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  • Una visita all’America Centrale
    La Torre di Guardia 1951 | 1° aprile
    • Non c’era nulla di “santo” in quegli anni in cui la Chiesa Cattolica governava il paese. In un convento del sedicesimo secolo, ancora in ottimo stato di conservazione, si trovano bellissimi giardini sotto i quali esistono celle sotterranee dove i prigionieri religiosi venivano incatenati nelle più fitte tenebre. Nel loro demonismo i preti trovarono la maniera di fare impazzire i prigionieri facendo gocciolare acqua sul loro capo. Tuttora conservato è il pozzo melmoso dove venivano gettati i corpi delle vittime. I luoghi come questi parlano eloquentemente degli “anni santi” del governo cattolico.

      È bello vedere ora come la Parola di Dio penetri nelle case del popolo. E i Messicani si rallegrano e fanno conoscere la buona novella della salvezza, perché ‘Dio sia riconosciuto verace, ma ogni uomo bugiardo.’ Lunedì 19 il fratello Knorr lasciò Città di Messico per svolgere la sua opera nel Guatemala, dopo aver trascorso un tempo piacevolissimo coi fratelli messicani.

      GUATEMALA

      Sorvolando il territorio del Guatemala verso la capitale, città di Guatemala, a sinistra dell’apparecchio il fratello Morgan poteva scorgere tre vulcani colossali: Agna, Acatenango e Fuego, Fuego (significa “fuoco”) ed è l’unico attivo dei tre. Erano circa le ore 2,20 pomeridiane quando l’aeroplano sorvolò il lago Amatitlan ad un’altezza di un centinaio di metri, indi scese giù sul lastricato campo meridionale della città di Guatemala, uno dei migliori aeroporti dell’America Centrale. Il controllo della dogana fu rapidissimo, ma il bagaglio del fratello Morgan fu trattenuto all’aeroporto quattro ore per la disinfezione. Questa è una misura governativa contro la propagazione d’una malattia che attacca le zampe e la bocca del bestiame. Tutti i passeggeri dovettero pure camminare su segatura inumidita con sostanze chimiche per la stessa ragione; e tutti ebbero il proprio bagaglio trattato allo stesso modo. Ma dopo venti minuti circa il servitore della Filiale e tutti i diplomati di Galaad e i proclamatori di gruppo venuti a salutare i visitatori provenienti da New York erano in cammino verso la casa Filiale situata nella città di Guatemala, 11 Avenida Norte Nº 8. Andando verso casa passammo accanto al luogo dove stanno costruendo un grandioso centro sportivo. I lavori vengono affrettati perché sia completato per le competizioni sportive dell’America Latina del 1950. La città di Guatemala è davvero moderna, con i suoi numerosi autobus e le belle automobili nuove. In pari tempo con “la nuova età” ci sono molti buoi al giogo, carri tirati da cavalli, Indiani scalzi che portano sul dorso e sulla testa grossi carichi. La bella casa missionaria è composta di sette camere da letto e di una moderna camera da bagno con una cucina e tre cortili. Il cortile più grande è coperto e costituisce un’ideale Sala del Regno che contiene comodamente 200 persone a sedere. Questo offre una splendida sede per l’opera del Signore nel Guatemala.

      Il mercoledì mattina il servitore della Filiale, fratello Munsterman, e il fratello Morgan andarono in aereo nella città di Quetzaltenango, situata a nord-ovest della capitale con una popolazione di 35.000 abitanti. Qui è una casa missionaria e i fratelli han compiuto un buon lavoro. Per quel pomeriggio avevano indetto un’adunanza pubblica nel Teatro Zarco, uno dei molti cinema della città. I diplomati di Galaad erano un po’ in ansia e si chiedevano che cosa sarebbe accaduto e quanti sarebbero venuti a una riunione nel mezzo della settimana. Non c’è nessun gruppo finora a Quetzaltenango, e il massimo numero di persone che aveva precedentemente partecipato a un’adunanza pubblica era stato solo di trentasette. Alle ore 3 pomeridiane non c’erano più di venti o trenta persone presenti, e perciò fu deciso di attendere altri quindici minuti per dar tempo ad alcune persone di destarsi dalla siesta pomeridiana. Mentre veniva pronunciato il discorso “Libertà ai prigionieri” si raccolsero 145 ascoltatori. Tutti rimasero contenti del pubblico intervenuto, e si sperava che questa assemblea avrebbe dato impulso all’opera in Quetzaltenango. Ora qui si sta formando un gruppo. Il giovedì mattina tutti i diplomati di Galaad fecero ritorno alla capitale coi fratelli Morgan e Munsterman per partecipare al congresso.

