La menzogna circa i morti
LA GENTE evita generalmente di parlare con irriverenza dei morti. In nessun punto sono così sensibili come per i loro morti. Ciò non ostante, nel nome della religione, è stata diffusa in tutta la terra da migliaia d’anni una grande menzogna relativamente ai morti. Questa menzogna ha recato un grave danno ai viventi. Essa non emana dalla Sacra Bibbia, della quale Gesù dichiarò: “La tua parola è verità” ed il suo apostolo Giovanni disse: “. . . tutto quel ch’è menzogna non ha a che fare colla verità”. (Giov. 17:17 e 1 Giov. 2:21) La menzogna è una falsa dichiarazione che uno fa ad un altro il quale è in diritto di udire e di conoscere la verità, dalla cui falsa dichiarazione viene danneggiato. Una falsa dichiarazione fatta nel preciso intento d’ingannare e recar danno a un altro costituisce una deliberata e perfida menzogna. La menzogna circa i morti fu introdotta allo scopo d’ingiuriare il buon nome e il supremo governo di Dio Creatore, e la Bibbia come portavoce di verità fedelmente la condanna. Come ebbe origine tale menzogna? La Bibbia lo narra. Geova Dio designò il cherubino Lucifero nel giardino di Eden sovrano dell’uomo. La fedeltà verso Dio nonchè il dovere verso l’uomo esigeva che il cherubino dalle ali distese dicesse la verità. Eva infatti, la moglie dell’uomo, aveva il diritto di conoscere la verità. Lucifero, servendosi del serpente, dichiarò ad Eva che l’atto di mangiare il frutto proibito non avrebbe avuto per risultato la morte sua e di Adamo, come Geova Dio aveva avvertito, ma vi sarebbe stato conseguentemente sapienza divina. (Gen. 3:1-5) Per mezzo di quella falsa dichiarazione Eva fu ingannata, e ne risultò la sua morte e recò sofferenze e morte a tutta la sua discendenza. La dichiarazione di Lucifero ad Eva fu pertanto una deliberata, empia e maliziosa menzogna. Fu il principio delle menzogne ed anche di ribellione contro la sovranità di Dio.
Or è noto che Lucifero, come Satana il Serpente è il più fruttuoso dei bugiardi. Dal momento in cui divenne Satana o avversario di Dio fu un bugiardo, la sua prima menzogna ebbe come risultato l’omicidio della famiglia umana. Il grande predicatore di verità, Gesù, disse di Satana il Diavolo: “Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perchè non c’è verità in lui. Quando parla il falso, parla del suo, perchè è bugiardo e padre della menzogna (Giov. 8:44) Il titolo “padre” significa “originatore o donatore di vita”; ed essendo “il padre della menzogna” significa che tutte le menzogne hanno origine da Satana il Diavolo. Quelle persone che prendono piacere nel dire menzogne sono i figliuoli del Diavolo. Per questa ragione Gesù disse ai rettori religiosi dei Giudei che mentivano nei suoi riguardi e cercavano di ucciderlo: “Voi siete progenie del diavolo, ch’è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro”. Nello stesso modo che colui il quale è da Dio cerca la Sua Parola e ubbidisce ad essa, coloro che ripetono le menzogne di Satana sono figliuoli del Diavolo. — Giov. 8:44, 47.
Le parole di Gesù fanno una chiara distinzione fra verità e menzogne. Rispondendo ad una domanda postagli da uno dei rappresentanti di Satana, Gesù disse: “Io son nato per questo, e per questo son venuto nel mondo: per testimoniare della verità. Chiunque è per la verità ascolta la mia voce”. Gesù così dimostrò di essere un Figliuolo di Dio perchè “Iddio . . . non può mentire” ed è “impossibile che Dio abbia mentito”. (Giov. 18:37; Tito 1:2; Ebrei 6:18) Dato che Iddio è il Verace e il Giusto e che la sua Parola è la verità, ne consegue che tutte le dottrine o insegnamenti di uomini che sono contrari alla Parola di Dio sono falsi insegnamenti. Se tale dottrina o dottrine tendono a recare danno ad altri, allora tali dottrine o insegnamenti sono menzogne. Se trovate che una dottrina o un insegnamento è una menzogna, dovete immediatamente abbandonarla, senza riguardo di chi l’insegna o per quanto tempo avete creduto che fosse verità. Il vostro proprio benessere e il vostro dovere verso l’Iddio di verità v’impone che abbandoniate le menzogne, non importa chi le insegna, per la ragione che la fine dell’inventore e sostenitore delle menzogne è morte eterna.
