di Geova, mia moglie e io compiamo ancora questo servizio.

      Una cosa è certa, quando nel 1922 conobbi la verità di Dio non avevo la minima idea che la mia seconda moglie e io avremmo trascorso oltre quarant’anni in campi di concentramento e prigioni. Ma possiamo dire insieme all’apostolo Paolo che “in prigioni . . . , in vergate ad eccesso, in pericoli di morte spesso . . . in fatica e lavoro penoso” siamo decisi a rimanere saldi come “ministri di Cristo”. — 2 Cor. 11:23-27.

  • Stabili anche se le nazioni sono scosse
    La Torre di Guardia 1976 | 1° gennaio
    • Stabili anche se le nazioni sono scosse

      QUESTO è stato un secolo rimarchevole in quanto ha visto la disgregazione dei grandi imperi coloniali. Un forte entusiasmo per l’indipendenza da parte dei popoli, con l’indebolimento delle potenze coloniali, ha strappato le colonie dai governi della “madrepatria”. Oggi potenze gigantesche come Stati Uniti e Russia impiegano un metodo diverso. Invece del dominio di tipo coloniale, si sforzano di tenere legati a loro gli stati più piccoli con sistemi economici e politici.

      Questa politica, detta “neocolonialismo”, ha causato problemi. E, anche se molti stati più piccoli hanno in genere più indipendenza politica, in molti casi il tenore di vita del popolo sotto i governi indipendenti è quasi lo stesso che prima. Anche queste nazioni sono scosse.

      ‘SCROLLATE’ LE NAZIONI IN MERITO ALLA CONTESA DELLA SOVRANITÀ

      La grande contesa che si presenta alle nazioni è quella della sovranità: Chi avrà il predominio nella nazione o in una certa parte della terra o anche in tutto il globo?

      Ciò che maggiormente scuote le nazioni è qualsiasi sfida alla loro sovranità. Esse la difendono gelosamente da altri uomini e nazioni, perfino da Dio. Non vogliono riconoscere il sovrano diritto di Dio di governare la terra, perché non vogliono conformarsi ai princìpi esposti nella Bibbia.

      Di conseguenza, la proclamazione che è giunto il tempo in cui il regno di Dio assuma il dominio scuote le nazioni. Può apparire una dichiarazione infondata. Ma considerate alcuni confronti tra le profezie

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