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I veri cristiani non possono essere codardiLa Torre di Guardia 1975 | 1° marzo
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potrebbero causare. Se cede di fronte alla minaccia della morte, manifesta mancanza di fede nella promessa divina della risurrezione. (Matt. 10:28; Ebr. 11:35) Se le difficoltà economiche lo inducono a disubbidire alla legge divina, rivela di non aver fede nella promessa di Dio di provvedere ai suoi servitori nel complesso. — Ebr. 13:5, 6.
Se desiderate essere fra quelli che sotto pressione non cedono a tale codardo timore, agite per rafforzare la vostra fede. Studiate la Parola di Dio, chiedetegli la sua direttiva e la sua guida, associatevi con i cristiani coraggiosi e impegnatevi attivamente per aiutare altri a divenire discepoli di Gesù. Allora, come Paolo, potrete attendere la ricompensa della vita che è elargita non ai codardi, ma ai cristiani coraggiosi.
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C’è un corpo unito di veri cristiani?La Torre di Guardia 1975 | 1° marzo
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C’è un corpo unito di veri cristiani?
CHIUNQUE cerchi un vero cristiano si aspetta di trovare una persona di elevate qualità morali e con una buona personalità. E ha ragione. Ma il cristiano è più di questo.
Anche fra coloro che non si professano cristiani, troverete alcuni che hanno eccellenti qualità morali, che manifestano pure una personalità gradevole. Qual è, dunque, la differenza?
Oltre a queste cose, il cristiano deve avere il vivo desiderio di promuovere la vera adorazione dell’Iddio della Bibbia, come fece Gesù Cristo. Deve avere zelo e impegnarsi in tal senso.
Anche se comprendete questo fatto, forse vi trovate confusi a cercar di riconoscere chi sono realmente i veri cristiani in questi giorni. Infatti, forse vi chiedete se ce ne sono. Poiché si trova poca unità di pensiero e d’azione fra le persone religiose della cristianità. Questo vale per i problemi morali e sociali, e specialmente riguardo all’adorazione di Dio. Si fanno pochi tentativi per spiegare Dio e i suoi propositi e l’opportunità di ottenere la vita eterna, o in cielo o sulla terra, recandoGli piacere con la vera adorazione.
ESSENZIALI PENSIERO E SFORZO UNITO
Dovrebbe esserci, e c’è, dunque un CORPO di persone che si dedicano all’adorazione di Dio com’è esposta nella Bibbia e che vi si dedicano unanimemente e compiendo attivamente uno sforzo per indurre altri a fare altrettanto?
Ebbene, dovrebbe esserci, secondo l’esortazione che l’apostolo Paolo rivolse ai
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Significato delle notizieLa Torre di Guardia 1975 | 1° marzo
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Significato delle notizie
L’onestà è ancora apprezzata
● Il paese africano della Zambia tiene ogni anno una Fiera che dura sei giorni. Negli scorsi quattro anni hanno fatto servizio agli ingressi della Fiera dei testimoni di Geova. Perché?
Un articolo apparso nel “Times of Zambia” dice che in passato l’amministrazione della Fiera aveva impiegato certe altre organizzazioni ma esse avevano “manifestato una singolare mancanza di rispetto per l’onestà”. Nei proventi dei biglietti d’ingresso si erano registrati deficit da 400 a 500 “kwacha” (o, in lire, da L. 394.000 a L. 492.000). Per illustrare l’onestà dei Testimoni, l’articolo dichiara che quest’anno il deficit nei proventi dei biglietti d’ingresso per i sei giorni ammontava a “un sorprendente 40n [circa 400 lire]”.
Declino delle scuole domenicali
● In Canada, la frequenza alle scuole domenicali è calata “in modo catastrofico” negli scorsi dieci anni. Il “Toronto Star” riferisce che il declino generale si avvicina al 50 per cento, mentre alcune maggiori chiese hanno avuto diminuzioni anche più elevate. Nel 1962 nei registri della Chiesa Unita erano iscritti 648.354 fanciulli. Nel 1972 la cifra era scesa a 293.900. Le scuole presbiteriane scesero da 109.864 iscritti nel 1963 a 63.362 nel 1973.
