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Significato delle notizieLa Torre di Guardia 1975 | 1° novembre
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Significato delle notizie
L’eredità di un olocausto
● Ogni anno si riunisce una conferenza di cristiani e di Ebrei per considerare quello che è detto “Olocausto”, la distruzione in massa degli Ebrei durante il regime nazista in Europa. All’ultima sessione, tenuta lo scorso marzo, il dott. Franklin H. Littell, professore di religione alla Temple University, dichiarò che “l’assassinio di circa 6 milioni di Ebrei da parte di cristiani battezzati nel cuore della [cristianità] mise in dubbio la fede cristiana come non era avvenuto in millenovecento anni e più”. Egli disse che la questione produceva una grave “lotta spirituale” fra le chiese e aggiunse: “Non sono sicuro che il cristianesimo sopravvivrà”.
La colpa dell’assassinio collettivo degli Ebrei, comunque, non è del cristianesimo. È della cristianità e delle sue chiese. La ragione dell’olocausto è evidente: Il clero della cristianità e i suoi greggi hanno abbandonato gli insegnamenti della Bibbia e di Cristo Gesù preferendo sostenere lo stato politico. Secoli di storia mostrano che questa non è certo la prima volta che lo fanno. In contrasto, migliaia di Ebrei d’Europa possono testimoniare che in Germania ci fu un gruppo religioso il quale subì una persecuzione uguale a quella subìta dagli Ebrei: i testimoni di Geova. Centinaia d’essi morirono nei campi di concentramento. Soffrirono perché insistettero a seguire e praticare il vero cristianesimo anziché adorare lo Stato.
Il silenzio della chiesa sull’eutanasia
● Un altro capitolo ancora di storia nazista torna a ossessionare le chiese della cristianità, cioè quello del programma nazista di eutanasia. Faceva parte del piano di Hitler di produrre una razza superiore teutonica ‘estirpando’ quegli elementi considerati indebolitori. Attuato dal 1939 al 1941, causò la deliberata uccisione di approssimativamente 60.000-100.000 Tedeschi e Austriaci deboli di mente, epilettici o fisicamente deformi.
Ora stanno venendo a galla le prove indicanti che i capi della Chiesa in Germania e altrove ne erano a conoscenza ma preferirono in genere tacere fin quando la strage non fu in gran parte cessata. Uno storico gesuita, scrivendo in “Civiltà Cattolica”, presenta le prove che i funzionari nazisti vollero prima qualche indicazione in quanto a se i capi della Chiesa avrebbero contrastato fortemente o no il loro programma. Incaricarono un professore del seminario teologico cattolico di Paderborn, in Germania, di fornire loro informazioni sul soggetto. Uno dei funzionari nazisti interessati avrebbe detto che il teologo cattolico ‘non anticipò nessuna fondamentale obiezione da parte della Chiesa’ e che in seguito Hitler diede inizio al programma di eutanasia.
In un articolo intitolato “Il terribile silenzio”, il “Sunday Times” di Londra mostra che un anno dopo l’inizio del programma nazista una trasmissione vaticana menzionò per la prima volta con tono sfavorevole l’eutanasia, ma senza fare riferimento alla Germania. Il programma di eutanasia terminò alla fine del 1941. Passarono quasi altri due anni prima che il papa (Pio XII), il 29 giugno 1943, facesse una dichiarazione ufficiale, condannando l’eutanasia. La sua dichiarazione non fu di nessun aiuto per le migliaia di adulti e bambini che erano già morti.
È significativo che in entrambi i casi i ricercatori (di “Civiltà Cattolica” e del “Sunday Times” di Londra) additano il programma di eutanasia come preludio alla liquidazione in massa degli Ebrei che seguì.
Ricostruita Babilonia?
● Mediante il profeta Isaia, Geova Dio predisse: “E Babilonia . . . deve divenire come quando Dio rovesciò Sodoma e Gomorra. Non sarà mai abitata”. (Isa. 13:19, 20) Circa un secolo più tardi, il regno di Babilonia cadde, nell’anno 539 a.E.V. Ora un recente servizio di “Agence France-Presse” parla dei tentativi di “ricostruire l’antica Babilonia e la Torre di Babele”. Babilonia sarà davvero riabitata?
No, il servizio considera in effetti gli sforzi del governo iracheno di portare alla luce e restaurare altre delle restanti rovine dell’antica città che da secoli giace desolata. L’archeologo italiano a cui è stato affidato il compito avrebbe detto che Babilonia “è non solo coperta di terra, ma d’acqua sotto la superficie che bisogna prosciugare”. Essa è ancora la distesa desolata e il luogo disabitato che la profezia biblica predisse sarebbe stato.
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Maria, benedetta fra le donneLa Torre di Guardia 1975 | 1° novembre
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Maria, benedetta fra le donne
ERA un onore per una donna essere nella linea di discendenza che avrebbe condotto al Messia. Come sarebbe stata dunque altamente favorita la donna che fosse in effetti divenuta madre del Messia! Come mostra la Bibbia, Maria, una vergine della reale casa di Davide, fu così benedetta fra le donne.
Fu l’angelo Gabriele a dire a Maria ciò che Dio aveva in mente per lei. Secondo la versione de La Bibbia di Gerusalemme cattolica, Gabriele salutò Maria, dicendole: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”. (Luca 1:28) In base a queste parole, molti hanno concluso che Gabriele attribuisse a Maria uno speciale grado di santità.
Ma le parole di Gabriele richiamano forse l’attenzione sulla “santità” di Maria? No. Si noti come la New American Bible cattolica traduce il saluto di Gabriele: “Rallegrati, o figlia altamente favorita! Il Signore è con te”. L’edizione inglese de La Bibbia di Gerusalemme dice pressappoco la stessa cosa, e in una nota in calce troviamo questa spiegazione: “‘Così altamente favorita’, [cioè] da divenire la madre del Messia”. Naturalmente, che l’Altissimo favorisse Maria con l’onore di divenire la madre di suo Figlio sulla terra indica che era una fedele e umile servitrice di Dio. — Luca 1:38, 46-50.
Ma fu Maria più che un’umile servitrice di Dio la quale ricevette l’incomparabile privilegio di partorire il Figlio di Dio? Per esempio, rimase ella in uno stato speciale di “santità” essendo sempre vergine?
Molti cristiani professanti credono che Maria rimanesse vergine per tutta la vita. Additano come prova la dichiarazione che Maria fece all’angelo Gabriele. Appreso che avrebbe concepito e partorito un figlio, Maria disse: “Ma come può avvenire questo, giacché sono vergine?” (Luca 1:34, La Bibbia di Gerusalemme, ediz. inglese) Una nota in calce dell’edizione inglese de La Bibbia di Gerusalemme dice di questa versione: “[Letteralmente] ‘giacché non conosco uomo’; questa frase significa che Maria è effettivamente vergine e forse esprime anche la sua intenzione di rimaner tale”.
Per stabilire se Maria aveva forse deciso di rimaner vergine prima che l’angelo Gabriele la visitasse, dobbiamo guardare le cose dal punto di vista del tempo in cui viveva. A quel tempo era considerato un biasimo per una donna essere senza figli. Pertanto, quando Elisabetta rimase incinta del suo primo e unico figlio, Giovanni, ella disse: “Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini”. — Luca 1:25, La Bibbia di Gerusalemme.
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