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  • Ermon
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • gridavano di gioia nel nome di Geova. — Sal. 89:12.

      Il monte Ermon, che chiude a S la catena montuosa dell’Antilibano ed è separato da questa da una profonda depressione, raggiunge un’altitudine di 2814 m sul livello del mare e si allunga per oltre 30 km in direzione N–S. Le diverse vette sono collegate da un altopiano. — Sal. 42:6

      La cima innevata dell’Ermon favorisce la condensazione dei vapori notturni producendo abbondante rugiada. H. B. Tristram, naturalista del XIX secolo, osservava: “Non avevamo mai visto rugiada più abbondante che sull’Ermon. Tutto ne era imbevuto, e le tende erano ben poca protezione”. La ristoratrice rugiada dell’Ermon conserva in vita la vegetazione durante la lunga stagione asciutta. (Sal. 133:3; vedi RUGIADA). Le nevi dell’Ermon che si sciolgono sono la principale fonte del Giordano.

      Anticamente l’Ermon era un rifugio di animali feroci, come leoni e leopardi. (Cant. 4:8) In anni recenti vi sono stati avvistati lupi, volpi, leopardi e orsi siriani.

      Il monte Ermon delimitava a N la Terra Promessa. (Gios. 12:1; 13:2, 5, 8, 11) Gli ivvei che dimoravano ai piedi dell’Ermon furono sconfitti da Giosuè. (Gios. 11:1-3, 8, 16, 17) Questo monte forse è stato teatro della trasfigurazione di Gesù Cristo (Matt. 17:1; Mar. 9:2; Luca 9:28; II Piet. 1:18), poiché egli si trovava nella vicina Cesarea di Filippo poco prima di tale avvenimento. — Mar. 8:27.

  • Erode
    Ausiliario per capire la Bibbia
    • Erode

      Nome di uomini politici che ebbero autorità sugli ebrei. Erano idumei, edomiti, ebrei solo di nome poiché, secondo Giuseppe Flavio, nel 125 a.E.V. il Maccabeo Giovanni Ircano aveva imposto loro la circoncisione.

      A parte la breve menzione che ne fa la Bibbia, quasi tutte le informazioni in merito provengono dalla storia di Giuseppe Flavio. Il capostipite della famiglia fu Antipatro, che il re asmoneo (maccabeo) Alessandro Ianneo aveva nominato governatore dell’Idumea. Il figlio di Antipatro, pure chiamato Antipatro o Antipa, era il padre di Erode il Grande. Secondo Giuseppe Flavio, lo storico Nicola Damasceno dice che Antipa era della stirpe degli ebrei illustri tornati da Babilonia nel paese di Giuda. Ma, dice Giuseppe Flavio, Nicola voleva soltanto far cosa grata a Erode, che in realtà era edomita sia da parte di padre che di madre.

      Antipa, uomo ricchissimo, politicante e intrigante, aveva grandi ambizioni per i suoi figli. Diede il suo appoggio a Ircano II, figlio di Alessandro Ianneo e di Alessandra Salomè, aiutandolo a conquistarsi la posizione di sommo sacerdote e re dei giudei a danno del fratello Aristobulo. In effetti, però, Antipa agiva per ambizione personale, e alla fine ottenne da Giulio Cesare la cittadinanza romana e divenne governatore della Giudea. Antipa nominò il proprio figlio Fasael governatore di Gerusalemme e un altro figlio, Erode, governatore della Galilea. La sua carriera terminò quando fu avvelenato da un sicario.

      1. Erode il Grande, secondo figlio di Antipa (Antipatro) e di sua moglie Cipro. La storia conferma la veracità del breve accenno che la Bibbia fa al carattere di quest’uomo, privo di scrupoli, astuto, sospettoso, immorale, crudele e sanguinario. Come suo padre era abile diplomatico e opportunista. Bisogna però ammettere che si dimostrò un capace organizzatore e comandante militare. Giuseppe Flavio lo descrive come un uomo dotato di grande forza fisica, abile nel cavalcare e nell’usare l’arco e il giavellotto. Probabilmente la sua dote migliore era la sua abilità di costruttore.

      RE DI GIUDEA

      Erode successe al padre Antipa e, verso il 39 a.E.V., il senato romano lo nominò re della più grande Giudea; ma non poté insediarsi come re de facto che tre anni più tardi quando conquistò Gerusalemme e depose Antigono, figlio di Aristobulo. Dopo questa vittoria Erode fece i passi necessari per affermare la sua posizione persuadendo il romano Marc’Antonio a uccidere Antigono e a dare la caccia ai principali esponenti del partito di Antigono, quarantacinque uomini in tutto, per metterli a morte.