Il vescovo anglicano L. S. Garnsworthy di Toronto disse: “Se i genitori cristiani non cominciano essi stessi ad ammaestrare i loro figli, il cristianesimo non sarà trasmesso a un’altra generazione. Le scuole domenicali, come le conoscevamo, stanno scomparendo”.
Alcuni gruppi religiosi comunicano di avere avuto aumenti nella frequenza alla scuola domenicale, ma la maggioranza di essi li conseguono solo andando a prendere i fanciulli con l’autobus e con cose come gare per primati nelle frequenze o manifestazioni sportive prima della scuola domenicale e metodi simili.
In nessun punto della Bibbia si stabilisce alcuna base per isolare i figli nelle scuole domenicali. Essa mostra che i genitori stessi hanno la responsabilità di allevare i figli “nella disciplina e secondo la norma mentale di Geova”, e di condurli con sé alle adunanze di congregazione. — Deut. 6:4-7; 31:12, 13; Efes. 6:4, NW; Matt. 15:32, 38.
Quanto sono “intelligenti” i calcolatori elettronici?
● I moderni calcolatori elettronici risolvono problemi matematici con sorprendente rapidità. Conservano enormi quantità di informazioni nelle loro “memorie”. Una ventina d’anni fa gli scienziati predissero che l’automazione controllata dai calcolatori elettronici avrebbe rivoluzionato la società umana e che l’accresciuta produzione avrebbe lasciato senza impiego milioni di lavoratori. Altri previdero che i futuri calcolatori elettronici avrebbero “pensato” meglio delle persone, sostituendo perfino gli uomini nel governo. Che cosa è accaduto?
Nella rivista “Atlantic” dell’agosto 1974, il giornalista scientifico Fred Hapgood mostra che i tassi di produttività non furono negli anni sessanta diversi da quelli degli anni cinquanta, nonostante l’impiego di quasi 200.000 altri calcolatori.
In quanto al ‘pensiero’ dei calcolatori elettronici, coloro che proposero l’idea preferirono evidentemente ignorare il tempo e gli sforzi che gli uomini devono impiegare per preparare i “dati” (cifre e fatti) introdotti nei calcolatori e per preparare i “programmi” che dicono alla macchina come usare i dati. Il minimo cambiamento in un problema può significare che tutto questo complicato lavoro dev’essere rifatto da capo affinché il calcolatore funzioni bene. Indicando che le operazioni meccaniche di un calcolatore non implicano “intelligenza”, lo scrittore Hapgood dice: “Qualsiasi altra cosa sia l’intelligenza, comporta sicuramente la facoltà di mettersi in relazione con il mondo reale, di perseguire qualche obiettivo o di usare una capacità in almeno un piccolo campo di esperienza naturale”.
Un classico esempio citato per indicare la limitata capacità dei calcolatori è quello degli impianti automatici per la lettura del codice di avviamento postale usati in alcuni uffici postali. Dopo anni di perfezionamenti, il modello più sofisticato (costato L. 512.000.000) riesce a sbrigare “solo il 9,5 per cento della posta”.
Il numero di “Psychology Today” del maggio 1974 cita un’altra illustrazione. Una società si serve di queste frasi per mettere alla prova la capacità di un calcolatore di “capire” il linguaggio: “Tommaso aveva appena ricevuto una nuova serie di cubi. Stava aprendo la scatola quando vide entrare Gianni”. Sono quindi poste tre domande al calcolatore: “Chi apriva la scatola? Che cosa c’era nella scatola? Chi entrò?” L’articolo dice: “Benché qualsiasi bambino della prima elementare possa facilmente rispondere a queste domande, il calcolatore le trova sorprendentemente difficili”. Bisogna che i dati siano espressi in termini ancora più semplici, più specifici.
Un’altra buona domanda è questa: Se la scienza moderna non può produrre l’intelligenza in una macchina, come avrebbe potuto fare il cieco caso su cui si basa la teoria dell’evoluzione a produrla nell’uomo?
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