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  • Il timore del prossimo domina la vostra vita?
    La Torre di Guardia 1974 | 15 settembre
    • amore e sollecitudine. L’apostolo Paolo disse: “Sono convinto che né morte né vita né angeli né governi né cose presenti né cose avvenire né potenze né altezza né profondità né alcun’altra creazione potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore”. — Rom. 8:38, 39.

      “Dio è fedele, ed egli non lascerà che siate tentati oltre ciò che potete sopportare, e con la tentazione farà anche la via d’uscita onde la possiate sopportare”. (1 Cor. 10:13) La via d’uscita non è di abbandonare Dio, d’essere un triste fallimento, di perdere voi stessi la vita e forse di farla anche perdere alla vostra famiglia e ai vostri vicini. La via d’uscita è ciò che Dio provvede per impedirvi d’esser presi dal timore e di perdere la fede. È il mezzo mediante cui potete ottenere la vittoria ed essere felici. “Il tremare agli uomini è ciò che pone un laccio, ma chi confida in Geova sarà protetto”. Il laccio — il timore degli uomini — è la cosa da cui essere liberati, lasciando che l’amore verso Dio, non il timore del prossimo, domini la vostra vita. — Prov. 29:25.

  • Avete l’abitudine di tenervi quello che trovate?
    La Torre di Guardia 1974 | 15 settembre
    • Avete l’abitudine di tenervi quello che trovate?

      COME vi sentite quando trovate qualcosa di valore che qualcuno ha perso? Sorge in voi un immediato sentimento di possesso, così da essere indotti a scacciare i pensieri di restituire l’oggetto?

      O forse non assumete un atteggiamento così duro. Allora, cominciate a razionalizzare sulla possibilità di restituire l’oggetto, pensando: ‘La persona non doveva essere così negligente da perderlo, dopo tutto’, oppure: ‘Non so a chi appartiene. Non è mia responsabilità scoprirlo, e poi, è un disturbo troppo grande’?

      È molto facile per chiunque pensare così. Ma Dio come considera il fatto di restituire gli oggetti smarriti?

      Possiamo saperlo esaminando la Legge che diede per mezzo di Mosè proprio relativamente a questa stessa circostanza. Essa dice: “Se vedrai il bue di un tuo fratello o il suo agnello sperduti, non far conto di non vedere; devi ricondurli a tuo fratello. Se quel tuo fratello non è un tuo vicino o se non lo conosci, porta l’animale dentro la tua casa e stia con te sino a che tuo fratello lo ricerchi; allora tu glielo restituirai. Così fa’ per il suo asino, così per la sua veste, così per ogni cosa perduta da tuo fratello, che egli abbia perduta e tu trovata; non potrai far conto di non vedere”. — Deut. 22:1-3, La Bibbia concordata.

      Nel caso di animali smarriti, chi li trovava doveva spendere qualche cosa di tasca sua per dar da mangiare all’animale finché non si faceva vivo il proprietario, ma questa non era una scusa per tenersi l’animale o per lasciarlo andare, forse per essere rubato o attaccato da cani o animali selvatici.

      D’altra parte, che cosa succedeva se chi aveva trovato l’oggetto lo metteva in mezzo ai suoi beni e non lo restituiva? Se era scoperto e trovato colpevole, era considerato un ladro. La legge diceva: “Riguardo a qualsiasi caso di trasgressione, circa toro, asino, pecora, veste, alcuna cosa perduta di cui egli dica: ‘È questa!’ la causa di tutti e due deve venire al vero Dio. Colui che Dio dichiarerà malvagio dovrà dare doppio compenso al suo prossimo”. — Eso. 22:9; si paragoni Esodo 22:1, 4.

      Un tal caso era presentato agli anziani della città, che agivano da rappresentanti di Dio nell’emanare un giudizio su tali cose. Mediante indagine scoprivano come stavano le cose, quindi applicavano la legge. Di solito, gli articoli smarriti trovati in possesso di qualcun altro si possono riconoscere da certi segni e caratteristiche, e da testimoni che conoscono l’oggetto. Questo avveniva specialmente nelle piccole comunità d’Israele.

      Se si scopriva che un uomo aveva in suo possesso un oggetto che aveva trovato, come si poteva giustamente accusarlo d’essere ladro? Come sapevano i giudici che non lo teneva solo finché comparisse il proprietario? Per il fatto che non aveva dato l’appropriato avviso e non aveva fatto sforzi sufficienti per trovare il proprietario. La persona onesta avrebbe informato gli anziani della città nonché altri di aver trovato un certo articolo e di tenerlo per il proprietario. Chi conservava l’articolo era allora libero da accusa.

      Se chi aveva trovato l’oggetto aveva fatto sforzi appropriati per trovare il proprietario e aveva atteso un ragionevole periodo di tempo, senz’altro gli era permesso di venderlo o di disporne in altro modo.

      ATTENTI ALLA TENTAZIONE

      Una persona che normalmente non ruberebbe può essere tentata trovando un oggetto smarrito. Può divenire avida e cadere effettivamente nella categoria del ladro. Dio considera che tale persona pecca non solo contro il proprietario dell’articolo, ma anche contro Dio stesso. Quando la coscienza della persona le fa capire ciò che ha fatto, essa dovrebbe subito mettere a posto le cose con l’offeso e pregare Dio di perdonarlo. — Matt. 5:23, 24.