      Astuto politico, Erode riteneva che fosse nel suo migliore interesse schierarsi dalla parte di Roma. Ma dovette essere molto diplomatico, cambiando spesso bandiera per seguire le alterne fortune dei dirigenti romani. Dapprima sostenne Giulio Cesare, essendo intimo amico di Sesto, poi passò a Cassio, assassino di Cesare. Riuscì, in parte con grosse somme di denaro, a entrare nei favori di Marc’Antonio, nemico di Cassio e vendicatore di Cesare. In seguito, quando Ottaviano (Augusto) sconfisse Antonio nella battaglia di Azio, Erode riuscì abilmente a farsi perdonare da Augusto di aver sostenuto Antonio, e a conservarne d’allora in poi l’amicizia. Per l’appoggio dato a Roma e la liberalità dei suoi doni in denaro ai Cesari, oltre che per la sua facilità di parola, Erode riuscì sempre a spuntarla quando ebrei o altri, a volte membri della sua stessa famiglia, presentavano a Roma proteste o accuse contro di lui.

      La Galilea era stata il primo dominio di Erode. Cassio l’aveva fatto governatore della Celesiria. Poi il senato romano, dietro raccomandazione di Antonio, lo nominò re di Giudea. A questo l’imperatore Augusto aggiunse Samaria, Gadara, Gaza e Ioppe, quindi la Traconitide, la Batanea, l’Auranitide e la Perea, regione oltre il Giordano più o meno corrispondente a Galaad. Anche l’Idumea era sotto la sua dominazione.

      In quanto al programma edilizio di Erode, la ricostruzione del tempio di Zorobabele a Gerusalemme fu la sua opera più notevole, soprattutto dal punto di vista biblico. La costruzione richiese spese ingentissime e Giuseppe Flavio ne descrive la magnificenza. Gli ebrei, a motivo dell’odio e dei sospetti che nutrivano nei confronti di Erode, non gli permisero di demolire l’esistente tempio se prima non raccoglieva i materiali da costruzione e li faceva trasportare sul posto; solo allora avrebbe potuto iniziare la demolizione. Il santuario del tempio venne ricostruito, secondo Giuseppe Flavio, in diciotto mesi; altre parti importanti furono completate in otto anni. Tuttavia nel 30 E.V. gli ebrei affermavano che il tempio era stato costruito in quarantasei anni. Questa affermazione venne fatta durante una conversazione con Gesù Cristo in prossimità della prima Pasqua dopo il suo battesimo. (Giov. 2:13-20) In effetti i lavori del tempio continuarono con aggiunte varie fino a sei anni prima della sua distruzione nel 70 E.V.

      INTRIGHI IN FAMIGLIA

      Tutta la famiglia era ambiziosa, sospettosa, veramente immorale e intrigante. Erode ebbe i maggiori dispiaceri e difficoltà dalla propria famiglia. La madre Cipro e la sorella Salomè non facevano che peggiorare la situazione. Erode aveva sposato Mariamne, figlia di Alessandro figlio di Aristobulo e nipote di Ircano II. Era una donna di straordinaria bellezza ed Erode l’amava molto, ma fra lei e la madre e la sorella di Erode covava l’odio. Erode era sempre invidioso, e sospettava che i suoi stessi familiari, specie i figli, complottassero contro di lui; in certi casi i suoi sospetti erano giustificati. L’avidità di potere e la diffidenza lo spinsero a far assassinare la moglie Mariamne, tre dei suoi figli, il fratello e il nonno (Ircano) della moglie, diversi dei suoi migliori amici, e molti altri. Ricorreva alla tortura per estorcere confessioni da chiunque riteneva in grado di dargli informazioni che potevano confermare i suoi sospetti.

      MALATTIA E MORTE

      Molto probabilmente a motivo della sua vita dissoluta, Erode fu alla fine colpito da una malattia ripugnante accompagnata da febbre. Durante tale malattia mortale ordinò che venisse ucciso il suo intrigante figlio Antipatro. Inoltre, sapendo che gli ebrei si sarebbero rallegrati alla notizia della sua morte, Erode ordinò agli uomini più illustri della nazione ebraica di radunarsi a Gerico, in un luogo chiamato l’Ippodromo, dove li fece rinchiudere. Poi comandò a quelli che gli erano vicini che, alla sua morte, non si doveva darne notizia prima che fossero stati uccisi quegli ebrei illustri. Così, egli disse, ogni famiglia della Giudea avrebbe senz’altro pianto al suo funerale. Questo ordine non fu mai eseguito. Salomè sorella di Erode e suo marito Alexa rimisero in libertà quegli uomini e li mandarono a casa.

