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  • Rapporto dell’“Annuario” sulla Svizzera
    La Torre di Guardia 1964 | 15 maggio
    • Rapporto dell’Annuario sulla Svizzera

      CI VOGLIONO amore, fede e baldanza da parte dei fratelli ovunque per predicare la buona notizia del Regno. I nostri fratelli in Svizzera mostrano tali qualità. È una cosa sbalorditiva osservare le azioni dei falsi capi religiosi quando qualcuno della loro organizzazione conosce la verità e vedere quale opposizione deve affrontare. Ma con baldanza e amore verso Geova Dio si può rimanere saldi. Ecco un’interessante esperienza a questo riguardo mandata dalla filiale della Svizzera.

      La seguente esperienza indica quanto è importante e preziosa la testimonianza occasionale: “Un giorno venne alla mia porta un venditore. Stavo facendo le pulizie nell’appartamento, e speravo che nessuno mi disturbasse durante tale lavoro. Ma suonò il campanello e allorché aprii la porta mi trovai davanti un venditore ambulante. Quando ebbi fatto la mia ordinazione, gli parlai della nostra speranza. Egli disse che era turbato per il fatto che non veneravamo i santi e nemmeno la ‘Madre Maria’. Gli mostrai mediante la Bibbia che la venerazione dei santi non è approvata da Geova Dio, e che facciamo bene a credere solo a ciò che ci insegna la Bibbia. Quindi gli diedi alcune riviste da leggere.

      “Qualche giorno dopo tornò e mi chiese altre riviste. Questa volta gli diedi anche il libro Dal paradiso perduto al paradiso riconquistato. La seguente domenica venne al discorso pubblico e quindi si abbonò a La Torre di Guardia e a Svegliatevi! in lingua tedesca.

      “A casa sua incontrò molta opposizione da parte della matrigna. Così un giorno chiesi al servitore di congregazione di accompagnarmi a casa sua. Egli vi era, ma vi era anche la matrigna, che ci ignorò completamente, come se non fossimo presenti. Ciò nonostante, fu stabilito uno studio biblico a domicilio, che venne passato a un fratello della congregazione. Una volta che non fu possibile fare lo studio né in cucina né in un’altra stanza, il fratello si sedette con questa persona interessata sulle scale di fuori, malgrado la bassa temperatura invernale. Perciò essi si sedettero col cappotto e continuarono lo studio. Questo fece alla donna profonda impressione, ed ella cominciò a sua volta a leggere le pubblicazioni. Col passare del tempo e con molta pazienza la matrigna si convinse che questa era la verità. Cominciò a prendere parte allo studio e ben presto ruppe ufficialmente i rapporti con la chiesa. Cominciò a succedere qualcosa. Le immagini e i quadri scomparvero insieme al crocifisso. Il vetro dei quadri fu usato per chiudere i buchi nei vetri delle finestre. Ora questa donna, insieme ad altri sei figli, confrontava il catechismo della Chiesa Cattolica con la Bibbia, e questo quasi ogni giorno. Di conseguenza, sorse l’opposizione da parte della popolazione cattolica, che recò molte difficoltà a questa famiglia. Il giovane, il venditore ambulante che aveva conosciuto per primo la verità, scrisse quanto segue: ‘Qui a . . . sembra che il Diavolo si sia scatenato, e ci opprime da ogni parte: la polizia, l’insegnante e le sorelle (cattoliche), i vicini e particolarmente il padrone di casa: e tutto ciò perché l’intera famiglia ha abbandonato il cattolicesimo e ha smesso di andare in chiesa’.

      “Nel frattempo lo studio continuava. Il giovane venditore ambulante si trasferì in un altro territorio e va già in servizio. La famiglia, dov’era cresciuto come figliastro, ha ricevuto l’avviso di lasciare libero l’appartamento perché dichiara apertamente di far parte della società del Nuovo Mondo. Non sappiamo ancora come andrà a finire la cosa in futuro. Ma tale famiglia non è sola; i fratelli della congregazione sono dalla sua parte e la sostengono, e Geova dirà l’ultima parola nella faccenda. Si può stare sicuri che in qualche modo si troverà un tetto sotto il quale possa ripararsi, e Geova ha in serbo per essa benedizioni maggiori, mentre seguirà la sua guida, di quelle che essa avrebbe potuto sperare di ricevere”.

      La seguente esperienza indica che i ministri giovani possono fare la loro parte nell’opera di testimonianza del Regno: Un insegnante chiese ai suoi allievi di preparare un breve discorso da pronunciare davanti alla classe, e il soggetto da trattare poteva essere qualsiasi libro che avevano letto. Un ragazzo di undici anni è figlio di genitori dedicati. Il ragazzo disse ai genitori di voler fare un discorso sulla Bibbia, ed essi lo aiutarono. Preparò molto bene il suo discorso e il giorno dopo lo fece a scuola. Non solo il discorso era corretto quanto allo stile, ma il ragazzo usò anche la modulazione e i gesti come aveva imparato nella scuola di ministero. Quando ebbe finito, l’insegnante lo lodò, dicendogli: ‘Hai fatto un buon lavoro!’ Quindi l’insegnante gli chiese se il giorno dopo voleva fare il discorso una seconda volta, quando egli l’avrebbe registrato al magnetofono, per farlo ascoltare alla madre anziana che era a casa e che si interessava della Bibbia.

      Ma questo non fu l’unico risultato di quel breve discorso sulla Bibbia. La madre del ragazzo ricevette una telefonata dalla madre di un compagno di scuola del nostro giovane ministro. Ella disse che suo figlio era stato talmente entusiasta del discorso sulla Bibbia udito in classe, che ora telefonava per chiedere se il ragazzo che aveva fatto il discorso poteva dare lezioni sulla Bibbia a suo figlio. La madre, naturalmente, acconsentì, e da allora i due ragazzi si sono incontrati regolarmente e il nostro giovane Testimone tiene uno studio biblico col suo compagno di scuola. Ci vuole coraggio per dare testimonianza a scuola, ma essa porta frutto.

  • Fece partecipare le figlie allo studio
    La Torre di Guardia 1964 | 15 maggio
    • Fece partecipare le figlie allo studio

      Una dedicata cristiana dell’Indiana, negli U.S.A., narra che cosa portò a uno studio biblico che ella tiene ora con due donne che sono sorelle carnali: “Circa quindici anni fa una Testimone teneva uno studio biblico con una donna e le sue due giovani figlie. Lo studio fu tenuto per un anno e mezzo e quindi fu interrotto. Il marito della donna era morto e questo l’aveva costretta a cercare lavoro per sostenere la sua famiglia. L’accresciuta responsabilità che la teneva occupata fece svanire il suo desiderio di acquistare conoscenza della Parola di Dio. Lo studio non fu ripreso; ma i semi della verità che erano stati piantati avevano messo radice così che la madre non mandò più le figlie nei luoghi della falsa religione. Di tanto in tanto le ragazze andavano in chiesa con le amiche per rispetto verso l’amicizia, ma erano disgustate dal sermone. Quando si sposarono non andarono mai in chiesa coi loro mariti. Molte volte queste due sorelle parlavano insieme della verità; infine presero la decisione di fare lo studio biblico coi testimoni di Geova. Anche dopo quindici anni ricordavano il nome della signora che aveva studiato con la loro madre e andarono a visitarla. La visita fu passata a me, venne iniziato lo studio ed ora esse compiono testimonianza occasionale ad ogni opportunità, e incoraggiano anche la madre a riprendere lo studio biblico e a trovare la pace e la gioia che esse hanno”.

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