      Si disse che la città di Guatemala presentava un aspetto insolito il mercoledì sera. Dopo le ore 6 pomeridiane molti fuochi si videro per le vie, due o tre per isolato. Le campane della chiesa presero a suonare incessantemente, e l’aria rintronava per lo scoppio dei fuochi artificiali. Era la vigilia della celebrazione annuale dell’immacolata concezione di Maria vergine, e centinaia di fuochi venivano accesi per ogni dove per scacciare gli spiriti maligni. In certi casi portano in casa carboni ardenti affinché nessuno spirito maligno vi trovi rifugio. Fu notato il giovedì che una grande immagine della “vergine” veniva portata da una chiesa all’altra. A quella immagine ne seguivano altre otto, le quali si supponeva che raffigurassero degli angeli. Il venerdì notte questa cerimonia fu ripetuta quando la “vergine” e i suoi muti furono riportati alla chiesa di provenienza. È una processione molto cerimoniosa e vien resa in certo modo misteriosa nella notte con lanterne e candele accese portate su dei bastoni. La gente era in fila nelle vie per vedere la processione, e molti la seguivano, vendendo varie specie di cibi e di monili. Gli uomini che portano la statua della “vergine” sulle spalle pagano un tanto per isolato per avere il privilegio di portarla. E quelli che la riportano effettivamente dentro la chiesa, che è considerato il più grande privilegio della cerimonia, pagano una somma maggiore di denaro. Questo mette certamente in rilievo il bisogno di libertà per i prigionieri.

      Il giovedì sera fu tenuta un’eccellente adunanza di servizio nel Salón del Reino nella città di Guatemala, e il venerdì sera 184 fratelli erano presenti all’inaugurazione dell’assemblea. C’eran giovani e vecchi, e il più vecchio era un fratello di 80 anni. Aveva fatto 120 miglia per partecipare al congresso e sentiva che questo sarebbe potuto essere l’ultimo perché, egli disse: “Sto diventando troppo vecchio per viaggiare” Ma la sua visione del Regno è chiara ed è un proclamatore attivo. Il suo più vivo desiderio è quello di aiutare nella predicazione nel suo paese. Una sorella con otto figliuoli, la quale tiene parecchi studi ogni settimana, era pure là. Grande zelo è dimostrato da molti nel predicare la Parola.

      Il sabato fa dedicato al servizio di campo, principalmente alla distribuzione di 60.000 volantini arrivati il giovedì da Brooklyn. Nel pomeriggio e la sera vi fu un pieno programma di discorsi. La domenica mattina sette fratelli e nove sorelle simbolizzarono la loro consacrazione in un piccolo stagno d’acqua nel parco che sorge alla periferia della città. La partecipazione di 425 persone all’adunanza pubblica nel pomeriggio della domenica rese lieti tutti i fratelli. Questo numero. comprendeva 173 persone in più di qualsiasi altra precedente adunanza pubblica indetta nel paese. Tutti convennero che questo era il miglior congresso tenuto sino ad ora nel Guatemala.

      Il lunedì, 12 dicembre, dopo pranzo, tutti i fratelli della casa filiale salirono sull’autobus che avrebbe portato il fratello Morgan all’aeroporto; e in breve il nostro conducente si faceva strada a suon di tromba. Talvolta pare che i freni siano un mezzo di sicurezza soltanto secondario rispetto alla tromba elettrica. Attraversando le vie demmo uno sguardo al superbo Palazzo Nazionale, opera architettonica cittadina di gran pregio. Ma essa reca ancora le tracce dell’ultima rivoluzione, perché la sua bella superficie marmorea di color verde chiaro è deturpata dai piccoli fori delle pallottole; e qua e là ci sono grandi squarci. Comunque, giungemmo presto all’aeroporto e pareva come se la visita fosse stata troppo breve. Anche qui i fratelli eran contenti che la visita non fosse completamente finita, dato che il fratello Knorr doveva arrivare entro pochi giorni. Egli giunse il 20 dicembre.