      Qual è la caratteristica della personalità da cui è motivato chi trova qualche cosa e se la tiene egoisticamente senza fare un discreto ma completo sforzo per restituirla al proprietario, o che chiede una ricompensa? L’AVIDITÀ. E gli avidi non otterranno la vita eterna da Dio. — 1 Cor. 6:10.

      FATE SFORZI PER TROVARE IL PROPRIETARIO

      Qualcuno chiederà: ‘Fino a che punto devo cercare il proprietario di un articolo smarrito?’ Notate la seguente esperienza di un testimone di Geova che fornisce un buon esempio:

      Scendendo da un tassì nella città di New York, un uomo di San Francisco perse un portafogli contenente 245.000 lire. Un testimone di Geova lo trovò. Egli telefonò all’albergo di New York dov’era alloggiato l’uomo, secondo le informazioni contenute nel portafogli. Comunque, l’uomo era partito per Londra. In base alla prenotazione trovata, il Testimone riuscì a rintracciare l’uomo a Londra con una telefonata intercontinentale. Dopo la conversazione telefonica, in cui l’uomo espresse la sua gratitudine, il portafogli col suo contenuto, detratte solo le spese postali, fu spedito al posto di lavoro dell’uomo a San Francisco.

      Gli oggetti che potete trovare saranno di rado tanto preziosi. Ciò nondimeno, è valido il principio enunciato da Gesù: “Chi è fedele in ciò che è minimo è anche fedele nel molto, e chi è ingiusto in ciò che è minimo è anche ingiusto nel molto. Perciò, se non vi siete mostrati fedeli riguardo alle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà quelle vere? E se non vi siete mostrati fedeli riguardo all’altrui, chi vi darà il vostro? Nessun servo può essere schiavo di due signori; perché, o odierà l’uno e amerà l’altro, o si atterrà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete essere schiavi di Dio e della ricchezza”. — Luca 16:10-13.

      Benché quella di restituire un oggetto smarrito sia in genere una piccola cosa, in realtà sorgono le domande: Chi o che cosa servo come mio Dio? e: Faccio agli altri come voglio che facciano a me? — Matt. 7:12.

      In quanto alla ricompensa, chi è onesto non vuole ciò che appartiene a un altro. C’è una ricompensa maggiore nell’avere una buona coscienza, insieme alla felicità. “Felici sono quelli che osservano il diritto, facendo giustizia in ogni tempo”. (Sal. 106:3) Inoltre, se non lo facciamo con lo spirito di volerci dimostrare giusti, la nostra onestà può raccomandare all’altra persona la verità della Parola di Dio, con i suoi eccellenti princìpi. È uno dei modi in cui possiamo ‘rendere la verità manifesta’, e così ‘raccomandarci ad ogni coscienza umana dinanzi a Dio’, quali suoi ministri. — 2 Cor. 4:2.

  • Assemblee “Vittoria Divina” tenute in tutto il mondo senza difficoltà
    La Torre di Guardia 1974 | 15 settembre
    • Assemblee “Vittoria Divina” tenute in tutto il mondo senza difficoltà

      DURANTE l’estate dell’emisfero settentrionale del 1973 e fino all’estate dell’emisfero meridionale alla fine del 1973 e ai primi del 1974, i testimoni di Geova tennero le loro assemblee “Vittoria Divina”, in numero di oltre 140. Cominciate nell’America del Nord, si tennero in Europa, Asia, Africa, Australia, Nuova Zelanda, America Centrale e Meridionale, nelle Hawaii, nelle Filippine e in altre isole dell’Atlantico e del Pacifico.

      Il rapporto incompleto rivela che 2.594.305 persone furono presenti, mostrando così di voler conoscere la soluzione indicata dalla Bibbia per i problemi del nostro giorno. Il programma, basato su princìpi e profezie della Bibbia, fu preparato e disposto dal Corpo Direttivo dei testimoni di Geova, così che tutti ricevettero le stesse informazioni scritturali, a qualunque assemblea assisterono. I membri del Corpo Direttivo, inoltre, servirono alle assemblee nella maggioranza dei paesi.

      Secondo i rapporti giunti finora dalle assemblee, 81.830 persone furono battezzate. Queste, in un periodo di alcuni mesi, avevano fatto uno studio intensificato della Bibbia con i testimoni di Geova. Il loro battesimo simboleggia la loro dedicazione a fare la volontà di Dio. Questo comporta l’applicazione dei principi biblici alla vita di ogni giorno e anche l’attivo servizio come proclamatori della buona notizia del messianico regno di Dio.

      La folla più numerosa a una sola assemblea della serie mondiale — 107.442 persone — si riunì a Port Harcourt, in Nigeria. Unendo il numero di presenti agli altri due congressi, il totale dei presenti in Nigeria fu di 214.237 persone. Come agli altri congressi in ogni parte del mondo, il numero dei nuovi interessati era particolarmente alto. In Nigeria i presenti erano più del doppio del numero dei Testimoni attivi nel paese. Alle tre assemblee della Nigeria, furono battezzati 7.153 nuovi

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