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  • Educazione dei figli nella società del nuovo mondo
    La Torre di Guardia 1954 | 1° luglio
    • modo, i genitori che sono nella verità quando nascono i loro bambini hanno un benedetto vantaggio. Essi hanno la precedenza sulle compagnie mondane. Sono gli esclusivi compagni del bambino nei primi mesi, e sono i suoi principali compagni nei primi anni, prima che cominci ad andare a scuola. Se la compagnia dei genitori è buona trincererà utili abitudini prima che le cattive compagnie facciano i loro assalti. Quando le forze malefiche giungeranno infine al bambino per attaccarlo egli può respingere la loro avanzata. Rammentate che la sapienza è una difesa e preserva la vita di chi la possiede. — Eccl. 7:12.

      16. Quale falso ragionamento fa perdere ad alcuni questo vantaggio, e come dimostra la Bibbia che questo ragionamento è falso?

      16 Ma un frequente e grossolano errore dei genitori è quello di gettar via il prezioso vantaggio rimandando l’educazione teocratica ad anni successivi. Essi mandano i ragazzi con compagni mondani senza la difesa della sapienza divina, pensando che la piccola mente del fanciullo non sia in grado di afferrare le verità e i princìpi fondamentali. Pare che non ricordino il fatto che la mente infantile può imparare un complicato linguaggio in breve tempo. Questo è un fatto che biasima la mente adulta. Poiché il bambino deve imparare una lingua, perché non gl’insegnamo la lingua pura? Perché non mettiamo nel suo vocabolario parole che daranno lode a Geova? (Sof. 3:9; Sal. 148:12, 13) Perché non facciamo entrare l’insegnamento teocratico per prima nella mente, invece di rimandarlo per anni mentre si assimilano informazioni inferiori? La madre e la nonna di Timoteo non fecero affatto uno sbaglio istruendolo mentre era un fanciullo, non vi pare? E adoperarono le Scritture, non un libro semplificato per fanciulli. Esse non furono incomprensibili, perché egli acquistò conoscenza delle Scritture. Paolo approvò l’educazione infantile di Timoteo menzionandola in anni successivi: “Dall’infanzia hai conosciuto i sacri scritti che possono renderti saggio per la salvezza.” (2 Tim. 3:15, NW) Alcuni dicono che i fanciulli non imparano nulla frequentando le adunanze, ma Geova dice di condurceli “affinché ascoltino e imparino”. Come possono ricordarsi del loro Creatore nei giorni della loro giovinezza se non odono mai parlare del loro Creatore nei giorni della loro giovinezza? — Eccl. 12:1, Ti.

      17. Perché è consigliabile cominciare subito ad impartire l’educazione teocratica al bambino?

      17 Imprimendo o instillando in noi la sua Parola, Geova ci modella come vasi d’argilla per la misericordia o per l’ira. (Rom. 9:20-24) Più l’argilla è fresca più è facile a modellarsi. Più sta e più s’indurisce. È più facile che noi siamo modellati seconda la Parola di Geova se questa Parola ci viene portata quando siamo giovani invece di aspettare finché siamo vecchi e più decisi nelle nostre vie. I giovani sono più pieghevoli, e più son giovani meglio è. Gesù si servì di un fanciullo come esempio d’umiltà, dicendo che i suoi seguaci devono diventare simili ad esso. (Matt. 18:1-4) Il bambino è instabile e ha bisogno di guida, come mostra Isaia riferendosi al tempo ‘anteriore a quello in cui il fanciullo sappia riprovare il male e scegliere il bene’. (Isa. 7:16; Efes. 4:14) Gli anni teneri sono gli anni dello sviluppo, e lo sviluppo avviene, per il bene o per il male. I genitori devono favorire lo sviluppo per il bene, basato su giusti princìpi, oppure altre influenze lo renderanno cattivo, e quando i tardi genitori pensano che si dovrebbe cominciare l’educazione teocratica potrebbero trovare contro di essa una dura opposizione. — Prov. 19:18.

