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Portiamo il nome che incute timoreLa Torre di Guardia 1962 | 1° giugno
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e a tutto il mondo che il Suo nome Geova è invocato su di loro e che essi, come anche Gesù Cristo, sono testimoni di Geova. Prima ch’essi accettassero questo nome scritturale nel 1931, i moderni testimoni di Geova furono chiamati con ogni sorta di nomi vergognosi e sprezzanti dai loro nemici religiosi della cristianità, protestanti e cattolici. Questo fattore contribuì notevolmente ad indurli a prendere questo nome biblico di cui non dovevano vergognarsi e mediante il quale potevano distinguersi dai sedicenti cristiani. Quindi il nome compare ora nei dizionari e nelle enciclopedie!
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Le nazioni temono il nome che è invocato su di noiLa Torre di Guardia 1962 | 1° giugno
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Le nazioni temono il nome che è invocato su di noi
1. Che cosa fece Geova a favore di se stesso riguardo all’antico Egitto, e che cosa farà nuovamente in questo tempo?
ERA tempo d’agire, perché vi era implicato il nome di Dio e del suo Cristo. Molto tempo fa, nell’antico Egitto, Geova disse al re Faraone mediante il suo profeta Mosè: “Per questa ragione io ti ho mantenuto in esistenza, per mostrarti la mia potenza e per far proclamare il mio nome in tutta la terra”. (Eso. 9:16) Mandando dapprima dieci distruttive piaghe sull’antico Egitto, poi liberando gli Israeliti prigionieri e distruggendo le forze armate dell’Egitto nel Mar Rosso dopo avervi fatto passare miracolosamente il suo popolo, Geova Dio compì delle gesta per cui è noto ancora oggi. In Geremia 32:20 (Na) sono rivolte a Geova Dio queste parole: “Tu hai operato portenti e prodigi in Egitto, e fino ad oggi in Israele e fra gli uomini e tu hai acquistato un nome, quale è tutt’ora”. Allora egli si fece veramente un nome, ed esso fu proclamato in tutta la terra abitata. Ma le generazioni successive dimenticarono, ed anche la nostra generazione, l’ultima, ha dimenticato. Le profezie bibliche e il loro adempimento dal 1914 d.C. in poi indicano che questo è il tempo in cui Geova Dio si farà nuovamente un nome.
2. (a) Per quale sorprendente proposito ha Dio preservato la Bibbia fino ad ora? (b) Come il recente articolo di un archeologo giudeo è d’accordo con questo proposito della Bibbia?
2 Egli non ispirò invano la composizione dell’intera Bibbia formata di sessantasei libri. Non preservò senza uno scopo la Sacra Bibbia fino a questi giorni malgrado gli sforzi della grande maggioranza della cristianità di distruggerla. La preservò fino a questi giorni onde fosse usata per far conoscere il suo nome. Il suo nome Geova è il nome più usato e più famoso di tutta la Bibbia, da Genesi ad Apocalisse. Dopo questo nome viene quello di Gesù Cristo; e questo è giusto, poiché Gesù stesso disse ai suoi discepoli: “Vado al Padre, perché il Padre è maggiore di me”. (Giov. 14:28, Ri) Geova fece scrivere la Bibbia per uno scopo, per preservare il suo nome. Anche il noto archeologo, dott. Nelson Glueck, pur essendo un Giudeo di idee moderniste, ammette questo fatto. In un recente articolo intitolato “Libro di fede e di storia”, il dott. Glueck dice, al terzo paragrafo:
La Bibbia è fondamentalmente un’opera religiosa, non storica. Fu compilata soprattutto per spiegare la natura ed esaltare il nome di Dio. La sua unità ed autenticità derivano dal fatto che il suo diretto e unico proposito è di esporre la singolarità, l’unicità, l’universalità e l’importanza di Dio per Israele e per tutti gli esseri mortali. L’eroe della Bibbia è Dio, quale fonte di tutta la creazione e Padre di tutta l’umanità. — Times Magazine di New York, pagina 29, del 25 settembre 1960.
