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Eco della Guerra dei Trent’anni della CristianitàSvegliatevi! 1971 | 8 dicembre
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sgombrare le strade, più di seimila cadaveri furono gettati nel fiume Elba, e un numero di cadaveri assai maggiore furono consumati dalle fiamme. Il saccheggio e la carneficina furono fermati dalle fiamme, ma solo per breve tempo. Il numero totale di quelli che perirono fu di 30.000 vittime.
Lo storico Trench dice ciò che avvenne nella Guerra dei Trent’anni, che ebbe luogo specialmente nel delitto contro Magdeburgo: “Fu in realtà la più amara ironia di tutte, che questa Guerra, che all’inizio pretendeva d’esser combattuta per i più alti obiettivi religiosi, per la gloria di Dio e per i più alti interessi della sua Chiesa, debba segnalarsi piuttosto a lungo per aver calpestato nella maniera più vergognosa tutte le leggi umane e divine, disonorate con la peggiore e più malvagia furia contro Dio e contro l’uomo, l’immagine di Dio, che non probabilmente qualsiasi guerra vista dalla moderna cristianità”.
Sempre più politica
Gustavo, nel volgere di due anni, dal 1630 al 1632, riuscì a riversare la marea a favore dei protestanti; in seguito la loro non fu più una causa persa. Ma solo perché la Francia cattolica andò in aiuto dei protestanti. Come mai? Perché il cardinale Richelieu, il potere dietro il trono di Francia, determinò di non lasciare che la Casa d’Asburgo dominasse l’Europa. La religione si ritirò or dunque dietro le quinte e si fecero sempre più avanti le considerazioni politiche. Questi anni videro le peggiori fasi della guerra. Entrambe le parti si diedero al saccheggio. La carestia fu così grave che divenne esteso il cannibalismo, i nuovi sepolti eran rubati dalle tombe, le vittime eran portate via dalle forche, fanciulli e prigionieri scomparivano misteriosamente. Per di più, in tutto il paese infuriò la pestilenza. La guerra non solo impoverì grandemente la Germania, ridusse inoltre la popolazione da circa 30 a circa 12 milioni.
Non c’è da meravigliarsi se di tanto in tanto ciascuna parte si stancò del combattimento e mostrò i segni di voler negoziare. Questi negoziati diedero luogo infine al Trattato di Vestfalia. Francia e Svezia, essendo state le più vittoriose, ebbero maggior voce in capitolo nel dettare i termini della pace. La Francia fece in modo da avere certi territori che aveva grandemente desiderati, e gli Svedesi, mentre ebbero alcuni vantaggi territoriali, si preoccuparono principalmente dei benefici religiosi. Innanzi tutto come risultato dei loro sforzi, il trattato concesse la libertà religiosa a sempre più persone che non l’avevano avuta prima. Così ai calvinisti e ad altri protestanti furono concessi gli stessi diritti dei luterani, diritti che andarono anche oltre quelli concessi dal Trattato di Asburgo e che era stato annullato dall’Editto di Restituzione del 1629 di Ferdinando.
La cristianità come sempre non cristiana
Ma è tutto questo solo interessante storia? No, perché influisce sugli avvenimenti attuali. Oggi a Ulster, in Irlanda, ci sono sedicenti cristiani, cattolici e protestanti, che si odiano e si uccidono a vicenda. La rivista Time del 13 luglio 1970 riferì: “Una cappa d’ira gravò la scorsa settimana su Ulster dopo le più accanite battaglie in otto mesi fra cattolici e protestanti. Oltre ai sette morti, almeno 250 persone furono ferite o danneggiate, negozi e locali pubblici furono colpiti da bombe incendiarie e autobus furon rovesciati per fare barricate”. E lo U.S. News & World Report del 26 ottobre 1970 riferì che un primo funzionario di Ulster aveva detto: “Questo paese non è governabile. Nessuno è d’accordo su ciò che si deve fare. Ulster è un paradosso, un piccolo luogo insignificante, ma diabolicamente difficile da governare”. E lì quasi tutti asseriscono d’esser cristiani, cattolici o protestanti!
Anche in tutto il resto del mondo, la cristianità smentisce con i suoi frutti la sua pretesa d’esser cristiana. Estesi delitti e violenza, corruzione politica e avidità organizzata, abuso di droghe e dissolutezza morale sono evidenti in ogni luogo. E in particolare le guerre fra i sedicenti cristiani smentiscono la loro pretesa d’esser seguaci di Gesù Cristo. Gesù disse: “Da questo tutti riconosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. Chiaramente tutti quelli che combattono con armi carnali non sono seguaci di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. — Giov. 13:34, 35.
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Come hanno trovato la veritàSvegliatevi! 1971 | 8 dicembre
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Come hanno trovato la verità
“COME hai conosciuto la verità?” È questa per voi una strana domanda? Probabilmente. Ma fra i testimoni di Geova viene fatta spesso ed essi provano piacere a dare la risposta. Infatti, quando i Testimoni conoscono un altro Testimone quasi sempre nel corso della loro conversazione fanno questa domanda.
Il Testimone a cui viene rivolta questa domanda capisce che essa significa: Come ha appreso la verità di Dio insegnata nella Sacra Bibbia? Qual è stata la sua esperienza nell’intraprendere la pura adorazione di Dio con la speranza di ottenere la vita eterna promessa dal Creatore dell’uomo? — Tito 1:2.
Udendo tali gioiose esperienze aumenta l’apprezzamento per la felicità che provano quelli che han trovato la verità di Dio. Questo incita a cercar d’aiutare altri a conoscere questa verità che conduce alla vita eterna. Della massima importanza è che queste esperienze rafforzano la fede in Dio. Esse mostrano come la verità di Geova opera oggi potentemente e come egli vi conduce le persone sincere. — 1 Tess. 2:13.
Quelli che l’han cercata
Molte persone di cuore onesto riscontrano che le loro necessità spirituali non sono soddisfatte dagli insegnamenti e dalle tradizioni della loro chiesa. Voi potete essere uno di questi. Alcuni han cercato la verità di Dio visitando chiese di diverse denominazioni con la speranza di trovare quella che la insegna e la pratica. Essi hanno pregato Dio perché li aiutasse a trovare la vera religione basata sulla Bibbia.
Una di tali persone che a New York aveva cercato la verità di Dio e l’aveva trovata disse: “Nella mia prima giovinezza andai sia in chiese metodiste che in chiese cattoliche. Feci questo perché mio zio era ministro metodista e mia madre era della sua fede, mentre mio padre era cattolico. Quando divenni più grande mio padre insisté perché io divenissi cattolico, e così divenni tale. Fui molto preso dalle attività ecclesiastiche, perfino facendo il chierichetto all’altare. Pensavo di voler essere vicino a Dio e di servirlo.
“Nel corso del tempo notai che certe pratiche ecclesiastiche non erano in armonia con la Bibbia. I suoi vari progetti per la raccolta di denaro mi turbavano. Per esempio, mettevano scatole nel vestibolo della chiesa con uscieri per fare la colletta
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