      L’aeroplano sul quale il fratello Knorr salì a Città di Messico partì puntualmente e, avendo buon vento, giunse in anticipo all’aeroporto di Guatemala. Scese a terra e osservò la procedura doganale per entrare nella nazione, ma nessuno dei fratelli era giunto per riceverlo. Furono tutti imbarazzatissimi quando giunsero e trovarono il fratello Knorr già sul posto. Eran tutti contenti, però, e si poteva pensare dalla gioia che manifestavano che un congresso era in atto. Essi avevano fissato un’adunanza per quella sera. Tutte le persone di buona volontà erano state invitate. Bisognava quindi provvedere delle sedie per la Sala del Regno; e fummo compiaciuti di vedere che 225 persone si riunirono. Il tema fu il testo dell’anno, “Predica la Parola,” e fu messo in rilievo quanto sia importante per i fratelli esser preparati a far da soli. Essi non dovevano lavorare perché la Società aveva là un ufficio filiale, o una casa missionaria; tutte le persone che sono nella verità dovrebbero esser pronte a perseverare anche se dovessero esser disperse come i fratelli di Gerusalemme quando la persecuzione contro la chiesa primitiva si fece intensa. Tutti devono esser pronti a ‘predicare la Parola’ dappertutto. Benché non ci sia stata opposizione contro la predicazione nel Guatemala, e il messaggio sia ben accolto, c’è da attendersi che il Diavolo susciterà qualche pressione per turbare la serenità dell’organizzazione.

      C’erano molte difficoltà da trattare riguardanti la Filiale e l’opera che dov’essere ancora svolta nel Guatemala. Vivono oltre tre milioni e mezzo di abitanti nella nazione, e presentemente ci sono di media 188 proclamatori, con un massimo di 218 raggiunto l’anno scorso. Ad ogni modo, l’espansione è notevole nel Guatemala, perché al tempo dell’ultima visita c’erano solo venticinque proclamatori in media in tutto il paese. Essa fu fatta tre anni e mezzo fa. Questa volta fu disposto d’inviare al Guatemala un maggior numero di diplomati di Galaad, possibilmente dieci che lavorassero nelle altre città. E i diplomati di Galaad che sono ora nel paese non soltanto lavoreranno nelle città nelle quali abitano, ma in determinati giorni di certi mesi andranno in alcuni villaggi per vedere cosa si può fare per stabilire dei gruppi. Saranno effettuate visite più frequenti dal servitore della Filiale ai quattro gruppi già formati, e a un certo numero di fratelli isolati. C’è molto lavoro da fare nel Guatemala e i fratelli sono ansiosi di farlo. Dopo aver passato due giorni felici nel Guatemala, il presidente della Società proseguì il suo viaggio per San Salvador, seguendo il percorso fatto dal suo segretario.

  • Difendere e stabilire legalmente la Buona Novella
    La Torre di Guardia 1951 | 1° aprile
    • Difendere e stabilire legalmente la Buona Novella

      La storia della lotta combattuta dal testimoni di Geova per mantenere la libertà di vera adorazione è ben conosciuta da tutti. Le loro battaglie legali nelle corti durante gli anni passati son risultate in molte vittorie non solo a loro favore ma a beneficio di tutti i cittadini onde esercitino i loro diritti civili, e perché sia stabilito come legge il diritto d’adorare e predicare come Dio ha comandato. Come queste libertà sono state difese, stabilite e scritte nella legge del paese è reso chiaro nell’opuscolo di 96 pagine Difendere e stabilire legalmente la Buona Novella, solo in inglese. È stato provveduto per preparare il vero adoratore a difendere i suoi diritti legali, conferiti da Dio, e i suoi obblighi di far conoscere “la buona novella del regno”. Sono riportati recenti decisioni di corti, procedure d’arresti, appelli e interrogatori. Siete voi interessato nella preservazione di queste libertà per il beneficio d’ogni sorta di uomini? Se sì, avete bisogno di questo opuscolo e dovreste averlo. Esso v’aiuterà a rimaner saldo nella libertà della Parola di Dio. Inviate una contribuzione di 10c o Lit. 60.

      USATE IL FOGLIETTO DI RINNOVO

      Quando rinnovate il vostro abbonamento a La Torre di Guardia vogliate usare sempre il foglietto di rinnovo mandatovi nella vostra rivista prima della scadenza del vostro abbonamento. Se rinnovate un abbonamento per qualcun altro, vogliate usare il foglietto di rinnovo mandato nella sua rivista. Sarebbe di grande aiuto se un ritaglio di fascetta con l’indirizzo di una recente copia de La Torre di Guardia inviata all’abbonato potesse essere unito al suo foglietto di rinnovo quando viene spedito. Voi potreste fare il rinnovo, naturalmente, per il numero d’anni che desiderereste.

  • Studi “Torre di Guardia”
    La Torre di Guardia 1951 | 1° aprile
    • Studi “Torre di Guardia”

      Settimana del 6 maggio: Perché i testimoni di Geova non sono pacifisti ¶ 1-20, e Pacifismo e obiezione di coscienza — Vi è una differenza? ¶ 11-4.

      Settimana del 13 maggio: Pacifismo e obiezione di coscienza — Vi è una differenza? ¶ 5-25.

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