Fra le sette cose che sono nominate come specialmente abominevoli a Dio è il dicitore di menzogne. Quindi “il falso testimonio non rimarrà impunito, e chi spaccia menzogne perirà”. (Prov. 6:16-19 e 19:9) Il Diavolo mentì alla perfetta donna Eva e l’ingannò. È certo, quindi, che alla maggioranza delle creature umane imperfette vengono dette bugie e sono ingannate dagli agenti del Diavolo. Vi è una sola via possibile per trovare la sicurezza, ed è quella d’imparare la verità della Parola di Dio e di seguirla e tenersi lontani dagli insegnamenti di uomini che sono contrari alla Parola di Dio. Se trovate che siete stati per qualche tempo in un’organizzazione religiosa chiamata “la chiesa” e che insegna ciò ch’è contrario alla Parola di verità di Dio allora dovete scegliere se rimanere un membro di quella così chiamata organizzazione di “chiesa” e sostenere i suoi insegnamenti o abbandonarla e appoggiarvi sulla Parola di Dio. Mentre ora consideriamo la menzogna in quanto ai morti, domandate all’Iddio di tutta la sapienza e il conforto di farvi vedere la verità nella luce della Sua Parola.
Il poeta americano Longfellow disse: “‘Polvere sei, alla polvere ritorni,’ non fu detto dell’anima”. D’altra parte sentirete qualche insegnante religioso dire spesso: “Non v’è morte; quando un uomo è preso da ciò che è chiamata morte, in realtà non è morto, ma trapassa per vivere; il suo corpo di polvere muore, ma la sua anima vive per sempre”. Questo, in breve, è praticamente l’insegnamento di tutte le sette religiose della Cristianità. La domanda che ora si deve provare è: È questo insegnamento una menzogna oppure è verità? La Sacra Scrittura, che vale a dire, Iddio il suo Ispiratore, risponde enfaticamente che tale insegnamento è una menzogna di Satana. Col potere creativo di Dio l’uomo “divenne un’anima vivente” e Iddio gli disse: “. . . non ne mangiare; perchè, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai”. Satana il bugiardo disse alla moglie dell’uomo: “No, non morrete affatto”. (Gen. 2:7, 17 e 3:4) Chi dovete credere? Gesù il nostro Esemplare disse che credeva a Dio, perchè Satana “è bugiardo e padre della menzogna”. Seguite Gesù, e non qualche sacerdote religioso che accetta la menzogna di Satana. Romani 6:23 dichiara esplicitamente: “Il salario del peccato è la morte”. Se non c’è morte, allora il peccatore deve essere immortale, il che significa che il peccatore non può morire. Vedete, si prende una menzogna per sostenere un’altra menzogna. Quindi un’altra dottrina insegnata dalle organizzazioni religiose è che l’anima dell’uomo è immortale e vive per sempre. Questa è un’altra menzogna. Ma due menzogne sommate insieme non danno una verità.
È l’anima umana immortale? Iddio fece l’uomo un’anima umana. Iddio non inserì nel corpo dell’uomo un’anima separata dal corpo e dotata di un’esistenza indipendente e intelligente. Persino la traduzione cattolica romana della Bibbia dice: “Il Signore Dio formò l’uomo di fango della terra, e gl’inspirò in faccia un soffio di vita; e l’uomo fu fatto un anima vivente”. (Gen. 2:7, Martini) Questa descrizione della creazione dell’uomo prova che il corpo dell’uomo ed il soffio di vita insieme costituiscono l’anima o la creatura vivente e moventesi.