      STRAGE DEGLI INNOCENTI

      Quanto dice la Bibbia dell’uccisione di tutti i bambini di Betleem e dintorni dai due anni in giù ordinata da Erode è in armonia con altri documenti storici relativi a Erode e alla sua crudeltà. Ciò avvenne non molto tempo prima della morte di Erode, infatti Gesù scampò perché i suoi genitori lo portarono in Egitto, ma essi fecero ritorno e si stabilirono in Galilea dopo la morte di Erode. I due avvenimenti erano stati predetti da Geova per mezzo dei profeti Geremia e Osea. — Matt. 2:1-23; Ger. 31:15; Osea 11:1.

      DATA DELLA MORTE

      È problematico stabilire la data della morte di Erode. Alcuni cronologi sostengono che sia morto nel 5 o nel 4 a.E.V. Tale cronologia si basa in gran parte sugli scritti di Giuseppe Flavio. Nell’indicare la data in cui Erode fu nominato re da Roma, egli ricorre all’eponimia, vale a dire colloca l’avvenimento nel periodo in cui erano in carica certi consoli romani. Quindi la nomina del re Erode sarebbe avvenuta nel 40 a.E.V. Di diverso parere è un altro storico, Appiano, che pone l’avvenimento nel 39 a.E.V. Seguendo lo stesso metodo Giuseppe Flavio pone la conquista di Gerusalemme da parte di Erode nel 37 a.E.V., ma dice anche che ciò ebbe luogo ventisette anni dopo la conquista della città da parte di Pompeo (avvenuta nel 63 a.E.V.). Secondo questo calcolo Erode si sarebbe impadronito di Gerusalemme nel 36 a.E.V. Giuseppe Flavio dice inoltre che Erode morì trentasette anni dopo esser stato nominato re dai romani, e trentaquattro anni dopo aver preso Gerusalemme. Secondo questo calcolo, se Erode prese la città nel 36 a.E.V., la sua nomina doveva essere avvenuta tre anni prima, cioè nel 39 a.E.V. In base a questi dati la sua morte dovrebbe essere avvenuta nel 2 o forse nell’1 a.E.V.

      È probabile che lo storico ebreo Giuseppe Flavio contasse gli anni di regno dei re di Giudea calcolando l’anno della successione al trono come si faceva un tempo per i re della discendenza di Davide. Se Erode era stato nominato re da Roma nel 39 a.E.V., il suo primo anno di regno doveva iniziare nel nisan del 38 a.E.V.; similmente partendo dalla sua conquista di Gerusalemme avvenuta nel 36 a.E.V., il primo anno di regno doveva iniziare nel nisan del 35 a.E.V. Perciò se, come dice Giuseppe Flavio, Erode morì trentasette anni dopo la sua nomina da parte di Roma e trentaquattro anni dopo la conquista di Gerusalemme, e se in entrambi i casi quegli anni sono calcolati dall’inizio del suo primo anno di regno il nisan successivo, la sua morte sarebbe avvenuta nell’1 a.E.V. W. E. Filmer presenta un argomento analogo nel Journal of Theological Studies dell’ottobre 1966, scrivendo che secondo la tradizione ebraica è provato che la morte di Erode avvenne il 2 sebat (il mese di sebat corrisponde al gennaio–febbraio del nostro calendario).

      Giuseppe Flavio precisa che Erode morì poco dopo un’eclissi di luna e prima di una Pasqua. Poiché un’eclissi si verificò la notte del 12–13 marzo 4 a.E.V., secondo il calendario giuliano (10–11 marzo, secondo il calendario gregoriano), alcuni hanno concluso che questa fosse l’eclissi menzionata da Giuseppe Flavio.

      Ma ci fu un’eclissi di luna anche nell’1 a.E.V., circa tre mesi prima della Pasqua; e questa fu un’eclissi totale, mentre quella del 4 a.E.V. era stata solo parziale. L’eclissi dell’1 a.E.V. si verificò il 9 gennaio, calendario giuliano (7 gennaio, calendario gregoriano), quindici giorni prima del 2 sebat, data tradizionale della morte di Erode. Un’altra eclissi (parziale) si verificò il 29 dicembre dell’1 a.E.V., calendario giuliano (27 dicembre, calendario gregoriano).

      Un altro calcolo si basa sull’età di Erode all’epoca della sua morte. Giuseppe Flavio dice che aveva circa settant’anni. Egli dice pure che Erode fu nominato governatore della Galilea (nel 47 a.E.V., data generalmente riconosciuta) quando aveva quindici anni, ma gli studiosi ritengono che questo sia un errore e che doveva invece averne venticinque. Di conseguenza la morte di Erode avvenne nel 2 o nell’1 a.E.V. Dobbiamo però tener presente che Giuseppe Flavio non è sempre coerente nella datazione degli avvenimenti, e non è perciò una fonte delle più fidate. Per avere prove più sicure dobbiamo rivolgerci alla Bibbia.

