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“Sia fatta la tua volontà in terra” (Ventunesima puntata)La Torre di Guardia 1960 | 15 febbraio
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in India, nel Panjab, ma senza riuscire a raggiungere il fiume Sutlej (327-326 a.C.). Poiché le truppe erano stremate e volevano tornare a casa, decise di ripiegare verso occidente.
12. Come fu spezzato il “grande corno” del simbolico capro e come spuntarono in luogo suo quattro corna verso i quattro venti?
12 Con Alessandro Magno il simbolico capro davvero “diventò molto potente”. Dalle soglie dell’India Alessandro fece ritorno a Babilonia, con l’intenzione di farne la suprema capitale del suo impero. A questo riguardo la profezia biblica non era d’accordo con lui. A Babilonia egli fu colpito da malaria, ma continuò a far baldoria e a ubriacarsi, e improvvisamente morì a 33 anni, nel 323 a.C. Così il simbolico “grande corno” del capro che era il “primo re” fu spezzato. In luogo del corno spezzato (Alessandro) spuntarono quattro simboliche corna, ma non fra i successori naturali di Alessandro. Nel 301 a.C. quattro generali di Alessandro avevano conquistato il potere, il generale Tolomeo Lago in Egitto e in Palestina; il generale Seleuco Nicatore in Mesopotamia e in Siria; il generale Cassandro in Macedonia e in Grecia; e il generale Lisimaco in Tracia e in Asia Minore. Le quattro simboliche corna assunsero il potere “verso i quattro venti del cielo”, a sud, a nord, a ovest e a est. I profetici “re del nord” e “re del sud” erano dunque comparsi sulla scena internazionale.
13. Che cosa vide quindi Daniele nella visione che lo preoccupò?
13 Daniele fu stupito e impressionato da ciò che vide quindi nella visione. Vide qualche altra cosa oltre le quattro corna spuntate, poiché aggiunse: “E da una d’esse uscì un piccolo corno, che diventò molto grande verso mezzogiorno, verso levante e verso il paese splendido. S’ingrandì fino a giungere all’esercito del cielo; fece cadere in terra parte di quell’esercito e delle stelle, e le calpestò. S’elevò anzi fino al capo di quell’esercito, gli tolse il sacrifizio perpetuo, e il luogo del suo santuario fu abbattuto. L’esercito gli fu dato in mano col sacrifizio perpetuo, a motivo della ribellione; e il corno gettò a terra la verità, e prosperò nelle sue imprese”. (Dan. 8:9-12, VR) Chi è questo “piccolo corno” che sfidò Geova Dio?
14. Come spiegò l’angelo Gabriele la comparsa e l’attività del “piccolo corno”?
14 Dopo aver spiegato il significato delle “quattro corna”, l’angelo Gabriele disse: “E alla fine del loro regno, quando i ribelli avranno colmato la misura delle loro ribellioni, sorgerà un re dall’aspetto feroce, ed esperto in stratagemmi. La sua potenza sarà grande, ma non sarà potenza sua; egli farà prodigiose ruine, prospererà nelle sue imprese, e distruggerà i potenti e il popolo dei santi. A motivi della sua astuzia farà prosperare la frode nelle sue mani; s’inorgoglirà in cuor suo, e in piena pace distruggerà molta gente; insorgerà contro il principe de’ principi, ma sarà infranto, senz’opera di mano”. — Dan. 8:23-25, VR.
15. Dove pone la profezia la comparsa del simbolico “piccolo corno”, e che cosa gli corrisponde nel tempo predetto?
15 La comparsa del simbolico “piccolo corno” avviene nell’ultimo tempo del governo dei successori d’Alessandro, quando i ribelli o trasgressori contro Geova Dio sono giunti alla loro fine. Questo pone la comparsa del “piccolo corno” in secoli moderni, prima del 1914 d.C. Quale corno simbolico da piccoli inizi divenne molto grande verso sud, verso est e verso il “paese splendido” delle Sacre Scritture? Quale “re” o potenza sovrana dall’aspetto feroce o ardito è sorto e ha raggiunto un potere immenso negli ultimi secoli? Si tratta della settima potenza mondiale predetta dalla profezia biblica, della duplice potenza mondiale anglo-americana.
