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  • Ruth
    La Torre di Guardia 1957 | 1° febbraio
    • d’interrompere la linea reale che conduceva a Davide e a Gesù, in opposizione alla vigilanza di Geova affinché non fosse interrotta.

      L’autenticità canonica del libro di Ruth è sufficientemente confermata dal fatto che Ruth, la Moabita, è menzionata in Matteo 1:5 come un’antenata di Gesù, ma l’adempimento del dramma profetico in questi “ultimi giorni” ne dimostra inconfutabilmente la divina ispirazione. I fatti corrispondono al dramma e confermano la veracità del racconto.

  • Annunzi
    La Torre di Guardia 1957 | 1° febbraio
    • Annunzi

      UNA BUONA NOTIZIA PER TUTTI

      Siete tristi, preoccupati o allarmati dall’alluvione di cattive notizie che inondano il mondo? Le condizioni non meritano niente di più, o forse sì? Potreste credere che gli attuali avvenimenti costituiscano veramente il segno di una buona notizia? La più autorevole fonte del mondo dice che è proprio così. Questa fonte è la Parola di Dio. Se non avete mai considerato tale possibilità vi rallegrerete moltissimo per “Questa Buona Notizia del Regno”. Questo opuscolo di 32 pagine trae il suo titolo da una delle più incoraggianti promesse mai comunicate all’uomo. Questa promessa di Dio fu pronunciata nientemeno che da Gesù Cristo, il quale descrisse profeticamente le peggiori condizioni che si sarebbero mai verificate e predisse quindi le condizioni migliori che le avrebbero subito seguite. Dopo di ciò egli diede la sua incondizionata garanzia che in tutta la terra abitata gli uomini sarebbero stati avvertiti da questo messaggio pieno di speranza. Soggetto di questa opportuna pubblicazione è il modo in cui avranno fine le attuali condizioni del mondo e saranno realizzate la gioia e la felicità eterne volute da Geova Dio. Otterrete la vostra copia personale per soltanto 5c o L. 30. Meglio ancora, potrete ottenerne tre copie per 10c o L. 60, oppure sette per 25c o L. 150 e condividerete “questa buona notizia del regno” con i vostri amici e vicini.

      UNA DIFESA PRATICA

      In che specie di difesa ponete affidamento? Alcuni si fidano delle armi termonucleari, alcuni dei patti sull’armamento o dei trattati di pace, alcuni dell’arbitrato internazionale. Altri uomini pongono la loro speranza sulla sicurezza che offre il denaro, la posizione sociale o il prestigio politico. Altri ancora sostengono che l’educazione eliminerà le barriere e garantirà una relazione cordiale fra le razze e le nazioni. Ma per salvar la propria vita la condotta saggia è osservare le parole di Colui che è stato mandato come l’Autore della vita: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. (Giov. 17:3, NM) Questa conoscenza è disponibile soltanto nella Bibbia e nelle pubblicazioni per lo studio biblico che vi rimandano fedelmente alla Parola di Dio. Tre di tali preziosi mezzi sono i libri rilegati “Questo significa vita eterna” “Sia Dio riconosciuto verace” e “Nuovi Cieli e Nuova Terra” tutti in lingua italiana. Provvedete una vera difesa per voi stessi e per la vostra famiglia leggendo attentamente questi libri insieme con tre opuscoli gratuiti per la contribuzione di solo $ 1,50 o Lit. 975. Ordinateceli oggi.

  • Domande dai lettori (1)
    La Torre di Guardia 1957 | 1° febbraio
    • Domande dai lettori

      ◆ Come si può rispondere a quelli che sostengono che la legge di Mosè fosse copiata dal codice di Hammurabi? — F. M., Stati Uniti.

      Anche se due codici di legge trattano condizioni simili ciò non costituisce una prova che uno sia stato copiato dall’altro. In genere, gli uomini giudicano gli stessi delitti e misfatti, e due diversi gruppi potrebbero ragionevolmente trattare questi stessi delitti nelle loro leggi. A causa della facoltà di coscienza che Geova mise nell’uomo, gli uomini provano eguali reazioni a ciò che è giusto e a ciò che è male nella condotta umana, purché la loro coscienza non sia stata indurita. Romani 2:14, 15 (NM) dice: “Quando gli uomini delle nazioni che non hanno legge praticano per natura le cose della legge, questi uomini sebbene non abbiano legge sono legge a se stessi. Sono proprio quelli che manifestano l’opera della legge scritta nei loro cuori, mentre la loro coscienza rende testimonianza con loro e, fra i propri pensieri, essi sono accusati oppure scusati”. Dunque questa è una specifica prova o ammissione che a volte le nazioni senza la legge mosaica si comportarono in armonia con quella legge, facendo per natura ciò che è giusto a causa di coscienza e venendo accusate dalla propria coscienza quando facevano ciò che è male.