      La Bibbia indica che Erode morì nell’anno 1 a.E.V. o forse anche durante l’1 E.V. Lo storico biblico Luca ci dice che Giovanni cominciò a battezzare nel quindicesimo anno di Tiberio Cesare. (Luca 3:1-3) Tiberio venne acclamato imperatore dell’impero romano il 19 agosto 14 E.V., calendario giuliano (17 agosto, calendario gregoriano), alla morte di Augusto. I romani non seguivano lo stesso sistema degli ebrei per calcolare l’anno di successione al trono; perciò il quindicesimo anno andava dal 19 agosto 28 E.V. al 18 agosto 29 E.V. (calendario giuliano). Giovanni aveva sei mesi più di Gesù e iniziò il suo ministero (evidentemente nella primavera di quell’anno) prima di Gesù, essendone il precursore, colui che doveva preparargli la via. (Luca 1:35, 36) Gesù che, come indica la Bibbia, era nato in autunno, aveva circa trent’anni quando andò da Giovanni per farsi battezzare. (Luca 3:21-23) Molto probabilmente fu quindi battezzato in autunno, verso l’ottobre del 29 E.V. Risalendo indietro di trent’anni si arriva all’autunno del 2 a.E.V., la data della nascita umana del Figlio di Dio. (Confronta Luca 3:1, 23 con la profezia di Daniele delle “settanta settimane” in Daniele 9:24-27). — Vedi SETTANTA SETTIMANE.

      Visita degli astrologi a Gesù

      L’apostolo Matteo ci dice che dopo la nascita di Gesù avvenuta a Betleem “ai giorni del re Erode”, alcuni astrologi giunsero a Gerusalemme da paesi orientali dicendo di aver visto la sua stella quando erano in oriente. I timori e i sospetti di Erode si risvegliarono immediatamente ed egli seppe dai capi sacerdoti e dagli scribi che il Cristo doveva nascere a Betleem. Poi chiamò gli astrologi e si informò da loro del tempo in cui era apparsa la stella. — Matt. 2:1-7.

      Notiamo che questo avvenne qualche tempo dopo la nascita di Gesù poiché non era più nella mangiatoia, ma in una casa coi suoi genitori. (Matt. 2:11; confronta Luca 2:4-7). Dato che gli astrologi non tornarono da lui per comunicargli dove si trovava il piccino, Erode ordinò che si uccidessero tutti i bambini dai due anni in giù a Betleem e in tutti i dintorni. Gesù nel frattempo era stato portato in Egitto dai genitori avvertiti da Dio. (Matt. 2:12-18) Difficilmente la morte di Erode poté avvenire prima dell’1 a.E.V. perché, in tal caso, Gesù (nato verso il 1º ottobre) non avrebbe avuto neanche tre mesi.

      D’altra parte, non sarebbe stato necessario che Gesù avesse due anni quando furono uccisi i bambini; poteva avere anche meno di un anno, poiché Erode aveva calcolato dal momento in cui la stella era apparsa agli astrologi mentre erano in oriente. (Matt. 2:1, 2, 7-9) Questo poteva benissimo esser avvenuto alcuni mesi prima. Erode evidentemente concluse che uccidendo tutti i bambini fino ai due anni di età sarebbe stato sicuro di non lasciarsi sfuggire questo nato “re dei Giudei”. (Matt. 2:2) Che Erode sia morto non molto tempo dopo questi avvenimenti è indicato dal fatto che Gesù non rimase a lungo in Egitto. — Matt. 2:19-21.

      Possiamo dunque concludere che la cronologia biblica, i dati astronomici e vari documenti storici a nostra disposizione sembrano tutti indicare l’1 a.E.V., o forse anche l’inizio dell’1 E.V., come data della morte di Erode.

      2. Erode Antipa, figlio di Erode il Grande e di una samaritana, Maltace, fu educato a Roma insieme al fratello Archelao. Erode aveva stabilito nel suo testamento che il regno doveva passare ad Antipa, ma poi all’ultimo momento cambiò il testamento nominando invece Archelao. Antipa impugnò il testamento davanti a Cesare Augusto, che sostenne i diritti di Archelao, ma divise il regno nominando Antipa tetrarca di Galilea e Perea. “Tetrarca”, che significa ‘governatore di un quarto’ di una provincia, era un titolo dato al governatore di un distretto minore o a un principe locale. Tuttavia, popolarmente poteva esser chiamato re, come Archelao. — Matt. 14:9; Mar. 6:22, 25-27.

      Antipa sposò la figlia di Areta, re d’Arabia, la cui capitale era Petra. Ma durante uno dei suoi viaggi a Roma, Antipa fece visita al suo fratellastro

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