Non quando l’anima è separata dal corpo, ma quando il soffio di vita è separato dal corpo la creatura umana muore, e quindi l’anima muore. Su questo principio Ezechiele 18:4 (Martini) dice: “L’anima che avrà peccato, ella perirà”. Tutte le persone umane sono anime, e a causa del peccato ereditato noi anime umane moriamo. A meno che un’anima peccatrice sia salvata, essa muore; perchè Giacomo dice: “Chi farà che un peccator si converta dal suo traviamento, salverà l’anima di lui dalla morte”. (Giacomo 5:20, Martini) E Apocalisse 16:3 dice che, per la piaga che Dio mandò, “ogni anima vivente morì nel mare”. (Douay) Persino gli angeli hanno peccato, ed essi pure moriranno. Gli angeli non sono immortali. Essi sono compresi nella dichiarazione che “l’Eterno guarda tutti quelli che l’amano, ma distruggerà tutti gli empi”. (Sal. 145:20) Il padre delle menzogne, Satana il Diavolo stesso, non è immortale, perchè fra le altre scritture, leggiamo in Ebrei 2:14: “Poiché dunque i figliuoli partecipano del sangue e della carne, anch’egli vi ha similmente partecipato, affinchè, mediante la morte, distruggesse colui che aveva l’impero della morte, cioè il diavolo”. Geova Dio è incorruttibile, e quando risuscitò Gesù e lo fece il “primogenito dai morti” Iddio gli diede l’immortalità, ed egli non può mai più morire. Perciò l’apostolo Paolo disse di Gesù in quel tempo: “Il Re dei re e Signor dei signori, il quale solo possiede l’immortalità”. (1 Tim. 6:15, 16) Alcuni anni dopo che Paolo scrisse questo, Gesù disse nell’Apocalisse a Giovanni: “Io sono il primo e l’ultimo, e il vivente; e fui morto, ma ecco son vivente per i secoli dei secoli”. (Apoc. 1:18) Alla risurrezione dei fedeli seguaci di Cristo, Geova Dio darà loro immortalità, e non la darà ad altri se non a questi 144.000. I passi scritturali in Apocalisse 2:10, Romani 2:7 e 1 Corinzi 15:53, 54 lo dimostrano.
DOVE SONO I MORTI?
Il clero dei grandi sistemi religiosi di questo mondo insegna e induce milioni di Cristiani professanti a credere che quando una persona muore, se buona, va immediatamente al cielo; altrimenti, se cattolico romano, a un “purgatorio”, se no, al tormento eterno in un infuocato inferno, e che è pienamente conscio dopo la sua morte e ha conoscenza di ciò che avviene di lui. Ora, se trovate dalla Bibbia che la persona morta non è conscia e non ha conoscenza alcuna, allora saprete che l’insegnamento circa il purgatorio ed un inferno di tormento è una volgare menzogna di Satana fatta ed insegnata per ingannare e far del male ad altri.
Noi vogliamo essere espliciti dal principio e diciamo: Purgatorio e tormento eterno non esistono. Coloro che sono morti non sono consci in nessun luogo: “Infatti quelli che vivono sanno di dover morire; ma i morti non san più nulla, non han più nulla da guadagnare, ed anche il loro ricordo è messo in oblio. Tutto quello che puoi fare coi tuoi mezzi, fallo presto, perchè nè attività, nè pensiero, nè sapienza, nè scienza ha luogo nella regione dei morti dove tu corri”. (Eccl. 9:5, 10, Tintori) “Non i morti ti loderanno, o Signore, nè quelli che scendon sotto terra. Ma noi che viviamo benediciamo il Signore”. (Sal. 115:17, 18, NM; 113:17, 18, Tintori) Alla luce di queste scritture è certo che coloro che sono morti non soffrono in nessun luogo. Essendo una persona onesta, avrete, senza dubbio, trovato difficile amare un dio che torturerebbe una creatura vivente nel fuoco o in qualsiasi altra maniera. Voi non torturereste nemmeno un bruto. La dottrina del tormento eterno fa apparire Iddio come un demonio piuttosto che un Dio d’amore, e questo è quanto desidera il Diavolo. La dottrina del purgatorio colle sue varie specie di torture diaboliche è un’altra delle menzogne di Satana, inventate e dette per ingannare uomini e donne, causando loro di odiare, disubbidire e vituperare Geova Dio.
Come tentativo per sostenere la loro dottrina dell’immortalità dell’anima umana e il suo passaggio ad un altro reame di vita alla morte, i religionisti si riferiscono al ladrone che fu messo al palo insieme a Gesù. La registrazione di questo è in Luca 23:39-43. Uno dei due malfattori messi al palo ai lati di lui disse a Gesù poco tempo prima che morisse: “Gesù, ricordati di me quando sarai venuto nel tuo regno!” La traduzione enfatica di Rotherham rimarca correttamente la risposta di Gesù, in armonia col resto della Scrittura, e dice: “Ed egli gli disse: In verità ti dico quest’oggi: Con me tu sarai in Paradiso”. (Luca 23:43; vedere anche la traduzione di Lamsa) La soprascritta sul capo di Gesù diceva che era il Re dei Giudei. Evidentemente il ladrone credeva che Gesù fosse lo stabilito re di Dio del nuovo mondo e che nel futuro Cristo Gesù sarebbe venuto nel suo regno alla fine di questo mondo, e perciò il ladrone desiderava di essere ricordato da Gesù Cristo insediato sul trono in quel tempo. Gesù non venne nel suo regno il giorno che morì. Per tre giorni fu morto e fu nel sepolcro, e al termine di quel tempo Iddio lo risuscitò dalla morte, e quaranta giorni più tardi Gesù ascese al cielo. Quasi diciannove secoli più tardi, cioè, l’anno 1914 d.C., Gesù venne nel regno e fu posto sul suo trono da suo Padre e fu mandato a governare. — Sal. 2:6; 110:1, 2; Apoc. 11:15-18.