      18. Quali scoperte confermano la saggezza d’impartire l’educazione nell’infanzia?

      18 L’articolo di fondo di un giornale lamentando che l’ondata di delitti dei fanciulli sta divenendo una marea dichiara: “Gli esperti sono ora concordi che se vogliamo prevenire la delinquenza dobbiamo raggiungere i fanciulli negli anni anteriori al periodo scolastico”. In uno dei più completi studi della delinquenza giovanile che sia mai stato fatto, a cui si dedicarono dieci anni, la maggiore scoperta fu che la vita domestica determina principalmente se il fanciullo diverrà delinquente o no. L’esame trovò che se la vita familiare era stata sana il fanciullo aveva solo 3 probabilità su 100 di divenire delinquente, mentre se i rapporti tra fanciullo e genitori erano stati cattivi le probabilità che il fanciullo andasse a finir male erano 98 su 100. Mentre potrebbero esserci rare eccezioni, è verace quindi la norma di Proverbi 22:6: “Inculca al fanciullo la condotta che deve tenere; anche quando sarà vecchio non se ne dipartirà”.

      19. Quale esperienza potrebbe confortare i genitori che si preoccupano dell’effetto delle cattive compagnie mondane sul loro figli?

      19 Ecco una vera esperienza che potrebbe confortare i genitori i quali si preoccupano che i loro figli sian rovinati da cattivi compagni mondani quando vanno oltre la cerchia della protezione familiare. Un testimone stava tenendo uno studio biblico con una donna a Brooklyn. Suo figlio di 4 anni ascoltava. Il padre fece obiezione. Egli disse di aspettare finché il bambino avrebbe raggiunto i 21 anni per fare una decisione riguardo alla religione. Alcuni giorni dopo una maestra di scuola venne alla porta della donna e domandò se era una dei testimoni di Geova. No, disse la donna, sto solo studiando con loro. Allora la maestra disse di aver visto il bambino attaccato da un gruppo di fanciulli, di aver impedito l’assalto e di averne appreso la ragione. I fanciulli volevano che questo piccolo bambino riconoscesse come Dio una statua che era nel vicinato; non era una statua religiosa, ma il loro insegnamento religioso fece pensare ai fanciulli che fosse Dio. Il bambino di 4 anni si rifiutò di riconoscere che fosse Dio, disse loro che non poteva vedere, non poteva muoversi, non poteva esser Dio, ed egli non l’avrebbe chiamata Dio! Per questo era stato assalito. Quando il padre del bambino seppe questo fatto si meravigliò che suo figlio avesse appreso tanto ascoltando lo studio biblico, e si stupì tanto del coraggio di suo figlio il quale aveva fatto fronte alla turba di fanciulli che cambiò idea, e disse che suo figlio poteva continuare a frequentare lo studio. — Ger. 10:5; Hab. 2:18, 19.

  • Le menzogne non hanno successo
    La Torre di Guardia 1954 | 1° luglio
    • Le menzogne non hanno successo

      Durante un periodo di agitazione a causa della proposta federazione dei territori dell’Africa Centrale di Niassa e della Rhodesia del Nord e del Sud uno sciopero di due giorni fu indetto da certi capi politici africani. In una grande fattoria dove i testimoni di Geova avevano tenuto le loro adunanze per molti anni, essi furono falsamente accusati al nuovo direttore della fattoria come i responsabili dello sciopero. Con ira il direttore della fattoria proibì ai testimoni di tenere nella fattoria le loro adunanze dicendo loro che “voi della Torre di Guardia siete dei comunisti e fate della politica”. Il sorvegliante della congregazione locale visitò il direttore e con l’aiuto delle pubblicazioni della Torre di Guardia fu in grado di mostrare che i testimoni di Geova si tenevano separati da ogni politica. Come risultato il direttore della fattoria mise un vasto edificio a loro disposizione perché vi tenessero le loro adunanze (dato che prima si radunavano all’aperto) e disse: “Questa è la vostra chiesa. Desidero che veniate qui e che insegniate alle altre persone della fattoria a leggere e scrivere come pure la verità della Bibbia”.

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