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  • Gerusalemme ai giorni degli apostoli
    La Torre di Guardia 1975 | 1° dicembre
    • gradini più in alto del Cortile dei sacerdoti. Il suo ingresso era chiuso da porte d’oro, alte ventiquattro metri e larghe sette metri. L’edificio era più largo davanti che dietro, con ali da ciascun lato larghe circa nove metri. Sui lati di questa costruzione c’erano delle stanze, e sia al di sopra del Santo che del Santissimo c’era una camera superiore. L’interno del Santo era lungo quasi diciotto metri e largo quasi nove metri, e il Santissimo era un quadrato di nove metri circa per lato. L’intera costruzione era di pietra bianca e abbellita da pannelli d’oro.

      CASTELLO DI ANTONIA

      Nei pressi dell’area del tempio, all’angolo nordoccidentale, c’era il Castello di Antonia. Esso occupava un’altura rocciosa di circa ventidue metri. Le mura di pietra erano alte quasi diciotto metri. A ciascuno dei quattro angoli del castello c’era una torre. Tre di esse erano alte ventidue metri circa. La quarta, situata nell’angolo sudorientale, era alta più di trenta metri e dominava tutta l’area del tempio. La guarnigione romana era di stanza nel Castello di Antonia.

      Un passaggio congiungeva il castello all’area del tempio. Esso permetteva ai soldati romani di intervenire prontamente per soffocarvi i disordini. Questo spiega evidentemente perché Claudio Lisia e un gruppo di suoi soldati poterono salvare l’apostolo Paolo da una turba infuriata proprio “fuori del tempio”. — Atti 21:30-32.

      Alcuni credono che Gesù Cristo comparisse per il giudizio davanti a Pilato in un cortile centrale del Castello di Antonia. Il lastricato di quest’area poté essere il Gabbata a cui si fa riferimento in Giovanni 19:13. Ma può darsi che il luogo del giudizio di Gesù fosse un’area scoperta davanti al palazzo di Erode, a ovest dell’area del tempio.

      RISERVA D’ACQUA DI BETZATA

      Vicino alla Porta delle Pecore, probabilmente a nord dell’area del tempio, c’era la riserva d’acqua di Betzata con i suoi cinque colonnati. Lì Gesù Cristo sanò un uomo afflitto da trentotto anni da una malattia. (Giov. 5:2-9) Nel 1888 vennero alla luce reperti archeologici che attestano l’esistenza di tale riserva d’acqua. Negli scavi fu trovata una riserva d’acqua doppia divisa da una parete di roccia e con una superficie complessiva di 45 metri per 90. Si scoprirono anche uno sbiadito affresco in cui si vede un angelo che agita le acque, e i resti di cinque colonnati.

      RISERVA D’ACQUA DI SILOE

      A sud dell’area del tempio c’era la riserva d’acqua di Siloe dove Gesù Cristo mandò un cieco a lavarsi perché ricevesse la vista. (Giov. 9:6, 7, 11) La sorgente di Ghihon, che nasce in una grotta naturale della valle di Chidron, alimentava questa riserva d’acqua per mezzo di una galleria scavata nel fianco del colle.

      MONTE DEGLI ULIVI E GETSEMANI

      Lungo il lato orientale di Gerusalemme si stende una catena di colli uniformi di pietra calcarea. Anticamente questa cresta era coperta di ulivi ed era perciò chiamata Monte degli Ulivi. Parte d’esso è oltre 120 metri più alta della generale altitudine di Gerusalemme e consente di vedere tutta l’area del tempio. — Mar. 13:3.

      In qualche parte del Monte degli Ulivi o vicino ad esso c’era l’orto di Getsemani. In questo orto Gesù Cristo si riuniva spesso con i discepoli. (Giov. 18:1, 2) Fu lì che la notte di Pasqua del 33 E.V., Giuda Iscariota lo tradì con un bacio. — Matt. 26:36, 48, 49.

      GOLGOTA, TOMBA NELL’ORTO E CAMPO DEL VASAIO

      Il luogo dove Gesù fu messo al palo era il Golgota o “Luogo del Teschio”. È possibile che fosse situato a nord del Castello di Antonia. Circa 230 metri a nord-est della Porta di Damasco c’è un dirupo con notevoli buchi che gli danno l’apparenza di un teschio. Non lontano da questo dirupo c’è un grande orto, delimitato a nord da un colle. Una tomba nuova è scavata in un’enorme pietra che sporge da un fianco di questo colle. Il posto corrisponde alla descrizione biblica del luogo dove Gesù fu messo al palo e sepolto. (Matt. 27:57-60; Mar. 15:22-24; Luca 23:33; Giov. 19:38-42) Oggi, però, non si può stabilire se il posto fosse proprio quello.

