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L’inflazione stringe la sua morsaSvegliatevi! 1980 | 8 giugno
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importanti. Non compriamo più il quotidiano regolarmente.
“Mia moglie e io siamo entrambi sui settantacinque anni. Nessuno dei due sta bene o è in grado di lavorare”.
Anche i lavoratori il cui salario aumenta di pari passo con l’inflazione sono danneggiati. Perché? Perché l’inflazione incide in due modi. Non solo i prezzi in aumento riducono il valore del denaro duramente guadagnato, ma i corrispondenti aumenti di salario mettono i lavoratori in categorie a reddito più elevato, aumentando il loro imponibile ai fini delle tasse. Ne risulta una perdita netta del potere d’acquisto.
L’inflazione inoltre colpisce quelle persone parsimoniose che mettono il denaro nelle casse di risparmio. In un paese, l’interesse pagato dalle banche era solo la metà circa del tasso d’inflazione. Così alla fine dell’anno, il conto in banca, incluso l’interesse, valeva meno che al principio dell’anno. A peggiorare la cosa, l’interesse era soggetto a imposta.
La stretta monetaria ha provocato un enorme aumento dei debiti personali d’ogni specie. Una ragione è che la gente non vuole sforzarsi di risparmiare prima di acquistare le cose che desidera. Così per ottenerle si indebita.
La gente si indebita sempre di più
Ma una causa sempre più estesa di questo debito è che, per l’inesorabile avanzare dell’inflazione, più persone prendono denaro a prestito solo per continuare a permettersi ciò che hanno già. E l’Americana Annual del 1979 faceva pure rilevare: “Chi un tempo chiedeva prestiti di rado, e solo per i grossi acquisti, ha riscontrato che a volte con il denaro preso a prestito paga invece le cose necessarie”.
Ci sono poi alcuni che non vedono nessun futuro e così adottano la filosofia di ‘mangiare, bere e divertirsi’, cercando di godere il più possibile prima che sia troppo tardi. Una di queste persone ha detto: “Mi sembra d’essere nel giorno del giudizio”. Altri ottengono forti prestiti senza avere nessuna intenzione di restituirli, il che equivale a furto.
U.S. News & World Report ha definito questa tendenza “un’onda di maremoto” che “sta seminando un nuovo panico fra gli economisti”. Esso diceva pure: “Mai si è fatto tanto affidamento sui prestiti”. Una grave crisi economica farebbe fallire milioni di persone.
Perché oggi c’è un’inflazione così forte?
Cos’è che causa il tipo di inflazione così dilagante oggi nel mondo? Gli esperti non sono d’accordo su ogni aspetto del problema. Ma sono d’accordo quasi tutti che uno dei motivi principali è il fatto che si spende più di quanto si guadagna e che si fanno debiti per sostenere queste spese. Il Times di Londra riferiva: “Cos’è l’inflazione, dopo tutto? . . . È la parola con cui l’economista definisce il consumo eccessivo; il vivere oltre le proprie possibilità; il prendere dal piatto più di quello che ci si mette”.
Quando il governo spende più denaro di quello che ricava dalle tasse, deve “creare” denaro per colmare il deficit. La rivista Harper’s diceva: “Il debito derivante dalle spese governative che non si pagano con le tasse viene coperto creando nuovi dollari”. Anche The Wall Street Journal faceva notare quanto segue:
“La spinta ascensionale sui prezzi è stata esercitata soprattutto . . . dall’inflazione in senso letterale. È causata cioè da un’enorme espansione della quantità di moneta in anni di eccessivi deficit nazionali finanziati con la creazione di moneta e credito”.
Ne è un esempio il debito nazionale degli Stati Uniti. Negli ultimi 18 anni il governo è stato in deficit per 17 anni. Mentre ci sono voluti 167 anni perché il debito raggiungesse i primi 100 miliardi di dollari, ora esso aumenta di altrettanto ogni anno! Si prevede che il totale superi presto il trilione di dollari. E ora l’interesse su questo debito ammonta a circa 60 miliardi di dollari all’anno, la terza voce nel bilancio governativo. Tutto questo vuol dire che più denaro rincorre beni e servizi, facendo salire i prezzi, come a un’asta.
A peggiorare la situazione c’è il problema del petrolio. Solo un piccolo numero di nazioni producono più petrolio di quello che consumano. Queste nazioni si sono unite nell’OPEC, l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio. Esse hanno più che decuplicato il prezzo del petrolio rispetto a un decennio fa. Dato che tante cose — benzina, nafta da riscaldamento, plastica, prodotti chimici e altri — si ricavano dal petrolio, i prezzi aumentano di conseguenza.
A motivo di questi fattori, ora alcune nazioni sono così fortemente indebitate che si mantengono economicamente a galla solo con massicce infusioni di credito. Alcuni di questi paesi con le proprie risorse non possono neppure pagare l’interesse sul debito, tanto meno il debito stesso.
Come si può porre rimedio all’inflazione? Vari economisti si chiedono se non sia già troppo tardi per porvi rimedio. Paragonano la situazione a quella dell’eroinomane che si è spinto troppo lontano, per cui ha bisogno di sempre più eroina per produrre effetti sempre minori. Se continua, la droga lo ucciderà. Se smette, le conseguenze del vizio possono ugualmente accorciargli la vita.
Alcuni economisti si chiedono se non sia già troppo tardi per porre rimedio all’inflazione
Per arrestare l’inflazione, governi, imprese e singoli cittadini devono drasticamente ridurre le loro spese eccessive. Ma questo significherebbe comprare di meno, per cui le imprese produrrebbero di meno. Molti rimarrebbero così senza lavoro, e ne seguirebbe una grave recessione o depressione. Il sistema economico mondiale è congegnato in modo da consentire una produzione talmente elevata — resa necessaria da spese superiori alle entrate — che secondo alcuni è già troppo tardi per ridurla drasticamente senza causare tanto danno quanto ne è causato dall’inflazione stessa.
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Cosa si può fare per combattere l’inflazione?Svegliatevi! 1980 | 8 giugno
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Cosa si può fare per combattere l’inflazione?
VOI personalmente potete far poco per arrestare l’inflazione mondiale. Bilanci governativi, crescenti debiti degli altri e politica economica delle nazioni son cose che non dipendono da voi. Ma si possono prendere alcune misure per fronteggiare la stretta monetaria.
Anzitutto, se abitate in un paese progredito può darsi dobbiate accontentarvi di un tenore di vita più basso. Vale a dire che potete dover fare a meno di certe cose che prendete per scontate, ma che la maggioranza degli abitanti nei paesi poveri non hanno mai avuto. Sebbene questa prospettiva appaia tutt’altro che allettante, bisogna accettarla per evitare crescenti delusioni.
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