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Nuovo edificio per un’opera culturale nel MessicoSvegliatevi! 1975 | 8 gennaio
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E i piani governativi per la costruzione di strade richiedevano la demolizione del precedente edificio.
Un aspetto molto insolito della costruzione di questo edificio fu il numero di coloro che si offrirono spontaneamente di lavorarvi; oltre il 90 per cento del lavoro fu fatto senza compenso. Testimoni di ogni parte del paese, e anche alcuni visitatori stranieri, offrirono il loro tempo, le loro energie e le loro capacità per erigere il nuovo edificio.
Fra i 3.379 presenti al programma della dedicazione vi erano il personale della sede messicana, più di 250 dei lavoratori volontari, alcuni sorveglianti delle congregazioni di Città del Messico, e molti ospiti. Dando inizio al programma, l’amministratore de La Torre del Vigía de Mexico, A.C. (ente legale dei testimoni di Geova nel Messico), parlò del successo dell’opera culturale svolta negli scorsi trent’anni dai Testimoni. Egli notò che dal 1946 hanno insegnato a 46.468 persone a leggere e scrivere, e ne hanno aiutate migliaia ad abbandonare un immorale modo di vivere.
L’aspetto culminante del programma fu il discorso di N. H. Knorr, presidente della Watch Tower Bible and Tract Society. Egli spiegò che il nuovo edificio sarà impiegato per aiutare la gente del Messico a conoscere le disposizioni divine per benedire il genere umano. Egli diede risalto alla necessità che tutti coltivino apprezzamento verso le cose che Dio provvede per aiutarli. “Molti”, disse Knorr, “non hanno vero apprezzamento per le cose che ricevono. Il termine ‘Grazie’ non è per loro altro che un formalismo. Non dovrebbe essere così per noi. Dobbiamo ricordare che ‘apprezzare’ vuol dire stimare altamente qualcosa, considerarla di grande valore. Consideriamo dunque in tal modo tutto ciò che riceviamo da Geova.
Il programma del 19 aprile fu ripetuto il giorno dopo per permettere di assistervi alla maggioranza di quelli che avevano partecipato ai lavori. Al termine, tutti se ne andarono ristorati e gioiosi d’aver partecipato a un’opera veramente utile.
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Alcuni dei loro più felici ricordiSvegliatevi! 1975 | 8 gennaio
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Alcuni dei loro più felici ricordi
L’INFANZIA è un periodo felice per la maggioranza dei bambini. È un tempo in cui la vita è di solito libera da responsabilità e preoccupazioni. Essi sono di solito allegri, pieni di energia e di curiosità. Ma qui finiscono le generalizzazioni. Poiché il periodo in cui è più felice e la ragione della sua felicità sono per ciascun fanciullo così svariati come le sue circostanze.
Per esempio, un giovane rammenta riguardo a quando aveva sei anni: “Ero figlio unico e un mio amico aveva una sorellina. Dopo aver giocato con me poteva andare a casa a giocare con la sorellina. Ma io non avevo nessuno con cui giocare. Desideravo tanto una sorella. Ebbene, quando i miei genitori mi dissero che presto sarebbe arrivato un bambino, io ero certo che sarebbe stata una femmina. E non riesco a esprimere la felicità che provai quando nacque mia sorella. Era quello che realmente volevo e ne fui tanto felice”.
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