      Secondo la tradizione, il “campo del vasaio per seppellirvi gli estranei” si trova sul lato meridionale della valle di Innom nel punto in cui si congiunge con quella di Chidron. Nella zona vi sono molte tombe. Il “campo del vasaio” era l’appezzamento comprato con i “trenta pezzi d’argento” per i quali Giuda Iscariota aveva tradito Gesù. Venne chiamato Akeldama, “Campo di Sangue”. — Matt. 27:5-8; Atti 1:18, 19.

      OGGI NON HA NESSUNA SPECIALE SANTITÀ

      Oggi molti luoghi nei quali si svolse il ministero pubblico di Gesù e dei suoi apostoli non sono conosciuti con esattezza. Questo è evidentemente in armonia con il proposito di Dio, poiché ora la vera adorazione non dipende da alcun particolare luogo geografico. (Giov. 4:21-24) La cosa veramente importante è il messaggio che Gesù e i suoi apostoli proclamarono. Quel messaggio è sopravvissuto nelle Sacre Scritture e l’opera che Gesù e gli apostoli cominciarono nel primo secolo E.V. si è estesa fino alle estremità della terra.

  • Un ecclesiastico riconobbe la verità
    La Torre di Guardia 1975 | 1° dicembre
    • Un ecclesiastico riconobbe la verità

      ● Nel 1961 un testimone di Geova pronunciò un discorso biblico pubblico in un villaggio situato in una zona boscosa delle isole Salomone. Tra coloro che udirono il discorso c’era l’ecclesiastico locale. Quella sera il Testimone e l’ecclesiastico parlarono per molte ore della Bibbia. Il giorno seguente, dopo ulteriore studio, questo ecclesiastico si presentò alla sua congregazione nella chiesa e disse che sarebbe diventato testimone di Geova. Benché invitasse la congregazione a unirsi a lui nello studio della Bibbia, l’intero villaggio gli si voltò contro.

      A quel tempo per andare alle adunanze dei testimoni di Geova doveva fare un viaggio di quattro o cinque ore circa, valicando monti e attraversando fiumi. In seguito si trasferì a breve distanza dal suo villaggio e si costruì una casa da solo. Fece buon progresso e divenne infine un battezzato testimone di Geova. Col passar degli anni, due uomini andarono ad abitare vicino a questo ex ecclesiastico e accettarono di studiare la Bibbia con lui. Ma spesso saltavano lo studio e così non facevano molto progresso. Tutto questo fece scoraggiare l’ex ecclesiastico.

      Nel 1968 il Testimone che in origine aveva dato testimonianza all’ex ecclesiastico suggerì che forse era meglio se si trasferiva nel villaggio dove i testimoni di Geova tenevano le adunanze per partecipare maggiormente alla loro opera. Felice di questo suggerimento, l’ex ecclesiastico tornò al suo villaggio e annunciò che se ne andava. Come ne furono scossi gli abitanti! Egli era sempre stato un ottimo aiuto per loro ed essi non volevano che se ne andasse e lo supplicarono di restare.

      Il fratello carnale, precedentemente indeciso, lasciò la chiesa e ben presto parlava ad altri del messaggio biblico. Approfittando della situazione, l’ex ecclesiastico invitò gli abitanti del villaggio alla successiva assemblea di distretto dei testimoni di Geova. Molti vi assisterono. Meravigliati da ciò che avevano visto e udito, parecchi vollero un studio biblico. Una coppia di sposi che prestavano servizio continuo come pionieri speciali furono mandati in questa zona per aiutare l’ex ecclesiastico ad aver cura delle trenta persone che volevano lo studio biblico. Poco dopo fu costruita una Sala del Regno. Dodici persone partecipano già insieme all’ex ecclesiastico all’opera di insegnare ad altri la verità della Bibbia.

      Pertanto si vede che anche uomini che insegnano l’errore religioso possono in effetti voler fare ciò ch’è bene. In tali casi, una volta compresa la verità, l’accettano e parlano ad altri con fervore delle buone cose che imparano.

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