16. Appressandosi la comparsa del “piccolo corno”, da quale potenza occidentale le sedi imperiali dei successori di Alessandro furono ridotte in province, e in quale ordine?
16 Come poté questa derivare da uno delle corna che simboleggiavano i regni stabiliti dai quattro generali di Alessandro? Nel 298 a.C. finì la discendenza maschile del generale Cassandro in Macedonia e in Grecia. Tredici anni dopo il generale Lisimaco, che occupava la vicina Tracia e l’Asia Minore, s’impossessò della parte europea dell’Impero Macedone. Così scomparve uno dei regni dei successori di Alessandro. Nel 168 a.C. la Macedonia divenne dipendente della crescente potenza politica di Roma, e nel 146 a.C. divenne provincia romana. Nel 64 a.C. la Siria, centro del regno del generale Seleuco Nicatore, divenne provincia romana; e nel 30 a.C. anche l’Egitto, sede imperiale del generale Tolomeo Lago, divenne provincia romana.
17. Quando i Romani assoggettarono la Britannia, chi ne fece per un certo tempo uno stato indipendente e fu il padre della sua flotta, e quando i Romani abbandonarono la Britannia?
17 Mentre si era annessi gli imperi ellenici della quinta potenza mondiale greca, l’aggressiva potenza romana invase la Britannia. Durante i preparativi per l’invasione, Giulio Cesare distrusse una grande flotta che comprendeva un contingente di navi britanniche. Fu all’inizio del terzo secolo dopo Cristo, che la parte meridionale dell’Inghilterra venne occupata e divisa in province romane. L’imperatore romano Settimio Severo completò la costruzione delle mura che portano il suo nome e morì a York, in Inghilterra, nel 211 d.C. Verso la fine del terzo secolo il generale Carausio, luogotenente dell’imperatore romano Massimiano, passò in Britannia e ne usurpò il trono, proclamandosi Augusto (imperatore). Dopo che Carausio ebbe sconfitta la flotta romana mandata contro di lui, Roma dovette riconoscere la sua posizione imperiale. “Governò saggiamente il paese per sette anni finché fu assassinato nel 293 d.C. Egli fece della Britannia uno stato indipendente e incidentalmente divenne il ‘padre della Flotta Britannica’”.a Tre anni dopo l’imperatore Costantino riconquistò la Britannia, e nel 306 anch’egli vi morì a York. La figura della Britannia sulle monete fu per la prima volta coniata dai Romani. Nel quinto secolo i Romani cominciarono a ritirarsi gradualmente dalla Britannia, e nel 436 d.C. l’avevano abbandonata completamente.
(Continua)
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1960 | 15 febbraio
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Domande dai lettori
● Ogni tanto riceviamo lettere di persone che desiderano sapere il punto di vista cristiano nei confronti della masturbazione. Genitori chiedono un parere sul consiglio dato loro da medici di dire ai propri figli che non vi è nulla di male in tale pratica. Giovani uomini chiedono se gli psicologi abbiano ragione nel giustificarla per il fatto che è universalmente praticata. Mogli chiedono come si debbano comportare di fronte a mariti non credenti che praticano la masturbazione, come pure riguardo al consiglio ricevuto di ricorrere a tale pratica quando le relazioni sessuali col marito non risultino pienamente soddisfacenti.
Tipiche della moderna opinione medica e psicologica sono le due citazioni seguenti: “Medicina e psicologia hanno ormai dimostrato al di là d’ogni dubbio che nessun disturbo può derivare dalla masturbazione stessa. Il pericolo può derivare da eccessivo timore e ansietà al riguardo”. (Parents’ Magazine del gennaio 1959) “Molti medici ora reputano che le esagerate pretese circa i danni della masturbazione abbiano fatto più male . . . della pratica stessa”. — Encyclopedia Americana, Vol. XIV, pagina 592, edizione del 1956.
Quanto sopra è forse in armonia con la Bibbia? No, niente affatto. È soltanto un altro caso in cui la sapienza del mondo “è stoltezza presso Dio”. Avendo respinto ‘la parola di Geova, quale sapienza possono avere?’ Possiamo
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