      Questo fatto non dev’essere trascurato. Anche prima del re babilonese Hammurabi, che risulta d’esser vissuto al tempo di Abrahamo, esistevano organizzati gruppi e società di uomini con leggi e disposizioni giuridiche per governare la loro vita e condotta. Dal tempo del diluvio noetico in poi, per esempio, Geova trattò con una società patriarcale, una società sotto le direttive di giusti capi familiari come Noè e Abrahamo. Le attività di queste società erano governate in questioni di contratti, acquisti, diritti di proprietà, regolamenti di lavoro, responsabilità familiare e comunale per i rispettivi membri, trasferimenti di terreni, ladrocinio, violazioni dei voti matrimoniali, schiavitù, eccetera, mediante codici di legge scritti o non scritti.

      Pertanto invece di essere la legge e disposizione di Dio ad esser tratta dal codice di Hammurabi o da altri codici pagani, risulta d’esser stato l’opposto. Sir Charles Marston, a pagina 51 del suo libro La Bibbia riprende vita (inglese), dice: “Sembra certo che le leggi di Hammurabi costituirono la codificazione delle esistenti leggi e usanze più antiche della razza semitica, razza che ebbe origine da Sem, figlio di Noè, e alla quale appartenevano gli Ebrei”. Quindi, ciò prova che le nazioni pagane ricevettero molte antiche leggi e usanze dal sistema noetico dell’ordinamento legale, e i fedeli patriarchi ebraici seguirono questo modello.

      Inoltre, esaminando i due sistemi di legge, quello di Hammurabi e quello dato per mezzo di Mosè, risulta che quest’ultimo sia il più giusto ed equo dei due sistemi e quindi il più fedele all’originale sistema legale che entrò in vigore fra il fedele popolo di Dio. Per esempio, se in Israele un padrone di schiavi fosse divenuto brutale e avesse percosso uno schiavo o una schiava causando la perdita di un occhio egli sarebbe stato obbligato a liberare lo schiavo, mentre secondo il codice di Hammurabi il padrone avrebbe dovuto soltanto pagare la metà del valore dello schiavo. (Eso. 21:26; Ham. N. 199) Il codice di Hammurabi diceva: “Se essa [una casa di debole costruzione] causa la morte di un figlio del padrone della casa, sarà messo a morte un figlio del costruttore”. (Ham. N. 230) Ma il codice di legge mosaica proibiva specificatamente il mettere a morte un figlio per il peccato del padre: “Non si metteranno a morte i padri per i figliuoli, né si metteranno a morte i figliuoli per i padri; ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato”. — Deut. 24:16.

      Pertanto non si può dire che gli statuti della legge mosaica siano stati presi in prestito o copiati dallo stesso spirito del codice di Hammurabi. Piuttosto, se mai, il codice di Hammurabi era una corruzione pagana dei giusti statuti più antichi emessi dalla società patriarcale semitica sotto la direzione di Geova. — La Torre di Guardia, 1º gennaio 1953, pagina 4, paragrafo 8.

  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia 1957 | 1° febbraio
    • Domande dai lettori

      ◆ Una risposta ne La Torre di Guardia del 15 settembre 1956 diceva che Geova, volendolo, potrebbe distruggere anche una creatura immortale. L’opuscolo Che cosa dicono le Scritture di una “vita dopo la morte”? dice che se i demoni fossero stati creati immortali in origine non potrebbero essere distrutti nell’universo. Quale affermazione è corretta? — J. L., Stati Uniti.

      La dichiarazione nell’opuscolo concernente la vita dopo la morte si riferisce all’immortalità secondo il suo significato basilare di indistruttibilità. L’altra dichiarazione concernente la capacità di Dio di distruggere anche una creatura immortale si basava sul concetto che egli è assolutamente onnipotente senza nessuna limitazione alla sua potenza nemmeno in se stesso. Quindi quest’ultima affermazione esponeva un parere conforme a questo concetto. Tuttavia, con ciò si entra nel reame della teoria, perché è infatti basata su una domanda ipotetica.

      Pertanto lasceremo l’affermazione nell’opuscolo come si trova, conformemente al significato dell’assoluta immortalità sostenuto nelle Sacre Scritture. Si potrebbe attendere una più ampia spiegazione di questo soggetto nelle colonne de La Torre di Guardia a suo tempo.

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