3. (a) Nella “battaglia del gran giorno”, che cosa farà Dio a favore di se stesso, ma prima di ciò che cosa fa egli compiere a questo scopo? (b) Mediante chi?
3 La “battaglia del gran giorno d’Iddio Onnipotente” si avvicina. In essa Geova si farà nuovamente un nome che durerà per tutta l’eternità. (Apoc. 16:14, 16, Na) Ma prima ancora che giunga questa guerra universale del cielo e della terra egli fa proclamare onorevolmente il suo nome in tutta la terra. Mediante chi? Non mediante la cristianità, ma mediante quei cristiani che si distinguono per mezzo del nome scritturale “testimoni di Geova”. Da 185 paesi e gruppi di isole, in tutte le parti della terra, ci pervengono diretti rapporti di ciò. Essi fanno questo mediante lo spirito di Geova, malgrado la persecuzione e l’opposizione religiosa. A tutte le nazioni è stato reso molto chiaro che il nome di Geova è invocato su di loro. Hanno le nazioni timore per questo?
L’EFFETTO DEL TIMORE
4. Come si fece la cristianità un nome che intimoriva, ma con quali effetti religiosi?
4 Fino a poco tempo fa la cristianità si era fatta un nome che per secoli aveva intimorito le nazioni pagane. La cristianità aveva fatto questo, non perché il nome di Geova fosse invocato su di lei, ma a causa della sua persecuzione e oppressione religiosa, delle sue guerre e crociate causa di spargimenti di sangue, del suo colonialismo appoggiato da eserciti e flotte pesantemente armati. Mediante questa condotta non cristiana la cristianità ha recato il massimo biasimo sul nome di Cristo e sul nome di Dio. Oggi le cose sono molto cambiate.
5. (a) Quale nome è divenuto uno spauracchio per la cristianità, e come ha essa reagito a questo? (b) In quale nome la cristianità non confida, quindi quale onore è stato riservato a un certo piccolo gruppo?
5 Il nome comunismo è ora divenuto lo spauracchio del mondo, specialmente per la cristianità o per i governanti politici, religiosi, sociali e industriali della cristianità. Nel 1879, nell’edizione di settembre, che era la terza edizione da quando ne era stata iniziata la pubblicazione, la rivista La Torre di Guardia avvertì la cristianità di questa minaccia comunista in un articolo principale intitolato “Il giorno del Signore”. Da allora si è formato un blocco di nazioni comuniste che occupano un terzo della terra, e la cristianità è grandemente armata per difendersi. Per il timore di ciò che significherebbe una guerra nucleare, viene ora combattuta solo una “guerra fredda” fra la cristianità e l’aggressivo blocco comunista. La cristianità non confida nell’Onnipotente Dio, il cui nome è Geova. Perciò, non alla cristianità, ma al piccolo gruppo di pacifici e disarmati testimoni di Geova è stato riservato l’onore di far conoscere in tutto il mondo il nome di Geova che incute timore.
6. Che cosa mostra se l’Unione Russa Sovietica teme i testimoni di Geova?
6 Ma ha proprio paura l’Unione Russa Sovietica dei testimoni di Geova? Decisamente sì! Altrimenti, perché la Russia comunista cercherebbe di distruggerli? E perché, mentre tutte le religioni cattoliche e protestanti operano apertamente in Russia, il gruppo religioso dei testimoni di Geova è al bando e costretto a lavorare in modo clandestino?
7. Quale commento fece un redattore del Daily Star di Toronto sul timore che la Russia ha dei testimoni di Geova?
7 Il redattore Mark Gayn dice nel Daily Star di Toronto del 2 luglio 1960, a pagina 7, nell’articolo dal titolo: Nel mondo rosso i testimoni di Geova sono ‘ragni’ per i Sovietici:
Tutte le religioni sono una maledizione per i Sovietici. Inspiegabilmente, tuttavia, nulla li esaspera quanto i Testimoni di Geova.
Mosca dà la caccia ai Testimoni. Essa lancia dardi infuocati alla loro fede. E
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