Il ladrone non dimorerà mai nel cielo, perchè la promessa fattagli è che sarà con Cristo in Paradiso, perché il regno di Cristo restaurerà il paradiso su questa terra. È certo che il ladrone non andò in cielo o in paradiso il giorno che morì. Se così avesse fatto, allora vi sarebbe arrivato molto tempo prima di Gesù; e noi sappiamo che una tale condizione è interamente irragionevole. Il ladrone morì e fu messo in una tomba per criminali. Egli ancora è nel sepolcro in attesa del tempo quando Cristo farà sentire la sua voce e tutti quelli che sono nei sepolcri udranno la sua voce e verranno fuori in una risurrezione. Il ladrone verrà fuori in una “risurrezion di giudicio”. — Giov. 5:28, 29.
Quindi, nemmeno le parole di Gesù sul palo rivolte al ladrone possono essere usate per sostenere la dottrina di un purgatorio. Quella dottrina è una menzogna perchè è falsa ed ha causato gravi danni a milioni di cattolici romani ed altri. Gli insegnanti religiosi nella setta cattolica romana hanno indotto milioni di persone a credere che i loro amici morti sono consapevoli e soffrono in purgatorio e che le preghiere di uomini chiamati “preti” possono alleviare le loro sofferenze. La gente è in questo modo indotta a dare il proprio danaro ai preti perchè dicano preghiere a pro di quelli che suppongono siano in purgatorio. Molti uomini onesti sono stati influenzati e hanno pagato forti somme di denaro per tali preghiere. Certamente questa è una maniera clericale di ottenere denaro sotto false pretese e a danno di quelli che pagano. Come è terribile mentire circa i morti al fine di ottener danaro dai viventi! Il più grande danno, tuttavia, è l’indugiare dei viventi nel credere che i loro amici morti stanno soffrendo nel purgatorio per mano di Dio stesso; perchè questa è una diffamazione del nome di Dio e tende a stornare da Dio milioni di persone oneste per farne dei comunisti o qualche altra specie di atei. Questo è quanto il Diavolo tenta di compiere. Non siate costernati perchè quelli che sono morti non sono esistenti, poiché tutti quelli che sono nei sepolcri udranno la voce del Figliuol di Dio e ne usciranno fuori. La speranza per costoro è la risurrezione dai morti, e non la supposta immortalità dell’anima umana. L’apostolo Paolo disse: “Ci sarà quella risurrezione de’ giusti e degl’ingiusti”. “Avendo egli stabilito il giorno, in cui giudicherà il mondo nella equità per mezzo di un uomo da lui prescelto, facendone a tutti fede con risuscitarlo da’ morti”. (Atti 24:15 e 17:31, Ricciotti) La risurrezione di questi significa il riportarli alla vita. Se una persona fosse viva in un purgatorio o in un inferno di tormento, non potrebbe essere risuscitata alla vita, perchè sarebbe viva già. La risurrezione dei morti è sicura e certa, perchè Geova Dio ha così provveduto; e ciò in se stesso prova che la dottrina del purgatorio e dell’immortalità dell’anima è una menzogna satanica.
Sono andati immediatamente in cielo alla loro morte quelli che sono Cristiani fedeli? No; perchè la risurrezione non si verifica fino alla seconda venuta di Gesù Cristo e allo stabilimento del regno di Dio. (2 Tim. 4:1) Il fedele apostolo Paolo dichiarò che non avrebbe ricevuto la sua risurrezione fino alla seconda venuta di Cristo. (2 Tim. 4:8) Tali seguaci fedeli simili a lui sono quelli che prendono parte alla principale risurrezione, “la prima risurrezione” ed essi divengono membri della casa reale di Geova Dio nel cielo, ed il loro numero è limitato a 144.000. La speranza di tutte le altre persone è in una risurrezione per una opportunità di vita eterna sulla terra con il paradiso restaurato su di essa.